SWORD – Un lavoro da proseguire

Pubblicato il 26/01/2023 da

Artefici di un capolavoro dell’heavy metal puro come “Metalized” e di un ottimo secondo disco quale “Sweet Dreams”, i canadesi Sword sono spariti dalla circolazione troppo in fretta, rimanendo un oggetto di culto per gli appassionati di heavy metal. Negli anni 2000, si sono riaffacciati sulle scene, dapprima per qualche sporadico concerto, poi con una attività live via via più intensa, seppure mai troppo continua. A oltre quarant’anni dalla loro fondazione, si sono decisi a dare un seguito discografico ai loro ormai mitizzati primi due album, e nel farlo sono andati a ripescare i demo che sarebbero dovuti servire nei tardi anni ’80 a concretizzare il terzo album. Quello che ai tempi non vide mai la luce e arriva invece nel 2022, intitolato semplicemente “III”. Un disco che, come abbiamo osservato in sede di recensione, non regge il passo con i primi due dischi, ma ha almeno il merito di rimettere sulla carta geografica dell’heavy metal un gruppo che avrebbe meritato migliori fortune. Il bassista Mike Larock è quindi con noi per raccontarci della genesi di “III” e darci una breve panoramica del mondo Sword.

GLI SWORD HANNO PLASMATO UN SUONO ICONICO CON “METALIZED” E HANNO PORTATO ALCUNI CAMBIAMENTI, CON UN SUONO MAGGIORMENTE ORIENTATO ALL’HARD ROCK, NEL SECONDO ALBUM “SWEET DREAMS”. PER “III” SIETE PARTITI DA ALCUNI DEMO CHE DOVEVANO SERVIRE ALL’EPOCA PER IL VOSTRO TERZO ALBUM. DOPO AVERLI RECUPERATI, COME AVETE MODIFICATO QUELLE CANZONI? SENTIVATE LA NECESSITÀ DI AVERE UNA FORTE CONNESSIONE COL VOSTRO PASSATO, OPPURE VOLEVATE ALLONTANARVI DALLE PUBBLICAZIONI PRECEDENTI?
– Abbiamo pensato che sarebbe stato meglio partire da qualche punto preciso, invece che ricominciare da zero. Abbiamo riascoltato quello che avevamo scritto trent’anni fa e ci siamo accorti che c’era del buon materiale lì dentro, si trattava di circa venti canzoni. Di questi pezzi è stata fatta una selezione, tenendo le migliori, e le abbiamo adattate a quello che siamo oggi: più vecchi, maturi e più aggiornati e consapevoli su quello che sta accadendo nel mondo della musica metal.

AVETE PERCEPITO PRESSIONE NEL CONFRONTARVI COI VOSTRI PRIMI DUE DISCHI? O VI SIETE SENTITI LIBERI DI CONFRONTARVI CON LA VOSTRA MUSICA SENZA TENERE CONTO DI QUANTO PRODOTTO IN PASSATO?
– Nessuna pressione per noi. Si tratta, per quanto ci riguarda, di proseguire quello che avevamo fatto in precedenza. Sentiamo che il nostro lavoro non è ancora terminato.

QUALI ERANO LE VOSTRE SENSAZIONI QUANDO AVETE INIZIATO A LAVORARE SU “III”? È STATO DIFFICILE RIPARTIRE?
– Onestamente, no. Rivisitare le nostre vecchie canzoni è stato abbastanza facile. Ha giocato a nostro favore il fatto che non avessimo una casa discografica da soddisfare e che ci mettesse fretta. Eravamo rilassati e focalizzati sulla musica. Ci siamo presi il nostro tempo per essere sicuri che il disco venisse bene e non ci fosse uno scadimento qualitativo rispetto al passato.

“III” È UN ALBUM PIÙ RUVIDO NEL SUONO DEI PRECEDENTI: LE CHITARRE SONO PIÙ AFFILATE E CRUDE, L’IMPRESSIONE GENERALE È QUELLA DI UN SUONO PIÙ SCURO E SPESSO RISPETTO A “METALIZED” E “SWEET DREAMS”, CON MENO SPAZIO CONCESSO ALLA MELODIA, ANCHE A CAUSA DEL TIPO DI MISSAGGIO. SIETE D’ACCORDO CON QUESTA IMPRESSIONE?
– Quarant’anni fa, la tecnologia non era la stessa di oggi. Lì sta una parte delle differenze che senti. È anche vero che oggi il nostro suono è più definito e l’apporto di Mike Plant e Glenn Robinson in studio di registrazione è stato molto importante da questo punto di vista. Non penso invece che le melodie siano meno enfatizzate che in passato. Siamo sempre stati una band melodica, in questo “III” non è inferiore ai nostri primi due album.

SE DOVESSI INDICARE LE PRINCIPALI CONNESSIONI TRA GLI SWORD DI OGGI E QUELLI DEI PRIMI DUE ALBUM, QUALI SAREBBERO?
– La principale connessione è che siamo ancora noi quattro a rappresentare gli Sword! Dal primo giorno della reunion, abbiamo percepito che la chimica tra di noi, la sintonia, l’unità, c’erano ancora. È stato come tornare indietro nel tempo!

È ABBASTANZA RARO CHE UNA BAND TORNI ALL’OPERA DOPO COSÌ TANTI ANNI CON LA MEDESIMA LINE-UP DEI SUOI ESORDI. COME AVETE FATTO A RESTARE COSÌ UNITI NEGLI ANNI, COSÌ ENTUSIASTI PER L’HEAVY METAL E GLI SWORD?
– Vero, non è cosa di poco conto. Le band spesso cambiano i propri musicisti, specialmente in seguito alle reunion. Noi siamo cresciuti insieme. Io, Mike (Plant, chitarrista, ndR) e Rick (Hughes, il cantante, ndR) avevamo diciassette anni quanto abbiamo fondato gli Sword, Dan (Hughes, fratello di Rick e batterista, ndR) era leggermente più anziano. Eravamo tutti quanti fan dell’hard rock, quando le band heavy metal inglesi hanno iniziato ad attraversare l’oceano per venire a suonare in Nord America ci hanno stregato e da lì è partito il nostro grande amore per l’heavy metal.

VI SIETE RIUNITI NEL 2011, SUONANDO ANCHE IN EUROPA PER IL KEEP IT TRUE FESTIVAL. PERCHÉ AVETE IMPIEGATO OLTRE DIECI ANNI PER PUBBLICARE NUOVA MUSICA?
– La nostra reunion del 2011 è stata più che altro una fase episodica, invece che una reunion propriamente detta. Quando abbiamo suonato all’Heavy Montreal Festival ad Agosto 2011 ci siamo accorti che c’era ancora interesse per noi. Già all’epoca iniziammo a lavorare sul materiale dei demo, che rivisitato avrebbe portato a “III”. Negli anni siamo stati frenati da vari progetti personali e altre problematiche non ti sto a raccontare. Certamente il Keep It True Festival è stata un’occasione importante, un’altra forte spinta a riprendere a fare le cose seriamente.

COSA NON HA FUNZIONATO DOPO “SWEET DREAMS” E PERCHÉ VI SIETE SCIOLTI COSÌ PRESTO?
– Tanti fattori, personali e professionali. Stare dieci anni in una band non è facile. Fummo schiacciati dalle pressioni della casa discografica, che voleva diventassimo più commerciali. Noi rifiutammo, quello insieme al resto portò in breve a interrompere l’attività.

SE DOVESSI RIPENSARE AL MOMENTO MIGLIORE VISSUTO DAGLI SWORD NELLA LORO STORIA, QUALE SAREBBE?
– L’intero 1987 è stato un anno incredibile per la band! Aprimmo per i tour di Metallica, Alice Cooper e Motorhead, esperienze fenomenali.

NEGLI ULTMI ANNI SIETE PIENAMENTE RIENTRATI NELLE DINAMICHE DELLA SCENA HEAVY METAL. CONFRONTANDO LA SITUAZIONE ATTUALE CON QUELLA DEI VOSTRI PRIMI ANNI DI CARRIERA, QUALI SONO GLI ASPETTI DELLA SCENA MUSICALE ODIERNA CHE PIÙ VI PIACCIONO?
– C’è molta meno pressione. Non ne abbiamo dalla casa discografica e, ancora più importante, noi stessi non ce ne mettiamo addosso. La maturità ti aiuta a prendere decisioni migliori. Ora siamo anche più consapevoli di come si muova l’industria discografica, quando eravamo più giovani gli aspetti di business ci interessavano poco e li trascuravamo.

IL CANADA MANTIENE UNA FORTE SCENA METAL, CON DIVERSE REALTÀ INTERESSANTI E DISCHI DI VALORE ANCHE TRA LE BAND PIÙ GIOVANI. PENSI VI SIANO CARATTERISTICHE SPECIFICHE DEL VOSTRO PAESE CHE FAVORISCONO IN QUALCHE MODO IL LAVORO DEI GRUPPI CANADESI?
– Il freddo e la neve (risate, ndR)! Parlando seriamente, band nostre coetanee come Annihilator, Anvil e Voivod hanno influenzato le giovani generazioni, così che sono emersi gruppi più giovani e allo stesso tempo ha continuato a esistere una base di fan molto appassionata.

COME FRUITORE DI MUSICA E APPASSIONATO DI HEAVY METAL, QUALI SONO GLI ALBUM CHE VI SONO PIACIUTI MAGGIORMENTE NEGLI ULTIMI ANNI? QUALI ALTRI GENERI DI MUSICA SEGUITE?
– Ci sono troppe band di valore perché te ne possa citare solo qualcuna. Ognuno negli Sword ha un approccio molto aperto e variegato alla musica, non riesco a sintetizzare i nostri gusti in poche parole. Si possono trovare buone fonti di ispirazione un po’ in tutti i generi: può essere la musica classica, il blues o il country, ogni tipo di musica può toccare la nostra anima e ispirarci.

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.