Non conoscete i SAWTHIS? Peccato perché attualmente state ignorando una delle belle realtà musicali del nostro Paese, una band che ha qualcosa da dire di suo, senza scopiazzare o diventare l’ennesima band tributo. Forti di un contratto con la Scarlet, il combo che ha nella melodia in ambito thrash death la sua stella polare, torna sul mercato con “Egod”, un album molto interessante che non poteva non destare la nostra attenzione. Metalitalia.com ha fatto una bella chiacchierata con Michele, batterista nonché backing vocalist del gruppo, per capire com’è nato questo nuovo album ma soprattutto per capire se i nostri fanno sul serio o meno. Ecco quindi un’ottima occasione per conoscere un valido gruppo italiano, buona lettura.
VOGLIAMO PRESENTARE LA BAND AI LETTORI CHE ANCORA NON VI CONOSCONO?
“Certo, nessun problema! Ci siamo formati 1997 ma solo nel 2001 abbiamo rilasciato ‘The Seven Lies’, nostro primo demo con il nome di Sothis, che ci ha permesso di affacciarci nel panorama metal nazionale. Nel 2002 esce il secondo demo ‘Instinct’, con ottimi responsi da parte di tutta la stampa specializzata nazionale ed europea, e ci porta a condividere il palco con grandi band come Lacuna Coil, Entombed, Impaled Nazarene, Shaman, Konkhra, Eldrich e Teatres Des Vampires. Con queste premesse, nell’ aprile del 2006, esce in tutta Europa, il debut album ‘Fusion’, nostra prima release ufficiale da cui viene anche estratto il nostro primo video ‘Beyond The Bound’, oltre che intensificare ulteriormente la nostra attività live (questa volta con Destruction, Anatema, Vader, Sybreed, Impaled Nazarene, Extrema, Sadist, Necrodeath ed Assassin). Nel 2009, dopo aver dovuto cambiare nome in Sawthis, siamo tornati in studio per registrare ‘EGOD’, nostro secondo full-length, in cui si propone come produttore artistico Paolo Ojetti (singer degli Infernal Poetry e fonico dal ricchissimo curriculum) che ci ha permesso un importante salto di qualità a livello di produzione. A voi il compito di giudicare il risultato!”.
DOPO LA RELEASE DI “FUSION” AVETE APERTO PER BAND DEL CALIBRO DI LACUNA COIL, VADER, DESTRUCTION, ANATHEMA. COSA AVETE IMPARATO STANDO ASSIEME A GRUPPI DI QUESTO CALIBRO? CI VUOI RACCONTARE QUALCHE ESPERIENZA PARTICOLARE?
“Ricordo che rimasi impressionato dallo staff dei Lacuna Coil, band di grande professionalità, mentre dei Destruction non saprei dirti molto perché sono alquanto riservati. Con i Vader abbiamo recentemente condiviso l’intero tour nell’est Europa e posso dirti che sono delle grandi persone. Ricordo che Peter canticchiava in continuazione canzoni nostre mentre Pavel mi ha più volte salvato da inconvenienti tecnici. Degli Anathema posso solo dirti che sono degli alcolisti! Ma non ricordo molto di più perché, nel giro di un paio d’ore, eravamo ubriachissimi anche noi! (ride, ndR)”.
PARLIAMO ORA DEL NUOVO ALBUM: PRIMA DI RISPONDERE A QUALCHE DOMANDA “TECNICA”, SENTIAMO COME PRESENTERESTI A CHI NON VI CONOSCE “EGOD”.
“(ride, ndR) Ok! Ci provo! Direi che ci sono due modi di valutare un album: sotto il profilo tecnico e sotto il profilo estetico. Il profilo estetico è certamente il più importante perché è il più elementare, cioè tutto si risolve con una valutazione di gusto. Ma questo criterio è molto opinabile! Sotto l’aspetto tecnico invece si possono valutare dei dati oggettivi che prescindono dal gusto come la qualità della produzione, la qualità creativa, la qualità dei contenuti tematici. In pratica sono i criteri che ogni giornalista come te valuta in ogni sua recensione. Ecco: diciamo che sotto il profilo tecnico ‘Egod’ ha qualità obiettive! Poi, è ovvio che tutto ciò non conta! Perché è come se dicessi che la Tour Eiffel è perfetta perché non crollerà mai: per azzerare la mia affermazione basterebbe che mi si rispondesse ‘Sì, ma a me non piace!’, ed il discorso finirebbe lì! Anche se io potrei sempre rispondere: ‘Invece a me piace!’ (ride, ndR). Si andrebbe avanti per ore in un discorso senza senso! Perciò, l’unica cosa che mi sento di dire su ‘Egod’ è che è un album fatto per persone che amano la musica vera e sincera, fatta di sentimenti veri, di sudore, sangue, lacrime, rabbia! Chiunque abbia sofferto sa che tanta sofferenza produce una sola conseguenza: ci si innamora ancora di più della vita! Tutto questo è contenuto in ‘Egod’, che è un album fatto da persone che amano, soffrono e sognano ogni giorno e riversano le loro sensazioni in un riff o in una linea vocale! Senza dover leccare il culo a nessuno!”.
NELLA NOSTRA RECENSIONE, ABBIAMO SCRITTO CHE LE DIECI CANZONI DEL NUOVO ALBUM SPAZIANO FRA IL THRASH E IL DEATH METAL AVENDO SEMPRE COME STELLA POLARE LA MELODIA, CERCATA TRAMITE ARRANGIAMENTI O TRAMITE LE PARTI DI VOCE PULITA. CHE NE PENSI?
“Non Avrei saputo dirlo meglio! E’ proprio così! La melodia è la vera protagonista di ‘Egod’ e si sviluppa senza soluzione di continuità in ogni traccia passando da un riff, ad un arrangiamento, ad una linea di voce. In ‘Egod’ si ascolta un ininterrotto tentativo di stabilire un equilibrio tra reazione e rassegnazione, sentimenti che non siamo abituati a far coesistere. Spesso la rassegnazione subentra nel momento in cui la reazione non ha dato i frutti che speravamo e quindi sono sentimenti che si sostituiscono l’uno all’altro; mentre in ‘Egod’ coesistono. Questo è molto destabilizzante a livello di ascolto. Anche in momenti molto energici si respira sempre una strana sensazione di malinconia. La melodia serve a questo: è il termometro dello stato emotivo che si sviluppa durante il procedere del pezzo. Il tutto condito da una grande rabbia di sfondo, perché ritmicamente pestiamo come dei dannati (ride, ndR)! Spero di essere stato chiaro…”.
CI RACCONTI COM’È NATO QUEL CORO COSÌ “CATCHY” DELLA CANZONE “BARABBA”?
“Mi fa piacere che vi sia piaciuto! La voce del coro di ‘Barabba’ era, in realtà, una percussione! Stavo pensando all’accompagnamento di batteria sul riff, quando m’è venuto in mente quel tempo. Poi, mentre lo canticchiavo, ho avuto una specie di illuminazione! Allora mi sono chiesto: ‘e se questa partitura la facesse la voce?’. Così ho risolto contemporaneamente il ritornello, il tema ed il titolo della canzone! Hai provato a canticchiartelo? Ti accorgerai di cantare una parte di batteria! Assurdo. Comunque: grazie ancora per l’apprezzamento!”.
SIETE SODDISFATTI DEL PRODOTTO FINALE? PERSONALMENTE HO TROVATO OTTIMI, PULITI, POTENTI ED ESTREMAMENTE COMPATTI I SUONI DELL’ALBUM. PERFETTI PER IL VOSTRO STILE MUSICALE. SEI D’ACCORDO?
“Assolutamente d’accordo! E ti ringrazio per le tue parole! La grande pulizia che ascolti in ‘Egod’ deriva dal fatto che abbiamo impiegato mesi per l’editing dell’album perché sapevamo che ci avrebbe permesso di spingere al massimo i suoni in fase di post-produzione e mastering. Abbiamo lavorato moltissimo per avere le registrazioni più pulite possibili al fine di gestire il prodotto totalmente in post-produzione. Non avevamo mai lavorato ad un livello così maniacale ma il risultato è assolutamente la conseguenza di questo metodo. Tutto suona all’unisono, ogni sfumatura sonora è stata trattata come un arrangiamento che entra ed esce di scena contribuendo al sound senza essere invadente. Volevamo che ‘Egod’ avesse una caratteristica che gli album metal di oggi hanno perso: il feeling! Speriamo di esserci riusciti”.
CON LA SCARLET COME VANNO LE COSE?
“E’ ancora presto per valutare perché siamo partiti in tour una settimana dopo l’uscita dell’album, ma non è un segreto che la Scarlet sia la più grande etichetta italiana e dispone della nostra totale fiducia. Siamo sicuri che, con uno staff così professionale alle spalle, ‘Egod’ riceverà l’esposizione che noi crediamo meriti! Poi, noi siamo abituati da sempre a spaccarci il culo e questo, per un’etichetta, è molto importante perché può contare sulla totale disponibilità della band. Quindi i presupposti sono positivissimi!”.
E’ AZZARDATO ACCOSTARVI A LIVELLO DI PARAGONE A BAND DEL CALIBRO DI ENEMY OF THE SUN E GRIP. INC.?
“In questo modo mi imbarazzi! (ride, ndR) Gli Enemy Of The Sun non li conosco ma ora sarò costretto a colmare questa lacuna, mentre i Grip Inc. sono stati veramente un grandissimo gruppo per me! E qui non parlo di grandezza commerciale ma di grandezza artistica! Veramente una band incredibile, conosciuta da pochissimi, come la maggior parte delle cose di qualità. Però non saprei fino a che punto accostarci a loro, forse chitarristicamente il gusto melodico può essere simile. Sì: probabilmente non è azzardato, anche se non ci avevo mai riflettuto! Grazie del paragone!
SIETE SODDISFATTI DEL VOSTRO STATUS ATTUALE COME BAND, O PENSI CHE MERITERESTE DI PIÙ? E SE LO PENSI, COSA VI TARPA LE ALI ATTUALMENTE?
“Mai! Anche se suonassimo di fronte a due milioni di persone e vendessimo trenta milioni di copie lo saremmo! Se fossimo stati soddisfatti di ‘Fusion’ non avremmo avuto nulla di nuovo da dire e quindi ‘Egod’ non sarebbe mai nato! Poi, se meritiamo di più, non siamo noi a poterlo dire, però mettiamo veramente l’anima in quello che facciamo e questo non è da tutti. Siamo ancora profondamente convinti che l’impegno, la perseveranza, l’amore e la cura che riversiamo in questo progetto, prima o poi, dovrà dare dei frutti. Ma è ovvio che, quando un’attività ti prende così tante energie, qualsiasi tipo di responso ti sembra misero se paragonato al tuo sforzo”.
ORA COSA PREVEDE LA TABELLA DI MARCIA? AVETE TERMINATO IL TOUR IN PROGRAMMA CON I VADER NELL’EST EUROPA? SE SÌ, COM’È ANDATO?
“Benissimo! I ragazzi dell’Est sono pazzi ed hanno accolto molto entusiasmo la nostra musica: questo ci riempie di orgoglio! I pezzi nuovi hanno un impatto live incredibile. Non avevamo ancora avuto la possibilità di provarli dal vivo e vedere i ragazzi che saltavano come grilli ai nostri show ci ha galvanizzati! Ogni sera riuscivamo a creare un’interazione tra il pubblico e noi. Questo è stato un bene perché l’adrenalina dello stage ci ha sostenuti fino alla fine senza farci accusare la stanchezza. Ma, quando siamo tornati a casa, abbiamo dormito per due giorni di fila (ride, ndR)! Esperienza incredibile, da ripetere assolutamente!”.
SUONERETE ALL’”ARMAGEDDON IN THE PARK”, FREE FESTIVAL MOLISANO. CHE NE PENSATE DEL SUPER BILL ALLESTITO QUEST’ANNO DAGLI ORGANIZZATORI, CHE VEDE FRA GLI ALTRI BULLDOZER E PINO SCOTTO ?
“Siamo onorati di suonare ad un festival come l’Armageddon in the Park, che ormai è un evento consolidato e di risonanza nazionale, a fianco di realtà così importanti come Bulldozer, Pino Scotto e Sadist. Noi ce la metteremo tutta per offrire uno show all’altezza dell’evento, sperando di soddisfare e divertire tutti i ragazzi che accorreranno. Questi eventi sono vitali per il sud Italia che, da sempre, mostra grande amore per un genere come il metal che non è contemplato nel panorama musicale nazionale. Realtà come questo festival dimostrano che c’è gente in giro che cerca la propria espressione artistica e non si allinea alle ‘imposizioni’ del sistema! Non scordiamoci mai che la musica che amiamo ce la siamo cercata! Per questo è così preziosa!”.
DANDOVI APPUNTAMENTO ALL’ARMAGEDDON PER SEGUIRE LA VOSTRA PERFORMANCE, HAI QUALCHE ALTRA CONSIDERAZIONE DA AGGIUNGERE? VUOI RAMMARICARTI PUBBLICAMENTE PER LA MORTE DI DIO O GIOIRE PER IL BIG FOUR CHE, AL SOLITO COME TUTTI GLI HAPPENING DI SPESSORE, TRALASCERÀ L’ITALIA?
“(ride, ndR) Il Big Four! Scusa, so di dire una cosa molto impopolare, ma forse non è più così Big! Sono eventi che mi sanno tanto di ‘andiamo a raccogliere un po’ di soldi in giro’. E io amo band come Metallica, Megadeth e Slayer, che mi hanno formato come musicista. Però oggi non sono più le semidivinità di quindici anni fa. Credo abbiano esaurito da tempo le cose da dire! Comunque, è solo il mio parere. Preferisco comporre un pezzo dedicato a R.J.Dio che, con la sua morte, ci ha toccato tutti. Invito tutti i ragazzi a ragionare con la propria testa! Ad informarsi, informare e formare il proprio parere! Siamo esseri irripetibili e preziosi: non facciamoci prendere per il culo! Non posso credere che la risposta ai nostri gusti musicali sia, da trent’anni, sempre la stessa! Ci sono moltissime band in giro che hanno tante cose da dire e meritano un’opportunità come quelle che le grandi band di oggi hanno avuto a loro tempo! L’Italia è piena di queste realtà, che aspettano solo di essere ascoltate: dedicate loro un attimo della vostra attenzione, e avrete tanta nuova e buona musica da ascoltare! Per questo vi invito tutti sul nostro MySpace (http://www.myspace.com/sawthismusic): ascoltateci, scriveteci, offendeteci, fate quello che volete e speriamo che vi piaccia la nostra musica! Per il resto, ringrazio Metalitalia.com per la splendida intervista, e invito tutti i ragazzi a seguire i nostri appuntamenti live! Ci vediamo in giro! Ciao, e grazie! Sawthis rules: check your hate!”.