SONATA ARCTICA – I Lupi Perdono Il Pelo Ma Non Il Vizio…

Pubblicato il 23/12/2011 da

Dall’esordio “Ecliptica” all’ultimo “The Days Of Grays” sono passati 10 anni, ma soprattutto per i Sonata Arctica sono cambiate tante cose, dal sound sino alla line-up. La band finlandese ha appena dato alle stampe il nuovo DVD, un live che inizialmente doveva essere registrato in Italia e che solo successivamente è stato programmato in Finlandia per motivi di budget. Di questo, del passato e del futuro del gruppo abbiamo parlato con il leader e cantante Tony Kakko.

CIAO TONY, INIZIAMO PROPRIO DAL NUOVO DVD CHE AVETE IN PUBBLICAZIONE E, IN PARTICOLARE, DAL PIATTO FORTE RAPPRESENTATO DAL CONCERTO CHE AVETE TENUTO IN FINLANDIA L’APRILE DI QUEST’ANNO. COSA RICORDI DI QUELLA SERATA?
“Bè, non è passato molto tempo dalla registrazion,e dunque i ricordi sono molto vivi, è stata una magnifica serata in una location che conosciamo molto bene nel nostro paese. C’erano tanti amici e i nostri fan ovviamente, tutto si è svolto alla perfezione, senza intoppi di nessun genere. Per l’occasione, abbiamo avuto l’opportunità di allestire uno spettacolo particolare: avevamo un palco stupendo e quando vedrete le immagini capirete cosa intendo”.

NEI CONTENUTI SPECIALI C’E’ ANCHE UN SET ACUSTICO CHE AVETE REGISTRATO IN ITALIA DURANTE L’ULTIMO TOUR. L’AVETE PREPARATO APPOSITAMENTE PER IL DVD? TI PIACE QUESTO APPROCCIO MUSICALE E NON HAI MAI PENSATO DI ORGANIZZARE UN CONCERTO INTERAMENTE IN CHIAVE ACUSTICA?
“Come saprai, inizialmente avremmo dovuto registrare l’intero DVD proprio nella data milanese del tour. In Italia abbiamo da sempre una base di fan molto forte e calda per cui ci sarebbe piaciuto immortalare un nostro concerto nel vostro paese. Purtroppo per  motivi organizzativi e di costi ciò che avevamo già annunciato non è stato possibile, dunque abbiamo pensato comunque di sopperire alla mancanza con un regalo speciale al pubblico italiano. Il breve set acustico che abbiamo creato è stato fatto appositamente per quella data e con l’intenzione esplicita di filmarlo per metterlo poi sul DVD. L’approccio acustico è un qualcosa che mi piace molto e con la quale riesco ad avere un rapporto naturale: molte delle nostre canzoni possono essere riviste in questa chiave per cui non escludo in futuro , visto anche il successo che ha riscosso da voi la performance, qualcosa di più completo in merito”.

CIO’ CHE POSSIAMO ASCOLTARE SUL DVD E’ INTERAMENTE SUONATO DAL VIVO O AVETE AGGIUNTO DELLE SOVRAINCISIONI PER MIGLIORARNE LA QUALITA’ O PER SOPPERIRE ALLE SBAVATURE?
“Assolutamente posso confermarti che si tratta di una registrazione originale, non era nostra intenzione quella di darvi una registrazione impeccabile, per quello ci sono i dischi originali; è importante cogliere l’aspetto del concerto con magari qualche sbavatura. Il mixaggio ovviamente è servito per bilanciare al meglio i suoni dei vari strumenti, ma non ci sono state addizioni”.

NELLA SETLIST AVETE INSERITO “BLANK FILE”, UNA CANZONE CHE HA UN APPROCCIO VOCALE LONTANO DAI TUOI STANDARD ODIERNI. E’ STATO UN PROBLEMA PER TE CIMENTARTI IN QUESTA CANZONE?
“In effetti non è stato semplicissimo. Come dicevi tu stesso, ‘Blank File’ è un pezzo dal nostro debutto ‘Ecliptica’ e ha delle caratteristiche tecniche che sono un po’ diverse dal sound dei Sonata attuali. Le vocals sono altissime e per poterla riprodurre dal vivo abbiamo deciso di abbassare leggermente la tonalità. Provandola, ci siamo resi conto che il risultato era comunque positivo; d’altra part,e volevamo includere in scaletta questo pezzo che il pubblico ama particolarmente e ci chiede di continuo. In studio ovviamente è tutta un’altra cosa, ho il tempo di rifiatare e provare e riprovare, ma dal vivo è tutto più immediato e difficile”.

HO NOTATO CHE AVETE INSERITO POCHI PEZZI DAI DISCHI “SILENCE” E “WINTERHEART’S GUILT”, FORSE LI CONSIDERATE DISCHI LEGGERMENTE AL DI SOTTO DEI VOSTRI STANDARD O NON SIETE PARTICOLARMENTE SODDISFATTI OGGI DEL RISULTATO FINALE?
“No, posso assicurarti che tuttora siamo fieri e amiamo sia ‘Silence’ che ‘Winterheart’s Guilt’, tuttavia sai che per preparare una setlist bisogna fare delle scelte, a volte dolorose. Pur avendo a disposizione una serata particolare e un minutaggio abbondante, le canzoni da inserire sono sempre tante e abbiamo preferito dar spazio al materiale più recente. In passato abbiamo già pubblicato un DVD in cui i dischi da te citati hanno trovato maggiore spazio. Questa volta dunque abbiamo preferito concentrarci maggiormente su ‘Reckoning Night’ ‘Unia’ e ‘Days Of Grays’, oltre ad ‘Ecliptica’, per il quale arrivano sempre molte richieste”.

HO NOTATO CHE NEL SECONDO DVD C’E’ ANCHE UNA VERSIONE DELLA CANZONE “DRAW ME”. E’ UN BELLISSIMO PEZZO SECONDO ME CHE SUONATE MOLTO RARAMENTE DAL VIVO, POTRESTI DIRCI QUALCOSA IN PIU’ SU QUESTA TRACCIA?
“’Draw Me’ è una ballata giocata sul piano e sulla voce, anch’io personalmente apprezzo molto questa canzone, il testo parla di un’artista che quando dipinge una persona poi quest’ultima muore. Inizialmente dipinge la madre, poi il padre e quindi il fratello e tutti fanno l’inevitabile fine. In ultimo il pittore decide di fare il ritratto di sé stesso… Un lento dunque dai risvolti drammatici e credo che questa malinconia ben traspare in musica. In effetti, come dicevi tu stesso, è una canzone che non suoniamo molto spesso dal vivo, a parte qualche eccezione durante il tour di ‘Winterheart’s Guilt’, però per questa occasione speciale abbiamo deciso di rispolverarla”.

AVETE GIA’ COMINCIATO A SCRIVERE QUALCOSA DI NUOVO PER IL PROSSIMO ALBUM IN STUDIO?
“Sì, abbiamo già una demo pronta con le tracce che andranno a comporre il prossimo disco, sostanzialmente. Non c’è niente di definitivo perché poi in sede di registrazione e mixaggio ci sono sempre dei cambiamenti, però posso dirti che i nuovi pezzi suoneranno un po’ più accessibili dal punto di vista dell’immediatezza ed inoltre abbiamo incluso molte melodie di stampo rock se non addirittura pop decisamente interessanti. Sarà qualcosa di nuovo e diverso, come da tradizione Sonata Arctica; non amiamo mai ripeterci e dunque, pur mantenendo il nostro marchio di fabbrica, ci saranno aperture a nuove soluzioni. Ovviamente siamo molto soddisfatti e carichi per il lavoro svolto, tuttavia credo sia normale: questo è un sentimento che si è verificato alla vigilia di ogni nostra pubblicazione, dunque non resta che attendere il responso del pubblico. Siamo impazienti di testare il nuovo materiale dal vivo!”.

FACCIAMO UN PASSO INDIETRO, IL DISCO “UNIA” PER VOI HA RAPPRESENTATO UNA SORTA DI NUOVO INIZIO, SEI D’ACCORDO CON ME? CONSIDERI QUEL DISCO COME IL PIU’ IMPORTANTE DELLA VOSTRA CARRIERA?
“Sicuramente ‘Unia’ ha rappresentato un’evoluzione importante nel sound dei Sonata Arctica. A dire il vero, ogni nostra release ha sempre introdotto qualche novità rispetto al passato, tuttavia in quell’occasione probabilmente abbiamo osato maggiormente. E’ un disco vario e per certi versi complesso, ci sono canzoni con strutture molto distanti fra loro, si passa da partiture lineari ad altre molto intricate. Non parlerei proprio di un nuovo inizio, perché, come dicevo, il nostro è un percorso evolutivo che parte sin dagli esordi alla quale non possiamo sottrarci. E’ difficile dire se ‘Unia’ può essere considerato il disco più importante della nostra carriera: indubbiamente ha segnato una svolta stilistica, ma in qualche modo tutti i dischi che abbiamo composto rappresentano un tassello fondamentale della nostra carriera”.

QUALI SONO I TUOI RAPPORTI ATTUALMENTE CON IL VECCHIO CHITARRISTA JANI LIIMATAINEN? HAI PER CASO SENTITO ED EVENTUALMENTE COSA NE PENSI DEL SUO ESORDIO CON I CAIN’S OFFERINGS?
“Jani è un ottimo ragazzo, oltre ad essere un talento straordinario: sia a livello tecnico che compositivo ha sempre dato un grande apporto ai Sonata Arctica. Ora le nostre strade si sono divise pacificamente e, devo essere sincero, con i vari impegni che abbiamo non ho avuto occasione di sentirlo ultimamente. Anche riguardo al suo progetto Cain’s Offerings posso dire poco, perché ho ascoltato solo una piccola parte del disco, tuttavia credo che il gran gusto melodico di Jani si faccia sentire come al solito”.

COSA PENSI DELLA SCENA POWER METAL ATTUALE, HAI SENTITO QUALCOSA DI INTERESSANTE A RIGUARDO?
“Mi cogli alla sprovvista perché non sono molto aggiornato sul metal e sul power metal nello specifico ultimamente. In questo momento i miei ascolti sono più orientati sul rock e, in generale, devo ammettere che non ascolto più quel genere da parecchio tempo ormai”.

AVETE PIANIFICATO QUALCHE DATA PER IL PROSSIMO ANNO?
“No, anche perché, come ti dicevo, siamo ormai alle prese con il nuovo disco e tra poche settimane entreremo in studio per iniziare le registrazioni. Prima della pubblicazione dunque niente date, saremo in giro per qualche festival estivo suppongo, ma al momento nulla è confermato”.

IN ATTESA DI TORNARE IN ITALIA, VUOI LASCIARE UN MESSAGGIO AI LETTORI DI METALITALIA.COM?
“Grazie a tutti i fan italiani che ci supportano alla grande! Tutte le volte che veniamo a trovarvi ci sapete accogliere con un’atmosfera fantastica; per questo non vediamo l’ora di tornare da voi e spero che questo possa accadere già il prossimo anno!”.

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