SEPTYCAL GORGE – Confronting The Dead

Pubblicato il 18/02/2010 da


Ascoltate death metal di stampo statunitense e non siete ancora familiari con la proposta dei Septycal Gorge? Male… molto male! Ora il vostro compito deve essere quello di procurarvi il nuovo album della band nostrana, “Erase The Insignificant”, e di prepararvi ad affrontare quello stesso turbinio di blast-beat e chitarre ultra tecniche che avete avuto modo di amare ascoltando le opere di Deeds Of Flesh, primi Decrepit Birth e Severed Savior. I Septycal Gorge con il loro ultimo lavoro hanno toccato vette insperate sino a pochi anni fa e sono ora una bellissima realtà di questo sotto-genere del death metal. Per fortuna la gente se ne sta già accorgendo, tanto che il quintetto sta ottenendo un buon successo sia a livello di vendite che di feedback, proprio come di recente accaduto ad altre formazioni del panorama nostrano, Hour Of Penance e Vomit The Soul su tutte. Non potevamo dunque fare a meno di contattare il frontman Mariano Somà per sapere come la band stia vivendo questo ottimo momento. Eccovi il resoconto della nostra chiacchierata via email…


 

PER PRIMA COSA TI ANDREBBE DI PRESENTARE LA BAND AI NOSTRI LETTORI? SONO CONVINTO CHE SIANO IN MOLTI COLORO ANCORA IGNARI DELL’ESISTENZA DEI SEPTYCAL GORGE!
“Ciao Luca… Essere breve per spiegare chi sono i Septycal Gorge sarà un’impresa. A distanza di 6 anni da quel maggio 2004 in cui Diego (chitarra) ed il sottoscritto (voce), conosciutici un anno prima a Torino in università, mettevamo su un gruppo brutal death, son successe davvero tantissime cose. Prima di quelli attuali, in tutti questi anni, sono passati ‘sotto di noi’ quattro bassisti (Alex, Gian Paolo, Damien, Maurizio), un batterista (Dave Boeri) e due chitarristi (Marco, Dario)! Questo, comunque, non ci ha mai fermati né scoraggiati: siamo, infatti, riusciti a suonare in Italia e pressoché in tutt’Europa con una discreta costanza. Abbiamo condiviso il palco con gente come Napalm Death, Immolation, Dismember, Cephalic Carnage, Condemned, Devourment, Prophecy… fra minitour e presenze a festival come l’OEF ‘06, Ludwigshafen DeathFest ‘06, Neurotic DeathFest ‘07, Tattoo DeathFest ‘08 e Mountains Of Death ‘09, trovando il tempo per comporre, in ordine cronologico, un EP – ‘Delivering Hidden Mutilation’, un full-length (‘Growing Seeds Of Decay’, Mutilated Records [CZ], 2006 – ristampato nel 2007 dalla Sevared Records [USA]), uno split-CD con tre ottime band italiane (‘Da Vinci Death Code’, Ripper Productions [ITA], 2008) ed un altro full-length (‘Erase The Insignificant’, Permeated Records [ITA], 2009). Al momento la formazione, sparsa fra provincia di Cuneo, Torino e Milano – stabile dalla primavera del 2008! –, vede il sottoscritto alla voce, Diego e Los alle chitarre, Clod The Ripper al basso e Brutal Dave alla batteria”.

“ERASE THE INSIGNIFICANT”, IL VOSTRO SECONDO FULL-LENGTH, È STATO APPUNTO PUBBLICATO DI RECENTE. SEI GIÀ IN GRADO DI TRACCIARE UN BILANCIO A RIGUARDO? SIETE SODDISFATTI DI COME È VENUTO E DI COME STA VENENDO ACCOLTO DA FAN E CRITICA?
“‘Erase The Insignificant’ è uscito il 21 novembre 2009 e, per il poco che son riuscito a capire, fra pareri sbirciati su forum on line, webzines etc. e dati fornitici dall’etichetta, sta andando piuttosto bene. Al giorno d’oggi, è risaputo, un CD si vende sempre meno: per fortuna, quando si ha a che fare con l’underground, certe volte, il discorso può essere sensibilmente differente; per quanto ci riguarda, al momento, la prima metà d’ondata di stampa è quasi esaurita. Inoltre il merchandise sta andando via in maniera spaventosa, oltre ogni più rosea aspettativa. Certo, nell’epoca del download sfrenato, molto probabilmente, è più facile supportare una band comprandone una maglietta o una felpa, piuttosto che un disco reperibile su qualunque sito di file sharing musicale! Speriamo che la Permeated Records, l’etichetta che ci ha messo sotto contratto, riesca a ristampare ogni cosa al più presto… è comunque piacevole avere questo tipo di preoccupazioni!”.

COSA PUOI DIRCI A RIGUARDO DELLA COMPOSIZIONE E DELLA REGISTRAZIONE DEL DISCO? QUALCHE EVENTO DEGNO DI PARTICOLARE MENZIONE?
“Per fortuna non ho nessun evento particolare da segnalarti: per la prima volta nella mia vita, infatti, ho registrato con calma estrema. Certo, organizzandomi e cercando d’impormi scadenze, come tutti, ma lasciandomi andare con tranquillità, complice l’aria familiare e casalinga degli studi in cui eravamo – gli Home Studios del nostro batterista Dave, nelle assolate campagne eporediesi! Parlando per me e Diego, gli ‘storici’ sopravvissuti dai primi tempi dei Septycal Gorge, questa è stata la prima volta in assoluto in cui tutti han registrato tranquilli, senza ansie, senza sale sulla coda, senza imprevisti, senza sfighe/disgrazie d’ultim’ora… La registrazione del primo album, al confronto, erano state un inferno, fra problemi familiari di alcuni di noi, orari lavorativi intrusivi e un fastidioso ascesso ad un dente del giudizio per il sottoscritto (ti assicuro che registrare la voce in quelle condizioni non è per nulla piacevole, per quanto, dal momento che facciamo brutal, si possa facilmente ironizzare su sangue e marciume…!)! Per ‘Erase…’, ciascuno è arrivato preparato ed ha fatto il suo. Meglio di così, ovviamente, si poteva fare, perché è giusto voler puntare ogni volta più in alto, ma, davvero, non mi lamento: ogni cosa è andata bene”.

SUONATE UN DEATH METAL MOLTO FRENETICO E BRUTALE, CHE COSA VI ATTRAE IN PARTICOLARE DI QUESTO STILE E QUALI SONO LE BAND ALLE QUALI VI SENTITE PIÙ VICINE MUSICALMENTE E CONCETTUALMENTE?
“Ognuno all’interno dei Septycal Gorge ha gusti musicali piuttosto differenti: il sound che esce fuori ambisce a volere rappresentare un po’ tutti, ma, fondamentalmente, è influenzato dagli ascolti favoriti del nostro Diego, da sempre il principale compositore del gruppo. Grosso modo, comunque, tutti siamo attratti dalle band californiane che nei primi cinque anni del Terzo Millennio hanno fatto la fortuna della Unique Leader Records e queste maggiormente ci influenzano: Disgorge, Deeds Of Flesh, Severed Savior, Disavowed, senza dimenticare mostri sacri come i Suffocation, i quali, da sempre, a mio avviso, hanno aleggiato sulla nostra musica”.

QUALI SONO GLI ELEMENTI CHE NON POSSONO ASSOLUTAMENTE MANCARE IN UN BRANO DEI SEPTYCAL GORGE?
“Beh, potrei risponderti con l’ovvio: i blastbeats, il growl, lo shredding chitarristico… fondamentalmente abbiam sempre fatto questo e questi sono alcuni fra gli elementi caratteristici di tutto il brutal death metal; per quanto ci riguarda peculiarmente, però, non saprei dirti… Ogni nostra uscita è sempre stata musicalmente piuttosto distante l’una dall’altra, ma sempre con un appena percettibile fil rouge a condurre tutto l’operato: siamo partiti da un EP molto vicino ai Cannibal Corpse ed ai Suffocation per approdare ad un primo full-length piuttosto marciotto, per quanto non privo di qualche tecnicismo, per arrivare ora ad un disco molto più complesso e curato sotto ogni aspetto, rispetto a quanto da noi fatto in precedenza. Credo sia difficile definire quel quid che faccia capire chi sono i Septycal Gorge; per lo meno, per quanto mi riguarda, seguendo le dinamiche dall’interno della band, m’è molto difficile trovarlo: forse un ascoltatore esterno potrebbe essere più preciso a riguardo…”.

COME VEDETE LA SITUAZIONE DEL DEATH METAL IN ITALIA? SEMBRA CHE STIANO SPUNTANDO DIVERSI GRUPPI DI TALENTO…
“Hai ragione: negli ultimi 4-5 anni la scena italiana ha dato visibilità a band davvero valide, alcune delle quali in grado di fare infiammare letteralmente il pubblico d’Oltreoceano! Oltre agli ‘ovvissimi’ ed ultra-citati ed amati Hour Of Penance – coi quali abbiamo un buon rapporto di stima ed amicizia – mi viene da pensare ai Putridity, ai Blasphemer, ai Vomit The Soul, agli Exhumer, ai Tools Of Torture… Era dai tempi di ‘No Waste Of Flesh’ degli Antropofagus (1999!!) che non uscivano nella nostra Nazione gruppi così brutali, in grado di sfornare canzoni ‘di livello’… Ciò non toglie che l’’esplosione’ (le virgolette sono d’obbligo: ancora ad oggi, il tipo di metal seguito maggiormente in Italia è ancora ben altro) del genere abbia affollato la scena di alcuni gruppi che lasciano il tempo che trovano, ma, comunque, a mio avviso, l’importante resta divertirsi e non tradire quell’attitudine che ti ha portato a suonare e supportare quel tipo di musica”.

QUAL È L’ASPETTO CHE APPREZZI DI PIÙ DELL’ATTUALE SCENA METAL E QUELLO CHE INVECE DETESTI?
“Mmmmh… sai che non saprei cosa risponderti? Personalmente, alla mia veneranda età, ormai, del metal, ascolto soltanto quello che mi interessa – ed è fondamentalmente il genere che faccio. Piuttosto preferisco lanciarmi su altri ascolti, dal grind, allo sludge, allo stoner, all’hardcore, alle sperimentazioni impossibili di Mike Patton, al prog dei 70s, all’hip hop italiano… Credo, comunque, che, in qualche anno di militanza nella scena sia da spettatore sia da musicista, i problemi siano sempre i medesimi: un sacco di ignorantoni che si danno arie da true e/o gran conoscitori di certa musica avendo ascoltato solo Metallica ed Iron Maiden, il ‘poserismo’, la mafia delle booking agencies, i problemi economico-organizzativo-vitali che si devono affrontare quando si vuole suonare certa musica, l’eccessivo divario antimeritocratico fra mainstream ed underground… Per quanto riguarda gli aspetti positivi: l’underground e le piacevoli sorprese che, da sempre, esso dà!”.

COME HAI SCOPERTO IL DEATH METAL E PERCHÈ TI SEI INNAMORATO DI QUESTO GENERE MUSICALE?

“Mi sono avvicinato a questo genere iniziando ad ascoltare, a 14-15 anni, punk, hardcore, poi thrash, grind, al noise: formarmi su questi generi più ‘cacofonici’ mi ha certamente indirizzato ad approdare lidi musicali ben definiti, facendomi accuratamente evitare black metal pacchiano, gothic, epic, power e sinfonie progressivemetallare varie… Un giorno, in un viaggio in treno, un amico mi ha fatto sentire ‘Domination’ dei Morbid Angel; di lì a poco mi sarei procurato ‘Human’ dei Death… Ho sempre avuto una propensione, credo, prettamente adolescenziale, a volere cercare sempre di più, soprattutto a livello d’ascolti nell’estremo musicale… Approdare al brutal è stata un’enorme soddisfazione, soprattutto come cantante: è da dieci anni che sbraito in un microfono, in un modo o nell’altro, e quanto mi ha sempre stimolato, indipendentemente dal genere che facessi, è stata la volontà di superare i miei limiti, il volere imparare a fare ogni volta qualcosa di più”.

QUAL È IL GRUPPO DEATH METAL, STORICO O EMERGENTE, CHE PIÙ DI ALTRO NON RIESCI A SOPPORTARE? E PERCHÈ?
“I Deicide… Magari, musicalmente, qualche pezzo lo trovo anche buono e mi diverte… ma ho sempre trovato estremamente pacchiani e kitsch gli atteggiamenti anticristiani, o, più che altro, satanici, nel metal estremo. Un po’ come per certo black metal…. Sembra d’avere a che fare con dei bambini incazzati e presi bene perché hanno imparato quella nuova parolaccia e non vedono l’ora di poterla dire di nuovo, ad ogni possibile occasione. Per non parlare delle decine di padri, madri e nonne che han ‘fatto morire’ per annullare i tour europei… No comment. Atteggiamenti tristi e pacchiani. Soprattutto quando si è così in vista nella scena mondiale e si arriva a certe venerande età”.

SIETE DA POCO TORNATI DA UN TOUR IN GRAN BRETAGNA. AVETE IN PROGRAMMA ALTRE DATE DAL VIVO O UN VERO E PROPRIO TOUR PER PROMUOVERE “ERASE THE INSIGNIFICANT”?
“Ovviamente sì!! Stiamo lavorando ‘sotterraneamente’ per qualcosa di veramente grosso che, se tutto va bene, dovrebbe accadere quest’estate; al momento, tengo/teniamo le dita incrociate e mi auguro d’avere stuzzicato un po’ la curiosità di chi mi sta leggendo! Escludendo alcune singole uscite in Italia, l’evento clou, al momento, è la nostra partecipazione, a maggio, al Neurotic DeathFest 2010, in Olanda: condivideremo il palco con Dying Fetus, Origin, Beneath The Massacre, Napalm Death, Lock Up, Six Feet Under, Immolation, Enemy Reign… Molto probabilmente, quando arriveremo sul posto, ci daranno scope e secchi e ci manderanno a pulire i bagni!”.

QUAL È LA PIÙ GRANDE SODDISFAZIONE CHE VI SIETE TOLTI SINO A OGGI?

“Sinceramente, non saprei dirti! Come ti ho accennato poco fa, è almeno una decina d’anni che canto o, per lo meno, ci provo, ed ogni band con cui facevo le mie cose è sempre nata in primis per divertimento e per uscire dalla monotonia della vita campagnola ed isolata del Cuneese, in secondo luogo per potere crescere anche dal punto di vista del proprio bagaglio tecnico e di preparazione musicale, per il gusto di farlo. Anche i Septycal Gorge si sono formati per questo; anzi, essendo nati quando già ero un ‘over 20′, mai mi sarei aspettato un’ascesa di questo tipo, così vivace e produttiva. T’assicuro che, per me, ogni data, almeno in potenza, è sempre un piacere e ragione d’entusiasmo… Personalmente, lo sfizio più grosso me lo son tolto qualche anno fa, in un’’intima’ data a tre, in cui una delle band coinvolte corrispondeva al nome di Napalm Death: ci trovavamo davanti a mille persone prese stra-bene, in un open air ad un quarto d’ora d’auto da casa mia… Praticamente il sogno d’una vita fattosi realtà: ricordo a chi legge che non abito a Milano, a Roma o a Torino, grandi città in cui basta un bus o una metro per beccarsi, un paio di volte al mese, concerti di qualità, ma in un’area semimontana circondata da boschi e, al momento (21 gennaio 2010), da qualcosa di molto simile al permafrost, in una delle province più inculate e rurali d’Italia, in cui trovare già solo qualcuno che conosca i Sex Pistols è un’impresa!”.

DOVE VEDI I SEPTYCAL GORGE DA QUI A CINQUE ANNI? QUALI SONO I VOSTRI SOGNI E I VOSTRI OBIETTIVI?
“Oddio. Sarà quel che sarà! Non voglio proprio pormi questo genere di domande: già in questi giorni si stava parlando di scrivere pezzi nuovi e qualcuno accennava a certe evoluzioni del songwriting… Pianificare questo genere di cose, a mio avviso, coincide col toglierne l’anima… Questo non toglie il fatto che sono cosciente che di questa musicaccia non si viva e richieda parecchi sacrifici: non casco dalle nuvole; dal punto di vista pratico, ciò non può che influenzare, in maniera più e meno diretta, le mie scelte di vita… Vedremo come andrà: certo, faremo sempre la nostra parte al meglio, come ci siamo preposti da sempre.

GRAZIE PER L’INTERVISTA! SE HAI QUALCOSA DA AGGIUNGERE, QUESTO È IL TUO MOMENTO!
“Grazie mille, Luca, a te, alla redazione e chi ha letto fino in fondo quest’interessante intervista! Recentemente il nostro batterista è entrato nel prestigioso roster della statunitense SickDrummer: per saperne di più, consiglio un click su http://www.sickdrummermagazine.com/index.php/the-drummers/death-grind/1713-davide-billia.html. Visitate il nostro sito www.myspace.com/septycalgorge per essere costantemente aggiornati su live e merch (purtroppo non dipende solo da noi, ma stiamo per ristampare, abbiate fede!) e non dimenticate le altre band di cui 4/5 dei Septycal Gorge fanno parte:

www.myspace.com/putridity (ultrabrutal fra Disgorge, Enmity e Malignancy, con Dave alle pelli)
www.myspace.com/blasphemerbrutal (brutal death fra Disgorge e Disavowed, con Clod al basso)
www.myspace.com/motamds (thrashcore per fan di SOD e Tankard, con Los alla chitarra ed ai cori)
www.myspace.com/apeunitcombo (powerviolence col sottoscritto alla voce e un inedito Los alla batteria!)

I Disgorge statunitensi si sono riuniti e godo; supportate l’underground! Keep it real, keep it brutal!”.

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