SLASH ft. MYLES KENNEDY AND THE CONSPIRATORS – Il sogno continua

Pubblicato il 05/11/2018 da

Accantonata monentaneamente la milionaria reunion dei Guns, è tempo per il cilindro più iconico della storia del rock di tornare al proprio progetto solista, accompagnato come sempre dai Conspirators e dal sodale Myles Kennedy. Ai nostri microfoni il bassista Todd Kerns, musicista di punta della scena rock canadese e già cantante/chitarrista degli Age Of Electric: in attesa di vederli tra qualche mese dal vivo, a voi il resoconto della chiaccherata…

SIETE IN GIRO DA DECENNI E AVETE VENDUTO MILIONI DI DISCHI…QUAL E’ IL SOGNO CHE STATE ANCORA VIVENDO?
– Non è tanto una questione di risultati: siamo sempre alla ricerca del miglioramento, per cui direi che il sogno per me ancora oggi è suonare la musica che amo con quattro compagni che stimo.

SLASH CON LA REUNION DEI GUNS, MYLES CON GLI ALTER BRIDGE E IL SUO PROGETTO SOLISTA, TU CON IL REUNION TOUR DEGLI AGE OF ELECTRIC: COME FATE A CONCILIARE GLI IMPEGNI DI TUTTI?
– Tutti noi ci siamo messi a fare altro, ma credo questo alternarsi sia positivo: basta vedere l’eccitazione per la reunion dei Guns, ma anche gli Alter Bridge ogni volta che tornano sono accolti benissimo dai fan. Ora è il nostro turno di tornare in scena e le date del tour stanno già andando sold out, per cui va bene così. D’altronde come dicevo ci troviamo troppo bene tra di noi, per cui non avevo dubbi che, al di là degli impegni di ciascuno, saremmo tornati a suonare insieme in studio e dal vivo.

QUESTO E’ IL TERZO ALBUM REGISTRATO CON LA STESSA LINE-UP: COME E’ CAMBIATO IL VOSTRO APPROCCIO AL SONGRWITING IN QUESTI ANNI?
– Il modo di comporre non è cambiato, dato che la musica parte da Slash e le lyrics da Myles, mentre noi ci limitiamo a jammare sopra per rifinire qualcosa. Quello che è cambiato a mio avviso è il suono delle chitarre, che stavolta è più amalgamato tra Slash e Frank (Sidoris, chitarista ritmico, ndr), il che rende il sound più variegato ad esempio nelle ballad. Poi ovviamente il tutto si poggia sul tocco iconico di Slash alla sei corde e sull’ablità di Myles di costruirci intorno delle linee vocali vincenti.

NELLE BALLATE SEMBRA DI SENTIRE MAGGIORMENTE L’INFLUENZA DI MYLES KENNEDY…E COSI’?
– Come detto tutto nasce dai riff di Slash, dopodiché sicuramente l’influenza di Myles si fa sentire, e quello che canta con noi è un Myles più bluesy e garage rock rispetto agli Alter Bridge, che invece hanno un’attitudine più ‘metal’, anche se anche loro sono parecchio variegati.

COSA CI PUOI DIRE DELL’ARTWORK? ORMAI E’ DIVENTATO UN VOSTRO TRATTO DISTINTIVO, MA LEGGENDO I COMMENTI NON SEMBRA PIACERE A TUTTI…
– E’ molto simile a quello di “World On Fire”, dato che l’artista è lo stesso, e anche stavolta intorno al suo disegno abbiamo basato tutto il nostro merchandising. A me personalmente piace molto, ma la scelta finale è stata di Slash, che peraltro è molto appassionato di arti figurative: non credo ancora dipinga, ma sicuramente potrebbe farlo con buoni risultati.

RISPETTO A “WORLD ON FIRE” AVETE ACCORCIATO IL MINUTAGGIO COMPLESSIVO…
– Quando siamo entrati in studio l’idea era di avere un disco da dieci tracce, un po’ come quando eravamo giovani in cui c’erano i dischi di Van Halen o dei Led Zeppelin da otto-dieci pezzi. Durante le registrazioni però sono uscite dodici canzoni e ci piacevano tutte, quindi le abbiamo tenute. La stessa cosa è successa con “World On Fire”: non era nei piani di registrare diciassette canzoni, ma sono uscite così e abbiamo preferito tenerle tutte piuttosto che metterle in qualche edizione speciale, per cui è uscito un album sicuramente più ‘epico’ rispetto a questo, che è più ‘classico’ come durata.

ORMAI AVETE UN REPERTORIO PIUTTOSTO RICCO, QUINDI E’ NATURALE CHIEDERTI SE SUONERETE SOLO PEZZI VOSTRI O ANCHE DELLE ALTRE BAND DI SLASH…
– Al momento suoniamo solo una canzone dei Guns, anche se non abbiamo nessun vincolo nel suonare o meno pezzi dei Guns. Ad esempio abbiamo provato alcuni pezzi dei Velvet Revolver, ma ora che abbiamo cinque album nostri c’è davvero parecchio materiale da cui attingere, quindi credo che durante il tour ci divertiremo ad aggiungere e togliere qualcosa dì volta in volta. In genere la scaletta con cui iniziamo il tour è molto diversa da quella con cui finiamo, ma di sicuro suoneremo live prima o poi tutte le canzoni di “Living The Dream”, così come abbiamo fatto in passato con “Apocalyptic Love” e “Set The World On Fire”.

ANCHE SE NELLA BAND DI SLASH SUONI IL BASSO, SEI PRIMA DI TUTTO UN CANTANTE E CHITARRISTA; COME TI HA INFLUENZATO DA QUESTO PUNTO DI VISTA LAVORARE CON DUE ICONE COME SLASH E MYLES?
– Come musicista Slash è qualcosa di inavvicinabile, quindi non ho nemmeno l’ambizione di poterlo imitare. Di sicuro è un’ispirazione per come si pone verso lo strumento: ogni istante è sempre con la chitarra in mano, sia nel backstage che nei momenti di break, nonostante ovviamente non debba più dimostrare nulla a nessuno, dato che è uno dei più grandi chitaristi viventi. Per quanto riguarda Myles, anche lui è uno dei più grandi frontman attuali, quindi vederlo in azione sicuramente è sempre uno stimolo. Io e Slash siamo cresciuti in modo simile, apprezziamo il punk rock e non siamo grandi fan dello shredding, per cui quello che amo di Slash è la sua capacità di essere fenomenale senza voler fare il fenomeno, con quel suo tocco molto emozionale. La stessa cosa penso si possa dire di Myles come cantante, riesce a toccare le corde dell’anima al di là dell note che tocca con le corde vocali.

A BREVE ENTRERAI NELLA HALL OF FAME DI VANCOUVER: COME FESTEGGERAI?
– In quel periodo sarò in tour dalle parti di casa, per cui ho già allertato un po’ di amici e suonerò con i The Age Of Electric e con altre band di amici, oltre ovviamente a festeggiare con tutta la mia famiglia. E’ un traguardo di cui sono veramente orgoglioso, anche perchè va a rinforzare il legame con la mia città natale.

HAI SUONATO CON MOLTI GRANDISSIMI MUSICISTI COME SLASH, ALICE COOPER, LEMMY, SAMMY HAGAR, MICHAEL MONROE: A PARTE SLASH, CHI TI HA COLPITO DI PIU’ E CON CHI ALTRO VORRESTI AVERE L’OPPORTUNUTA’ DI LAVORARE?
– Mmmh, sono veramente tanti i musicisti che rispetto e con cui vorrei suonare, ad esempio Rob Zombie, Billy Idol, i Jane’s Addiction. Di solito quando non sono con Slash preferisco concentrarmi sulla mia musica, proprio per fare qualcosa di diverso, ma ovviamente se Paul McCartney o i Kiss hanno bisogno di una mano, sono qui (risate, ndr)!

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.