SUICIDAL CAUSTICITY – Le ragioni del declino spirituale

Pubblicato il 03/09/2013 da

La scena toscana, fiorentina in particolare, ha già offerto alle nostre pagine nomi di tutto rispetto: oggi portiamo alla vostra attenzione la chiacchierata che abbiamo fatto con i Suicidal Causticity, che hanno pubblicato quest’anno il lavoro “The Spiritual Decline”, un disco perfettamente bilanciato tra ragione e istinti animali. Abbiamo cercato di capire cosa stesse dietro la loro musica, in modo da poter dare profondità alla prospettiva che – già con la recensione – vi abbiamo offerto su questo gruppo. Buona lettura!

SUICIDAL CAUSTICITY - band - 2013

SIETE UN GRUPPO ESORDIENTE, SICCHE’ VI CHIEDIAMO DI PRESENTARVI: CI RACCONTERESTE LA VOSTRA STORIA? COME SIETE ARRIVATI ALLA FORMAZIONE DEL GRUPPO?
“Il gruppo esiste dall’ormai lontano 2007 ma l’identità iniziale era completamente diversa da quella attuale, sia in termini di line-up che di genere, addirittura di nome! E’ stata un’evoluzione continua partita da un progetto nato quasi per scherzo: andando avanti sentivamo l’esigenza di progredire e migliorare la qualità della nostra musica, ma si può dire che il vero balzo in avanti è stato fatto circa due anni fa, con l’ingresso del nostro attuale cantante, trovando finalmente trovato stabilità e un livello tecnico più che soddisfacente. In un certo senso la “vera” nascita del gruppo può essere stabilita proprio su quest’ultimo cambio di line-up, essendo l’evento che ci ha permesso di chiudere con tutte le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare in passato, oltre che di dare libero sfogo alla creatività e dare un’impronta personale al nostro death metal!”.

ASCOLTANDO IL VOSTRO DISCO CI SIAMO FATTI L’IDEA CHE ABBIATE ACCUMULATO UN CERTO BAGAGLIO D’ESPERIENZA: POTETE CONFERMARE QUEST’IMPRESSIONE? AVETE AVUTO ESPERIENZE SIGNIFICATIVE IN BAND PRECEDENTI?
“Beh, veramente per alcuni di noi l’esperienza è stata maturata proprio all’interno del gruppo. Dario (basso) e Riccardo (chitarra) sono al momento membri attivi degli Exence, mentre Gorgo (voce) ha militato per un lungo periodo negli Orghia, ma niente di più”.

“THE SPIRITUAL DECLINE” E’ UN ALBUM DAVVERO BELLO E INFATTI L’ABBIAMO RECENSITO: VOI COME LO PRESENTERESTE AI NOSTRI LETTORI?
“Semplicemente come un disco death metal che rispecchia l’identità di chi lo suona! Abbiamo sempre tentato di non cadere nel classico clichè death metal, che prevede ‘suonare alla Cannibal Corpse’, ‘alla Deicide’, ‘alla Dying Fetus’ etc. L’impegno maggiore è stato profuso nel tentativo di creare un album che potesse essere distintivo del nostro stile e la nostra speranza è che lo pensino anche gli ascoltatori!”.

SAREMMO CURIOSI DI SAPERE COME IL VOSTRO ALBUM SI RELAZIONA ALLA PERCEZIONE CHE AVETE DELLA REALTA’: CI SPIEGHERESTE COSA, E COME, VI HA ISPIRATO?
“Musica e testi nascono da un interesse particolare verso il lato più primitivo dell’essere umano o, meglio ancora, della natura umana. Il titolo stesso del disco rappresenta la discesa dell’uomo da una sua stessa immagine idolatrata e, volendo, ‘divinizzata’, fino al suo livello più infimo e psicotico, per finalizzare una rappresentazione dell’autodistruttività, che in natura è tipica solamente della nostra razza”.

COME AVVIENE E COME SI SVILUPPA IL VOSTRO PROCESSO COMPOSITIVO?
“Principalmente le strutture basilari dei nostri pezzi vengono composte dal nostro bassista (Dario Lastrucci) per poi essere discusse, abbellite e arrangiate da tutto il gruppo in sala prove”.

CI DITE, INVECE, QUALI GRUPPI VI HANNO SPINTO AD IMBRACCIARE GLI STRUMENTI? QUALI SONO, INVECE, I PIU’ SIGNIFICATIVI PER VOI AL GIORNO D’OGGI?
“I chitarristi (Riccardo Tortoli e Fabrizio Maddaluni) sono ‘nati’ come discepoli del thrash metal vecchia scuola, Gorgo ha scoperto le sue doti di growler tramite i Motorhead (!), Dario ha avuto un’educazione musicale classica e Thomas (batteria) ha cominciato a suonare influenzato da batteristi come Joey Jordison e Gene Hoglan. Attualmente possiamo dire che le nostre maggiori ispirazioni siano gruppi come Cannibal Corpse, Nile, Decrepit Birth, Vader, Hour Of Penance, etc.”.

IL DEATH METAL REGALA GRANDI SODDISFAZIONI, MA DI CERTO NON ECONOMICHE: COME SBARCATE IL LUNARIO?
“Prossima domanda prego?!”.

VISTO CHE CI SIAMO: STATE GIA’ PENSANDO AL VOSTRO PROSSIMO ALBUM?
“Assolutamente si! Abbiamo già qualche pezzo in cantiere di cui siamo molto soddisfatti e già non vediamo l’ora di darlo alla luce!”.

SAREMMO PARTICOLARMENTE CURIOSI DI VEDERE COME FUNZIONANO DAL VIVO LE VOSTRE CANZONI: STATE PROGRAMMANDO QUALCHE TOUR?
“Ci stiamo provando ma ovviamente, per un gruppo esordiente, non è così semplice… Comunque sia, qualcosa si sta muovendo e speriamo presto di poter dare delle news a riguardo!”.

DIVERSI GRUPPI ITALIANI CON CUI ABBIAMO PARLATO, HANNO LAMENTATO QUALCHE DIFFICOLTA’ NEL REPERIRE DATE PER SUONARE, AD ALCUNI ADDIRITTURA VIENE CHIESTO DEL DENARO PER FARLO. A VOI E’ MAI SUCCESSO? COME VI RAPPORTATE O, EVENTUALMENTE, VI RAPPORTERESTE CON QUESTA REALTA’?
“Ci è successo in varie occasioni e, per quanto ritieniamo il concetto di base sbagliato, una volta abbiamo anche accettato: la musica è sempre un investimento e il nostro scopo primario è portare fuori la nostra; purtroppo ci siamo dovuti scontrare con questa situazione ma abbiamo deciso che la musica è più importante dei soldi”.         

UN PENSIERO SULLA SCENA ESTREMA ITALIANA: COME LA TROVATE? COME VI TROVATE?
“C’è di che essere fieri della scena estrema italiana e sopratutto di farne parte! Esistono molti gruppi validissimi come Ade, Bloodthruth, Hideous Divinity, Subhuman, In Case Of Carnage (attualmente alla ricerca di un batterista!), Logic Of Denial e miriadi di altri; la cosa migliore è che esiste un forte senso di aggregazione fra tutti questi gruppi, che cercano tutti di aiutarsi al meglio delle proprie possibilità: probabilmente è proprio questo il punto di forza della nostra scena, ovvero il continuo tentativo di supportare se stessa!”.

SIAMO IN CHIUSURA: PRENDETEVI PURE QUESTO SPAZIO E OCCUPATELO COME PREFERITE.
“Teniamo a ringraziare Claudio Luciani e tutto lo staff di Metalitalia per lo spazio concessoci, nonché tutti coloro che apprezzano e apprezzeranno il nostro lavoro; a chi ancora non ci conoscesse comunichiamo che su Youtube.com può trovare tutto il nostro disco: ascoltatelo e fateci sapere! Se anche dovesse farvi vomitare o venir voglia di offendere tutti i santi, ditecelo!”.

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