SEVENDUST – Coming Up Next

Pubblicato il 17/11/2005 da
 
 
I Sevendust sono sempre stati un gruppo particolare. Anni fa divennero protagonisti del movimento nu metal negli states, grazie al capolavoro “Home”, gioiello che univa in maniera molto particolare sonorità heavy ultramoderne con la caldissima voce del singer Lajon Witherspoon, talmente profonda, melodica e vellutata da essere accostabile al soul e al rythm’n’blues. Eravamo alla fine degli anni novanta: negli anni a seguire prestazioni alte e basse, un prezioso disco acustico, e la rottura con la major di turno. Se si aggiunge l’abbandono del chitarrista lo scenario non è proprio roseo, ma con l’entrata di Sonny Mayo la situazione diviene assai migliore. Il gruppo risale velocemente la china e si rilancia con “Next”, che a chi scrive è parso uno dei migliori capitoli della storia del gruppo: un Lajon su di giri ci racconta il morale della squadra…
 
 

CIAO LAJON PIACERE DI SENTIRTI! SUBITO UNA DOMANDA A BRUCIAPELO: TI ASPETTAVAMO A BREVE IN EUROPA MA E’ STATO CANCELLATO L’INTERO TOUR! SAI DIRCI QUALCOSA IN MERITO?
“Ciao, il piacere è tutto mio, grazie per l’interessamento. Posso dirti che in effetti l’intero tour era stato progettato e le date erano state fissate, ma come sai eravamo opener per gli Staind e il loro ‘Chapter Five’ ha subito un posticipo, tale da cancellare l’intero tour in Europa. Questa l’unica e sola ragione per la quale non siamo potuti passare, e a dire il vero mi spiace parecchio perché non abbiamo mai suonato in Italia”.

TI VA DI SPIEGARCI IL SIGNIFICATO DEL TITOLO DEL VOSTRO NUOVO ALBUM, “NEXT”?
“‘Next’ è una storia sulle nostre vite, racconta il prossimo passo verso una nuova etichetta, il prossimo album, le sensazioni che proviamo oggigiorno, tutte racchiuse nelle nostre composizioni. D’altra parte sono incluse le rilessioni sul futuro prossimo che ci riguarda in prima persona, quindi è un pò il tema riassuntivo del disco”.

COME MAI LA COVER COSI’ ORIENTALEGGIANTE?
“Perché l’Oriente mi appassiona alla grande in questo periodo! Non c’è un significato particolare legato ai caratteri orientali sul nome, ma discutendo coi ragazzi abbiamo focalizzato più l’attenzione sul colore rosso, un colore forte, sanguigno e guerriero, che domina la cover”.

“UGLY” STA ANDANDO ALLA GRANDE NELLE STAZIONI RADIOFONICHE DEGLI STATI UNITI, AVETE GIA’ GIRATO IL VIDEO?
“Abbiamo girato da pochissimo nei quartieri poveri di Los Angeles, il video racconta come al solito una piccola storia che non ti sto ad anticipare, potrete vederci suonare e al contempo potrai goderti me che provo a recitare un pochetto, ovviamente con il mio solito stile che mi contraddistingue (ride, e fa lo spaccone come ogni buon Losangelino che si rispetti, ovviamente in maniera ironica, ndR)! Le riprese sono durate svariate ore ma abbiamo fatto tutto in un paio di giorni, con delle riprese in notturna per lo più. Il finale è veramente spettacolare, sento di poterlo dire, sono molto soddisfatto da ciò che il regista è riuscito a tirar fuori!”.

QUINDI TI PIACE RECITARE, POTREMMO ASPETTARCI QUALCHE TUO CAMEO IN TV O IN QUALCHE FILM COME MOLTI HANNO FATTO PRIMA DI TE?
“Be’, adesso… ti devo confessare che il mio non è sicuramente recitare nel senso stretto del termine, alla fine nel video mi alzo, esco in strada dalla mia camera d’albergo e faccio due passi per L.A.! Penso il confine tra il suonare e la recitazione non sia così lontano, e mi piace sempre stare davanti alla macchina da presa, è una sensazione eccitante e non vedo l’ora di girare un altro video… ma da lì a fare l’attore…”.

TORNIAMO ALL’ALBUM. SPESSO E VOLENTIERI MORGAN (ALLA BATTERIA) TI FA DA SPALLA NEI MOMENTI PIU’ URLATI. SEI TU L’UNICO AUTORE DEI TESTI O ANCHE GLI ALTRI, MORGAN IN MODO PARTICOLARE, PARTECIPANO IN MANIERA ATTIVA?
“Oooh, no, assolutamente, non sono l’unico autore, penso sia assurdo in una band come i Sevendust, suggerimenti e parti di testo provengono da ogni punto di vista e da ogni singola idea dei componenti del gruppo. Morgan aveva una canzone dedicata a suo figlio, l’ha proposta e l’abbiamo sviluppata assieme. La musica è il nostro veicolo e anche la nostra terapia, se hai una song, fratello, mettila sul tavolo, non ci sono ego all’interno ella formazione. Per la prima volta con ‘Next’ ci siamo trovati nella stessa stanza a dedicarci completamente alla musica senza altre distrazioni ed è stata una esperienza meravigliosa, lo facevamo per noi stessi e per il nostro amore per la musica, non avevamo un contratto al momento, la Universal non si era ancora interessata a noi. Certo io scriverò più testi degli altri perché sono sempre il cantante, le parti di batteria è ovvio che non le scrivo io, ma il processo questa volta è stato davvero collettivo”.

C’E’ UN TEMA PRINCIPALE CHE LEGA I LE CANZONI?
“Come ho anticipato prima si parla di relazioni, amore, e mai come in ‘Next’ si è data la possibilità a tutte le emozioni di affiorare. Spesso mi riferisco a una persona ipotetica ma il senso è sempre generico, non è esclusivamente un mio sfogo personale, il mio fine è raccontare storie ed emozioni che possano coinvolgere del tutto chi mi ascolta, identificandosi. Prendiamo ‘Angel’s Son’ (il più grande successo della band, dedicata all’amico Lynn Strait degli Snot, morto nel ’98, ndR), ogni volta mi evoca emozioni indescrivibili, ma come io l’ho dedicata ad un mio caro amico ognuno può dedicarla a chi sente”.

I SEVENDUST NON SONO FAMOSISSIMI IN ITALIA, SOPRATTUTTO AI MENO APPASSIONATI DI CERTE SONORITA’. COME DESCRIVERESTI A UN NEOFITA IL SOUND DEL GRUPPO?
“Lo definirei come un rock tanto heavy quanto soul. Siamo indubbiamente una rock band, non facciamo niente di finto, quindi ti piace il rock? Ti piacciono le atmosfere soul unite alle chitarre pesanti? Ti piaceranno sicuramente i Sevendust! Siamo una vera rock band e se non ci credete venite a vederci dal vivo, è perché siamo reali che siamo in giro da molti anni… tanto di quel tempo che mi sembra un sogno (gli esordi della band risalgono a una decina di anni fa, ndR)”.

PENSO CHE STIATE MIGLIORANDO DI ALBUM IN ALBUM, SEI D’ACCORDO?
“Sicuramente siamo migliorati in tutti questi anni assieme, dal feeling live alle abilità compositive, ora non abbiamo nessuna paura di scrivere quello che vogliamo, ‘Next’ ci rappresenta appieno”.

COSA POSSIAMO TROVARE IN NEXT CHE NON C’E’ NEGLI ALTRI ALBUM?
“Qui ogni canzone potrebbe essere un singolo!”.

IL VOSTRO CHITARRISTA CLINT HA LASCIATO IL GRUPPO L’ANNO SCORSO, VUOI RACCONTARCI COSA E’ SUCCESSO REALMENTE?
“Be’, che dire… semplice, è andato a suonare in un altra band! Penso che volesse suonare in una band con il fratello, è quello che voleva e quello che ha fatto. Ci ha mollato nel bel mezzo di un tour, capisci, e da quel giorno non ci siamo più né visti né sentiti. Ci ha messo in grossa crisi ma oggi, visti gli sviluppi, posso dirti che è sicuramente la cosa migliore che ci potesse accadere”.

ORA INFATTI AVETE SONNY MAYO (EX SNOT E AMEN), GRAN BEL COLPO! COSA MI RACCONTI DI LUI?
“E’ veramente fantastico, la sensazione che proviamo tutti è come quando si ha una nuova ragazza! Ha riportato nella band tutta l’energia di cui avevamo bisogno, e non parlo esclusivamente a livello di sound. Lo conosciamo da dieci anni perché giravamo spesso in tour con gli Snot, una band che ho amato visceralmente, e appena ci ha proposto di unirsi a noi non potevamo davvero immaginare di meglio”.

UNA DOMANDA PERSONALE: LE TUE INFLUENZE MUSICALI QUALI SONO?
“Stevie Wonder, Michael Jackson, Prince, Thin Lizzy, Led Zeppelin, Sam Cook (velocissimo, ndR)… Ascolto di tutto, se vuoi parlare di metal mi piacciono Pantera, Meshuggah, Lamb of God, Killswitch Engage… mi piace variare!”.

LA TUA VOCE E’ LA PARTE MIGLIORE DEI SEVENDUST, MOLTO VICINA AL SOUL E AL R’N’B, HAI MAI CANTATO ALTRE COSE DIVERSE DALL’HARD ROCK? CON CHI VORRESTI DUETTARE?
“Uao, ti ringrazio moltissimo! Ho cantato altre cose certamente, ho collaborato anche con Santana in passato, poi ho una figlia di sei anni e le canto moltissime cose diverse dal rock, anche se queste non finiranno mai su disco… un’artista con cui mi piacerebbe moltissimo duettare è Tori Amos, deliziosa”.

DOPO IL MAGNIFICO ALBUM ACUSTICO “SOUTHSIDE DOUBLE WIDE: ACOUSTIC LIVE” CI POSSIAMO ASPETTARE ANCHE UN ALBUM DI REMIX IN CHIAVE MUSICALE DIFFERENTE?
“Ci abbiamo pensato più volte e ci è stato proposto, vedremo in futuro cosa accadrà, lo faremo solamente se venisse fuori davvero una cosa interessante”.

ALTRI PROGETTI PER L’IMMEDIATO FUTURO? [COMING UP ‘NEXT’? ndR]
“Tra i progetti che abbiamo, sicuramente il più grosso è quello riguardante una nostra etichetta. Vogliamo produrre buona musica e dare delle chance ai gruppi che meritano, senza il pericolo di discografici assetati e di giochi sporchi che spesso e volentieri uccidono un artista. Se ci sono delle band in Italia che si ritengono interessanti, fatevi avanti!”.

CHIUDI TU L’INTERVISTA, VUOI AGGIUNGERE QUALCOSA?
“Dio vi benedica, saremmo onorati di condividere la nostra musica con voi. Un saluto!”.

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