Difficile, nella musica d’oggi, inventarsi qualcosa di nuovo: negli ultimi anni, inutile negarlo, di band con personalità ne sono uscite sul mercato, ma a livello puramente stilistico dobbiamo ammettere che i revival sono la materia più diffusa. Gli Steel Panther fanno parte proprio di questa categoria, con un sound ed un’immagine pescata direttamente dagli anni ’80, ma allo stesso tempo con un songwriting convincente e una buona personalità. Proprio nel clima elettrico della prima volta italiana degli Steel Panther, abbiamo incontrato per voi il simpatico e carismatico singer Michael Starr.
E’ LA PRIMA VOLTA IN ITALIA DEGLI STEEL PANTHER. QUALI ASPETTATIVE AVETE?
“Siamo molto eccitati da questa prima volta, non siamo mai stati in Italia ed avere a che fare con un pubblico nuovo é super eccitante. Abbiamo viaggiato in lungo e in largo ed ora siamo qui, e il pubblico sarà pronto per gli Steel Panther! Super eccitante!”.
QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE TRA IL NUOVO ALBUM “BALLS OUT” E IL PRECENDENTE “FEEL THE STEEL”?
“’Feel The Steel’ trattava di sesso, droga e feste selvagge, mentre il nuovo ‘Balls Out’ tratta di feste selvagge, droga e sesso, dunque cambia l’ordine delle cose ma non la sostanza; ‘Feel The Steel’ é un disco spinto e ‘Balls Out’ per certi versi potrebbe sembrarlo meno, ma in realtà è solo l’ordine che cambia, siamo ancora noi”.
COME SONO AVVENUTE LE COLLABORAZIONI CON CHAD KROEGER E DANE COOK?
“Con Chad Kroeger ci siamo incontrati a Vancouver durante un tour: eravamo usciti per strip club con le varie band e a un certo punto abbiamo deciso di andare a casa sua, una grande villa in cui abbiamo festeggiato per tre giorni. All’interno della villa c’era uno studio di registrazione e lui lì ha avuto un’idea per una canzone: ‘Hey, che ne dite di ‘It Won’t Suck Itself’ [non si succhia da solo, ndR]?’. Abbiamo pensato: ‘grande!’. Utilizzando quel titolo, abbiamo successivamente creato la musica in un giorno, l’abbiamo registrata nello stesso tempo, ed ecco la canzone. Il chitarrista degli Extreme, Nuno Bettencourt, ha suonato l’assolo. E’ stato molto fico. L’abbiamo incontrato nel backstage, lui ora suona anche con Rihanna…conoscete Rihanna? Insomma, era nel backstage di un nostro concerto e gli abbiamo chiesto se gli andava di suonare un assolo nel nostro disco, e lui: ‘Certo!’. E’ bastato mandargli la canzone via email, ha registrato l’assolo a casa e poi ce l’ha rimandato indietro sempre via email. Dane Cook di solito apre i nostri concerti quando suoniamo ad Hollywood, con alcuni pezzi comici; solitamente viene cacciato dal palco, ma noi lo teniamo lo stesso, ci fa compassione”.
LA MAGGIOR PARTE DEI VOSTRI TESTI RIGUARDA IL SESSO. DOVE PRENDETE L’ISPIRAZIONE, WEB, FILM O VOSTRE ESPERIENZE PERSONALI?
“Solitamente sono ispirato dalle mie esperienze con le donne: é eccitante, perché se ci pensi il sesso fa girare il mondo, é la cosa più importante nella cultura odierna e noi cerchiamo di promuoverlo, di salvare in qualche modo il sesso. Ad esempio, mai venire nella vagina di una donna perché rischi di farla rimanere incinta, non è sicuro e ci sono delle responsabilità con i futuri figli, dunque sbor*arle in faccia! Posso dirlo?”.
QUANTO E’ IMPORTANTE IL LOOK PER GLI STEEL PANTHER?
“Il look e gli Steel Panther sono una cosa sola, siamo orgogliosi del nostro aspetto visuale! Molte band fanno confusione sull’ordine delle cose, in realtà non ci sono dubbi: non è importante come suoni, ma innanzitutto come appari. La prima cosa che il pubblico guarda quando usciamo là fuori sul palco siamo noi, io che scuoto la testa piuttosto che Satchel come si muove con la chitarra; solo dopo tre canzoni iniziano ad ascoltare la musica veramente…é un po’ come per un ragazzo che incontra una ragazza, inizialmente sarà colpito dal suo aspetto, non da quello che dice”.
AVETE INIZIATO COME COVERBAND DEI VAN HALEN, HAI AVUTO MODO DI SENTIRE IL LORO NUOVO ALBUM? COSA NE PENSI?
“No no, io e Satchel suoniamo insieme da più di ventinove anni ed abbiamo fatto diverse…come dire…variazioni. Non so se prima ci hai visto litigare (in effetti, durante i preparativi per le riprese, i due hanno inscenato un simpatico siparietto urlando come pazzi, ndR)… Durante questi anni siamo stati insieme, ci siamo mollati e poi ci siamo ripresi ancora su un altro progetto, rimollati e così via. Ma credo che gli Steel Panther siano il progetto che, almeno fino ad oggi, veramente sta determinando chi siamo come musicisti”.
AVETE SEMPRE UN SACCO DI GRANDI OSPITI DURANTE I VOSTRI SHOW, MA CHI TI PIACEREBBE AVERE SUL PALCO ANCORA?
“Chi vorrei avere? Mi piacerebbe duettare con Axl Rose, perchè penso che sia un cantante sorprendente. Certamente lui non è mai puntuale sul palco, ma va bene così…e poi vorrei anche cantare con Eddie Van Halen. Questi sono i miei due preferiti…e sarebbe davvero figo! Perchè Eddie Van Halen é davvero bravo, lo sai, é così fantastico…non è mai stato eguagliato da nessun altro, io lo definisco il ‘padrino del metal’”.
NON AVETE MAI INVITATO, ED EVENTUALMENTE VI PIACEREBBE INVITARE SUL PALCO, TIGER WOODS?
“No, non ho mai sentito che Tiger Woods abbia alla nostra canzone o roba simile… Come Kanye West o Fifty Cent, nessuno ha detto una parola… veramente, è solo questione di tempo, te lo garantisco: dodici mesi da questo video a partire da ora e noi avremo dei problemi legali con questa canzone”.
AVETE LAVORATO CON JAY RUSTON PER ENTRAMBI I DISCHI “FEEL THE STEEL” E “BALLS OUT”. CHE RAPPORTO AVETE CON LUI?
“Penso sia una persona pazzesca. Avevo un personal trainer che aveva una band e mi fece sentire alcuni pezzi del suo CD con un sound incredibile, e dunque mi parlò del produttore Jay Ruston. Noi all’epoca cercavamo qualcosa di simile per ‘Feel The Steel’ e in effetti affidandoci a lui abbiamo ottenuto il suono che volevamo. E’ un grande produttore, con cui diventa facile lavorare, non fa confusione né ti mette paura, ma soprattutto ti sprona a fare sempre meglio, e questo credo sia molto importante”.
QUALI SONO GLI OBIETTIVI DEGLI STEEL PANTHER PER IL PROSSIMO ANNO?
“La dominazione del mondo! Il primo obiettivo é dominare il mondo, ma uno dei miei desideri più profondi è quello di essere la prima band a suonare sulla Luna…”.
IN CHIUSURA, HAI QUALCOSA DA DIRE ALLE LETTRICI ITALIANE DI METALITALIA.COM?
“Se vi piace l’heavy metal, non dimenticatevi di rasarvi la vagina prima di venire al concerto e non indossate il reggiseno. Ah: anche la biancheria intima è inutile”.
Si ringrazia per il prezioso contributo Valentina Piccione