SONIC SYNDICATE – I Guerrieri Della Notte

Pubblicato il 01/10/2010 da

 

Denigrati dalla critica e dal pubblico più raffinato e/o estremo, pompati all’inverosimile dalla loro etichetta e idolatrati dalle nuove generazioni: stiamo parlando dei Sonic Syndicate, signori incotrastati del plastic metal giunti al traguardo del terzo disco su Nuclear Blast con una line-up rinnovata ed uno stile sempre più lontano dal modern melodic death metal delle origini. Di questo e di altro avremmo voluto parlare con la grasioza bassista Karin, infortunatasi però un paio di giorni prima dell’intervista durante le riprese del video di "Turn It Up": ai nostri microfoni in sua vece ecco dunque a voi il chitarrista Roland…

 

CIAO ROGER, INNAZITUTTO COME STA KARIN? E COSA LE E’ SUCCESSO ESATTAMENTE?
“Stavamo girando il video di ‘Turn It Up’ nel quale era previsto che i membri della band venissero assasinati per opera di un serial killer che avrebbe dovuto ucciderci con gli stessi strumenti: purtroppo qualcosa nella scena di Karin è andato storto ed è stata colpita sul serio invece che per finta, al punto da riportare un forte trauma cranico. Ci siamo presi un bello spavento, anche se sul momento non ci siamo accorti che il sangue era vero e non finto… Ora comunque sta meglio, abbiamo già completato nei giorni scorsi le riprese del video e contiamo di averla di nuovo insieme a noi per l’inizio del tour autunnale”.

PARLIAMO DEL NUOVO ALBUM: SU INTERNET GIRAVANO ALCUNE VOCI CHE LO VOLEVANO COME IL LAVORO PIU’ OSCURO DELLA VOSTRA ANCOR BREVE DISCOGRAFIA, PROBABILMENTE ANCHE A CAUSA DI UN TITOLO E DI UNA COVER PARTICOLARMENTE DARK, ANCHE SE IL CONTENUTO DEL DISCO NON SEMBRA ANDARE IN QUESTA DIREZIONE…
“Ho sentito anch’io questi rumors e probabilmente sono dovute all’artwork molto dark, ma per quanto riguarda il contenuto sonoro del disco è vero solo a metà…sicuramente ci sono dei temi più oscuri a livello di lyrics e anche alcuni episodi si muovono in questa direzione, ma in generale quello che abbiamo voluto realizzare in quest’occasione è un mix di sonorità diverse: non vorrei definirlo commerciale ma sicuramente è il disco più accessibile che abbiamo mai composto, per cui credo in molti potranno apprezzarlo anche se magari ognuno ne coglierà delle sfumature differenti”.

A QUESTO PUNTO SIAMO CURIOSI DI SAPERE A COSA SI RIFERISCE IL TITOLO “WE RULE THE NIGHT”…
“Innanzitutto ci piaceva il titolo della canzone, è molto cool ed ognuno può darci un significato diverso; inoltre nelle lyrics abbiamo trattato molti temi conessi alla notte, dai vampiri ai party, quindi era perfetto anche da questo punto di vista”.

AVETE SEMPRE FATTO USO DI TASTIERE ED EFFETTI ELETTRONICI, MA STAVOLTA CON “TURN IT UP” AVETE REGISTRATO UN BRANO QUASI DANCE, VICINO AI MAESTRI DEL TRANCE-CORE ENTER SHIKARI…
“E’ nato tutto quasi per scherzo, io e Nathan ci siamo ritrovati a comporre questa melodia di stampo dance e, dopo un attimo di esitazione, l’abbiamo fatta a sentire agli altri a cui è piaciuta subito; così ci abbiamo lavorato un po’ sopra aggiungendoci la componente metal e l’abbiamo registrata. Come dicevo, quello che doveva essere solo un diverstissment alla fine si è rivelata una delle canzoni migliori dell’album”.

VISTO IL SUCCESSO DI QUESTO ESPERIMENTO, PENSI CHE LA VOSTRA MUSICA SI EVOLVERA’ IN QUESTA DIREZIONE IN FUTURO?
“Beh, non credo ci metteremo a scrivere disco music in futuro (risate, ndA). Come dicevo però ci piace mescolare vari generi, ci piace scrivere canzoni metal, ci piace scrivere canzoni rock e ci piace scrivere ballad, quindi non escludo che ci possa esere qualche esperimento di questo genere in futuro, anche perchè ci siamo divertiti moltissimo a registrare questo pezzo”.

QUESTO E’ IL VOSTRO PRIMO DISCO SENZA ROLAND: QUALI SONO I MOTIVI DELLA SUA DIPARTITA, ERA SEMPLICEMENTE STUFO DELLA VITA ON THE ROAD?
“Innanzitutto c’è da dire che Roland era il membro più anziano della band, ha qualche anno più di noi e probabilmente iniziava a pesargli la vita on the road, ultimamente era evidente come sentisse sempre più nostalgia di casa, del suo lavoro normale e dell’affetto dei suoi cari. E’ stato per tutti noi uno schock quando ci ha annunciato la sua decisione di lasciare la band, ma in qualche modo è come se lo avessimo sempre saputo, dato che negli ultimi tempi era sempre più chiuso in sé stesso e passava sempre più tempo al telefono”.

TRA L’ALTRO LA SUA DECISIONE DI LASCIARE LA BAND E’ MATURATA DURANTE IL TOUR CON I DEATHSTARS, QUINDI AVETE CONTINUATO L’ATTIVITA’ LIVE SAPENDO GIA’ CHE SAREBBERO STATI GLI ULTIMI SHOW CON ROLAND…
“Esatto, quando ci ha messo al corrente della sua decisione eravamo in tour e avevano molti show già confermati, quindi abbiamo apprezzato molto la sua serietà nel portare comunque avanti il suo impegno fino alla fine, per cui possiamo dire di esserci lasciati in maniera del tutto amichevole”.

UNA VOLTA PRESO ATTO DELLA SUA DECISIONE DI MOLLARE, COME VI SIETE MOSSI PER RECLUTARE IL SUO SOSTITUTO E COME SIETE ARRIVATI A NATHAN?
“Abbiamo lanciato un appello su Internet per cercare un sostituto e siamo stati letteralmente sommersi di email, video e CD da ogni parte del mondo, per cui abbiamo passato un sacco di tempo a visionarli uno per uno in modo da individuare i più interessanti da testare poi ‘dal vivo’ direttamente in Svezia. Alla fine ne abbiamo selezionati tre e Nathan era uno di questi, ma appena lo abbiamo incontrato in aereoporto era come se già fosse uno di noi, lo stile e il modo di fare erano assolutamente in linea con il resto della band; poi, dopo averlo sentito cantare sui nostri pezzi, abbiamo capito che la nostra ricerca era conclusa e che non avremmo potuto trovare di meglio sotto ogni punto di vista. Pensa che, appena entrato nella band, ha mollato il suo lavoro in Inghilterra e si è trasferito subito in Svezia, a dimostrazione del suo impegno verso i Sonic Syndicate”.

PENSI CHE SIA CAMBIATO QUALCOSA NEL VOSTRO PROCESSO DI SCRITTURA CON L’INGRESSO IN FORMAZIONE DI NATHAN?
“E’ cambiato moltissimo, a partire dalle lyrics: Roland non ha mai preso parte al processo di scrittura dei testi, mentre Nathan ci ha portato molte idee nuove sotto questo aspetto. Anche dal punto di vista del songrwiting è tutto molto più immediato, è stupefacente come riesca a sviluppare in un attimo da una singola melodia la struttura del pezzo; davvero non avremmo potuto fare una scelta migliore e visto il livello di affiatamento raggiunto è come se fosse nella band da anni invece che da pochi mesi”.

AVETE GIA’ RILASCIATO TRE SINGOLI E GIRATO TRE VIDEO: SEMPLICE SFORZO PROMOZIONALE DELLA NUCLEAR BLAST O E’ ANCHE UN MODO PER PRESENTARE AL VOSTRO PUBBLICO LA NUOVA LINE-UP?
“Sicuramente è un modo per presentare al meglio l’ingresso in formazione di Nathan, a partire dall’EP di ‘Burn This City’, e poi tutti noi amiamo registrare video (risate, ndA). In realtà l’album sarebbe dovuto uscire a Maggio, quindi era tutto pronto dal punto di vista promozionale, ma alla fine è stato deciso di posticipare l’uscita di qualche mese, quindi ci siamo trovati con già tre video pronti prima dell’uscita dell’album ed un quarto in preparazione”.

SIETE GIA’ STATI IN ITALIA TRE VOLTE, DI CUI LE ULTIME DUE DI SPALLA AGLI IN FLAMES E AI DEATHSTARS: AVETE GIA’ IN PROGRAMMA NUOVE DATE DALLE NOSTRE PARTI?
“Sì, amiamo davvero l’Italia e non vediamo l’ora di tornare dalle vostre parti – sia per le bellissime ragazze  che per il cibo davvero ottimo -, e infatti saremo di nuovo a Milano il 5 di Novembre per un headliner tour”.

BENE ROGER, E’ TUTTO PER ORA: A TE LE ULTIME PAROLE E SALUTACI KARIN…
“Come detto prima saramo a Milano il 6 Novembre, vi aspettiamo tutti per un grande party, non mancate mi raccomando!” 

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