Dopo aver recensito tutte le pubblicazioni degli Swallow The Sun, è finalmente giunto il momento di fare quattro chiacchiere con il suo songwriter principale, il chitarrista Juha Raivio. Partendo dal nuovo album dei gothic-doom metallers finlandesi, “New Moon”, abbiamo cercato di conoscere un pochino meglio questa interessante formazione, che, pur proponendo un sound per certi versi piuttosto ostico, sta diventando sempre più popolare tra gli amanti delle sonorità più cupe e malinconiche.
“NEW MOON” È UN ALTRO ALBUM GIOCATO SU MELODIE MALINCONICHE E PESANTI MIDTEMPO. RITIENI CHE QUESTI ELEMENTI SIANO INNATI NELLA MUSICA DEGLI SWALLOW THE SUN O SIETE SOLITI MUOVERVI COSCIENTEMENTE SEMPRE IN QUELLA DIREZIONE?
“No, cerchiamo di non pensare troppo a come debba suonare la nostra musica. Il giorno che inizi a farlo, perdi contatto con la realtà e la qualità della tua arte finisce per calare vistosamente. Tutti i nostri album sono stati composti in totale libertà e hanno mostrato una certa progressione, sempre all’insegna dell’onestà. Pare che con gli anni la nostra proposta si stia sempre più diversificando, soprattutto in sede ritmica, e sono molto soddisfatto di questa piega”.
EFFETTIVAMENTE, AVETE INIZIATO COME BAND PRETTAMENTE DOOM-DEATH, MA OGGI IL VOSTRO SOUND PRESENTA NUMEROSE ALTRE INFLUENZE. sUPPONGO CHE CIO’ DERIVI DAL FATTO CHE I MEMBRI DEL GRUPPO HANNO BACKGROUND DI VARIO TIPO E GUSTI DIVERSI…
“Esatto, ognuno nella band ha i propri gusti e un modo personale di approcciarsi allo strumento. Credo che sia una buona cosa per il sound di questa band… ci aiuta a differenziarci dalla massa. Per questo album l’obiettivo è stato quello di dare il giusto spazio a ogni membro e cercare di far risaltare le peculiarità di ognuno, a partire dal cantante”.
QUALI PENSI CHE SIANO LE VOSTRE PIU’ GRANDI INFLUENZE? E QUALI SONO I CINQUE ALBUM CHE UNA PERSONA DOVREBBE ASCOLTARE PER COMPRENDERE A PIENO LA PROPOSTA DEGLI SWALLOW THE SUN?
“Parlo solo per me… le mie influenze principali sono Candlemass, Iron Maiden, Type O Negative, Rush, My Dying Bride e Marillion. Per quanto riguarda i cinque album, è difficile dare una risposta… forse ‘October Rust’ dei Type O Negative, ‘Nightfall’ dei Candlemass, ‘Moving Pictures’ dei Rush, ‘Script For A Jester Tear’ dei Marillion e infine ‘The Dreadful Hours’ dei My Dying Bride”.
IL VOSTRO PRECEDENTE ALBUM, “HOPE”, È STATO GENERALMENTE MOLTO BEN ACCOLTO, ANCHE SE ALCUNI FAN HANNO INIZIATO AD AVERE NOSTALGIA DEL SOUND DEGLI ESORDI. I SUDDETTI RESPONSI E CERTE “RICHIESTE” VI HANNO MESSO ADDOSSO DELLA PRESSIONE EXTRA?
“Devo dire che, nonostante ami i nostri fan, io non ho mai composto nulla per loro. Tutto quello che faccio è prima di tutto per me stesso. Quindi, no, nessuna pressione. Sono comunque contento che si parli di noi in questi termini, significa che il nostro sound e la nostra progressione destano curiosità”.
TORNANO AL NUOVO ALBUM, IL BRANO “FALLING WORLD” È SENZ’ALTRO IL PIÙ “SOLARE” E SEMPLICE DELLA VOSTRA CARRIERA. PUOI SPIEGARCI COME È NATO?
“‘Falling World’ sarà un ottimo brano da suonare dal vivo proprio perchè è molto immediato. Non so spiegarti come mai sia venuto in questa maniera, ma il songwriting è partito prendendo spunto dall’ultimo riff di ‘Evael 10:00’, l’ultima traccia di ‘Plague Of Butterflies'”.
QUALI SONO I BRANI DEL DISCO CHE PIÙ TI SODDISFANO?
“Per quanto mi riguarda, ‘Sleepless Swans,’ ‘Lights On The Lake’ e ‘Weight Of The Dead’ sono le tracce più rappresentative e più importanti del disco”.
QUAL È IL CONCEPT ALLA BASE DEI TESTI DI “NEW MOON”?
‘Hope’ parlava di aggrapparsi all’ultimo filo di speranza, ‘Plague Of Butterflies’ era incentrato sul totale isolamento e sulla solitudine, mentre ‘New Moon’ rappresenta la conclusione di questa trilogia e parla di come si perda ogni speranza e ci si lasci andare definitivamente. Si tratta di un album decisamente maligno e disperato”.
COSA DOBBIAMO ASPETTARCI DAI CONCERTI DI SUPPORTO AL NUOVO ALBUM?
“Credo che suoneremo parecchie canzoni nuove perchè dal vivo hanno una bella resa. Cercheremo però di mettere in mostra ogni sfaccettatura del nostro sound. Quando prendiamo parte a festival o apriamo per gruppi più grossi, siamo soliti concentrarci sui brani più diretti perchè il tempo a disposizione è sempre limitato, ma questa volta saremo spesso headliner e quindi potremo proporre anche varie tracce lente. Non vediamo l’ora”.
VI CONSIDERATE UNA LIVE BAND? VI HO VISTI ESIBIRVI AL SUMMER BREEZE FESTIVAL UN PAIO D’ANNI FA… LO SHOW È STATO BUONO, MA ERAVATE ON STAGE NEL PRIMO POMERIGGIO E L’ATMOSFERA NON ERA QUINDI DELLE MIGLIORI…
“Sì, spero che d’ora in poi ci vengano offerti degli slot in serata nei vari festival… la nostra musica può solo trarre beneficio dall’oscurità. In ogni caso, credo che sia comunque bello potersi esibire in questo tipo di eventi: mi piace suonare davanti a tanta gente”.
POSSIAMO ASPETTARCI LA PUBBLICAZIONE DI UN ALTRO EP IN TEMPI BREVI, COSÌ COME ERA STATO PER “PLAGUE OF BUTTERFLIES”? AVETE COMPOSTO DELL’ALTRO MATERIALE?
“No, per ora no. Il piano questa volta è di andare in tour per almeno un anno e mezzo prima di pubblicare qualcos’altro. Ho già alcune idee per la prossima uscita, ma ancora non le ho messe in pratica”.
COSA NE PENSI DEL DOWNLOAD ILLEGALE DI MUSICA? STA DANNEGGIANDO LA VOSTRA BAND?
“Di questi tempi, è davvero difficile poter sopravvivere contando solo sulle vendite dei dischi. I nostri pochi profitti arrivano dai concerti e dalla vendita di merchandise. Non è una bella situazione, ma spero che in un futuro la gente capisca che per permettere a un gruppo di continuare a produrre musica in maniera professionale è necessario acquistare il disco”.
GRAZIE DELL’INTERVISTA… A TE LE ULTIME PAROLE…
“Grazie a voi e grazie a tutti coloro che supportano e rispettano la nostra band e il metal in maniera concreta, quindi comprando i dischi e andando ai concerti”.