SHINING – Black Metal Suicidal Tendencies

Pubblicato il 17/11/2007 da
Tendenze al suicidio mai nascoste, anzi enfatizzate in tutto e per tutto; performance live discutibili e tra le più estreme cui si possa assistere; musicalmente parlando ,una delle band più estreme del black metal degli ultimi anni; i padri, se vogliamo ,del depressive black metal così tanto radicalizzato nella scena ormai; in una sola parola: Shining. In concomitanza con l’uscita del coraggioso e bellissimo quinto capitolo discografico della band svedese, abbiamo avvicinato colui che incarna da sempre lo spirito degli Shining, il controverso Niklas “Kvarforth” Olsson, stranamente pacifico e poco provocante…

IL VOSTRO QUINTO ALBUM E’ ORMAI USCITO. QUALI SONO LE VOSTRE SENSAZIONI? SIETE SODDISFATTI AL 100% DEL RISULTATO FINALE? FORSE QUESTA E’ LA RELEASE PIU’ PERSONALE CHE ABBIATE MAI REGISTRATO…
“Sì, sono davvero molto soddisfatto di come è venuto il risultato finale; al momento sono persino sorprendentemente soddisfatto, cosa che non accade quasi mai!”.
 
QUALI SONO I TEMI AFFRONTATI NEL NUOVO ALBUM? SONO SEMPRE GLI STESSI OPPURE C’E’ QUALCOSA DI NUOVO?
“‘Yttligare Ett Steg Närmare Total Jävla Utfrysning’ è in pratica una continuazione di ‘Ännu Ett Steg Närmare Total Utfrysning’ dell’album ‘Shining II’, che in sostanza riflette un generale disgusto sull’Uomo e la Natura – diciamo la vita in genere – ed esprime una fisiologica e psicologica condizione connessa ad un ordinario attacco di panico giornaliero che ho sofferto in pratica sin da quando ho ricordi in questa vita. Un buon ricordo che mi ha aiutato a intraprendere la confessione che predico. ‘Längtar Bort Från Mitt Hjärta’ è un brano che parla dell’odio verso lo spettro che dimora dentro di noi e lavora contro la nostra evoluzione personale; questo testo era stato scritto durante la prima parte del ‘divorzio’ dalla mia anima gemella con la quale avevo speso quattro anni della mia vita, un periodo davvero oscuro che ha creato un confine molto cupo per l’album. ‘Låt Oss Ta Allt Från Varandra’ non l’ho scritta io, ma Ynas Lindskog A.K.A. Mörkkh della band svedese dei Malign: anche se il testo significa davvero molto per me, non mi sento la persona più adatta per parlarne nei dettagli. ‘Besvikelsens Dystra Monotoni’ parla anch’essa della brillantezza umana nel rifare sempre gli stessi identici errori all’infinito e questo nella mia vita è un aspetto importante. Gli amici diventano nemici, l’amore diventa odio e tutto volge alla disperazione. ‘Åttiosextusenfyrahundra’ sfortunatamente è un concept che non può proprio essere spiegato a parole, mentre l’ultima canzone dell’album ‘Neka Morgondagen’ parla semplicemente del bisogno di ciascuno di rifiutare il domani. I testi per questo album hanno avuto una gestazione di qualche anno. Sicuro, i temi dei nostri testi variano da album in album così come ogni canzone”.
 
PUOI DEFINIRE AI NOSTRI LETTORI CON POCHE PAROLE IL NUOVO ALBUM?
“Si tratta senza ombra di dubbio del nostro album più oscuro e stavolta abbiamo fatto un passo che ci distanzia dai soliti canoni black metal, una direzione in cui da tempo volevamo dirigerci per poter evolvere il nostro sound disco dopo disco. Ad ogni modo, la spiacevole esplosione degli Shining è sempre udibile, forse persino più presente ora che non in passato. Penso che un gruppo come il nostro possa virare verso moltissime direzioni sonore, ma alle fine sono presenti sempre le stesse e questo album lo dimostra perché si tratta di un album degli Shining”.
 
SE NON ERRO DIVERSE NUOVE VOSTRE PRODUZIONI VEDRANNO LA LUCE MOLTO PRESTO, ME LO CONFERMI?
“Abbiamo programmato di realizzare un EP che spingerà la nostra musica ancor più verso il tema dell’oppressione, aspetto lirico che ho esplorato sin dal nostro secondo album; il titolo dovrebbe essere ‘Ett Steg I Helt Fel Riktning’, che significa qualcosa del tipo ‘un passo verso una direzione completamente sbagliata” ed includerà le canzoni ‘Yttligare Ett Steg Närmare Total Jävla Utfrysning’ e ‘Ännu Ett Steg Närmare Total Jävla Utfrysning’, riregistrate per l’occasione, ed infine un remix darkwave in versione trip-hop fatto in modo davvero inusuale da un artista creativo norvegese”.
 
LA STESURA DEI BRANI E’ AVVENUTA IN MODO DIVERSO RISPETTO AL PASSATO?
“In realtà no. Per quanto pretenziosa possa suonare la mia affermazione, non mi sono mai seduto a pensare per tirare fuori le idee per un brano. L’album mi nasce nella mente e quando entro in studio di registrazione assieme ad alcuni confusi – ma davvero confusi – personaggi, registro ciò che sento. L’unica cosa che stavolta è cambiata ha riguardato la registrazione delle parti vocali: ho registrato tutte le parti con un metodo grazie al quale cantavo su tutte le canzoni in tre modi diversi; poi per ciascun brano ho salvato la parte che mi piaceva di più, così non ho dovuto registrare una seconda volta le voci. Mi piace come idea, ci sono tre possibilità e tre modi diversi di cantare, il meglio per un album, il tutto suona molto più genuino, penso che dia la sensazione di essere un cantato live”.
 
FINALMENTE AVETE FIRMATO PER UNA GRANDE LABEL. COSA PENSI DI QUESTA ETICHETTA STORICA? TI PIACCIONO LE RELEASE CHE PRODUCONO?
“Finalmente? Io ad oggi considero l’Avantgarde Music una etichetta davvero valida, ci siamo allontanati da loro per vari casini personali avuti in passato. L’Osmose Productions, come l’Avantgarde, è un’etichetta validissima, hanno un paio di gruppi davvero estremi, ma non ho di certo scelto questa label per le sue produzioni passate… mi è subito piaciuto il loro approccio e le loro disponibilità finanziarie”.
 
QUESTO E’ IL VOSTRO ALBUM PIU’ DINAMICO GRAZIE ALLA SUA DIVERSITA’, E’ CALMO ED AGGRESSIVO ALLO STESSO TEMPO. NON CREDI CHE POSSA SUONARE TROPPO ‘STRANO’ PER I VECCHI FAN DELLA BAND? CREDI SIA MOLTO DIVERSO DALLE PASSATE RELEASE OPPURE SI TRATTA DI UNA SEMPLICE EVOLUZIONE DEL SUONO?
“Credi davvero che m’importi qualcosa di quello che pensano i fan, se il mio lavoro suona ‘strano’ oppure no? Comunque sì, credo si tratti di una naturale progressione rispetto all’ultimo album che registrammo, potrebbe ricordare la stessa evoluzione avuta tra ‘Shining II’ e ‘Shining III’ o tra ‘Shining III’ e il suo seguito; la progressione non è poi tanto assurda, secondo te invece lo è? Non ci vedo assolutamente punti di stagnazione: d’accordo ci sono ancora legami con il passato, ecco perché abbiamo rifatto ‘Livets Ändhållplats’. Lascia che i fan traggano le loro versioni da questo ascolto e se pensano che il CD è fottutamente interessante, non me ne potrebbe fregare di meno. Gli Shining saranno sempre in costante evoluzione ed è questo che ci rende diversi da tutte le altre band, l’atmosfera che congiuro ci sarà sempre, anche se in futuro dovessi fare un album di musica pop! Gli Shining sono sempre stati e saranno sempre un ritratto di Niklas Kvarforth, o almeno la parte più demenziale della sua psiche; fino a quando mi troverete all’interno di un quadro di pazzia, non cambierò mai la mia anima nè il mio corpo!”.
 
COSA CI PUOI DIRE IN PIU’ SU RICKARD BENGTSSON? QUANTO IMPORTANTE E’ STATO PER VOI REALIZZARE QUESTO ALBUM?
“Questa è la seconda volta che lavoro con Rickard, sebbene due volte siano più che sufficienti quando lavori con un egocentrico, dalla molteplice personalità come un clone di me stesso! E’ stato un problema far quadrare i conti con il budget a disposizione perché Rickard, a causa dei suoi innumerevoli problemi personali, ci faceva sempre traslocare di volta in volta o si rimandavano le registrazioni a causa di feste di compleanno, cene con la famiglia e stronzate di questo tipo assieme alla sua ragazza, invece di sedersi dietro la consolle e finire il suo lavoro! Tutto sembrava andare per il peggio all’inizio. Rickard è comunque un produttore fenomenale e sa esattamente dove voglio andare a parare per quanto bizzarro possa sembrare. Ha una mentalità assai aperta, un approccio professionale e mi ha anche dato consigli importanti su come cantare”.
 
LA COPERTINA DELL’ALBUM E’ COLLEGATA ALL’ATTO DEL SUICIDIO. SOLO LE PERSONE FORTI E CORAGGIOSE SONO IN GRADO DI COMPIERLO? QUAL E’ IL SIGNIFICATO DEL SUICIDIO QUANDO QUESTO VIENE COLLEGATO AL SATANISMO?
“Naturalmente no, è l’oscurità infestante che spesso provoca la morte autoinflitta, un’oscurità che è tutto attorno a noi. Alcuni non possono sopportarne il dolore e trovano più facile farla finita, tu devi avere sempre coraggio quando commetti un’azione. Poi c’è l’alternativa data dal satanismo. Uno deve capire che gli Shining sono sono solamente un concept basato sul suicidio e che tutte le fonti oscure sono origine d’attrazione e gloria per un pazzo come me e questo è solo una piccola parte dello schema che gli ideali del suicidio e della autodistruzione producono. Tutti temi usati ora da tante altre band, ma sono io che ho inventato questo sottogenere musicale del black metal, iniziato nel 1996 e che poi è stato completamente travisato. Gli Shining non sono il gruppo che ti dice quanto piangi al giorno, gli Shining esistono per causare dolore”.
 
CONCORDI CON ME SUL FATTO CHE L’ALBUM “SHINING III – ANGST” SIA QUELLO REGISTRATO MEGLIO? ORA I SUONI SONO PIU’ POTENTI MA MENO GELIDI RISPETTO A QUELLA PRODUZIONE…
“No, non sono d’accordo, perché per me la produzione di ‘Shining IV’ è dieci volte migliore rispetto a quella del nostro terzo album e sono riuscito a catturare il suono che volevo. C’è un’enorme differenza sul modo di lavorare di Tommy Tägtgren e Rickard Bengtsson, ad ogni modo la produzione sul terzo album è abbastanza fredda e cattiva questo lo ammetto, mentre il disco successivo è più o meno ugualmente freddo come ben sai, per questo motivo mi chiedo come mai a molti black metal fan piace di più il nostro terzo capitolo piuttosto che il quarto!”.
 
GRAZIE PER LA DISPONIBILITA’, UN SALUTO AI FAN ITALIANI…
“Comprate il nostro nuovo CD e andate a farvi fottere!”.
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