SOULFLY – ALLA CONQUISTA DEL MONDO

Pubblicato il 29/03/2009 da
 
 
Dopo la parentesi dei Cavalera Conspiracy ed in attesa che si concretizzi la tanto attesa (dai fan) reunion dei Sepultura, le luci della ribalta sono ora puntate sui Soulfly, reduci dall’ottimo “Conquer”: alla vigilia della data milanese, ne abbiamo dunque approfittato per fare due chiacchiere con il chitarrista Marc “zainetto” Rizzo, ormai assurto al ruolo di vassallo alla corte di Re Max e totalmente dimentico dei suoi burrascosi trascorsi negli Ill Niño…

 
ALLORA MARC, COME STA ANDANDO IL TOUR, SIETE SODDISFATTI?
“Sì, non potrebbe andare meglio! Finora l’accoglienza in Europa è stata ottima ed abbiamo ancora molte date nel vecchio continente, quindi speriamo di continuare così, già a partire da stasera”.

PARTIAMO DAL VOSTRO ULTIMO DISCO: SE PURE “DARK AGES” AVEVA MESSO D’ACCORDO TUTTI, PROBABILMENTE “CONQUER” SAPRA’ FARE ANCORA MEGLIO, AL PUNTO CHE POSSIAMO PARLARNE DEL VOSTRO MIGLIOR LAVORO NONCHE’ COME DELL’ALBUM CHE TUTTI I FAN DEI SEPULTURA STAVANO ASPETTANDO DA TEMPO… SEI D’ACCORDO?
“Sì, credo faccia parte del nostro naturale percorso di crescita come band: ad ogni album che registriamo infatti cerchiamo di suonare più thrashy e più old-school metal, e ‘Conquer’ è la naturale conseguenza dei nostri sforzi. ‘Dark Ages’ era anch’esso un disco molto pesante, ma in questo caso siamo riusciti a spingerci oltre sempre in quella direzione”.

RECENTEMENTE I FRATELLI CAVALERA HANNO DATO VITA AD “INFLIKTED”, PRIMO LAVORO DEI CAVALERA CONSPIRACY: CREDI CHE QUESTO NUOVO PROGETTO DI MAX ABBIA IN QUALCHE MODO INFLUENZATO ANCHE I SOULFLY?
“In realtà credo le influenze siano reciproche, dato che entrambi gli album vanno nella direzione di cui ti parlavo prima, quel voler suonare old school thrash che sta alla base sia dei Soulfly che dei Cavalera Conspiracy”.

NEL VOSTRO ULTIMO ALBUM E’ PRESENTE QUELLA CHE FORSE E’ LA VOSTRA MIGLIOR CANZONE STRUMENTALE DI SEMPRE… STIAMO OVVIAMENTE PARLANDO DI “SOULFLY VI”, TI VA DI RACCONTARCI QUALCOSA SU COM’E’ NATA?
“E’ stato tutto davvero semplice, ci siamo trovati in studio a jammare e da lì è nata la melodia principale, un po’ alla Joe Satriani; poi siamo andati avanti ad improvvisare e così ha preso vita il resto della canzone”.

A PROPOSITO DI SATRIANI, TI VA DI RACCONTARCI QUALCOSA SULLA TUA CARRIERA SOLISTA?
“E’ cominciato tutto nel 2006 con la release di ‘Colossal Myopia’, seguito l’anno dopo da ‘The Ultimate Devotion’. Da un paio di mesi a questa parte invece sto buttando giù le idee per il mio terzo disco, ed appena rientrato a casa dal tour vorrei metterle insieme e registrare il tutto, così da poterlo pubblicare entro la fine dell’anno. Riguardo alle influenze, be’, trattandosi di musica strumentale sicuramente ti posso citare i vari Satriani, Malmsteen e Paco de Lucía, ma l’elenco potrebbe andare avanti per ore, dato che nei miei lavori solisti trova spazio tutta la musica che mi piace ascoltare”.

TORNIAMO A PARLARE DI “CONQUER”, E NELLO SPECIFICO DI “FOR THOSE ABOUT THE ROT”. E’ SICURAMENTE UNA DELLE CANZONI PIU’ AGGRESSIVE DEL DISCO, MA COME MAI AVETE SCELTO UN TITOLO COSI’ VICINO A QUELLO DEGLI AC/DC (FOR THOSE ABOUT TO ROCK, ndR)?
“Mah, credo l’idea di Max fosse quella di formare un gioco di parole rispetto alla canzone degli AC/DC, ma ovviamente a livello musicale non ha nulla a che vedere con il gruppo dei fratelli Young”.

COME MAI HAI DEFINITIVAMENTE ABBANDONATO IL TUO ZAINETTO? PUR ESSENDO UN PO’ STRANA COME ABITUDINE ERA ORMAI DIVENTATA PARTE DEL TUO PERSONAGGIO…
“Se parliamo di stranezze trovo molto più bizzarro vedere questi gruppi con trucco e pantaloni di pelle… Il mio invece non era  che un semplice zainetto che portavo on stage, dove però mettevo tutti i cadaveri delle persone che ho ucciso sul palco… per questo ho dovuto nasconderlo (risate, ndR)”.
 
PARLIAMO UN ATTIMO DEI SEPULTURA: RECENTEMENTE MAX HA DETTO CHE SAREBBE DISPONIBILE PER UNA REUNION, MENTRE ANDREAS HA REPLICATO CHE LA LINE-UP E’ QUELLA ATTUALE E TALE RESTERA’. CI SONO SPERANZE DI RIVEDERE LA BAND CON LA FORMAZIONE ORIGINALE SECONDO TE?
“Guarda, sarei il primo ad esserne felice, ma veramente non ho idea se la cosa si avvererà mai, così come non avevo idea del fatto che Max e Igor si sarebbero riuniti nei Cavalera Conspiracy. Dipende solo da loro, quindi per quanto ci riguarda non possiamo che restare a guardare e aspettare”.

SEMPRE A PROPOSITO DEI SEPULTURA, IMMAGINO TU SIA CONSAPEVOLE DEL FATTO CHE MOLTI DEI RAGAZZI CHE VENGONO A VEDERVI SONO LI’ PER SENTIRE LE CANZONI DEI SEPULTURA E DEI NAILBOMB CANTATE DALL’INCONFONDIBILE VOCE DI MAX… LA COSA IN QUALCHE MODO T’INFASTIDISCE?
“No, anzi, io adoro quelle canzoni, sono cresciuto con le canzoni dei Sepultura e sono da sempre il loro più grande fan. Fin dai miei primi passi nel mondo della musica ho sempre suonato le canzoni dei Sepultura, e puoi star certo che non mi annoierà mai farlo, e anzi, il fatto di poterlo fare ogni sera lo considero un onore, oltre che un piacere”.

PRIMA DI ENTRARE NEI SOULFLY HAI SUONATO PER DUE ALBUM CON GLI ILL NIÑO: COSA PUOI DIRCI DI QUEL PERIODO? SO CHE NON SEI RIMASTO IN BUONI RAPPORTI CON I TUOI EX-COMPAGNI, IN PARTICOLARE CON CHRISTIAN MACHADO…
“E’ roba passata ormai…Ma poi perché, esistono ancora gli Ill Niño?”.

SI’, HANNO RILASCIATO L’ANNO SCORSO “ENIGMA”, IL LORO QUARTO DISCO…
“Ah ok, se è così allora auguro loro il meglio esattamente come io sto facendo del mio meglio”.

NIENTE DA RECRIMINARE QUINDI NEI CONFRONTI DEI TUOI EX-COMPAGNI?
“Ormai è roba vecchia, se mi avessi fatto questa domanda quattro anni fa avrei avuto qualcosa da dirti, ma ormai è inutile sprecare il fiato, il passato è passato e chissenefrega di quello che è successo, ognuno per la sua strada e bene così”.

PARLIAMO ALLORA UN ATTIMO DI CALCIO? SAI, QUI A MILANO GIOCANO ALCUNI DEI MIGLIORI ELEMENTI DELLA NAZIONALE BRASILIANA…
“Davvero? In realtà non seguo molto il calcio né posso dire di avere altri hobby, ho tempo solo per la musica…”.

OK, ALLORA TORNIAMO A PARLARE DI MUSICA…TANTO I SOULFLY QUANTO I SEPULTURA RAPPRESENTANO DEGLI IDOLI PER LE NUOVE GENERAZIONI, MA QUALI ERANO I TUOI IDOLI QUANDO ERI TU UN RAGAZZINO?
“Direi tutte le vecchie band thrash e death metal, poi ovviamente i virtuosi della chitarra come Malmsteen e Satriani e in generale tutta la musica in grado di trasmettermi qualcosa, dal jazz al prog passando per il flamenco…”.
 
BENE MARC, E’ TUTTO: GRAZIE PER IL TEMPO CHE CI HAI DEDICATO E A TE LE ULTIME PAROLE…
“Grazie a te, un saluto a tutti i lettori di Metalitalia.com e ci vediamo stasera sotto il palco!”.
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