I Sine Macula sono stati in queste primissime battute del 2001 una piacevolissima sorpresa,che è stata capace di ammaliare con le sue sonorità così gustosamente retrò,con i suoi tanti retaggi dai ’70 e ’80,ed al tempo stesso proiettate verso un futuro in cui l’elettronica dominerà sempre di più il mondo delle sette note.Una produzione scintillante ed una raccolta di brani qualitativamente validissimi che fanno del debutto di questa band un appuntamento assolutamente immancabile. Per non arrivare in ritardo,qui a Metalitalia.com abbiamo pensato bene di contattare telefonicamente il leader Andrea DeVenezia,che oltre a firmare tutte le composizioni e a suonare ogni strumento sull’album, è autore anche delle stupende ed originalissime liriche che compongono il debutto “Dark Idols”…..
Allora Andrea,partiamo subito parlando delle liriche dell’album….C’è una canzone che mi ha particolarmente affascinato,e che immagino tu vorrai commentare,sto alludendo a “Joey”…
Si…”Joey” è la canzone più rappresentativa del progetto ed è l’unica canzone di cui le liriche sono molto intime e preferirei non esplicare più di tanto …Diciamo che hai toccato subito un mio punto debole!”Joey” è un brano molto particolare, che parla, come credo fosse facilmente intuibile,di un vissuto che mi ha segnato lasciando un solco indelebile,influenzandomi senza dubbio sia nel quotidiano che artisticamente.I Sine Macula poggiano su un terreno di profonda desolazione,anche se poi per contrasto amiamo dipingerci di bianco,di luce,ed attorno al concept che muove la band,e quindi la mia figura, c’è una coltre di nebbia e silenzio che lo pervade fino ad inghiottirlo. Volutamente abbiamo giocato e calcato la mano su questo contrasto,proprio perché non voglio che all’esterno possano scorgere l’essenza di Sine Macula,che è poi tristemente l’opposto di quello che il candore delle nostre vesti potrebbe suggerire… D’altronde, sono del parere che arte,l’idea o l’ideale artistico sono cosa ben diverse dall’artista che promuove un’arte,un’idea o un ideale artistico.
Nella vostra biografia definite la vostra Musica come “sentimento dell’Estraneità”,è una definizione che mi ha decisamente incuriosito…
I Sine Macula essendo un mio progetto personale , hanno ereditato tutte le caratteristiche che nel bene o nel male possiedo.Ed una di queste è proprio il disagio nel socializzare che mi porto dietro dall’infanzia;questo sentimento d’estraneità è un po’ il tema portante di Sine Macula,e come ci tengo a ripeterti,abbiamo voluto che la musica,ma anche l’artwork dell’album,fino alla nostra stessa immagine,rispecchiasse ciò,prendendo le distanze dall’artista-uomo e porgendo in avanti arte depurata dalle limitazioni soggettive.Anche il tema del bianco-luce,non è altro che uno specchio della diversità e della spersonalizzazione dell’artista.
Qual è la tua idea di Arte?
Quando c’è il disagio,nei migliori dei casi l’individuo sublima con l’arte,che sia musica,poesia,pittura,ed io in passato ho rincorso sempre questa unione con l’arte.Certo,non posso negare che nelle mie manifestazioni di disagio ci siano state in passato azioni tutt’altro che artistiche e nobilitanti;l’arte per me è stato un sistema per mantenere il controllo….So bene che di solito l’arte è ricerca, ma per me è soprattutto necessità di sopravvivenza:catarsi e terapia al tempo stesso.
David Bowie,New Order,Soft Cell,Mike Oldfield,Death SS, sono solo alcuni dei nomi che mi sovvengono ascoltando “Dark Idols”;come hai fatto ad unire e sintetizzare delle influenze così distanti tra loro?
Beh credo sia stato un processo naturale,ma non so spiegarti realmente come sia avvenuto… Curiosamente,i musicisti che mi hanno influenzato sono molti altri oltre a quelli che hai nominato, ma generalmente sono tutti personaggi non troppo recenti,ad esempio i Magnum(di cui tra l’altro in questi giorni sto ascoltando il loro stupendo ultimo live),Alice Cooper o anche band fuori dal metal come i Dire Straits,questo perché raramente trovo qualcosa di nuovo che mi interessi o mi dia degli stimoli a tal punto da influenzarmi. A tal proposito,sono rimasto decisamente ‘atterrito’ da una recensione di uno noto magazine italiano che ha voluto a tutti i costi paragonare i Sine Macula ad una band che sinceramente non avevo neanche sentito nominare prima (i The Kovenant,nda),e con la quale sinceramente non vedo neanche tutte queste somiglianze;inoltre Sine Macula propone questo genere dal 92, quando ho registrato il primo demo tape,quindi…Ho capito che spesso i recensori non possono essere ferrati in tutti i generi,ma se le recensioni devono essere fatte in questa maniera di approssimazione e sufficienza, preferisco davvero non essere recensito,e basarmi solo sul riscontro di chi la musica l’ascolta per piacere e non per lavoro.
Come collochi i Sine Macula nella scena metal odierna?o preferiresti associarli al dark?
Personalmente non amo le etichette,tanto che preferirei che i Sine Macula venissero considerati più vagamente della scena alternativa,proprio perché essendo il percorso della band in costante evoluzione non me la sento di associarvi nessuna etichetta precisa.In effetti mi rendo conto che Sine Macula non è un progetto di facile catalogazione, qualcuno ha voluto associarci al filone del gothic,ma detto sinceramente non ho ancore ben inteso il significato di questa parola(risate nda)!!! A parte scherzi, ricordo che tra l’altro questo stesso problema l’aveva Paul Chain quando uscirono i suoi primi dischi da solista:dopo il primo ottimo dark metal di “Detachin’from Satan” seguirono album di pura sperimentazione,altri maggiormente elettronici e psichedelici ,tanto che i recensori si ritrovarono in difficoltà nel definire il genere suonato dall’ex-Death SS:ed io preferisco che sia così anche per Sine Macula,detesto le limitazioni,ed anzi ti dirò di più è già in lavorazione il secondo album che sarà un netto passo avanti rispetto a “Dark Idols”…
E’ appena uscito il debutto di Sine Macula, e già si pensa al suo successore?
Ebbene sì!Si chiamerà “White Gothic” e spero uscirà il prima possibile….Ho impiegato tre anni per comporre,arrangiare e registrare il materiale di “Dark Idols” e non voglio che diventi un’abitudine anche per i suoi successori!Per quanto riguarda la musica,posso dirti che manterrà le stesse caratteristiche del nostro debutto ma il tutto suonerà maggiormente accessibile,questo perché credo sia nell’interesse dell’artista allargare il suo bacino d’utenza, ed attenzione,la mia è una pura necessità di soddisfazione artistica,anche perché,come ben saprai,suonando questo genere non si vendono certo cifre esorbitanti di copie.Sicuramente rispetto a “Dark Idols” si porrà come ‘un altro album’,un lavoro completamente nuovo, e non come la sua copia,cosa per me importantissima,visto che amo riuscire a diversificare il mio lavoro inserendo sempre nuovi elementi che lo rendano unico ed a suo modo irripetibile.
Ed un tuo giudizio obiettivo su “Dark Idols”?
Io sono tremendamente soddisfatto di Dark Idols!Quando sono entrato in studio tre anni fa non sapevo neanche cosa ne sarebbe uscito fuori;ho arrangiato ed addirittura composto molte parti in studio che poi ho stravolto e ricomposto innumerevoli volte,il tutto grazie alla perfetta sinergia che si è creata con il produttore,che mi ha letteralmente assecondato in ogni mia voglia di sperimentazione. Certo,ci sono stati anche dei momenti di tensione,dei forti scontri,ma alla fine posso ritenermi soddisfatto di un prodotto a mio avviso ottimo,che almeno rispetto alle tante altre uscite discografiche oggigiorno in Italia,credo che abbia almeno qualcosa da dire.Con questo non voglio muovere accuse nei confronti delle band italiane,anzi,credo ce ne siano molte di valide,che suonano ottimamente e che hanno un loro target ben preciso, ma in sostanza non vedo a parte qualche sporadico caso praticamente nessuno in grado di fare la grande differenza.
Parlavi di ‘target’….Qual è ,o quale potrebbe essere il pubblico dei Sine Macula?
Domanda difficile…Credo comunque che Sine Macula possa avere un ampio target,vedrei come possibili ascoltatori sia i fans del nuovo metal che utilizza inserti soft-industrial e gothic (vedi The Kovenant,Rammstein nda),ma anche gli amanti di sonorità più soft come l’AOR ad esempio.E poi insomma siamo nell’era dei vari Korn e Marilyn Manson dati in pasto alle masse,le chitarre heavy non spaventano più come qualche anno fa,per questo credo che potenzialmente se non ‘chiunque’,diciamo che ‘tanti’ potrebbero apprezzare i Sine Macula….
E a te i Korn e i Marilyn Manson piacciono?
NO,NO! (ahahha grasse risate…..nda) Assolutamente,sono troppo distanti sia come proposta da Sine Macula, sia dai generi che mi piace ascoltare!
Parliamo ora della tua collaborazione con Steve Sylvester…
Ti ringrazio per questa domanda,sai ci tengo in particolar modo a tributare pubblicamente i meriti di Steve,una persona eccezionale, di una gentiliezza e disponibilità con il prossimo estremamente sincera ed ammirevole.Non immagini neanche quanto mi è stato vicino negli ultimi anni,probabilmente senza di lui questo “Dark Idols” non sarebbe mai esistito!E se questo album è uscito così bene,il merito è soprattutto ,e lo sottolineo, di Steve Sylvester,che mi ha letteralmente spronato a lavorare e credere nelle mie capacità;perché vedi,in passato avevo inciso diversi demo ma non era mai stata mia intenzione lavorare su un progetto discografico,e a dire il vero non mi era mai neanche passata per la testa l’idea di mandare il mio lavoro ad un’etichetta per sentire cosa ne pensassero. Steve invece ha voluto credere in me,dandomi la possibilità di entrare nelle scuderie della sua Lucifer Rising, ed aiutandomi anche in fase di produzione e composizione del disco per quanto riguarda il brano “Dark Idols”,che abbiamo composto insieme e dove tra l’altro ha prestato la sua magnetica voce ,donando quell’inconfondibile trademark che riesce a dare a qualsiasi composizione dei Death SS.Tra l’altro non era la prima volta che io e Steve lavoravamo insieme,avendo già partecipato alla stesura di uno dei brani di Panic , la stupenda “Lady Of Babylon”.
I prossimi progetti di Sine Macula?Avete un tour in programmazione?
Posso annunciare che la collaborazione con Steve Sylvester non terminerà qui,essendo previsto a breve un singolo di “Joey” in cui Steve presterà di nuovo la sua voce,e che a breve dovremmo pianificare alcune date di supporto proprio ai Death SS;per qualsiasi informazione potete consultare il sito di Sine Macula www.sinemacula.com del quale mi occupo in prima persona.
L’intervista volge al termine Andrea,vuoi lasciare un messaggio ai lettori di Metalitalia.com?
Se posso dare un ultimo consiglio alle persone che leggeranno quest’intervista ,ecco,apprezzerei molto se cercassero di porsi nella stessa condizione di spontaneità in cui ogni singola nota è stata concepita,senza cercare a tutti i costi termini di paragone,e provare a ‘sentire’ totalmente la musica.Grazie ancora e a presto!