SOULFLY – Tutto in famiglia

Pubblicato il 07/11/2015 da

E’ possibile fare la storia del metal internazionale e mantenere comunque una grande umanità, non avendo paura di mostrare anche le proprie fragilità ai fan? A quanto pare è sì, e ce lo dimostra Max Cavalera, storico fondatore dei Sepultura, in una intensa e a tratti commovente intervista, in cui il musicista non si tira indietro dal mostrare il proprio affetto per la moglie e i figli, l’orgoglio per i suoi progetti e la sua riconoscenza verso il metal, quello violento e diretto, che, secondo l’artista, davvero può salvare le anime dalla perdizione in cui le difficoltà della vita reale a volte fanno cadere. Ci siamo addentrati nei meandri della sua arte, in una intervista telefonica intervallata dal rumore di un soundcheck in sottofondo, come del resto ci si aspetterebbe da chi ha dedicato la propria vita al metallo. Di seguito le sue parole.

soulfly - max cavalera live gods of metal - 2012

CIAO MAX E GRAZIE PER IL TUO TEMPO. PARTIAMO SUBITO CON LE DOMANDE…ALLORA, LA BAND ORA, CON L’INGRESSO DI IGOR JR E ZYON, E’ DIVENTATA LETTERALMENTE LA TUA BAND DI FAMIGLIA… VORREMMO SAPERE COME E’ SUONARE CON I TUOI FIGLI.
 “Direi che è bellissimo. Nonostante sia una situazione temporanea, dal momento che loro hanno la propria band e torneranno a fare quello, per il momento è fantastico e come padre non potrei essere più orgoglioso: è un sogno diventato realtà suonare con entrambi i miei figli. In realtà mi piacerebbe chiedere loro di rimanere come membri stabili, ma penso non sia la cosa migliore per tutti. E stanno suonando davvero bene: ora siamo una band con dei bravi musicisti ed un suono solido. Stiamo facendo un tour europeo e ci sarà una data italiana alla fine dello stesso, quindi i nostri fan del vostro paese ci potranno vedere lì. Stiamo anche suonando una canzone nuova “We sold our souls to metal”, che è il classico inno old school: alla gente sta piacendo e io non potrei essere più felice… essere contemporaneamente in tour e insieme alla mia famiglia!”.

E’ STATO DIFFICILE PER LORO ANDARE IN TOUR IN COSI’ GIOVANE ETA’ OPPURE SI SONO SEMPRE TROVATI BENE?
“Assolutamente no…fanno questa vita da quando sono nati. Ho addirittura una foto di Zyon che dorme nella custodia della mia chitarra con Ozzy che canta in sottofondo. Sono nati in questa vita metal ed era altamente improbabile che diventassero avvocati o medici… era chiaro che sarebbero stati dei metallari!”.

ROB ZOMBIE HA RECENTEMENTE DICHIARATO CHE SECONDO LUI E’ IMPOSSIBILE COMPORRE CANZONI COME BAND, MA SOLAMENTE COME SINGOLI MUSICISTI. CONCORDI CON LUI?
“Beh, io ti posso dire che quello che succede con i Soulfly è che io scrivo i riff principali e poi ciascuno dà il proprio contributo anche in studio per rendere il tutto migliore. Sono tutti coinvolti nella cosa, quindi non è come se suonassi da solista, anche se creo i la struttura principale della canzone, ma ci si sente una band. Io adoro quando c’è della magia in studio, e devo dire che succede spesso, anche casualmente a volte: ad esempio una volta c’è stata un’interferenza con una radio americana mentre registravamo il basso e abbiamo registrato un prete che parlava dell’esodo dall’Egitto… e tutto ciò l’abbiamo messo nell’album! Molto figo. Io vivo per questo tipo di momenti in studio, tanto quanto mi piace suonare live, perché è molto emozionante, non importa dove tu sia, e ogni sera è diversa dall’altra, ogno show è diverso dall’altro e ogni pubblico è diverso dall’altro, e questa è la bellezza del suonare live. Ma è altrettanto importante fare delle buone sessioni di registrazione. Non è semplice fare un bel disco. Spesso per me è molto stressante fare uscire un disco nuovo, ma poi mi sento soddisfatto dal risultato. La cosa più importante è avere un bel disco, non importa se impazzisci tu o fai impazzire il tuo produttore o tutti quelli che ti stanno intorno (cosa che io faccio regolarmente… ma per fortuna ho una famiglia che mi capisce e sopporta anche se divento davvero strano). Ma d’altronde il metal è la mia passione, io vivo per il metal. Ad esempio, una delle cose che mi piace di più fare è scoprire nuove band e rimanere in contatto con loro e diventare loro amico… io amo sostenere le band underground. Ci sono molte band italiane che mi piacciono, come gli Hour Of Penance e i Blood Truth. Amo queste band e mi piace scoprirne di nuove…quindi se conosci altre band come gli Hour Of Penance fammi sapere!”.

PARLANDO DI “ARCHANGEL”, POSSIAMO DIRE CHE CONTIENE MOLTI TEMI MISTICI E RELIGIOSI… VORREMMO SAPERE COSA C’E’ DIETRO TUTTO QUESTO. HAI LETTO RECENTEMENTE LA BIBBIA O PENSI DI AVERE UNA NUOVA VITA SPIRITUALE?
 “Io non mi definirei un vero cristiano, ma piuttosto una persona spirituale. Ho letto gran parte del Vecchio Testamento prima di comporre il nuovo disco per trovare fonti di ispirazione per i testi. Ad esempio “Sodomyte” parla della distruzione di Sodoma. Amo il materiale biblico, trovo che sia molto evocativo e ricco di immagini potenti. Non so perché, ma sono attratto da molti simbolismi che vi si trovano all’interno… e le immagini sono molto importanti nel mondo metal”.

L’ALBUM CONTIENE ANCHE UN ‘INNO AL METALLO’, CHE SI INTITOLA “WE SOLD OUR SOULS TO METAL”… VORREMMO SAPERE COME E’ NATA QUESTA CANZONE.
“Ho sempre voluto scrivere una canzone sul metal, e sono contento di averlo finalmente fatto. Il testo è molto semplici e parla di noi, della vita metal che conduciamo, del fatto che non ce ne frega un cazzo della società, che non ce ne frega un cazzo di quello che il resto del mondo pensa di noi, del fatto che siamo orgogliosi di essere dei metallari. Io mi sento come se avessi fatto un patto da ragazzo con il metallo e gli avessi dato la mia anima, e davvero penso che sia così”.

PARLANDO DI UN’ALTRA CANZONE, “MOTHER OF DRAGONS”, CI PUOI DIRE SE C’ENTRA CON LA FAMOSISSIMA SERIE “GAME OF THRONES”? SEI UN FAN?
“No, non c’entra con la serie, che tuttavia io conosco e ho visto. In realtà è un soprannome che molti danno a mia moglie, la madre dei miei figli… la chiamano ‘la madre dei draghi’. Infatti quando abbiamo visto il film abbiamo visto che in queto c’è un’altra ‘madre dei draghi’ oltre a mia moglie. Molti scrivono canzoni d’amore per le proprie mogli, io invece le o scritto una canzone thrash metal. Quidi il mio regalo per lei è una canzone super pesante e thrash metal.

ALL’INIZIO ERAVATE PIU’ LEGATI AL GENRE NEW METAL. OGGIOGIORNO, QUESTO STILE E’ DIVENTATO MOLTO POPOLARE: A TE CONTINUA A PIACERE?
“No, direi che ora sono molto lontano da quel genere, specialmente dopo che è diventato molto famoso con gruppi come Limp Bizkit a Linkin Park: davvero non riuscivo più a vedere quale fosse il nesso di quella musica con il metal e ho sempre pensato che non fosse il mio metal, il metal con cui sono cresciuto. Io sono cresciuto con gruppi come Motorhead, Black Sabbath, AC/DC, Judas Priest, Slayer, Celtic Frost, Venom. Ci siamo quindi volontariamente allontanati da quel genere, e abbiamo perso un pochino di popolarità: i primi album erano andati molto meglio, forse anche perché non c’era internet, e “Soulfly” era stato disco d’oro, così come “Primitive”. Ma sono contento così: a me piace il metal estremo e sono contento di farlo, non importa se la band risulta più piccola così”.

PARLANDO DI SOULFLY E CAVALERA CONSPIRACY, POSSIAMO DIRE CHE LE DUE BAND SONO DIVENTATE SEMPRE PiU’ SIMILI NEGLI ANN, SPECIALMENTE DA QUANDO MARK RIZZO HA INIZIATO A SUONARE IN ENTRAMBI I GRUPPI. SEI D’ACCORDO CON QUESTA CONSIDERAZIONE?
“Allora, io direi che comunque i Soulfly sono più sperimentali, mentre i Cavalera Conspiracy sono più metal, sono un metal diretto. E io sono fiero di entrambe le band”.

A PROPOSITO DELLA TUA RECENTE NOTEVOLE PRODUTTIVITA’A LIVELLO MUSICALE, DIRESTI CHE E’ LEGATA AL TUO CAMBIAMENTO DI VITA?
“Penso proprio di sì, sono diventato straight edge, e quindi non bevo e non faccio uso di droghe. Bene, non voglio addentrarmi troppo a parlare della mia esperienza con la droga ma… è stata davvero brutta. Ma ora non ho più dipendenze e penso che questa sia una cosa di cui andare fieri. Ho sconfitto i miei demoni e sono passato dall’altra parte. Quindi sto concentrando tutte le mie energie sulla musica, sul metal”.

QUINDI POSSIAMO DIRE CHE IL METAL TI HA SALVATO LA VITA?
“Certo, mi ha salvato la vita di nuovo. Me l’ha salvata una prima volta quando suonavo nei Sepultura. Molti dei nostri amici erano entrati in brutti giri di droga e criminalità, e sono morti di overdose, e il fatto che noi abbiamo scelto la musica ci ha tenuto lontani da certe cose. E tanti anni dopo, il metal mi ha salvato di nuovo. Secondo me è una grande forma d’arte, che può davvero salvare le persone dalla rovina”.

ULTIMA DOMANDA PRIMA DI LASCIARTI TORNARE AL TUO SOUNDCHECK… CON LA REUNION DEI SEPULTURA CHE DIVENTA SEMPRE PIU’ UNA COSA LONTANA, PENSI CHE SMETTERAI DI SUONARE LE CANZONI DEI SEPULTURA NEI LIVE O LE RIPROPORRAI ANCORA?
“Sì, riproporrò ancora qualcosa con i Soulfly, un paio di canzoni, ma non credo proprio che ci sarà più una reunion, dal momento che è triste vedere quando una band continua a scendere, suonando per sempre meno gente”.

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