SOUND STORM – Nuove frontiere symphonic power

Pubblicato il 14/03/2010 da

Con la loro ultima fatica dal titolo “Twilight Opera”, gli italianissimi Sound Storm hanno raggiunto la piena maturità artistica e anche il grande pubblico del panorama metal internazionale. Pur partendo da un genere alquanto stereotipato, la band ha saputo donare al proprio sound quel tocco di originalità che le ha permesso di confezionare un lavoro che la critica ha accolto, ovunque, in maniera entusiastica. Metalitalia.com ha avuto l’occasione di intervistare la band e, naturalmente, non si è fatta scappare l’opportunità. Ecco a voi cosa ci hanno raccontato a proposito della loro ultima release e non solo…


SIETE UNA NOVITA’ NEL PANORAMA MAINSTREAM MUSICALE ITALIANO: VI PRESENTATE AI LETTORI DI METALITALIA.COM?

Sadwise: “I Sound Storm nascono circa dieci anni fa nella scena underground di Torino, dal mio incontro con Dusk. Eravamo poco più che ragazzini, ma qualcosa era già chiaro nelle nostre “giovani menti”: i Sound Storm non sarebbero mai stati una band “da sala prove”, con la quale passare qualche ora di relax e provare qualche nuova canzone di tanto in tanto. Il nostro scopo è sempre stato quello di creare buona musica, unendo le nostre idee e cercando di trovare quel tocco di originalità nella stesura dei brani che ci ha sempre contraddistinto.
La band è cresciuta in seguito all’ingresso di Letstat alla voce, Max al basso e Alexandros per ultimo alle tastiere, il quale, pur essendo nella band solo in seguito alle registrazioni dell’album, ha già creato il suo stile personale a livello di arrangiamenti in sede live e, di sicuro, con una forza presenza scenica, ha arricchito ancora di più la nostra “famiglia”.”
 
SPULCIANDO NELLA VOSTRA BIOGRAFIA HO LETTO CHE SIETE ATTIVI DA CIRCA UN DECENNIO, MA L’ESORDIO DISCOGRAFICO ASSOLUTO E’ AVVENUTO SOLO NEL 2006 CON “THE STORM IS COMING…”; C’E’ UNA RAGIONE PARTICOLARE?
Dusk: “All’inizio eravamo un semplice gruppo di amici che si divertivano in sala prove. Solo dopo qualche anno ci siamo resi davvero conto delle potenzialità e, fatti i dovuti cambi di line-up, abbiamo iniziato a fare sul serio. “The Storm is coming…” infatti è il nostro primo demo ufficiale, poi c’è stato un Ep autoprodotto (“Northern Wilderness” del 2007), e infine il nostro debutto ufficiale in tutto il mondo. “Twilight Opera”, che ci ha permesso di raccogliere risultati insperati fino a poco tempo fa. Ora stiamo recuperando il tempo perso però, siamo già al lavoro sul nuovo album”.

“TWILIGHT OPERA”, PUR ESSENDO SOLO IL VOSTRO SECONDO ALBUM, MOSTRA LA MATURITA’ TIPICA DI UNA BAND DI SUCCESSO; COM’E’ NATO QUESTO ALBUM? QUAL’E’ STATO IL PROCESSO CREATIVO?
Letstat: “Nel corso di questi ultimi abbiamo cercato di creare qualcosa che rispecchiasse la nostra vera natura nel fare musica ricercando atmosfere e sensazioni dalle sfumature gotiche sia per quanto riguarda le musiche e liriche.
Il nostro intento è di traghettare l’ascoltatore all’interno del brano, come in una sorta di colonna sonora che traduce la musica in sfumature emotive. Ogni brano racchiude varie sfaccettature della mente umana, portata all’esaltazione o spinta  verso il male  da un oscuro disegno che la autodistruggerà. Concludo dicendo che per la totale comprensione di “Twilight Opera” bisogna dedicarsi totalmente ad esso,  come ad una delicata ma focosa amante”.

UNA CARATTERISTICA IMPORTANTE DEL VOSTRO SOUND E’ L’INFLUENZA DELLA MUSICA CLASSICA E GLI OTTIMI ARRANGIAMENTI; CHI SI OCCUPA DI TUTTO QUESTO?
Dusk: “Mi occupo personalmente degli arrangiamenti orchestrali e corali, su “Twilight Opera” sono praticamente tutta farina del mio sacco. Per quanto riguarda invece il resto, ognuno dà un grande contributo personale alla propria parte, ed è questo che crea l’impronta Sound Storm. Sul nuovo materiale a cui stiamo lavorando invece, è entrato anche Alexandros nel processo compositivo degli arrangiamenti, dando ancora maggiore completezza al lavoro. Il nuovo album sarà ancora più complesso e articolato, non in senso negativo, ma, come detto prima, completo”.
Alexandros: “Al momento del mio ingresso, mi resi subito conto che i Sound Storm erano un gruppo dalla forte personalità e con uno stile già marcato e personale, per cui l’obbiettivo è ora di crescere tutti insieme, e nel mio caso specifico di inserire il mio stile musicale in questo contesto senza sbavature e forzature… il risultato deve essere il più armonioso possibile, affinchè la band cresca giorno e si evolva in continuazione. E’ davvero faticoso, ma posso dire che dai pezzi che stiam scrivendo per il prossimo disco ne saremo ripagati alla grande.
Il mio unico rimpianto è di essere entgrato nella band a registrazioni, mixaggio e mastering finiti…penso che avrei potuto fare un ottimo lavoro su Twilight Opera e il disco avrebbe suonato in maniera ancora più “grossa” e teatrale…. vuol dire che mi rifarò nel prossimo futuro!”

UN’ALTRA PARTICOLARITA’ DELLA VOSTRA MUSICA E’ L’INFLUENZA DEL PROG, PER INTENDERCI QUELLO SUONATO DA KAMELOT E SYMPHONY X; AVETE INTENZIONE DI CONTINUARE IN FUTURO CON QUESTA COMMISTIONE DI GENERI, OPPURE VOLETE CONCENTRARVI SU DI UN GENERE IN PARTICOLARE?
Sadwise: “Continueremo senza dubbio a mantenere la matrice sinfonica e power nei nostri futuri brani, ma stiamo puntando senza dubbio alla cattiveria death-thrash che si può riscontrare in canzoni quali Torquemada ad esempio. Vogliamo creare un sound ancora più “particolare”…una sorta di thrash-death con orchestrazioni sinfoniche. Vedremo cosa sarà possibile fare!”
Alexandros: “Bisogna rinnovarsi, tentare strade che non siano state ancora battute, o perlomeno poco frequentate.. come ha detto Sadwise , nel prossimo lavoro ci saranno molti più richiami al death e al trash, il power sarà sempre meno presente, più orchestrazioni e nuovi suoni…. ma questo non vuol dire un disco finto che non sia riproducibile dal vivo se non con basi su basi… tutto sarà perfettamente riproducibile sul palco con le nostre mani, o quantomeno riarrangiato!”

VISTO IL GENERE MUSICALE CHE TRATTATE, E’ NORMALE CHE DI FRONTE AD UN ESORDIO DI QUESTA CARATURA INIZINO I PARAGONI CON I SOLITI COLLEGHI ILLUSTRI; VOI A CHI VI SENTITE PIU’ VICINI MUSICALMENTE?
Letstat: “Diciamo che noi Sound Storm  abbiamo sempre voluto distinguerci dalla massa, anche se sappiamo come sia difficile farlo. Molte critiche ci hanno paragonato a diversi gruppi di cui magari non abbiamo neanche un cd , ma questo penso sia una cosa che capiti spesso a molti altri gruppi. La nostra forza è quella di essere molto vari nelle individualità, infatti ognuno di noi predilige diversi generi e band, andando così a ricreare qualcosa di unico. Per quanto mi riguarda non c’è un gruppo a cui mi senta vicino musicalmente , come tutti ho grandi maestri, ma di certo i Sound Storm si sono evoluti in autonomia , non come band cloni con cui abbiamo avuto il piacere di suonare .

COME VEDETE IL PANORAMA MUSICALE DEL POWER SINFONICO?
Dusk: “Come alla maggior parte dei musicisti nemmeno a noi piace dare un’etichetta al proprio lavoro. Se però vogliamo parlare di sonorità a noi accostabili, posso dirti che chi si cimenta in un genere così complesso al giorno d’oggi non trova davanti a sè una strada semplice: se già il metal è un genere di nicchia, quello del “power sinfonico” in questo momento è forse il genere più di nicchia all’interno del metal stesso”.

E INVECE IL PANORAMA METAL IN GENERALE?
Dusk: “Ricollegandomi alla domanda precedente, posso affermare con una certa sicurezza che, a mio parere, il metal si divide in due grandi tronconi: da una parte il metal super estremo, etichettato con i nomi più esotici che possano venire in mente,  che è quello più in voga negli ultimi anni; dall’altra il metal “lecchino” che si avvicina sempre più al rock o al pop, il quale fa vendere perchè di facile ascolto e quindi sempre ben voluto dalle case discografiche. Chi sta nel mezzo, cioè chi unisce al suo bagaglio (magari già contaminato da altro) influenze di questi due tronconi, finisce per essere etichettato dai meno attenti come “già sentito”. Ci sono tanti gruppi dei due tronconi di cui sopra che sono, secondo me, stravalutati, e altri nel “mezzo”, che seppur famosi non hanno il riscontro che meriterebbero”.

NELLA MIA RECENSIONE AL VOSTRO ALBUM NON HO AVUTO TIMORE NEL DEFINIRLO UN CAPOLAVORO; MI RISULTA CHE ABBIATE AVUTO OTTIMI RISCONTRI DI CRITICA E DI VENDITA E I COMPLIMENTI DI UN CERTO BRUCE DICKINSON…; COME VIVETE IL RAPPORTO CON QUESTO IMPREVISTO E IMMEDIATO SUCCESSO?
Dusk: “Ti ringrazio per il complimento, non può che fare un immenso piacere vedere ricompensato il proprio duro lavoro. La stragrande maggioranza della critica ha apprezzato grandemente “Twilight Opera”, a volte in modo del tutto insperato. E’ chiaro che ci sono i gusti personali e, ancora di più, la disattenzione o i pregiudizi, per cui alcune (per fortuna pochissime) volte siamo stati penalizzati. Ma va bene così, ognuno è libero di dare il proprio giudizio, soprattutto quando la fonte è autorevole come un certo Bruce Dickinson! A prova di quello che ho detto posso dirti che in una recensione il giornalista diceva “peccato che i suoni di orchestra siano finti…”, quando proprio la presenza di una sezione d’archi e di un coro di 9 elementi sono stati quel quid pluris che ci ha consentito di produrre un album di questa qualità”.

AVETE INTENZIONE DI INTRAPRENDERE UN TOUR DI SUPPORTO ALL’ALBUM?
Dusk: “Certamente. Io che mi occupo del management del gruppo posso dirti che a Giugno saremo in tour due settimane in Messico. Anche questo risultato impensabile fino a pochi mesi fa, ma che ora si è concretizzato e non possiamo che essere fieri di ciò che abbiamo fatto finora. Per quanto riguarda l’Europa stiamo lavorando in queste settimane ad un tour che probabilmente partirà a Settembre. Intanto invitiamo tutti i lettori di Metalitalia al release party di “Twilight Opera” e alla presentazione del videoclip di “Torquemada” il 19 Marzo al Faster-Fabrik di Moncalieri (TO): non mancate perchè ne varrà davvero la pena!”

CON CHI VI PIACEREBBE CONDIVIDERE UN GIORNO IL PALCO DI UN GRANDE CONCERTO?
Sadwise: “Abbiamo condiviso il palco con band quali Blind Guardian, Angra e Vision Divine… sono state esperienze uniche e molto positive. Credo che, se dovessimo elencare tutte le band per le quali abbiamo molta stima, credo che un’intervista intera non basterebbe! Personalmente vorrei rivedere in auge i grandi Lost Horizon, che hanno calcato le scene ormai un decennio fa…un duetto Letstat/Heiman potrebbe far venire davvero i brividi.
Dusk: personalmente mi piacerebbe condividere il palco con la band italiana che più ha contribuito ad esportare nel mondo della musica nostrana, i Rhapsody. E poi mi piacerebbe molto suonare con Symphony X e Children of Bodom, gruppi dove ci sono i miei chitarristi favoriti di sempre (Michael Romeo e Alexi Laiho)”.
Alexandros: “Kamelot e Symphony X sicuramente…. dopo aver suonato con Blind Guardian, Angra e Vision Divine, ci è venuta uan fame di grandi palchi non da poco e siam sempre più determinati a ottenere quello che vogliamo”.

VI LASCIO CAMPO LIBERO PER I LETTORI DI METALITALIA.COM.
Dusk:  “Grazie per lo spazio che ci avete concesso e grazie per essere arrivati fin qui a leggere. Vi invito a dare una chance a Twilight Opera”, credo che, se prestata la dovuta attenzione, si possano trovare alcune cose che non non ci si aspetterebbe mai di trovare! E, ovviamente, vi invitiamo a venire ai nostro concerti, il primo dei quali il 19 Marzo a Torino! Rock On!”

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