La pubblicazione di “The Carnage Ending”, l’ennesimo nuovo album dei Sinister (il decimo!), funge da pretesto per una breve chiacchierata via email con l’indiscusso leader del gruppo, il frontman Aad Kloosterwaard. Il Nostro ha visto la lineup della sua band cambiare decine di volte nel corso degli anni ed è proprio dall’ultima rivoluzione su questo fronte che il nostro scambio di battute ha preso il via. Aad non è mai stato un cosiddetto mostro di loquacità, ma in questa occasione siamo comunque riusciti ad estrapolargli qualche commento su vari argomenti, cercando di capire chi sia e dove stia andando questa figura storica del death metal europeo agli inizi del 2013…
“THE CARNAGE ENDING” È STATO COMPOSTO DA UNA ENNESIMA NUOVA LINEUP DEI SINISTER E, NON A CASO, SUONA PIUTTOSTO DIVERSAMENTE DALLE ULTIME PROVE IN STUDIO. AVEVATE IN MENTE QUALCOSA DI SPECIFICO QUANDO AVETE INIZIATO A COMPORLO?
“Sì, sicuramente è normale che quando componi un album con gente nuova, quest’ultimo finisca per essere diverso da quanto hai fatto in precedenza. Tuttavia, credo che ‘The Carnage Ending’ sia a tutti gli effetti un album alla Sinister, magari con qualche influenza di death metal statunitense in più. Finora i responsi sono stati buoni e la gente pare apprezzarlo, quindi non posso che esserne felice”.
TUTTI GLI ATTUALI MEMBRI DEI SINISTER FANNO PARTE ANCHE DEGLI ABSURD UNIVERSE. SUPPONGO CHE QUESTA BAND VERRÀ MESSA IN STALLO, ORA CHE SIETE TUTTI IMPEGNATI CON I SINISTER. O SBAGLIO?
“No, hai ragione, al momento non abbiamo proprio tempo per gli Absurd Universe. Tutto il nostro tempo libero e le nostre energie vengono dedicate ai Sinister e non potrebbe essere altrimenti, visto che per questo gruppo le cose stanno andando alla grande”.
CHE COSA È ACCADUTO CON ALEX PAUL E TUTTI GLI ALTRI MUSICISTI CHE AVEVANO INCISO GLI ULTIMI ALBUM? LO SPLIT È AVVENUTO IN TONI AMICHEVOLi? CHE COSA HAI IMPARATO DA QUESTE ESPERIENZE?
“Ho imparato che non devi provare a continuare quando hai il sentore di non avere in lineup le persone giuste per questa band. È meglio che ognuno vada per la propria strada prima che le cose si rovinino sul serio. Ovviamente non è nemmeno piacevole ricominciare sempre tutto da capo, ma devo dire che questa volte le cose mi hanno sorpreso in positivo: questa nuova lineup pare davvero felice di lavorare insieme e ognuno ha energia da vendere. Per quanto riguarda lo split coi vecchi membri, non ho voglia di scendere nei dettagli e di raccontare l’accaduto. Mi spiace, ma è una perdita di tempo”.
QUAL È STATO IL TUO PIÙ GRANDE SUCCESSO IN CARRIERA? E IL TUO PIÙ GRANDE RIMPIANTO?
“Il mio più grande successo è senza dubbio rappresentato dalla mia grande perseveranza nel rimettere sempre in piedi la band dopo ogni cambio di formazione. Il rimpianto è quello di aver dato varie possibilità alle persone sbagliate e di aver condiviso qualcosa con loro per più tempo del necessario”.
TORNANDO A “THE CARNAGE ENDING”, QUALI SONO I NUOVI BRANI DI CUI TI SENTI PIÙ FIERO?
“È sempre difficile rispondere a questa domanda, anche se pezzi come ‘Transylvania’, ‘My casual Enemy’ e ‘Blood Ecstasy’ sono estremamente aggressivi e catchy. Questa è la mia idea di death metal, quindi sono molto contento di quei brani. Tuttavia, è l’intero album a soddisfarmi, è davvero venuto bene”.
PENSI CHE I SINISTER ABBIANO GIÀ PUBBLICATO IL LORO ALBUM DEFINITIVO?
“No, altrimenti non sarei qui a promuoverne uno nuovo. Tra l’altro, abbiamo già iniziato a lavorare su un nuovo album: il primo brano è praticamente pronto e mi sto occupando del testo. Il nostro batterista Toep sta anche pensando a un concept per legare tutte le canzoni e siamo molto entusiasti a riguardo”.
CON I SINISTER HAI PUBBLICATO BEN DIECI FULL-LENGTH ALBUM. TI SENTI LEGATO A QUALCUNO DI ESSI IN PARTICOLARE?
“Mi sento legato a ognuno di loro. Ogni album porta alla mente buoni e cattivi ricordi e ognuno di essi mi ha insegnato qualcosa”.
QUALI PENSI CHE SIANO LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL DEATH METAL OLANDESE, DA VETERANO DELLA SCENA?
“Tutte le grandi band olandesi hanno uno stile proprio e credo che sia questo ciò che rende la nostra scena rinomata nel mondo. Altre nazioni sono famose per un unico sound, ma questo non è mai stato il caso dell’Olanda. Siamo sempre stati all’avanguardia in tema di extreme metal!”.
PER L’EDIZIONE LIMITATA DI “THE CARNAGE ENDING” AVETE REGISTRATO UNA SERIE DI COVER. QUANDO LAVORATE A UN BRANO COME QUESTO, CERCATE DI CONFERIRGLI UN TOCCO PERSONALE O VI INTERESSA INVECE MANTENERE LO SPIRITO DELL’ORIGINALE?
“Noi cerchiamo di mantenere la cover vicina all’originale e di non snaturarla troppo. Non credo che dei blast-beat funzionerebbero in un rifacimento di un pezzo dei Massacre, ad esempio…”.
QUAL È L’ASPETTO DEL FARE MUSICA CHE PIÙ TI PIACE IN QUESTO MOMENTO DELLA TUA VITA?
“Al momento sono molto contento che i nuovi ragazzi siano entrati a far parte della band: è un piacere suonare e comporre assieme a loro. Apprezzo anche la dimensione live e poter suonare in diverse parti del globo, ma il sapere che la tua musica può raggiungere ogni casa e che questa rende felice qualche persona è una sensazione incredibile”.
ASCOLTI ANCORA TANTA MUSICA? CHE COSA CERCHI QUANDO VUOI ASCOLTARE QUALCOSA?
“Amo la musica estrema e queste sono le uniche sonorità di cui mi cibo. Ultimamente spazio parecchio tra novità e classici: ascolto Carnifex o Whitechapel, ma continuo a trovare un gruppo come i Marduk incredibile”.
DI RECENTE HAI RILANCIATO ANCHE IL TUO VECCHIO PROGETTO INFINITED HATE, MA CON UN NUOVO MONICKER: WEAPONS TO HUNT. CHE COSA POSSIAMO ASPETTARCI DA QUESTO GRUPPO?
“Non suoneremo mai dal vivo, ma abbiamo realizzato un nuovo album che è davvero buono: brutale thrash-death metal vecchia scuola! La maggior parte dei nuovi pezzi sono stati firmati da Ron van de Polder, colui con cui ho fondato i Sinister tanti anni fa”.
È DIFFICILE ESSERE COSI’ COINVOLTI NELLA MUSICA E IN VARIE BAND E, AL TEMPO STESSO, MANTENERE UNA FAMIGLIA, UN LAVORO E AMICIZIE EXTRA-METAL?
“No, a volte non è per nulla semplice. Tuttavia, sono fortunato ad avere una compagna che comprende da dove vengo e quali sono le mie passioni. Le basta che non trascuri la famiglia, poi posso dedicarmi a tutto quello che voglio!”.