Il 2013 ci ha già consegnato un debut album death metal di prim’ordine. Stiamo parlando di “Swallowed By The Ocean’s Tide” dei Sulphur Aeon, formazione che, mescolando vari tipi di death e black metal e atmosfere lovecraftiane, ha dato vita ad una delle opere più intense ed emozionali che le nostre orecchie hanno avuto modo di saggiare negli ultimi tempi. I fan delle vecchia scuola anni Novanta, così come delle derive più raffinate del genere, faranno bene a prestare attenzione alla carriera di questi ragazzi tedeschi, che, a nostro avviso, potrebbero approdare a una casa discografica importante e a conseguenti più grandi riconoscimenti già a partire dalla prossima prova in studio. In ogni caso, ora è bene concentrarsi su quanto di buono espresso su “Swallowed…”, album che ci viene presentato in questa intervista dal cantante M..
PRIMA DI TUTTO, CONGRATULAZIONI PER LA PUBBLICAZIONE DEL VOSTRO PRIMO FULL-LENGTH. COME CI SI SENTE AD AVERO FINALMENTE LÀ FUORI?
“Grazie! Siamo ovviamente felicissimi che il disco sia finalmente disponibile. Abbiamo dovuto attendere un bel po’, visto che lo abbiamo registrato nell’estate del 2012”.
I SULPHUR AEON SONO UNA NUOVA BAND PER LA MAGGIOR PARTE DEI NOSTRI LETTORI. VI VA DI PRESENTARVI BREVEMENTE?
“I Sulphur Aeon sono stati creati da T. nel 2010, quando ha deciso di lasciare la sua vecchia band per fare qualcosa che riflettesse a pieno i suoi gusti. Musicalmente, è del tutto il parto della sua mente: tante idee accumulate negli anni, che hanno finalmente potuto concretizzarsi. Io mi sono unito a lui prima che il primo demo prendesse forma, per incidere la voce e scrivere i testi. Ci conosciamo da parecchio tempo e viviamo insieme, quindi è stato naturale accettare la sua proposta. Una volta confezionato il demo, abbiamo iniziato a lavorare sull’album e su un 7″ ed è stato in quel periodo che abbiamo trovato D. come batterista. Non volevamo affidarci a una drum machine. Ora la lineup è stabile e nessun’altro verrà accolto come membro a tempo pieno. Nessun compromesso. Questa sin qui è la nostra storia”.
NELLA MUSICA DEI SULPHUR AEON VENGONO MESCOLATI DIVERSI TIPI DI DEATH E BLACK METAL. COME SIETE ARRIVATI A QUESTO STILE? CHE COSA VI HA INFLUENZATO?
“Le nostre influenze sono abbastanza vaste ed è difficile dare ad ognuna di esse un peso specifico. Io e T. siamo cresciuti con il death/black metal di una volta, quindi band come Entombed, Morbid Angel, Death, Dissection, Nocturnus, vecchi Emperor e Marduk. Siamo fan di questi gruppi da sempre. Poi non vanno dimenticate realtà più recenti come Nile o Behemoth, ma anche Blasphemy, Absu e psichedelia Anni ’70. Non arriverò a dire che non ci poniamo limiti, perchè non è vero, ma di certo siamo un gruppo che ama spaziare. La nostra musica tuttavia rimarrà sempre basata su del death-black metal”.
L’ATMOSFERA GIOCA UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA VOSTRA MUSICA: “SWALLOWED BY THE OCEAN’S TIDE” EVOCA SCENARI FREDDI E INCUBI LOVECRAFTIANI. CERTE SOLUZIONI MI HANNO RICORDATO GLI HYPOCRISY DI UN TEMPO, TU CHE NE DICI?
“Vedo che in molti ci stanno accostando agli Hypocrisy, ma devo dire che tali somiglianze sono tutto fuorchè premeditate, visto che nessuno di noi non è mai stato un loro grande fan. Di certo però la componente atmosferica è importante per noi: la nostra musica deve sì essere brutale, ma deve anche risultare profonda. Deve dare la sensazione di trovarsi in mezzo a un vortice nel pieno dell’oceano, senza possibilità di salvezza. Musica grandiosa e violenta, melodica ma sporca”.
VI È UN CONCEPT ALLA BASE DEL DISCO?
“Sì, quasi tutti i brani hanno in comune gli stessi argomenti. A livello lirico siamo stati notevolmente ispirati dall’immaginario horror di H.P. Lovecraft e dalle sue storie. Ammiriamo molto le sue opere, anche se abbiamo cercato di scrivere testi che fossero solo influenzati da esse, evitando di copiare. Il nostro obiettivo è espandere le sue visioni tramite le nostre idee. I testi si evolvono di pari passo con la musica, cercando di evidenziare le atmosfere che quest’ultima evoca”.
AVETE ALTRE IDEOLOGIE CHE FUNGONO DA BASE PER LA VOSTRA ARTE?
“Non siamo fan delle cosiddette religioni organizzate o della ‘Mass Hypnosis’, per dirla con un vecchio titolo dei Sepultura. A parte ciò, non vi è alcuna ideologia specifica alla base del progetto. Nessuna pretesa di risultare ‘occulti’ o sciocchezze simili”.
LA COPERTINA È CERTAMENTE UN ALTRO DEI PUNTI FORTI DI “SWALLOWED…”. CHI L’HA REALIZZATA?
“Sono d’accordo, si tratta sicuramente di un artwork di prim’ordine. L’autore è Ola Larsson, che ha già lavorato per i Disma. Ha concretizzato in un attimo tutte le nostre idee e visioni e non potremmo essere più felici del suo operato”.
NON È DA TUTTI RILASCIARE UN’OPERA TANTO DETTAGLIATA E PERSONALE AL DEBUTTO. POSSIAMO VEDERE “SWALLOWED…” COME UN PRIMO TRAGUARDO RAGGIUNTO PER LA BAND?
“Siamo assolutamente soddisfatti di questo album, visto che è venuto esattamente come volevamo. Ma la storia non finisce qui: abbiamo nuovi obiettivi e nuove idee da mettere in pratica”.
PUOI GIÀ FARE LUCE SU DI ESSI?
“Cercheremo senz’altro di confezionare un secondo album più monolitico e maestoso rispetto al debut. Come dicevo, siamo contenti di questo primo lavoro, ma non è nostra intenzione sederci sugli allori. T. ha completato due nuove canzoni ed è già chiaro che il nuovo materiale incorporerà nuove soluzioni e avrà un’atmosfera diversa, pur mantenendo al 100% i nostri marchi di fabbrica”.
QUAL È LA COSA PIÙ STRANA CHE AVETE LETTO SULLA VOSTRA MUSICA SINORA?
“Devo dire che stiamo ricevendo ottime recensioni e non potremmo essere più contenti. Siamo rimasti altamente impressionati da alcune di esse e non solo per i voti: ci sono dei giornalisti davvero talentuosi là fuori. Per quanto riguarda le cose più strane, non mi viene in mente granchè, a parte qualche commento sui suoni, che sono stati definiti ‘troppo prodotti’. Qualcun altro ci ha poi definito un gruppo ‘war metal’… ma che posso dire? Ognuno percepisce la musica in maniera differente”.
LE PUBBLICAZIONI DELLA F.D.A. REKOTZ STANNO GODENDO DI GRANDE POPOLARITÀ IN QUESTO PERIODO. VI SIETE ACCORTI DEL “HYPE” CHE LE CIRCONDA?
“Certamente, è più che evidente! Rico ha un ottimo orecchio per giovani band emergenti e anche il momento di rinascita di certo death metal lo sta aiutando. Persino etichette molto grandi come la Century Media stanno mettendo sotto contratto gruppi dediti a questo genere, come Sonne Adam o Morbus Chron. In ogni caso, giusto per mettere le cose in chiaro, noi non siamo al 100% un gruppo F.D.A. Rekotz: Rico ha pubblicato solo la versione in CD del nostro album, mentre la Imperium Prod. del nostro amico Philipp ha reso possibile la pubblicazione in vinile. Quest’ultimo ci supporta sin dal demo ed è un nostro grande amico”.
SECONDO VOI PERCHÈ TUTTO A UN TRATTO VI SONO COSI’ TANTE DEATH METAL BAND CHE SUONANO ALLA VECCHIA MANIERA?
“La passione per il vecchio sound, svedese in particolare, è riesplosa e tanta gente si è accodata la trend. Non abbiamo niente contro queste band che adorano lo stile di una volta, anche perchè alcune di esse sono decisamente abili nel rivisitarlo. Tuttavia, questa non è esattamente la nostra visione del death metal e dubito che entreremo mai a far parte di quella schiera”.
CHE COSA POSSIAMO ASPETTARCI DAI SULPHUR AEON NEI PROSSIMI TEMPI?
“Il 2013 vedrà i nostri primi concerti: inizieremo ad aprile e cercheremo di fissare alcuni show selezionati. Non possiamo permetterci di suonare live troppo spesso, anche perchè siamo un terzetto e dovremo di volta in volta affidarci a dei turnisti per completare la lineup. A parte ciò, ci dedicheremo alla stesura di nuovo materiale, anche se dubito che entreremo in studio prima del 2014. Come dicevo, vogliamo creare un album che rappresenti a tutti gli effetti un passo in avanti nella nostra evoluzione musicale. Registreremo qualcosa solo quando ci sentiremo veramente pronti”.