SEE YOU NEXT TUESDAY – Joke Metal

Pubblicato il 23/02/2009 da
 
Nati quasi per gioco, ma presto ritrovatisi con un seguito di tutto rispetto – sia live che su MySpace – i math-corers See You Next Tuesday hanno iniziato da qualche tempo a fare sul serio, prima con la pubblicazione del fortunato debutto ‘Parasite’ e, più di recente, con l’arrivo nei negozi di ‘Intervals’, nuovo platter che ha già permesso loro di imbarcarsi in un lungo tour europeo con Misery Index e Hate Eternal. Proprio nella data londinese del suddetto tour, abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con il chitarrista e memnro fondatore Dre Slavik, che ci ha illustrato la storia, gli intenti e i piani per il futuro della sua creatura…
 

IL GRUPPO È NATO SOLO POCHI ANNI FA NEL MICHIGAN, QUASI PER GIOCO, E ORA SIETE AL SECONDO TOUR EUROPEO NEL GIRO DI POCHI MESI. TI SARESTI MAI ASPETTATO DI TROVARTI IN QUESTA SITUAZIONE, QUANDO HAI FONDATO LA BAND?
“No, ma di certo lo speravo! Mi è sempre piaciuto viaggiare, sono una persona molto curiosa e il fatto di avere ora la possibilità di visitare posti nuovi praticamente gratis è davvero una fortuna straordinaria. È molto eccitante viaggiare in Europa: si entra in contatto con tantissime culture diverse, le città sono magnifiche e c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire”.
 
AVETE TEMPO PER VISITARE LE CITTÀ IN CUI DOVETE SUONARE?
“Dipende… spesso non abbiamo molto tempo, ma per ora siamo riusciti a visitare decentemente Londra, Berlino e Praga. Anche andare in Norvegia e in Svezia è stato interessante, nonostante ci fossero tonnellate di neve e fosse un po’ difficile spostarsi. Comunque ci eravamo abbastanza abituati… anche nel Michigan il clima è molto rigido in inverno”.
 
NEL VOSTRO PRIMO TOUR EUROPEO SIETE STATI ACCOMPAGNATI DAI TRIGGER THE BLOODSHED, MENTRE QUESTA VOLTA STATE SUPPORTANDO BAND PIÙ GROSSE COME HATE ETERNAL E MISERY INDEX. COME STANNO ANDANDO LE COSE?
“Ogni tanto ci capita di suonare molto presto, ma, a parte ciò, tutto va per il meglio. Il pubblico sembra reagire bene alla nostra proposta, anche se non siamo prettamente death metal. Inoltre tutto il tour è davvero ben organizzato: si respira un’aria di vera professionalità. Il tour con i Trigger The Bloodshed invece era stato per lo più un esperimento… era la prima volta che venivamo in Europa e non sapevamo bene cosa aspettarci. Certi aspetti del viaggio sono stati lasciati un po’ al caso, ma, alla fine dei conti, anche quella si è rivelata un’esperienza soddisfacente. Non a caso, siamo tornati qui a distanza di pochi mesi. E stiamo già pianificando un altro tour per il prossimo autunno!”.
 
CON QUALI BAND PREFERITE SUONARE? SIA NEGLI USA CHE IN EUROPA AVETE AVUTO MODO DI DIVIDERE IL PALCO CON GRUPPI MOLTO DIVERSI DAL VOSTRO…
“Onestamente, capita di rado che suoniamo con band che davvero ci piacciono e ascoltiamo. Abbiamo gusti musicali un po’ strani, non ascoltiamo tantissima musica simile a quella che proponiamo. Ma poco male, l’importante è che le persone con cui siamo in tour siano simpatiche o ci trattino con rispetto. In questo tour ci stiamo trovando bene, non abbiamo niente di cui lamentarci”.
 
CHE COSA ASCOLTANO DUNQUE I SEE YOU NEXT TUESDAY NEL LORO TEMPO LIBERO?
“Impossibile elencare tutto! Ultimamente siamo tutti dei grandi fan di Rage Against The Machine, ed Helmet, mentre in generale stiamo ascoltando sempre più spesso del sano vecchio thrash metal”.
 
E COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON LA SCENA METAL E HARDCORE? QUALI SONO I PRIMI GRUPPI CHE AVETE ASCOLTATO?
“Ultimamente va di moda spararla grossa su quali siano le prime band che uno ha ascoltato. Personalmente, non mi va di raccontare balle da finto-intellettuale o da intenditore (ride, ndR)! Essendo piuttosto giovane, non mi vergogno a dire che quando ero un teenager ho iniziato ad ascoltare musica heavy grazie ai Korn e il movimento nu metal. Poi ho scoperto i Poison The Well, dopo di loro i Coalesce e i Converge e da lì, frequentando anche i concerti, ho iniziato ad appassionarmi seriamente alla scene metal e hardcore più underground”.
 
COME NASCE INVECE LA VOSTRA MUSICA?
“Il primo album è stato composto interamente da me… avevo tutto quel materiale pronto già da tre o quattro anni, si è solo trattato di registrarlo con l’aiuto degli altri ragazzi. ‘Intervals’ è invece il frutto di un lavoro di squadra: pur vivendo in diverse zone del Michigan, siamo riusciti a provare con una certa regolarità e a comporre insieme i pezzi. Il disco suona più compatto soprattutto per questo… c’è un ottimo affiatamento all’interno del gruppo oggi”.
 
NEL COMPLESSO, “INTERVALS” SUONA ANCHE PIÙ CUPO E “SERIOSO” DI “PARASITE”, SEI D’ACCORDO?
“Certamente, le atmosfere dei due album sono del tutto differenti. Come hai accennato anche tu, la band è nata per scherzo… all’inizio non pensavamo neppure di registrare qualcosa. Per questo motivo, parte del vecchio materiale suona un po’ bizzarro: è stato creato senza avere in mente un concept preciso. Nei tour fra il debut e ‘Intervals’ abbiamo però deciso di iniziare a fare sul serio e allora ci è venuto spontaneo comporre della musica più heavy e cerebrale. Penso che anche il prossimo album si muoverà in questa direzione, anche se è presto per parlarne…”.
 
I VOSTRI BRANI SONO BREVISSIMI E DECISAMENTE CONVULSI: È UNA SCELTA PRECISA? COME FATE A DECIDERE CHE UN BRANO È COMPLETO?
“Tutto sommato, si tratta di una scelta precisa. Preferiamo vedere i nostri album come un unico blocco di musica piuttosto che come una raccolta di singole tracce. Per questo motivo non amiamo molto ripetere dei riff o inserire qualcosa di simile a dei ritornelli. Per ora è come se vedessimo l’album come un singolo brano, quindi non ci facciamo problemi a inserirvi più idee possibile… a patto che il tutto risulti coerente. Quando poi si tratta di riproporre i brani dal vivo, lo facciamo raggruppandoli in blocchi di due o tre… non avrebbe senso prendersi una pausa ogni minuto”.
 
VI DÀ FASTIDIO SE I FAN SCARICANO IL VOSTRO ALBUM?
“Non più di tanto… anche se vendessimo qualcosina in più, sarebbe difficile mantenersi solo con le vendite dei CD. Certo, se uno acquista il nostro disco ci fa senz’altro un piacere, anche perchè abbiamo cercato di curare l’artwork nei minimi dettagli, ma se uno preferisce venire a un nostro show e acquistare da noi una maglietta, va bene lo stesso”.
 
DOVE VEDI I SEE YOU NEXT TUESDAY FRA CINQUE ANNI DA OGGI?
“Non sarebbe male aver pubblicato altri due album e essere ancora in giro a suonare. Ma cinque anni non sono pochi, di questi tempi. Non ne ho idea… speriamo di poter continuare a fare quello che stiamo facendo ora ancora a lungo, ma purtroppo non ci sono certezze!”.
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