SUBLIMINAL CRUSHER – Omologation vs. freedom

Pubblicato il 25/12/2005 da


Dopo un demo, “Life Drought”, che aveva posto all’attenzione delpubblico e degli addetti ai lavori il nome dei Subliminal Crusher, laband torna con un album micidiale, perfetto punto d’incontro tra thrashe death. Metalitalia.com non poteva esimersi dall’andare a fare quattrochiacchiere con i Hatewerk, Jericho e Elvys, che si sono rivelati treinterlocutori attenti, simpatici e assolutamente disponibili, che cidescrivono nel dettaglio il nuovo “Antithesis” e non solo. Ecco ilresoconto della chiacchierata…


INNANZITUTTO COMPLIMENTI PER IL VOSTRO ALBUM D’ESORDIO, AVETE FATTO DAVVERO UN OTTIMO LAVORO…

HatewerK: “Grazie mille, ci tenevamo a poter dire ‘buona la prima!’, è un bel biglietto da visita per chi ancora non ci conosce, edanche una conferma per chi era rimasto incuriosito da ‘Life Drought’.Il processo di creazione del disco è stato molto lungo, forse pertroppa pignoleria mia in fase di mixaggio e produzione, ma la voglia dinon lasciare nulla di intentato è stata troppo forte”.
Jerico: “…ed alla fine siamo decisamente soddisfatti del prodottofinale, sia a livello sonoro che grafico. Ora speriamo di riuscire afare un buon lavoro di promozione dello stesso sia tramite i media chea livello live”.

VOLETE PARLARCI UN PO’ DI VOI PER FARVI CONOSCERE MEGLIO?
Jerico: “Per tappe… la band nasce nel 2002… registra il primo demo‘Life Drought’ nel 2003… suona da morire nel 2004… e finalmente nel2005 riesce ad ottenere ‘Antithesis’, che per i Subliminal Crusherrappresenta la prima ‘sortita’ a livello professionale. Credo che‘Antithesis’ sia un valido biglietto da visita che ben rappresenta ilsound e l’attitudine SubCrush”.
Elvys: “… e come primo vero biglietto da visita spero anche cherappresenti solo l’inizio di un percorso musicale, e di una crescita alivello soprattutto stilistico e di sound globale”.

AVETE INTITOLATO UNA TRACCIA “I.R.A.Q.”: DI COSA TRATTA? SIETE SCHIERATI POLITICAMENTE?
HatewerK: “No non siamo schierati, o meglio, la nostra musica non haaffatto connotazioni politiche e non riflette nulla dei nostri pensieripolitici – il testo di ‘I.R.A.Q.’ è nato dal nostro cantante Toozquando la guerra in Iraq era ancora nel pieno del suo svolgimento. E’un testo che vede la guerra dal punto di vista di chi si trova presotra le due fazioni, conscio del fatto che il suo popolo sta morendo pervolere di chi non si ferma di fronte a nulla pur di ottenere il dominiodel territorio e le sue risorse – nulla di fazioso, quindi”.

DI COSA PARLANO LE ALTRE TRACCE? PURTROPPO NEL PROMO ARRIVATOCI NON ERANO PRESENTI I TESTI…
HatewerK: “Be’, non è che nel promo che hai manchino i testi: il fattoè che è stata una scelta nostra non inserirli nello sleeve, e lasciaresolo una frase rappresentativa. Comunque sia, i temi affrontati da Tooznelle lyrics sono abbastanza variegati, ma ognuno di loro mette in luceun’antitesi, fisica o immateriale, che costituisce il filo conduttoredel disco”.
Elvys: “Per quanto mi riguarda, sento di potermi vantare dei testi chescrive il nostro Tooz, in luce del fatto che sono molto personali eprofondi. In particolare quello di ‘Slavery’ è decisamente ‘intimo’.Chissà che a breve non vengano inseriti nel nostro sito web”.

DAI TEMPI DEL VOSTRO DEMO “LIFE DROUGHT” COSA AVETE COMBINATO?
HatewerK: “Come band, abbiamo suonato tanto, ovunque e a (quasi)qualsiasi condizione, pur di farci conoscere (e di rincorrere quel‘sogno della vita on-the-road’ che la maggior parte di noi Subliminalnon ha potuto vivere in età adolescenziale, aggiungerei) – comesingoli, invece, abbiamo lavorato ognuno su caratteristiche diversedella band: ad esempio io e Jerico abbiamo formato una affiatata‘coppia d’attacco’ per quello che riguarda la promozione della bandonline e non, con tutto ciò che ne consegue (simpatie-antipatiecomprese)…”.
Elvys: “Io in particolare mi sono concentrato nella scrittura erealizzazione dei brani in pre-produzione, e sono attualmente al lavoro(con gli altri ragazzi della band) per il successore di ‘Antithesis’”.
Jerico: Il demo ci ha permesso di farci conoscere e di collezionare unaserie infinita di contatti. Ci si augura che con ‘Antithesis’ questotrend continui e che si possano realizzare i vari progetti pianificatidal momento della formazione della band”.

MI SEMBRA CHE, RISPETTO AL DEMO, QUESTO “ANTITHESIS” SIA MAGGIORMENTE VOTATO AL THRASH DI MATRICE SVEDESE, SBAGLIO?
HatewerK: “Parte del materiale contenuto in questo disco appartienealla preistoria dei Subliminal (vedi ‘Unfertile’, ‘Poetry’, la stessa‘Affection’), essendo pezzi che per motivi di tempo non sono statiinseriti in ‘Life Drought’ – quindi le influenze swedish che senti sonoda sempre presenti in chi ha fondato i Subliminal – per quanto miriguarda, nei due pezzi che ho composto (‘Fuck-Simile’ e ‘Slavery’), hocercato di apportare il mio contributo al sound virandolo un po’ piùverso qualcosa di americano, filone che apprezzo molto di più; maovviamente i binari della band sono quelli tracciati da ‘Life’ e da chiha avuto in primis l’idea di metter su la band, quindi più ‘fuori’ ditanto non ci si può andare… non è lo scopo della band”.
Jerico: “A mio modo di vedere, la cosa fondamentale è riuscire atrovare i compromessi necessari per suonare la propria musica, ossia lamusica come ognuno di noi cinque la vede. È chiaro che ogni elementodella band ha i suoi background musicali e le sue ‘personali’ passioni…per fortuna questo non può essere che un fattore propositivoall’unicità della proposta SubCrush. Sicuramente, le primecomposizioni… quelle realizzate senza l’apporto dell’’americano’HatewerK e presenti nel nostro primo demo… non presentavano alcunesoluzioni invece presenti in ‘Antithesis’. Ma credo sia una cosanormale che faccia parte dei normali stadi di crescita di un gruppo…suppongo”.
Elvys: “Concordo pienamente con Jerico, non riesco ad inquadrare‘Antithesis’ con un etichetta conosciuta, se non con quella ‘SubCrush’!Sento veramente che l’anima dei brani contiene una parte di tutti noi”.

NON TEMETE CHE QUESTA MAGGIORE PRESENZA DELLO SWEDISH THRASH POSSA IN QUALCHE MODO OMOLOGARVI TROPPO ALLA SCENA ATTUALE?
HatewerK: “Sì, io vivo questo timore e proprio per questo cerco ancoraoggi di variare la proposta dei Subliminal per quanto concerne iprossimi pezzi; ma ciò non è dovuto alla paura di venir catalogati come‘modaioli’: i trend, si sa, vanno e vengono, e il trend del thrashsvedese è già da un bel po’ che sta scemando a favore di nuoveprimedonne come il metalcore (anch’esso alla frutta, sinceramente) –piuttosto la paura è di diventare, disco dopo disco, pezzo dopo pezzo,cloni di noi stessi e di chi ci ha preceduto indicandoci la via… Conquesto non voglio dire che ci sia un tentativo di snaturare il soundtipico dei Subliminal, lungi da me, quanto piuttosto un cercare dievitare banalità, cose già sentite mille volte e versioni 2.0, 3.0, 4.0di pezzi già fatti”.
Jerico: “L’opinione della gente è importante, ed essere etichettati nonè sempre piacevole. Credo che gruppo a modo suo rappresenti qualcosa diunico e che associare un genere ad un nome risulti il più delle volteriduttivo. Per quanto mi riguarda, penso solo a divertirmi ed acontinuare a fare quello che mi piace fare nel migliore dei modi…senza pensarci troppo (altrimenti mi finisce il divertimento)!”

LEGGO NELLA BIO CHE AVETE ANCHE ALTRI PROGETTI: CE NE VOLETE PARLARE?
HatewerK: “Per ora, la mia unica band sono i Subliminal – preferiscodedicare energie musicali residue ad altro, e proprio per questo,spinto dai complimenti ricevuti per la produzione di Life Drought eAntithesis, sto iniziando a mixare dischi di altre band (attualmentesto lavorando sul disco degli amici Near Death Experience), ovviamentea prezzi… stracciati, visto che non è il mio lavoro principale, e cheper ora devo pensare a costruirmi un curriculum e una reputazione… poiDOPO alzerò i prezzi (ride, ndA)!”.
Jerico: “Be’… i miei attuali progetti in ambito musicale vedono, oltrealle attività con i Subliminal Crusher (dall’aspetto meramentepromozionale, all’organizzazione dei live, fino alla realizzazione diun video di una song di ‘Antithesis’ ed alla continua creazione dinuovi brani), anche la preparazione della prossima release dei cariS.R.L., la gestione della mia webzine Metalwave, e la conduzione delprogramma radiofonico Metalwave On-Air”.
Elvys: “Potremmo riempire un intero sito web con tutti i progetti neiquali mi ritrovo coinvolto! Semplicemente, diciamo che in ambito metalcondivido l’avventura S.R.L. insieme a Jerico e Rodeath, attualmenteconcentrata nella scrittura del nuovo album”.

RIUSCITE A SUONARE DAL VIVO LA VOSTRA PROPOSTA?
HatewerK: “Veramente è il contrario; il nostro sogno sarebbe quello diriuscire a trasmettere anche su disco l’energia e il coinvolgimento cheriusciamo a generare dal vivo – non lo dico io, lo dice chi ci ha vistoalmeno una volta in ambito live… Per quanto buona possa essere unaproduzione e un mixaggio, nulla può restituire il senso di fisicità chesi prova vedendo ad esempio Rod suonare la batteria dal vivo, o Toozarrampicarsi in ogni dove e arrivare ai suoi limiti fisici come se nonci fosse un domani… Se sono così orgoglioso di suonare nei Subliminalnon è certo per l’aver messo fuori un buon disco o due, ma è per itanti attestati di stima e ‘stupore’ da chi ci viene a vedere dal vivo”.
Jerico: “Fortunatamente riusciamo a realizzare molte date con la band,ed ogni volta è una festa…nel vero senso della parola. Le sensazioniche si provano nel vedere la gente li davanti che scapoccia e canta letue canzoni è qualcosa di non descrivibile a parole! Certo… la‘perfezione’ sonora che può essere proposta in un CD è un po’ piùcomplicata da realizzare dal vivo (soprattutto se hai presente leattività motorie di ‘sti cinque matti!) ma alla fin fine…nessuno s’èmai lamentato delle imprecisioni! Più che altro le lamentele erano perla cervicale e le ossa rotte!”.

TRAVOI, GLI INFERNAL POETRY, I RESURRECTURIS E ANCHE I DUALITY, LA SCENAESTREMA NEL CENTRO ITALIA SEMBRA VIVA E PULSANTE: CE LO CONFERMI?
Jerico: “Ti ringrazio per averci associato a gruppi che stimo molto perla loro proposta e soprattutto per la loro professionalità! Ti confermosenza ombra di dubbio che le attività in Italia (e non solo nel centro)sono in crescente movimento. Si sta creando un buon indotto, tra localiche propongono live metal, agenzie di promozione e gli stessi gruppi,veramente degno di nota. Ora rimane solo da educare un po i ‘metallari’a spostarsi a più di dieci metri da casa per andare a vedere unconcerto”.
HatewerK: “Gli Infernal sono bravissimi, abbiamo suonato insieme aTropea quest’estate e il responso del pubblico nei loro confrontibastava da solo a far capire quanto questa band abbia saputo garantirsila stima dei fan.. Le altre due band, chiedo venia, non le conosco…Posso però citarti tante altre band che rendono la scena estrema delcentro una delle più vitali degli ultimi anni: Eyeconoclast, Scum,Sudden Death, T.E.R., VII Arcano, tanto per citare i primi che mivengono in mente…”.

COME MAI AVETE SCELTO PROPRIO DI COVERIZZARE “INTO THE PIT” DEI TESTAMENT?
Jerico: “Sicuramente per rendere omaggio ad una della band chemaggiormente ha influenzato il nostro modo di vedere la musica.L’ultima versione di ‘Into the Pit’ riproposta nel loro recente ‘FirstStrike Still Deadly’ è stata per noi una sorta di ‘apertura mentale’ afavore delle nostre sonorità. Tra le varie cover che normalmenteinseriamo a rotazione nei nostri live, ‘Into the Pit’ c’è sembrata lapiù adatta a prendere parte ad ‘Antithesis’”.

COSA RAPPRESENTA L’ARTWORK? NELLA SUA SEMPLICITÀ RISULTA PARECCHIO INQUIETANTE.
HatewerK: “Grazie, l’idea per l’artwork mi è venuta proprio mentremixavo il disco, notando per la prima volta ciò che ho detto prima, ecioè il comune denominatore dei pezzi, l’antitesi.. La copertina bene omale è legata a questo concetto, più specificatamente all’idea di‘standardizzazione Vs libertà di pensiero’ espressa bene nella opener‘Fuck-Simile’ e in ‘Technocratic’ – da qui la contrapposizione tral’idea di un altoparlante che può rappresentare sia il ‘comando’, chela libertà residua dell’uomo, ovvero quella di ascoltare i suoni chepreferisce… Dietro di esso, una folla indecisa e conformata, o personeche guardano allo speaker con speranza e voglia di riscatto?“.

COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON L’ETICHETTA DISCOGRAFICA?
Jerico: “Semplicemente guardandoci un po’ intorno tramite internet edinviando il nostro materiale alle etichette che ritenevamo le piùinteressanti. La NewLM di Luigi Mazzesi è stata poi quella che ci hafatto la migliore proposta, tra stampa promozione e distribuzione, enoi siamo stati ben contenti di iniziare questa collaborazione”.

QUALI SONO LE VOSTRE INFLUENZE E COSA ASCOLTATE AL MOMENTO?
HatewerK: “Io vengo da due decenni di ascolti metal, durante i quali lacostante è stata il thrash della Bay Area e i suoi alfieri… poi nelcorso degli anni ho accostato a questo caposaldo una serie di ascoltidettati dai gusti del momento. Volendo, come gruppi cardine della mia‘carriera da metallaro di merda’ (sic!, ndA) cito ovviamente Metallicafino al Black Album, Fear Factory, Meshuggah, Atheist, Pantera, G n’R,Slayer, Anthrax… Attualmente invece non sto ascoltando un cacchiocausa rottura dello stereo della macchina! Ma sono mesi che l’unicodisco fisso nella mia playlist giornaliera è quel capolavoro cherisponde al nome di ‘Epitaph’ dei Necrophagist… spaventoso”.
Jerico: “Al momento…ascolto veramente tanta roba anche perché secondome è importante ascoltare di tutto (e quando dico ‘tutto’ intendo daBach ai Cannibal Corpse)! Certo è che le mie perle rimangono sempre TheHaunted, Nevermore, Testament, Death e Pantera”.
Elvys: “Io probabilmente sono il più atipico tra tutti, faccioveramente ascolti di ogni tipo, anche al di fuori dell’ambito metal.Attualmente devo dire che sto ascoltando molti dischi della nostrascena come l’ultimo degli Hyades e dei The Famili”.

MI SEMBRA DI AVER CHIESTO TUTTO: CONCLUDETE PURE VOI COME MEGLIO CREDETE.
HatewerK: “Così tanto per un’intervista non avevo chiacchierato mai!Ringrazio te e la webzine per l’ospitalità concessaci, e invito chi nonl’avesse già fatto ad entrare in contatto con il mondo dei SubCrush,magari potete iniziare scaricando qualche mp3 e video dal nostro sitowww.subcrush.it , poi magari venendo a vederci dal vivo, non ve nepentirete – qualora lo show non fosse poi di vostro gradimento, Jericosarà lieto di rimborsarvi di tasca sua delle spese di viaggio e di uneventuale biglietto!”.
Jerico: “Ehm… stretta di mano no, eh? Seriamente, grazie del vostrospazio e speriamo di trovarci in giro, magari a qualche nostra data(portate il Lasonil)!”.

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