CIAO SVEN, CONGRATULAZIONI PER IL VOSTRO NUOVO ALBUM. SEMBRA CHE STIA VENENDO ACCOLTO NEL MIGLIORE DEI MODI DAI MEDIA, NON E’ COSI’?
“Sì, è vero, e questo ci fa molto piacere in quanto consideriamo ‘Stabbing The Drama’ il nostro miglior album di sempre. Ci abbiamo lavorato molto ed è davvero eccitante il pensiero che a breve potremo promuoverlo sui palchi di tutto il mondo. ‘Figure Number Five’ ci ha permesso di andare in tour ovunque ma l’album non era molto adatto ad essere proposto dal vivo. Con ‘Stabbing The Drama’ volevamo realizzare qualcosa che possedesse un feeling maggiormente live e crediamo di esserci riusciti”.
PERSONALMENTE TROVO “STABBING THE DRAMA” UN ALBUM MOLTO PIU’ MATURO DI “FIGURE NUMBER FIVE”. SEI D’ACCORDO?
“Direi di sì, questa volta abbiamo cercato di muoverci in una nuova direzione e di scrivere un disco più vario, che presentasse diversi tipi di song, non solo midtempo o pezzi melodici. Nel complesso il nuovo è un album più heavy di ‘Figure Number Five’, più ruvido e coinvolgente”.
ANCHE LA PRODUZIONE E’ PIU’ INCISIVA…
“Sì, era necessario avere dei suoni un pochino più grezzi: i nuovi brani sono basati più che altro sulle chitarre e la batteria, non avrebbe avuto senso presentarci con una produzione fredda e pulitissima”.
SE NON ERRO IL MERITO E’ DI DANIEL BERGSTRAND…
“Esatto, ‘Stabbing The Drama’ è stato prodotto interamente da lui. E’ un grande produttore e il suo lavoro ci ha pienamente soddisfatti. In passato avevamo collaborato con lui solo per le registrazioni delle parti di batteria ma questa volta ci siamo detti che sarebbe stato grandioso potergli affidare tutti gli strumenti”.
NON VI E’ VENUTO IN MENTE DI TORNARE A COLLABORARE CON DEVIN TOWNSEND?
“Sì, certamente, e abbiamo anche provato a contattarlo. Lui però era davvero impegnatissimo con le sue band e con tanti altri progetti, dunque abbiamo deciso di lasciar perdere”.
IN STUDIO E’ FILATO TUTTO LISCIO?
“Questa volta non del tutto… dovevamo rimanere in studio per circa cinque settimane ma poi, a causa di problemi tecnici, ci siamo rimasti molti giorni in più. L’ultima settimana è stata allucinante: abbiamo lavorato per quindici ore al giorno per recuperare il tempo perduto e alla fine eravamo stressatissimi. Mi auguro che le prossime session siano maggiormente rilassanti”.
VOGLIAMO PARLARE DI “BLIND EYE HALO”? FORSE E’ UNO DEI PEZZI PIU’ VELOCI CHE ABBIATE MAI COMPOSTO…
“‘Blind Eye Halo’ è sicuramente uno degli highlight del nostro nuovo disco: come ti dicevo volevamo che la tracklist fosse più varia rispetto a quella dei nostri ultimi album, quindi ci siamo messi d’impegno per scrivere qualche pezzo più veloce. Così è venuto fuori questo brano, che è molto diretto e cattivo ma assai coinvolgente”.
E’ MOLTO BELLO ANCHE “WEAPON OF VANITY”…
“Sì, questo è un brano più controllato, con un chorus melodico estremamente catchy che sarà interessante proporre dal vivo. Sarò noioso, ma sono veramente contento che il nuovo album presenti pezzi tanto variegati, penso possa accontentare tutti i nostri fan!”.
SIA IL TITOLO DELL’ALBUM CHE QUELLI DI MOLTE DELLE CANZONI SONO PIUTTOSTO PARTICOLARI, DI COSA PARLANO I NUOVI TESTI?
“I testi purtroppo non li ho scritti io, sono opera di Bjorn, e perciò non saprei proprio cosa dirti. So che alcuni di essi sono personali ma non me la sento di spingermi oltre per non riferirti sciocchezze”.
OK… VOGLIAMO ALLORA PARLARE DELLA COPERTINA?
“La copertina di ‘Stabbing The Drama’ è senz’altro quella che preferisco tra quelle della nostra discografia! E’ semplice e diretta, molto rock’n’roll! Prima avevamo sempre questi disegni astratti che erano belli ma un po’ fuorvianti… non li ho mai amati particolarmente…”.
SO CHE SIETE AL LAVORO SU UN NUOVO VIDEOCLIP, COSA PUOI DIRMI A RIGUARDO?
“Onestamente non molto. A quanto pare nel video apparirà solo Bjorn quindi non posso dirti granché a riguardo… so solo che il regista aveva in mente molte strane idee!”.
NELLA COPIA PROMOZIONALE IN MIO POSSESSO E’ POSSIBILE UDIRE UNA RAGAZZA CHE ANNUNCIA I TITOLI DELLE CANZONI, SOVRAPPONENDOSI ALLA MUSICA. UN METODO PER IMPEDIRE CHE LA GENTE SI PROCURI IL DISCO SCARICANDOLO DA INTERNET. QUAL E’ LA TUA OPINIONE RIGUARDO A QUESTO PROBLEMA?
“Personalmente non mi interessa se il nostro album viene scaricato da internet, magari infatti ci sarà qualcuno che ascoltandolo deciderà poi di comprarselo o di venire agli show. Comprendo però le ragioni della nostra casa discografica, che investe soldi sulle band e che giustamente vuole che il ritorno economico sia il più ampio possibile”.
COME VANNO LE COSE CON LA NUCLEAR BLAST? ORMAI SONO ANNI CHE LAVORATE CON LORO…
“Va tutto per il meglio, quei ragazzi hanno sempre amato la nostra musica e il loro modo di promuoverla migliora di giorno in giorno. Siamo molto contenti…”.
SIETE SOLITI PUBBLICARE QUALCOSA PRATICAMENTE OGNI ANNO, NON PENSATE DI POTER STANCARE I FAN CON TUTTE QUESTE USCITE?
“No, non siamo di questa idea, inoltre per far uscire ‘Stabbing The Drama’ abbiamo impegato due anni! E’ vero che in passato i nostri dischi sono arrivati nei negozi ad un anno di distanza l’uno dall’altro ma è stata una pura coincidenza, noi entriamo in studio solo quando siamo certi di avere in mano del materiale valido e privo di difetti. Poi i nostri fan sembrano essere contenti di questa nostra prolificità, soprattutto quelli americani, che non sono affatto abituati ad aspettare a lungo”.
NEGLI USA ATTUALMENTE VA DI MODA IL COSIDDETTO METALCORE, CON GRUPPI NOTEVOLMENTE INFLUENZATI DAL SOUND SVEDESE. CHE NE PENSI?
“Trovo che questo nuovo movimento sia assai interessante, è musica easy listening ma metal al 100%… inoltre grazie ad essa la scena svedese sta acquistando una grossa popolarità da quelle parti, ci sta aiutando molto ad affermarci. I miei gruppi preferiti di questo genere sono Killswitch Engage e Shadows Fall”.
UN PROBLEMA CHE VI AFFLIGGE DA TEMPO E’ QUELLO DI NON RIUSCIRE A TROVARE UN BATTERISTA FISSO. SUL DISCO HA SUONATO DIRK DEGLI SCARVE, CHE HA FATTO UN LAVORO MAGNIFICO, MA COME AVETE INTENZIONE DI MUOVERVI IN FUTURO?
“Per quest’anno Dirk prenderà parte a tutti i nostri tour e ai festival ma per il futuro non so proprio cosa risponderti. Lui difficilmente potrà entrare a far parte dei Soilwork in pianta stabile: è uno dei membri fondatori degli Scarve ed è legatissimo a questa band. Lui è stato felice di darci una mano ma non possiamo proprio chiedergli di concentrarsi solo su di noi”.
RICHARD EVENSAND DEGLI EBONY TEARS AVEVA SUONATO CON VOI PER ALCUNI MESI, CHE FINE HA FATTO?
“Con lui le cose non sono andate benissimo: dal punto di vista tecnico era eccezionale ma non abbiamo tanto legato sotto il profilo personale. So che era entrato nei Chimaira ma poi ha mollato anche loro… ora non so affatto di che cosa si stia occupando…”.
HAI ACCENNATO AI TOUR, COSA AVETE IN PROGRAMMA?
“Per questo disco credo proprio che andremo in tour più o meno per due anni. Per iniziare, ad aprile saremo negli Stati Uniti con Dark Tranquillity, Hypocrisy e Mnemic, poi parteciperemo ai festival estivi e in autunno saremo in tour in Europa… penso tra ottobre e novembre. C’è in programma infine anche il Giappone e forse l’Australia… vedremo…”.