Tanto è scatenato sul palco, tanto è stringato in sede di intervista. Non si può certo dire che Sal Lococo, frontman dei newyorkesi Sworn Enemy, sia una persona che ama dilungarsi quando non è sul palco. Poco male, comunque, vorrà dire che sarà il thrash metal venato di hardcore della band a parlare. E quello – almeno sull’ultimo “Total World Domination” – ha tutte le carte in regola per entusiasmare chi ha a cuore un certo tipo di sonorità. Insomma, leggete le concise dichiarazioni di Sal e aspettate gli Sworn Enemy in tour: il prossimo appuntamento è per il 3 settembre all’Estragon di Bologna con Earth Crisis, Neaera e tanti altri.
“TOTAL WORLD DOMINATION”: COME TITOLO NON C’È MALE! COME VI È VENUTO IN MENTE?
“Per quanto mi riguarda, si tratta dello stato mentale in cui ci troviamo ora. La totale dominazione del mondo è ciò che collettivamente vogliamo ottenere e non ci fermeremo sino a quando avremo raggiunto l’obiettivo”.
TUTTI I TESTI RUOTANO ATTORNO A QUESTO ARGOMENTO?
“Sì. Onestamente non so quanto siano importanti per gli altri ragazzi del gruppo, ma per me lo sono. Trovo necessario sfogarmi e far capire quali siano le mie visioni della band e della musica. È come se aprissi me stesso e vi facessi vedere cosa mi frulla in testa”.
COME È NATO IL TESTO DI “WE HATE”, UNO DEI VOSTRI PRINCIPALI CLASSICI?
“Quello è semplicemente un attacco contro tutta quella musica merdosa che l’industria discografica ci propina ogni giorno”.
GLI SWORN ENEMY HANNO INIZIATO COME GRUPPO DI HARDCORE-METAL. DA UN PAIO DI ALBUM VI SIETE PERÒ SPOSTATI VERSO UN SOUND PIÙ VICINO AL THRASH. COME DESCRIVERESTI LA VOSTRA EVOLUZIONE?
“È molto semplice, siamo migliorati come musicisti e siamo finalmente riusciti a cimentarci nella musica che più amiamo. Le nostre radici sono sempre state nel thrash”.
IL NUOVO ALBUM È STATO ANCORA UNA VOLTA REGISTRATO CON L’AIUTO DI TIM LAMBESIS DEGLI AS I LAY DYING. COSA PUOI DIRCI DI QUESTA COLLABORAZIONE?
“È un nostro buon amico e sa dove mettere le mani in studio. Questo è il terzo album che registriamo con lui e non potremmo essere più soddisfatti. Non sentiamo affatto la necessità di cambiare”.
A GIUDICARE DAI COGNOMI, ALCUNI DI VOI HANNO ORIGINI ITALIANE. COSA NE PENSI DELL’ITALIA? CONOSCI ANCHE DELLE BAND PROVENIENTI DAL NOSTRO PAESE?
“Sì, alcuni di noi sono italiani. Sono molto legato all’Italia, penso che sia la più bella nazione al mondo… e non lo dico solo perchè sono originario di quelle parti (ride, ndR)! Purtroppo non ho molta familirità con la scena hardcore/metal locale, ma quel poco che ho ascoltato mi è sembrato valido”.
SIETE STATI IN TOUR IN EUROPA MOLTO SPESSO NEGLI ULTIMI TEMPI. COME GIUDICHI LA VOSTRA SITUAZIONE NEL VECCHIO CONTINENTE? RITIENI CHE SIATE PIÙ POPOLARI QUI CHE NEGLI STATI UNITI?
“L’Europa ci ha sempre trattati benissimo e ultimamente le cose per noi continuano a migliorare. Spero proprio che tutto vada avanti di questo passo, per noi è un territorio molto importante… al momento anche più degli USA”.
HAI RISCONTRATO DELLE DIFFERENZE TRA IL PUBBLICO EUROPEO E QUELLO AMERICANO?
“Sì, i fan europei sono senza dubbio più entusiasti e apprezzano seriamente la musica. Quelli americani sono più distratti”.
A OGGI CHI PENSI CHE SIA IL FAN MEDIO DEGLI SWORN ENEMY? UN HARDCORE KID O UN METALHEAD?
“In questo momento credo che il nostro seguito sia composto in egual misura da entrambi”.
TI DÀ FASTIDIO SE I FAN SCARICANO LA VOSTRA MUSICA ILLEGALMENTE DA INTERNET?
“Se vengono agli show e comprano del merchandise, la cosa non mi importa!”.
CHE COSA STAI ASCOLTANDO IN QUESTO PERIODO? SEGUI DELLE BAND EMERGENTI?
“Non ho molto tempo per ascoltare musica ultimamente… le ultime cose che ho ascoltato sono stati dei vecchi dischi di Faith No More e Alice In Chains”.
TRA POCO TORNERETE DA QUESTE PARTI CON L’HELL ON EARTH TOUR. CHE COSA POSSIAMO ASPETTARCI DAL VOSTRO SHOW?
“Potete star certi che ogni sera daremo il massimo, la nostra sarà la performance più devastante di ogni serata. Non vediamo l’ora di condividere il palco con il resto delle band, il bill è molto valido quest’anno”.
NEI TESTI O SUL MERCHANDISE SOTTOLINEATE SPESSO IL FATTO DI PROVENIRE DA NEW YORK. CHE RUOLO HA GIOCATO LA GRANDE MELA NELLA VOSTRA CRESCITA COME BAND?
“New York ha giocato un ruolo importantissimo. Il suo underground è un melting pot di musica… chiunque può avere voce in capitolo. Quando ero un ragazzino andavo a ogni concerto e poi ho iniziato a esprimermi per conto mio. È stato semplice iniziare con i Judas Priest, gli Iron Maiden e gli AC/DC e poi entrare in contatto con tutto il resto della musica…”.
È TUTTO, SAL. LE TUE ULTIME PAROLE?
“Ascoltate ‘Total World Domination’, parlate di noi ai vostri amici e venite a vederci in tour! Grazie per l’intervista!”.