Fra le formazioni più longeve dell’area metallica milanese (e non solo), gli SKW sono tornati, sul finire dell’anno scorso, a pubblicare un disco completo, il piacevole “Alter Ego”, platter che unisce il metallo dei Pantera e dei Machine Head più moderni al filone nu-crossover che in Italia è di certo ben sviluppato. Il chitarrista e leader della band, Simone Anaclerio, ci spiega come un gruppo già esperto e quasi “vecchio” (gli ex-Skywalker esistono dal 1989!) riesca a rimanere al passo con i tempi, attraverso un riuscito aggiornamento del proprio songwriting. La parola a Simone…
CIAO SIMONE! ALLORA, DOPO PARECCHIO TEMPO SIETE TORNATI SULLE SCENE CON UN NUOVO DISCO… COME MAI QUESTA LUNGA ATTESA? COS’E’ SUCCESSO DOPO LA PUBBLICAZIONE DI “CONNECTION”?
“Diciamo che di sicuro non siamo stati con le mani in mano: abbiamo fatto moltissimi concerti, partecipato ad una compilation, fatto due videoclip, composto cose nuove, sperimentato altre, fatto delle pre-produzioni ed infine inciso l’album, cercando poi etichette e agenzie di promozione in grado di supportarlo. In fondo, in qualche modo eravamo sempre presenti. Gli album si devono incidere quando ci si sente di farlo ed era arrivato il momento solo nel 2004”.
COME VI SIETE APPROCCIATI ALLA REALIZZAZIONE DEL NUOVO “ALTER EGO”? PENSATE DI AVER RAGGIUNTO LE MIRE CHE VI ERAVATE PREFISSATI?
“Decisamente sì. ‘Alter Ego’ é SKW nel 2005 al 100%. Abbiamo sperimentato soluzioni poco metal, melodie strambe su un tappeto di violenza sonora… siamo riusciti a non comporre in modo scontato, senza seguire molti canoni fissi. Abbiamo lasciato libertà alla musicalità e all’attitudine più diretta che abbiamo ora rispetto al passato. Preferiamo le sfumature alla tecnica, l’arrangiamento alla peculiarità. E il nostro disco, sebbene apparentemente immediato, è ricco di esperimenti e sfumature che vanno colte col tempo… buon ascolto!”.
C’E’ INVECE QUALCOSA CHE NON VI HA SODDISFATTO PIU’ DI TANTO E CHE ORA CAMBIERESTE?
“Sarà scontato, ma la pre-produzione di questo lavoro é durata molto, è stato come l’apice di un processo… diciamo che, dal punto di vista della musica, è tutto quello che volevamo. Anche perché per ottenerlo abbiamo sondato ciò che era più consono al lavoro da svolgere”.
UN ASPETTO CHE SALTA BENE ALL’ORECCHIO E’ LA PRODUZIONE, MOLTO CURATA E ADATTA AL VOSTRO SOUND. COME SI E’ SVOLTA LA PARTE TECNICA DEL LAVORO DI REGISTRAZIONE?
“La produzione è stata ancora affidata al nostro amico produttore Fabio Magistrali, un nome enorme dell’alternativo italiano… e proprio questa sua mancanza di ‘schemi’ legati a generi musicali precisi ha arricchito il nostro lavoro in fase di sfumatura sonora oltre che compositiva. Diciamo che la produzione è possente e violenta, ma non assimilabile alle produzioni ‘grasse’ che vanno di moda ora nel crossover/nu metal (verissimo, ndR). Abbiamo usato gli ambienti sonori diversi che il Red House Studio di Senigallia ci permetteva di usare: le basi sono state registrate là… cogliendo con varie microfonature anche la risonanza dell’ambiente in cui registravamo… una cosa che poi si rende utile in fase di mixaggio…”.
HO AVUTO MODO DI VEDERE IL VOSTRO VIDEO PER IL SINGOLO “ALTER EGO”. OLTRE AD ESSERE UN LAVORO MOLTO PROFESSIONALE E BEN REALIZZATO, MI SEMBRA SOTTINTENDA LA SORTA DI CONCEPT CHE FA CAPO ALLE LYRICS… MI SBAGLIO?
“Grazie per i complimenti! In effetti, riprende il concetto di ‘alter ego’ contenuto nella title-track ed in generale nell’intero album a livello di liriche. Il lavoro è stato opera di una giovane regista italiana, Laura Stabilini, che ha ‘ascoltato’ le nostre parole e letto i nostri testi, arrivando a rappresentare poi, con le immagini del video, il concetto generale dell’’altro io’: in pratica nulla è così scontato, tutti hanno una sorta di doppia personalità… e nel video questo concetto è rappresentato anche dal taglio della fotografia… molta luce nelle scene con l’attrice, pochissima luce nelle scene con noi”.
ECCO, UN’ALTRA DOMANDA RIGUARDANTE IL VIDEO CHE MI PREME SOTTOPORVI E’: DOVE DIAVOLO AVETE SCOVATO ANNIKA, LA RAGAZZA CHE RECITA NEL FILMATO? A PARTE L’OTTIMA RESA INTERPRETATIVA, DICIAMO CHE.. COME DIRE… DA’ UN TOCCO IN PIU’ AL TUTTO…
“Ti premeva tanto la domanda, eh (ride, così come il redattore, ndR)? Annika non é nient’altro che una mia amica polacca che vive a Londra, e che spesso fa servizi fotografici… e così diciamo che mi è venuto in mente che potesse essere la protagonista del video… uhm… mi sa che ho azzeccato (direi di sì, sembra un’Eva Herzigova ancora più bella… giudichino un po’ i lettori, ndR)”.
ARGOMENTO LYRICS: COSA AVETE VOLUTO ESPRIMERE IN “ALTER EGO”?
“Il concetto di ‘alter ego’ é in realtà palpabile nella vita di tutti i giorni, nei pensieri che affiorano in ogni istante nella nostra mente. In passato, metaforicamente, con linguaggio macchina, parlavamo delle cose che ci stavano intorno… stavolta ne parliamo in modo più diretto. Parliamo delle cose che ci accadono, di quello che ci circonda, delle nostre emozioni. Diciamo che, nella vita di tutti i giorni, ognuno di noi ha due parti che sono espressione di due cose opposte… è innegabile, ognuno ha ‘l’altro io’, e l’argomento è troppo ricco per poter parlare di tutte le sfumature ad esso legate. Leggete i testi… ritrovatevi in questi”.
COME MAI LA SCELTA DI COVERIZZARE LA FAMOSA HIT “SMALLTOWN BOY” DEI BRONSKI BEAT?
“Perché abbiamo tutti trent’anni in media… e questo vuol dire che ricordiamo sempre con piacere non solo le tendenze rock e metal degli anni ‘80, ma anche le canzoni e il movimento dance ed elettronico che esplose in quel periodo. ‘Smalltown Boy’ rimane una delle più belle canzoni degli 80s… e così abbiamo pensato di esasperare la nostra ‘elettronica’, mai predominante nel disco, in una hit del genere, con l’aiuto di Giulio Bogoni dei Lymph, chiaramente stravolgendola alla maniera SKW”.
COME SONO NATE LE COLLABORAZIONI CON TOMMY MASSARA DEGLI EXTREMA E CARLO BELLOTTI DEI GF93?
“Sono due amici della band, é stato naturale da parte nostra chiamarli come guest per arricchire con delle sfumature peculiari i nostri due pezzi scelti per l’occasione. Oltre ad essere due persone professionalissime e dei musicisti eccezionali, fanno parte delle nostre band italiane preferite… e per noi è un onore avere ospiti come loro, dediti alla musica da anni e anni con passione e impegno. Insomma, sono due fratelli degli SKW”.
DAL 2000 AD OGGI, ABBIAMO VISTO L’ESPLOSIONE E SEGUENTE INIZIO DI IMPLOSIONE DEL FENOMENO NU-METAL… ORA E’ LA VOLTA DEL METAL-CORE, A DIR LA VERITA’ NULLA DI COSI’ ORIGINALE… COME VI SIETE RAPPORTATI A QUESTE MUTAZIONI DI MERCATO E COSA NE PENSATE?
“Non ci siamo rapportati in modo da modificarne il DNA proprio degli SKW. Noi siamo sempre noi stessi: se oggi la band fa questa musica è perché è la cosa più naturale che vogliamo esprimere in musica nel 2005. Cerchiamo di partire sempre da una matrice specifica, ma poi sono magari in pochi che colgono, dopo molti ascolti, tutte le sfumature presenti in ‘Alter Ego’, per esempio; cerchiamo di approfondire le cose… nella musica, a volte, non serve fermarsi allo strato superficiale. Comunque… la nuova ondata metal-core è la versione moderna di quello che tanti anni fa avrebbero fatto i Sick Of It All se avessero incontrato i Pantera (e gli At The Gates, aggiungerei, ndR); anche se devo dire che, a differenza dello stesso crossover o del nu metal, già criticati per le stesse cose, il metal-core moderno spesso risulta davvero troppo schematico e fisso su se stesso… sono poche le band che colpiscono per qualità”.
COME VEDETE LA SCENA ITALIANA DEDITA AL CROSSOVER/NU METAL? PERSONALMENTE, LA TROVO FRA LE PIU’ INTERESSANTI D’EUROPA, ANCHE SE IN EFFETTI NESSUN GRUPPO HA “SFONDATO”…
“Sì, purtroppo nessuno ha ‘sfondato’…ma devo ammettere che abbiamo una qualità e uno spessore spaventosi, qui in Italia, anche in questo genere; però, essendo più tradizionalisti, magari in Italia la scena non viene supportata o aiutata a dovere… e si finisce che ci si tira la zappa sui piedi da soli! Peccato, perché spesso si sentono band americane che sono davvero insignificanti o poco spesse… e allora ci si chiede sempre perché alcune band italiane non siano nate là… terreno fertile e ricco di possibilità in più…”.
COME PROCEDE L’ATTIVITA’ LIVE?
“Molto bene… è la nostra dimensione ideale! Dove la rabbia, la tecnica, la musica, l’emozione si concentrano in un palco per impattare l’ascoltatore. Suoniamo dal vivo dal 1991… teniamo un set professionale… anche se riusciamo spesso ad essere burloni perché amiamo divertirci; in realtà, non abbiamo mai smesso un attimo di suonare… speriamo di vederci presto sotto il palco… non ve ne pentirete…”.
PROGRAMMI PER IL FUTURO? CREDETE CHE I TEMPI FRA UN ALBUM E L’ALTRO SARANNO BREVI QUESTA VOLTA?
“Non lo so… non si deve timbrare un cartellino. Secondo me, un album deve uscire nel momento giusto… quando si ha qualcosa da dire; non ci sono tempi, ci deve essere un’alchimia… ci deve essere qualcosa che deve farci dire tra di noi ‘è il momento’. Ci si augura che non passi molto tempo, ma c’é da dire che nel tempo passato non siamo stati fermi, abbiamo suonato dal vivo, abbiamo fatto videoclip e tante altre cose. Per il futuro, è appena uscito il videoclip ‘Alter Ego’… lo promuoveremo ben bene. Stiamo poi già suonando live in supporto al nuovo album, e stiamo già componendo nuovi pezzi. Diciamo che per ora sta andando tutto ok…”.
BENE, GRAZIE PER LA DISPONIBILITA’! A VOI LE ULTIME PAROLE FAMOSE…
“Grazie per lo spazio… un saluto a tutti voi! Ci si vede sotto il palco… PREPARATEVI ALL’IMPATTO!”.