Quanti sono i gruppi che realmente si possono dire fondamentali per lascena metal italiana? Pochi, anzi pochissimi. Tra questi meritanosicuramente di stare gli Schizo, storico progetto nato negli anniottanta e giunto fino ai giorni nostri con all’attivo un solo albumufficiale, quel “Main Frame Collapse” recentemente ristampato e che, adistanza di quasi vent’anni dalla sua uscita, risulta ancoraattualissimo. Ora, con una line up stabile e con tantissima voglia dispaccare il mondo dopo una lunga pausa, i nostri sono pronti adaggredire il mercato con “Cicatriz Black”. Il nuovo lavoro non tradiràle aspettative? A giudicare da quello che da sempre Alberto Penzin esoci propongono si direbbe proprio di no. Abbiamo comunque scambiatoquattro chiacchiere con la band per saperne di più ed anche per parlareun po’ di un passato tanto importante…
INNANZITUTTO BENTORNATI…COME È MATURATA LA DECISIONE DI FAR RINASCERE LA BAND? AMMESSO CHE VI SIATE MAI SCIOLTI?
“Non ci siamo mai sciolti ufficialmente, infatti. Tra alti e bassi divaria natura ed entità il gruppo è sempre esistito, anche in questiultimi anni piuttosto bui, se mi passi il termine… Diciamo che dopoaver suonato un paio di show in giro la scorsa estate, abbiamorealizzato una volta per tutte che le cose non potevamoandare/proseguire su quei registri. L’invito a rientrare nella band,girato dal sottoscritto ad S.B. Reder e prontamente accettato lo scorsosettembre è stato il perno di questa nuova – chiamiamola così –rinascita”.
DA CHI È COMPOSTA ATTUALMENTE LA BAND? SE QUALCHE MEMBRO ORIGINALE NON È PRESENTE CE NE PUOI SPIEGARE IL MOTIVO?
“Be’, l’unico membro originale non presente, a questo punto, è ilvecchio drummer Carlo F., ormai fuori dalla scena da un bel pezzo. Laline-up comprende quindi S.B. Reder chitarre, Alberto Penzin basso,Dario Casabona batteria, Fabio Monaco seconda chitarra, Nicola Accursovox”.
PRIMA DI ANALIZZARE IL PRESENTE FACCIAMO UN SALTO NEL PASSATO:MAGARI MOLTI GIOVANI SI STARANNO CHIEDENDO CHI SIANO GLI SCHIZO… VUOIFARE UNA STORIA DELLA BAND A PARTIRE DAL 1984?
“Giusto quesito, ma posso risponderti sinceramente? No! (ride ndR)Sorry amico, ma sarebbe veramente troppo lunga. E poi molti dettagliormai non me li ricordo più neanch’io… Per chi ha voglia e pazienza,suggerisco magari di spulciare il nostro sito e farsi un’idea. Per chipoi non ci conosce affatto, consiglio solo di ascoltare il prossimo’Cicatriz Black’, quando sarà disponibile, e farsi un’opinione senzacondizionamenti o mediazioni. Alla fine è la musica quella che conta,piuttosto che le parole”.
COSA HANNO RAPPRESENTATO PER VOI GLI ANNI ’80?
“Una bella storia, senza dubbio, se dovessi usare solo due parole. Nonsono di certo un nostalgico, ma devo ammettere che erano annicontraddistinti da ben altra attitudine, rispetto ai nostri giorni”.
QUAL ERA IL VOSTRO STATO D’ANIMO AD INIZIO CARRIERA? AVRESTE MAI PENSATO DI DIVENTARE UNA CULT BAND?
“Il nostro unico interesse era quello di essere la band più intensa eveloce in assoluto, semplicemente. Tutto il resto passava in secondopiano… Quando si è veramente giovani, è sempre la (più o meno sana)‘follia’ a prevalere sulla ragione. Ed è giusto così”.
COM’ERA L’ATMOSFERA A QUEI TEMPI?
“Come già detto prima, niente a che vedere con quella di oggi, devodirti… Tape trading, lettere manoscritte, concerti memorabili, passioneed attitudine, la lista sarebbe lunga, ma ci divertiamo ancora, perfortuna. Altrimenti non saremmo qui, stanne certo”.
PASSIAMO AGLI ANNI ’90…COSA RICORDATE DI QUEL PERIODO E QUAL ERA LO STATO DELLA SCENA AI VOSTRI OCCHI?
“Una fase interlocutoria credo, pre-follia internet ma con molti buonigruppi anche. Ricordo ancora gli ottimi debut album di Machine Head eFear Factory ad esempio. Il peggio, per così dire, doveva ancoraarrivare… Dal 1995 in poi non ho grandissimi ricordi legatiall’attività della band. Ma, per fortuna, tomorrow comes again”.
COME È NATO IL PROGETTO MONDOCANE?
“In maniera non troppo seria, per poi evolversi in un qualcosa nientemale. Estemporaneo ma non senza un senso. Il vinile originale gira suEbay a prezzi folli, manco fossimo i Black Sabbath (ride ndR)”.
SIETE STATI LEGATI A DOPPIO FILO CON I NECRODEATH: COSA PENSATE DEI LORO ALBUM POST REUNION?
“Personalmente i miei preferiti sono il primo ‘Mater Of All Evil’ el’ultima release ‘100% Hell’. Chiaramente ‘Into The Macabre’ rimane unapietra miliare inossidabile, credo non ci sia bisogno di sottolinearlo.‘Fragments…’ rimane un altro capitolo inossidabile della storia delmetal italiano, peccato solo per la produzione fiacca”.
PARLACI DELLA RISTAMPA DI “MAIN FRAME COLLAPSE”…SIETE STATI VOI A VOLERLO?
“Sì! Era quello che ci voleva dopo il rientro alla base di S.B. ed ilritorno alle sonorità di un tempo. E’ bastata una mail a Robdell’Avantgarde per trovare l’accordo. Una ritoccata al mastering, unaspolveratina alle vecchie foto in archivio ed all’artwork dell’epoca el’album è finalmente uscito anche su CD, quasi 18 anni dopo la suaprima release. Meglio tardi che mai, direbbe qualcuno”.
PARLIAMOUN PO’ DEL NUOVO MATERIALE: CI PUOI DARE QUALCHE ANTICIPAZIONE? ILTRADEMARK SCHIZO SARÀ RISPETTATO O DOBBIAMO ASPETTARCI DELLE SORPRESE?
“Be’, la sorpresa sarà il recupero in toto del nostro trademark senzacompromessi. Una ‘transizione’ assolutamente naturale. Come sempre conaccluso approccio molto ‘musicale’, e non fine a se stesso. Per lo menoio la vedo così. Poi mi dirai anche la tua, of course (ride ndR)”.
COME SI È SVOLTO IL PROCESSO DI COMPOSIZIONE E DI REGISTRAZIONE DELLE NUOVE TRACCE?
“Molto semplice, S.B. ha portato riff, controriff e variazioni sultema, ed in un solo mese abbiamo assemblato tutti assieme il nuovoalbum. La fase della realizzazione/registrazione in studio è stata unattimo più complessa devo dire; abbiamo sperimentato diversi approcci,optando alla fine per un feeling generale molto ‘acustico’ (in sensolato, chiaramente, da noi è tutto in distorsione!)… niente trigger,riverbero naturale, tom nudi e crudi, basso ‘grosso’, voce ‘sguaiata’,insomma tutto piuttosto old-style come puoi intuire. Ed il tutto sembrascorrere/funzionare in maniera assolutamente non demodé o‘preistorica’. Chiuderemo tutti i mix proprio questa settimana”.
ANNI FA ASCOLTAVATE SODOM, CELTIC FROST E VIA DICENDO: OGGI COSA TROVATE DI BUONO NEL MUSIC BUSINESS?
“Oh, uhm, li ascoltiamo anche adesso! Il nuovo album dei Frost adesempio è qualcosa di veramente rilevante. In linea di massimaascoltiamo tutti un sacco di musica, anche se poi alla fine tiriamofuori un vecchio vinile o la ristampa di qualche classico… S.B è il più‘conservatore’, lui non arriva neanche agli anni ’90! Nel suo casotutta sana roba vecchia, tranne qualche rara meritevole eccezione…Invidio la sua sana ‘intransigenza’, devo ammettere”.
STATE GIÀ ORGANIZZANDO QUALCHE DATA LIVE?
“Chiaramente sì. Attenderemo però l’uscita di ‘Cicatriz Black’ permuoverci in maniera concreta a riguardo. Vedremo intanto di rodarci conqualche data random a fine estate”.
CHE OBIETTIVI VI PONETE PER IL FUTURO?
“Questa è una domanda ricorrente… Continuare a suonare? Worlddomination? Un esercito di groupies disposte a tutto? Iniziarefinalmente a drogarci? Lascio a te la scelta (ride ndR). In fondo, anoi interessa solo continuare a suonare”.
ABBIAMO FINITO, GRAZIE…CONCLUDETE COME MEGLIO CREDETE L’INTERVISTA…
“Grazie a te! www.schizo1.com pertutte le ultime news. Come sempre, it’s only in the darkest of shadowsthat we shine the brightest. Rimanete sintonizzati…”.