SERENITY – La sinfonia scorre nelle vene

Pubblicato il 23/11/2008 da
 
Dopo l’esplosione iniziale che ha favorito la nascita di centinaia di band, il metal sinfonico sembra stia attraversando un periodo di crisi; i metallers più intransigenti da sempre criticano aspramente un genere che può essere definito come la croce e delizia dell’heavy metal. Ad agosto una nuova importante realtà musicale ha dato alle stampe “Fallen Sanctuary”, album che ha riscosso un buon successo di pubblico e di critica; così Metalitalia.com non si è lasciata sfuggire l’opportunità di intervistare Mario Hirzinger, tastierista dei Serenity, band austriaca che ha inciso l’album di cui sopra e che si candida ad essere una delle nuove realtà nell’ambito del symphonic power metal.
 

IL PANORAMA DEL METAL SINFONICO NEGLI ULTIMI ANNI HA VISTO CRESCERE A DISMISURA IL NUMERO DELLE BAND PRESENTI SUL MERCATO; VI POTETE PRESENTARE AI NOSTRI LETTORI?
“Ciao a tutti, siamo i Serenity e proveniamo da una zona del Tirolo che si trova ad est di Innsbruck; la line up originale si è formata nel 2001 ed il nome della band è legato ad un pezzo strumentale della band britannica degli Arena. Abbiamo presentato il nostro primo demo nel 2002, ma verso la fine dell’anno successivo alcuni membri della band ci lasciarono. Fortunatamente nel giro di pochi mesi siamo riusciti a rifondare il gruppo con Georg alla voce, Thomas alla chitarra, Simon al basso, Andreas dietro le pelli e naturalmente io alle tastiere, dando così stabilità e continuità ai Serenity. Nel 2005 il nostro nuovo demo riscosse un buon successo e così decidemmo di lanciarci sulla lunga distanza producendo il nostro primo album ‘Words Untold & Dreams Unlived’ uscito nell’aprile del 2007 con la Napalm Records; nello stesso anno abbiamo intrapreso tre tour con i Morgana Lefay, i Threshold e i Kamelot. Non paghi abbiamo iniziato immediatamente i lavori per ‘Fallen Sanctuary’ pubblicato nell’agosto di quest’anno”.

SIETE AL QUARTO LAVORO ASSOLUTO ED AL SECONDO CON UN’IMPORTANTE ETICHETTA COME LA NAPALM REC.; COS’E’ CAMBIATO RISPETTO AI LAVORI CON ALTRE ETICHETTE?
“Praticamente tutto! Quando lavoravano sui demo non avevamo scadenze e nessuno che ci consigliasse e ci guidasse nel lavoro; la Napalm ci ha affiancato un grande producer come Jan Vacik che ci è di grande aiuto sotto tutti i punti di vista. Ora lavoriamo sodo sin dal processo di composizione e songwriting, sapendo poi di poter contare su un grande produttore per la fase successiva del lavoro e di poter quindi confezionare un album che può competere con quelli di molte band del panorana heavy metal. Fortunatamente i giorni della gavetta sono finiti e siamo felicissimi di aver raggiunto la posizione che ora occupiamo nel mondo del metal! E’ vero, siamo sottoposti a maggiori pressioni ma sinceramente sino ad ora questo non ha fatto che influire positivamente sulla nostra creatività e sulle nostre ambizioni. Poi tutte le decisioni inerenti agli album ed ai tour vengono prese insieme da band e management”.

CON ‘FALLEN SANCTUARY’ A MIO MODO DI VEDERE AVERE RAGGIUNTO LA MATURITA’ ASSOLUTA IN AMBITO MUSICALE, E QUESTO LAVORO SI PRESENTA COME IL MIGLIORE NELLA VOSTRA DISCOGRAFIA. CE NE POTETE PARLARE?
“Hey, grazie mille per tutti questi complimenti! Abbiamo iniziato a lavorare sui testi nel gennaio del 2007, e nel giro di pochi giorni avevamo composto e ultimato tre song; però eravamo nel pieno della promozione e del tour di supporto al nostro album d’esordio, così le cose sono andate un po’ per le lunghe. Nonostante tutto Thomas nel tempo libero continuava a lavorare sui riff di chitarra e sulle composizioni, creando così dei prototipi di quelle che poi sarebbero state le song di ‘Fallen Sanctuary’. Al ritorno dal tour con i Kamelot iniziammo a lavorare sodo su quanto avevamo e nel dicembre del 2007 entrammo in studio, dove grazie ai suggerimenti di Jan Vacik potemmo iniziare ad incidere. A tal proposito ci tengo a ringraziare particolarmente due persone: Oliver Philipps che ha registrato le parti sinfoniche nel suo studio in Germania e Lanvall, l’uomo che ha creato e registrato i cori insieme al nostro singer. Ringraziamo anche Jacob Hansen che si è occupato del difficile lavoro di mixaggio. Il risultato finale ci ha molto soddisfatto e non vediamo l’ora di ritornare in studio per lavorare sul nostro prossimo lavoro!”.

IL METAL SINFONICO, QUANDO E’ ORIGINALE E CREATIVO COME NEL VOSTRO CASO, PRETENDE UN’OTTIMA CONOSCENZA DELLA MUSICA ANCHE DI STAMPO NEOCLASSICO. QUALI SONO LE VOSTRE INFLUENZE MUSICALI?
“Georg ha studiato pianoforte per sette anni e io per quattro, creando quindi un certo background musicale; personalmente sono un grande amante della musica classica mentre Georg preferisce le composizioni sinfoniche delle colonne sonore dei film. Per quanto riguarda la band in generele però, le maggiori influenze musicali provengono dal mondo del metal ed in particolar modo dai Nightwish: siamo rimasti letteralmente folgorati dalla potenza orchestrale del loro ultimo lavoro! Poi non possiamo dimenticare band come Evergrey, SOnata Arctica, Blind Guardian, Kamelot, Mercenary ma anche Dream Theater, In Flames, Rage e Symphony X”.

VISTA LA CRISI CHE HA INVESTITO ALCUNE BAND STORICHE PENSATE CHE IL METAL SINFONICO, ESPLOSO ALCUNI ANNI FA, SIA IN DECLINO OPPURE STIA ATTRAVERSANDO UN PERIODO DI CRISI MOMENTANEA?
“Mi piace dire che le mode vanno e vengono, ma le ottime canzoni sopravviveranno sempre! Sicuramente all’inizio dell’esplosione del metal sinfonico andava bene qualsiasi lavoro perché si trattava di una novità, e quindi come ogni cosa nuova crea interesse; poi dopo alcuni anni è più che logico che si faccia una selezione tra i lavori migliori e quelli peggiori. Non so se si possa parlare di una vera e propria crisi, o quantomeno noi non ne abbiamo risentito; io faccio sempre affidamento sul pubblico che sa distinguere i lavori di qualità da quelli meno ispirati, in modo che le band migliori possano sempre sopravvivere!”.

SPESSO I METALLER PIU’ INTRANSIGENTI CRITICANO ASPRAMENTE IL METAL SINFONICO; ANCHE BAND BLACK METAL VENGONO CRITICATE PERCHE’ INSERISCONO ALCUNI PASSAGGI SINFONICI NEI LORO BRANI. SECONDO VOI QUALI SONO I MOTIVI DI TALI CRITICHE?
“Ponendo la qualità come presupposto fondamentale, chi critica il metal sinfonico a priori evidentemente ha una concezione abbastanza limitata della musica e forse la intende fatta solo con chitarra-basso-batteria. Ok, è un’opinione e la rispetto come tale! Sfortunatamente però questi detrattori a volte hanno ragione, perché alcune band cercano di mascherare la mancanza di passione, di sterilità musicale, di scarsa espressività con gli arrangiamenti sinfonici, ma questo non può bastare! Un ottimo esempio di un modo intelligente di fare metal sinfonico è ‘Cannibalised’ dei Biomechanical: un enorme lavoro sinfonico vicino a quello fatto per le colonne sonore dei film, ma vero heavy metal oscuro e passionale”.

NON E’ FACILE RIPRODURRE LE VOSTRE SONORITA’ IN SEDE LIVE; COME PREPARATE I VOSTRI CONCERTI?
“Solitamente entriamo nella nostra sala prove e suoniamo come se fossimo in un concerto dal vivo, lavorando su ogni brano per cercare di riprodurre nel modo più fedele possibile le sonorità dell’album. Per ottenere tutte le orchestrazioni presenti sui cd, nei nostri show ci facciamo aiutare da un iPod Touch coordinato dal nostro drummer Andy”.

VI LASCIO CAMPO LIBERO PER I LETTORI DI METALITALIA.COM.
“A tutti i nostri fans i più grandi ringraziamenti per il loro supporto… Date all’Austria una possibilità ed ascoltate i nostri lavori, vi garantisco che non ne rimarrete delusi! Speriamo di incontrarvi in Italia…”.

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