Dopo l’ultimo ottimo lavoro dei Labyrinth, anche i Secret Sphere si sono resi autori di un gran disco di power metal sinfonico, confermando l’Italia come uno dei paesi più importanti della scena power. In quest’occasione la band ha fatto le cose davvero in grande, reclutndo un’orchestra di cinquanta elementi che conferisce ad “Heart & Anger” un suono solenne e profondo. Sembra proprio che questi ragazzi piemontesi abbiano fatto molta strada dai tempi di “Mistress Of The Shadowlight”… ne parliamo con il bassista Andy.
ANDY, LA PRIMA COSA CHE SI NOTA ASCOLTANDO “HEART & ANGER” E’ UN INDUBBIO INDURIMENTO DEL SOUND. E’ FORSE UNA DIREZIONE CHE AVETE DECISO DI PRENDERE A PRIORI?
“No, direi che è stata una cosa abbastanza casuale. Questa volta abbiamo registrato in studi diversi rispetto al passato, in cui abbiamo ottenuto i suoni che si possono sentire sul disco. Ad essere onesti avevamo deciso di scrivere dei riff di chitarra più heavy, ma la durezza del suono dipende esclusivamente dagli studi in cui abbiamo lavorato”.
COME VI SIETE TROVATI A LAVORARE IN QUESTI NUOVI STUDI?
“Allora, gli studi utlizzati sono stati in tutto cinque. Il basso e la chitarra sono stati registrati in uno studio che io ed Aldo avevamo già utilizzato per il nostro progetto parallalelo ai Secret Sphere, una band hard rock. Essendoci trovati molto bene, abbiamo deciso di tornanrvi per realizzare il nuovo disco. Invece la batteria è stata registrata in Svezia, negli studi personali del nostro nuovo drummer Daniel Flores”.
COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON LUI?
“E’ stato Aldo a proporcelo, in quanto gli era stato presentato da un suo amico tedesco. Inizialmente Daniel, che è già impegnato con i Mind’s Eye, doveva suonare con me, Aldo ed Antonio in un altro nostro progetto, ma alla fine è stato necessario chiedergli di registrare il nuovo disco dei Secret Sphere, perché non riuscivamo a trovare nessuno adatto a sostituire il nostro vecchio batterista Cartasegna. Siamo molto soddisfatti della scelta fatta. Daniel è un musicista molto dotato e preparato”.
HAI PARLATO DEL PROGETTO HARD ROCK CHE HAI CON ALDO. IL VOSTRO AMORE PER QUESTO TIPO DI MUSICA NON MI STUPISCE, DATO CHE NEI VOSTRI DISCHI, SPECIALMENTE NEL PRECEDENTE, E’ UNA COMPONENTE CHE SI FA SENTIRE. DEVO DIRE CHE ANCHE “HEART & ANGER” RIPROPONE UNA BUONA DOSE DI HARD ROCK, CHE NE PENSI?
“Sì, hai ragione. Noi siamo principalmente un gruppo power, ma abbiamo sempre cercato di inserire nella nostra musica tutto quello che ci piace ascoltare come il rock, roba sinfonica ed appunto l’hard rock. A parte nel nostro primo disco, ‘Mistress Of The Shadowlight’, è una cosa che abbiamo sempre cercato di fare”.
CON “HEART & ANGER” MI PARE CHE ABBIATE RIPROPOSTO LO SPIRITO CHE ANIMAVA PROPRIO IL VOSTRO PRIMO DISCO, ANDANDO A MIGLIORARE SIA LA PARTE METAL CHE QUELLA SINFONICA, QUEST’ULTIMA SOPRATTUTTO GRAZIE ALL’UTILIZZO DI UNA VERA E PROPRIA ORCHESTRA. COME VI E’ VENUTA L’IDEA DI METTERE IN PIEDI UN’ORCHESTRA?
“Concordo con quanto hai detto. Per quanto riguarda l’orchestra, per dire la verità, non è stata una nostra idea. Un paio di ragazzi che seguono i Secret Sphere e che suonano musica classica e sinfonica ci hanno proposto la cosa. A noi l’idea è subito piaciuta e abbiamo organizzato un incontro con la presenza di un direttore d’orchestra, da loro reclutato, per vedere se la cosa fosse fattibile. Si sono occupati loro di tutto, anche di trovare tutti gli altri musicisti. E’ stata un’esperienza molto gratificante, ma anche molto faticosa”.
RITENGO CHE LA CANZONE “LEONARDO DA VINCI” SIA UNA DI QUELLE CHE MEGLIO RAPPRESENTA L’ATTITUDINE DEL NUOVO DISCO. COME MAI AVETE DECISO DI ISPIRARVI AD UN PERSONAGGIO COME LEONARDO?
“Tutto è partito dal libro ‘Il Codice Da Vinci’ di Dan Brown, letto sia da me che da Aldo. Il testo non è però basato sul libro, ma piuttosto ispirato al personaggio di Leonardo. Direi che è una specie di dedica al genio di questo grande artista e scienziato”.
CHE IDEA TI SEI FATTO DEL LIBRO?
“A me è piaciuto molto. E’ un libro molto stimolante che tratta argomenti molto stimolanti. Io personalmente sono rimasto molto incuriosito da alcune cose sostenute da Dan Brown, ed ho quindi fatto qualche ricerca per documentarmi meglio su alcuni argomenti”.
IN GENERALE, DI COSA TRATTANO GLI ALTRI TESTI?
“Dunque… i nostri primi due album erano colmi di metafore, ma con ‘Scent Of Human Desire’ abbiamo iniziato ad utilizzare un linguaggio più diretto. Anche questa volta, quindi, abbiamo preferito parlare di esperienze e riflesssioni personali”.
PENSO CHE I SECRET SPHERE SIANO UNA DI QUELLE BAND ITALIANE CHE, COME NEL CASO DEI LABYRINTH, NON HA MAI AMATO RIPROPORRE SEMPRE LO STESSO DISCO. QUESTA VOLTA AVETE FATTO LE COSE VERAMENTE IN GRANDE, TANTO CHE VI CI E’ VOLUTO UN ANNO PER PREPARARE IL NUOVO LAVORO…
“Sì, abbiamo impiegato un anno per comporlo. Il fatto di suonare con una vera orchestra ci ha portato via un sacco di tempo. Soprattutto Antonio (tastiere), ha passato molto del suo tempo a perfezionare le canzoni. Le musiche suonate dall’orchestra sono state scritte da lui, ma l’arrangiamento è stato fatto dall’orchestra stessa. Quindi ogni volta Antonio doveva sincerarsi del fatto che la parte sinfonica si integrasse bene con il resto della canzone. Per esempio, ‘No Reason Why’ dopo gli arrangiamenti orchestrali è cambiata totalmente rispetto a come l’avevamo pensata noi… Ti renderai conto del fatto che è stato un lavoro molto faticoso!”.
QUESTO E’ IL VOSTRO SECONDO DISCO PER NUCLEAR BLAST, COME VI TROVATE A LAVORARE PER UNA LABEL COSI’ IMPORTANTE?
“Molto bene. Non è cambiato molto rispetto a quando lavoravamo per etichette più piccole, anche se devo ammettere che entrare a far parte di un circuito più grosso ci dà la possibilità di avere più soluzioni tra cui scegliere. Grazie ai contatti che ci fornisce la Nuclear Blast, ci siamo affidati ad un management danese che ci ha messo in condizione di poter fare più concerti. Noi siamo ancora molto piccoli all’interno di questa grossa realtà…il nostro obiettivo è scalare più posizioni possibili all’interno del roster della Nuclear Blast”.
ANDY, IL TEMPO E’ SCADUTO. VUOI LASCIARE UN MESSAGGIO AI NOSTRI LETTORI?
“Per prima cosa ti ringrazio per la chiacchierata. Invito invece tutti i vostri lettori ad ascoltare il nostro nuovo disco e a venirci a vedere dal vivo!”.