Nel 2002 usciva “The Odyssey”, strepitoso album che ha consacrato i Symphony X nell’Olimpo del progressive metal mondiale. Poi cinque anni di silenzio discografico, intervallati solamente da qualche tour (su tutti il Gigantour di Dave Mustaine, in compagnia tra gli altri di Dream Theater, Megadeth e Fear Factory), e da qualche problema di salute al bassista, fino alla pubblicazione del nuovo “Paradise Lost”, un lavoro tecnicamente ineccepibile che ci consegna una band in ottima forma, a suo agio tra le partiture heavy ed oscure ben legate al concept dell’album. Un Michael Romeo in vena ci accoglie nel backstage del DatchForum, dove la band ha appena suonato in apertura ai Dream Theater…
“PARADISE LOST” E’ ORMAI FUORI DA QUALCHE MESE, ED ORA SIETE NEL BEL MEZZO DEI UN TOUR CON I DREAM THEATER. DIREI CHE POSSIAMO UFFICIALMENTE DICHIARARVI ‘ARRIVATI’…
“L’album sta andando molto bene, e ad oggi le sue vendite hanno superato quelle del precedente album, per cui non ci possiamo certo lamentare della situazione. Ci abbiamo messo cinque anni per completarlo, ed è venuto nel modo migliore. Ora stiamo suonando in posti bellissimi, e c’è tantissima gente che avrà modo di conoscerci. E’ un ottimo periodo per noi”.
“L’album sta andando molto bene, e ad oggi le sue vendite hanno superato quelle del precedente album, per cui non ci possiamo certo lamentare della situazione. Ci abbiamo messo cinque anni per completarlo, ed è venuto nel modo migliore. Ora stiamo suonando in posti bellissimi, e c’è tantissima gente che avrà modo di conoscerci. E’ un ottimo periodo per noi”.
COSA TI RICORDI DELLE SESSION DI REGISTRAZIONE PER “PARADISE LOST”? AVETE AVUTO UN SACCO DI INTOPPI DOPO LA PUBBLICAZIONE DI “THE ODYSSEY”, TANTO DA RICHIEDERE, COME HAI ACCENNATO PRIMA, CINQUE ANNI PER REALIZZARE IL NUOVO ALBUM.
“Non abbiamo iniziato a scrivere l’album fino al 2005, e subito dopo in America si sono accorti di noi, per cui abbiamo fatto un sacco di date, tra cui il Gigantour di Dave Mustaine. Tutto questo ovviamente ha tolto tempo alla realizzazione del nuovo lavoro, ma non volevamo perdere questa occasione. Ho provato a scrivere qualcosa nelle pause sul nostro tour bus, ma non si riesce a risolvere molto in quella situazione. Il vero lavoro per l’album è iniziato seriamente nel 2006”.
“Non abbiamo iniziato a scrivere l’album fino al 2005, e subito dopo in America si sono accorti di noi, per cui abbiamo fatto un sacco di date, tra cui il Gigantour di Dave Mustaine. Tutto questo ovviamente ha tolto tempo alla realizzazione del nuovo lavoro, ma non volevamo perdere questa occasione. Ho provato a scrivere qualcosa nelle pause sul nostro tour bus, ma non si riesce a risolvere molto in quella situazione. Il vero lavoro per l’album è iniziato seriamente nel 2006”.
AVETE AVVERTITO TUTTE LE ASPETTATIVE CHE NUTRIVAMO PER IL VOSTRO NUOVO ALBUM? “THE ODYSSEY” VI AVEVA CONSEGNATO INNUMEREVOLI NUOVI FAN…
“Decisamente. La tensione era palpabile, perché dovevamo bissare il nostro successo, ma soprattutto cercare di mantenere il nostro trademark. Quando ci siamo trovati per discutere sulla direzione che l’album avrebbe dovuto intraprendere, eravamo tutti d’accordo sul fatto di focalizzare l’attenzione sull’aggressività. Più riff di chitarra, attenziona maniacale verso i cori, che devono contenere elementi gothic, per meglio sottolineare le tematiche del concept”.
“Decisamente. La tensione era palpabile, perché dovevamo bissare il nostro successo, ma soprattutto cercare di mantenere il nostro trademark. Quando ci siamo trovati per discutere sulla direzione che l’album avrebbe dovuto intraprendere, eravamo tutti d’accordo sul fatto di focalizzare l’attenzione sull’aggressività. Più riff di chitarra, attenziona maniacale verso i cori, che devono contenere elementi gothic, per meglio sottolineare le tematiche del concept”.
QUAL E’ LA VOSTRA PRASSI NELLO SCRIVERE MELODIE? VI TROVATE IN STUDIO CON RUSSELL (ALLEN, VOCE) O LE CREI TU STESSO AUTONOMAMENTE?
“Di solito creo una versione demo dei pezzi, con drum machine e le parti di chitarra base, giusto per dare un’idea di come il pezzo si dovrà strutturare. Poi mi raggiungono Russell e Michael Pinnella, ed insieme lavoriamo sulle melodie, sui testi. E’ un processo che amo molto, perché ci permette di provare infinite soluzioni, tra cui scegliere agevolmente la migliore. Anche per quanto riguarda i suoni di tastiera e chitarra, è un ottimo punto di partenza per decidere come e quando suonare le nostre parti”.
“Di solito creo una versione demo dei pezzi, con drum machine e le parti di chitarra base, giusto per dare un’idea di come il pezzo si dovrà strutturare. Poi mi raggiungono Russell e Michael Pinnella, ed insieme lavoriamo sulle melodie, sui testi. E’ un processo che amo molto, perché ci permette di provare infinite soluzioni, tra cui scegliere agevolmente la migliore. Anche per quanto riguarda i suoni di tastiera e chitarra, è un ottimo punto di partenza per decidere come e quando suonare le nostre parti”.
L’EDIZIONE LIMITATA DEL NUOVO ALBUM CONTENEVA UN DVD BONUS DI VIDEO AMATORIALI, E TU TI SEI SCUSATO PUBBLICAMENTE SUL SITO PER LA SUA SCARSA QUALITA’. AVETE INTENZIONE DI PUBBLICARE UN VERO DVD LIVE?
“La verità è questa: abbiamo speso molto tempo ed energie sul nuovo disco, sulla musica, sul packaging, e non avevamo tempo per pensare ad altro. Il materiale bonus ci viene sempre richiesto dalla casa discografica per accontentare determinate logiche di mercato. Capisco che ciò è importante, ma d’altro canto non mi sembrava corretto abbozzare un pezzo così tanto per aggiungere qualcosa. Allora ci è venuta l’idea del DVD. Avevamo un sacco di materiale amatoriale girato in anni di tour, per cui ci è sembrato carino renderlo disponibile gratuitamente come bonus ai nostri fan più affezionati. Quello che mi ha un po’ infastidito è stato che il DVD fu presentato come una sorta di vero live professionale. A quel punto ho dovuto dire la mia. Per rispondere alla tua domanda, ti posso confermare che ci sarà un DVD live, più presto di quanto possiate pensare. Siamo ad un punto della nostra carriera dove possiamo fare quello che vogliamo, anche in termini di luci e scenografia, quindi lasciateci giusto il tempo di preparare uno show coi fiocchi e potrete trovarlo immortalato su supporto video”.
“La verità è questa: abbiamo speso molto tempo ed energie sul nuovo disco, sulla musica, sul packaging, e non avevamo tempo per pensare ad altro. Il materiale bonus ci viene sempre richiesto dalla casa discografica per accontentare determinate logiche di mercato. Capisco che ciò è importante, ma d’altro canto non mi sembrava corretto abbozzare un pezzo così tanto per aggiungere qualcosa. Allora ci è venuta l’idea del DVD. Avevamo un sacco di materiale amatoriale girato in anni di tour, per cui ci è sembrato carino renderlo disponibile gratuitamente come bonus ai nostri fan più affezionati. Quello che mi ha un po’ infastidito è stato che il DVD fu presentato come una sorta di vero live professionale. A quel punto ho dovuto dire la mia. Per rispondere alla tua domanda, ti posso confermare che ci sarà un DVD live, più presto di quanto possiate pensare. Siamo ad un punto della nostra carriera dove possiamo fare quello che vogliamo, anche in termini di luci e scenografia, quindi lasciateci giusto il tempo di preparare uno show coi fiocchi e potrete trovarlo immortalato su supporto video”.
SEI CONSIDERATO ALL’UNANIMITA’ UNO DEI MIGLIORI CHITARRISTI DELLA SCENA METAL ATTUALE. QUAL E’ LA TUA FORMAZIONE? SO CHE SEI PRATICAMENTE AUTODIDATTA…
“Sì, è vero. All’inizio, all’età di sedici anni ho preso qualche lezione, giusto per imparare quattro accordi e per apprendere una impostazione decente. Poi mi sono concentrato sui miei idoli, Randy Rhoads, Van Halen, Uli Jon Roth e Malmsteen su tutti, cercando di imparare tutto ciò che avevano da insegnarmi. Ho studiato vari libri di teoria, di orchestrazione, tutto in maniera autonoma. Non ho mai avuto un buon rapporto con le lezioni di musica: ti confesso che quando andavo a scuola sono stato anche bocciato nell’esame di teoria musicale”.
“Sì, è vero. All’inizio, all’età di sedici anni ho preso qualche lezione, giusto per imparare quattro accordi e per apprendere una impostazione decente. Poi mi sono concentrato sui miei idoli, Randy Rhoads, Van Halen, Uli Jon Roth e Malmsteen su tutti, cercando di imparare tutto ciò che avevano da insegnarmi. Ho studiato vari libri di teoria, di orchestrazione, tutto in maniera autonoma. Non ho mai avuto un buon rapporto con le lezioni di musica: ti confesso che quando andavo a scuola sono stato anche bocciato nell’esame di teoria musicale”.
HO APPREZZATO MOLTO IL TUO ALBUM SOLISTA, “THE DARK CHAPTER”. SONO ORMAI PASSATI MOLTI ANNI DALLA SUA PUBBLICAZIONE. A QUANDO UN SUCCESSORE?
“Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto, specialmente se consideriamo che quell’album è stato realizzato quasi per caso su registratore otto piste, un paio di anni prima che formassi la band. Ora mi piacerebbe molto fare qualcosa di nuovo, ma mi manca il tempo materiale, almeno per adesso. Durante la composizione di ‘Paradise Lost’ ho lasciato fuori un sacco di materiale, che consideravo eccessivamente ‘chitarristico’. Ora però siamo impegnati in questo tour, che dopo l’Europa toccherà l’Australia ed il Giappone, per cui almeno per un po’ non potrò fare praticamente nulla da questo punto di vista, purtroppo. Ho anche moglie e figli, per cui come potrai immaginare quando torno a casa la mia vita è praticamente monopolizzata”.
“Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto, specialmente se consideriamo che quell’album è stato realizzato quasi per caso su registratore otto piste, un paio di anni prima che formassi la band. Ora mi piacerebbe molto fare qualcosa di nuovo, ma mi manca il tempo materiale, almeno per adesso. Durante la composizione di ‘Paradise Lost’ ho lasciato fuori un sacco di materiale, che consideravo eccessivamente ‘chitarristico’. Ora però siamo impegnati in questo tour, che dopo l’Europa toccherà l’Australia ed il Giappone, per cui almeno per un po’ non potrò fare praticamente nulla da questo punto di vista, purtroppo. Ho anche moglie e figli, per cui come potrai immaginare quando torno a casa la mia vita è praticamente monopolizzata”.
E COSA MI DICI DEL TUO VIDEO CLINIC DI CHITARRA CHE HAI PUBBLICATO ANNI FA?
“E’ stata una bellissima esperienza, e sto seriamente considerando l’ipotesi di realizzare qualcosa di nuovo. Un qualcosa tipo libro e CD, oppure libro e DVD. Voglio realizzare qualcosa che possa realmente essere di aiuto ai chitarristi. Quando ero ai primi passi della mia vita da musicista, questi prodotti mi hanno aiutato molto, per cui mi piacerebbe rendermi utile agli altri nello stesso modo”.
“E’ stata una bellissima esperienza, e sto seriamente considerando l’ipotesi di realizzare qualcosa di nuovo. Un qualcosa tipo libro e CD, oppure libro e DVD. Voglio realizzare qualcosa che possa realmente essere di aiuto ai chitarristi. Quando ero ai primi passi della mia vita da musicista, questi prodotti mi hanno aiutato molto, per cui mi piacerebbe rendermi utile agli altri nello stesso modo”.
TU NON HAI IDEA DI QUANTO MI SONO ADOPERATO (CON SCARSI RISULTATI) PER OTTENERE UN SUONO SIMILE AL TUO, SPECIALMENTE NEI SOLOS. ORA MI PUOI SPIEGARE COSA C’E’ SOTTO?
“Per ogni album che ho registrato, ho sempre provato differenti soluzioni sonore. In un lavoro ho usato un Rectifier, poi in altri Marshall, in ‘Paradise Lost’ un ENGL con una testata Line6. Credo tuttavia che il grosso del lavoro lo faccia l’addetto al mixaggio”.
“Per ogni album che ho registrato, ho sempre provato differenti soluzioni sonore. In un lavoro ho usato un Rectifier, poi in altri Marshall, in ‘Paradise Lost’ un ENGL con una testata Line6. Credo tuttavia che il grosso del lavoro lo faccia l’addetto al mixaggio”.