Anche se l’ultimo arrivato in casa Shadows Fall, l’oscuro “Retribution”, ci ha restituito una band tornata sì a picchiare duro, ma altresì in fase calante in termini d’ispirazione, la formazione del Massachussets resta sempre e comunque uno dei nomi di punta della sempre più satura corrente NWOAHM. Abbiamo dunque colto con piacere la possibilità di poter scambiare quattro chiacchiere con il simpaticissimo singer Brian, tanto difficile da raggiungere telefonicamente quanto affabile nel rispondere alle nostre domande, anche le meno sensate…
CIAO BRIAN, BENVENUTO SU METALITALIA.COM! ALLORA, COME CI SI SENTE A POCHI GIORNI DALLA RELEASE DI “RETRIBUTION”?
“Siamo veramente sù di giri, ogni volta che finiamo di registrare un album in studio non vediamo poi l’ora che esca nei negozi, così che i nostri fan lo possano ascoltare per venire poi a sentire i nuovi pezzi dal vivo. Ora che finalmente quel momento è arrivato non vediamo l’ora di partire per il tour e salire on stage, quella che da sempre è la nostra dimensione ideale”.
AVETE GIA’ PROVATO A SAGGIARE LA RESA LIVE DI QUALCHE PEZZO NEI CONCERTI ESTIVI?
“Sì, abbiamo suonato tre o quattro canzoni quest’estate e la reazione dei fan è stata buona, ma si tratta ovviamente di qualche piccola preview, il meglio deve ancora arrivare!”.
UN PAIO DI ANNI FA AVETE FIRMATO PER UNA MAJOR, CON LA QUALE AVETE RILASCIATO “THREADS OF LIFE”, SALVO POI TORNARE ORA A PUBBLICARE CON LA VOSTRA ETICHETTA EVERBLACK INDUSTRIES. COS’E’ ANDATO STORTO CON LA ATLANTIC E LA ROADRUNNER, AL PUNTO DI CONVINCERVI A TORNARE SUI VOSTRI PASSI?
“In realtà non cè un motivo in particolare, semplicemente avevamo firmato un contratto per un solo album, scaduto il quale abbiamo preferito riprendere il totale controllo sulla nostra musica. Intendiamoci, per la distribuzione ci appoggiamo ancora alle major, ma così almeno per quanto riguarda l’aspetto compositivo e promozionale abbiamo piena autonomia, il che è la cosa più inmportante per una band come la nostra: dopo dieci anni era giunto il momento di riprendere in mano ciò che ci spetta.”.
ANCHE SE NEL NUOVO DISCO E’IMMEDIATAMENTE RICONOSCIBILE IL VOSTRO STILE, “RETRIBUTION” SUONA MOLTO PIU’ HEAVY E OSCURO DI “THREADS OF LIFE”, SOPRATTUTTO IN CANZONI COME “EMBRACE ANNIHILATION”: E’ UNA SCELTA VOLUTA E IN QUALCHE MODO LEGATA AL CAMBIO DI ETICHETTA E PRODUTTORE OPPURE SEMPLICEMENTE DIPENDE DAL VOSTRO STATO D’ANIMO PIU’ RABBIOSO PRIMA DI ENTRARE IN STUDIO?
“Con ‘Threads of life’ avevamo dato sfogo alla nostra vena melodica, mentre stavolta volevamo realizzare un album che fosse molto più focalizzato sull’energia e sull’aggressività: ce ne siamo resi conto appena abbiamo iniziato il processo di scrittura dei nuovi pezzi, e quindi abbiamo lavorato in questa direzione. Probabilmente comunque è anche un segno dei tempi che corrono, dato che il mondo come lo vediamo adesso è diventato un posto pieno di odio, basta accendere la tv o leggere un giornale per trovare un motivo per arrabbiarsi, ed è una rabbia che poi trova sfogo nella nostra musica”.
OLTRE A TANTA RABBIA NON MANCA PERO’ ANCHE UNA BALLAD, NELLA FATTISPECIE “PICTURE PERFECT”…TI VA DI PARLARCENE?
“La canzone parla di quelle situazioni in cui ti rifiuti di vedere la realtà come realmente è, preferendo mentire a te stesso e figurarti le cose secondo un certo punto di vista. Penso soprattutto a quelle relazioni in cui una delle due parti vuole dare credito solo agli aspetti aspetti positivi del proprio partner, perdendo invece di vista quelli aspetti negativi che invece, alla fine, possono rappresentare la sua rovina”.
COSA CI PUOI RACCONTARE SUL MAKING OF DEL VIDEO DI “STILL I RISE”, GIRATO NELLA AFFLICTION CLOTHING WAREHOUSE CON ALCUNI LOTTATORI PROFESSIONISTI DELLA MMA? E, AL DI LA’ DEL VIDEO, SEI ANCHE TU UN APPASSIONATO DI WRESTLING?
“Sì, siamo tutti grandi fan del wrestling professionistico! Per il video eravamo alla ricerca di qualcosa che rendesse al meglio l’energia della canzone, così abbiamo chiamato a raccolta un po’ di fan e li abbiamo radunati tutti sotto il ring. La resa finale credo sia davvero buona, dato che il livello di violenza sul quadrato è quasi eguagliato dal circle pit che si svolgeva ai lati durante le riprese. E’ stata davvero una bella esperienza, i lottatori poi sono persone veramente in gamba. Stiamo parlando di gente che si guadagna da vivere prendendo cazzotti in faccia, quindi non posso che provare il massimo rispetto nei loro confronti, anche perchè non sopravviverei un solo minuto chiuso in una gabbia con uno di loro, sono davvero delle bestie (risate, ndR)”.
A PROPOSITO DI WRESTLING, CHI E’ IL TUO LOTTATORE PREFERITO?
“In assoluto il mio preferito resta Ricky The Dragon Steamboat, ma stiamo parlando degli anni ’80. Tra quelli più recenti invece ti direi sicuramente Rob Van Dam”.
COSA CI PUOI DIRE INVECE DELLA PARTECIPAZIONE DI RANDY BLYTHE FROM LAMB OF GOD SU “KING OF NOTHING”?
“Randy è uno dei nostri migliori amici nella scena metal e siamo stati in tour con lui milioni di volte, anche prima che entrasse a fare parte dei Lamb Of God, quindi non è stato certo difficile coinvolgerlo. Questa volta poi ci siamo trovati a registrare le parti vocali vicino a casa loro, in Virginia, e quindi Randy è venuto a trovarci in studio per prepararci la cena e cazzeggiare un po’ insieme. In quel momento stavamo proprio lavorando su quel pezzo, e quindi abbiamo deciso che non avrebbe dovuto solo fare il cuoco ma anche cantare (risate, ndR)! Trovo che il suo cantato si sposi alla perfezione con il mood della canzone e sono davvero contento di averlo coinvolto, perchè come ti dicevo è una delle persone a cui ci sentiamo più legati”.
FINO AD ORA ABBIAMO AVUTO MODO DI VEDERVI IN ITALIA SOLO UN PAIO DI VOLTE IN OCCASIONE DI FESTIVAL, POSSIAMO SPERARE DI VEDERVI PRESTO DALLE NOSTRE PARTI, MAGARI INSIEME AI FIVE FINGER DEATH PUNCH?
“Sì, ci piacerebbe davvero, anche perchè finora non abbiamo avuto modo di esibirci molto dalle vostre parti. Proprio in questi giorni stiamo pianificando le date del tour e, anche se non c’è ancora nulla di confermato, contiamo di passare dall’Europa almeno un paio di volte: per cui se non dovessimo venire in Italia nella prima parte del tour, lo faremo di sicuro in occasione della seconda tornata”.
VENITE DA SPRINGFIELD, UNIVERSALMENTE NOTA COME LA CITTA’ DEI SIMPSONS: D’OBBLIGO QUINDI CHIEDERTI COSA NE PENSI DEL CARTOON DI MATT GROENING…
“Semplicemente è il miglior cartone di tutti i tempi, e se non hai mai visto la nostra Springfield, nel Massachuchets, ti posso assicurare che è uguale alla citta dei Simpsons: abbiamo perfino la vecchia centrale nucleare!”.
E IL BAR DI BOE?
“Ovviamente c’è anche quello, ne siamo assidui clienti (risate, ndR)!”.
OK, TORNIAMO SERI: COSA NE PENSI DELL’OPERATO SVOLTO FINORA DAL VOSTRO NUOVO PRESIDENTE OBAMA?
“Sono molto soddisfatto di quanto ho visto finora, anche se ovviamente per portare a termine tutte le riforme promesse ci vorrà del tempo, soprattutto viste le resistenze mostrate da una parte del Congresso. Credo comunque che il risultato più signifcativo sia quello di riuscire a migliorare l’immagine dell’America nel mondo, un’immagine che sotto la presidenza di Bush si era decisamente deteriorata, al punto che eravamo ormai diventati agli occhi dell’opinione pubblica mondiale uno stato guerrafondaio. Sarà una battaglia lunga da vincere, ma credo i primi segnali siano senza dubbio positivi”.
DOVE VEDI GLI SHADOWS FALL TRA DIECI ANNI?
“Tra dieci anni spero di potermi essere ritirato su qualche isoletta a suonare la chitarra acustica e sorseggiare un drink (risate, ndR)…anche se alla fine credo saremo ancora nel tour bus a viaggiare e suonare in giro per il mondo, ma d’altronde dieci anni fa non avremmo mai immaginato di arrivare dove siamo oggi, per cui chi può dire dove saremo? Io comunque mi auguro da qui a dieci anni di poter sposare una supermodella straricca (risate, ndR)!”.
BENE BRIAN, SIAMO ALLE BATTUTE FINALI: GRAZIE PER IL TEMPO CONCESSOCI E A TE IL MICROFONO PER I SALUTI FINALI…
“Grazie a te per il tempo concessoci e come dicevo speriamo di potervi venire a trovare al più tardi il prossimo anno!”.