TARJA – L’oro dentro

Pubblicato il 01/09/2019 da

“In The Raw” è il nuovo album di Tarja Turunen, di sicuro una delle cantanti più famose all’interno del mondo metal. Le nuove canzoni ci portano una donna fiera che ha fatto tesoro delle esperienze passate ed ora più che mai si sente pronta per portare al pubblico tutto il proprio mondo, senza freni e senza barriere: una scelta coraggiosa e che segna una nuova partenza per la regina Tarja, con la quale abbiamo parlato di questo ed altri temi…

UN NUOVO LAVORO CHE FIN DALLA COPERTINA E DAL TITOLO SEMBRA ANDARE COINVOLGERE PUREZZA, VALORE E NATURALEZZA…
– Sì, principalmente questa volta mi sono messa più a nudo rispetto al passato sia dal punto di vista compositivo che da quello riguardante i testi: ho scritto riguardo la mia famiglia e ciò che è successo. Uno stato di iperattività derivante dai troppi impegni sul fronte della musica classica e della vita in tour mi ha lasciato praticamente senza energie ma a quel punto era il momento di scrivere i testi ed ho trovato la forza in me e nei veri tesori che ho intorno.

DAL PUNTO DI VISTA COMPOSITIVO HAI TROVATO DIFFICILE RIUSCIRE A CREARE NUOVI PEZZI, ALLA LUCE DELLO STATO EMOTIVO CHE HAI APPENA DESCRITTO?
– Musicalmente è tutto venuto in maniera estremamente facile, scrivendo canzoni al pianoforte a casa mia: sembrerà semplice e banale ma è andata esattamente così… Potrà sembrare anche una bugia ma alla fine era lo stato ideale per mettere nero su bianco le nuove idee che mi sono venute in maniera naturale.

E GLI ARRANGIAMENTI COME SONO NATI?
– Ho la fortuna di lavorare con una band fantastica che capisce al volo ciò che voglio esprimere: riuscivano a cogliere da una melodia accennata con la voce o attraverso i tasti del pianoforte il mio stato d’animo ed è un’esperienza assolutamente sconvolgente. Vedere che tutto nasce e cresce seguendo uno stesso sentimento fa essere fieri di essere parte di un progetto come quello che ha portato a “In The Raw”: c’è stato uno scambio reciproco di idee ma ogni brano era già pronto nella nostra testa, come l’oro che è naturale e viene estratto dalla terra. Per me l’oro non ha mai avuto valore da un punto di vista materiale, ma se lo intendiamo come qualcosa che si trova con gioia dopo un duro lavoro allora posso dire che abbiamo compiuto questo processo su di noi, questa volta.

QUINDI STAVOLTA SEI ANDATA PROPRIO A SCAVARE DENTRO DI TE E HAI FATTO USCIRE QUELLO CHE RAPPRESENTA TARJA AL MOMENTO SOTTO OGNI PUNTO DI VISTA?
– Decisamente. Anche la copertina ha questo significato perchè è il frutto di un set fotografico all’interno di una grotta: potevamo fare il tutto in studio, usando la tecnologia, ma è stata mia precisa volontà che tutto seguisse il corso più naturale e “vero” possibile. Ma questa volta, ancor più del solito, ho avvertito chiaramente che tutto doveva essere il più coerente possibile con il mio stato d’animo: tutto doveva essere naturale e mostrare la bellezza che ognuno può cogliere nelle cose vere. Tutto è connesso ed è riportato in musica: il brano “The Golden Chamber” è un qualcosa di molto profondo e personale per me, mi dà i brividi anche mentre ne parlo ora. Perchè alla fine auguro ad ogni persona di scoprire il proprio oro interiore, operazione che porta a guardare dentro se stessi come mai si è fatto e per qualcuno può essere un’esperienza decisamente estrema: non è facile ma è necessario prima o poi nella vita di ciascuno. Se penso che ora guardo mia figlia di quasi sette anni scorrazzare per casa e mi paragono a come ero dieci anni fa faccio fatica a capire le differenze enormi che ci sono e cosa le ha portate, ma è proprio il bello della vita.

COME DEFINIRESTI DA UN PUNTO DI VISTA PERSONALE IL PROCESSO CHE HA PORTATO A “IN THE RAW”?
– Sotto certi punti di vista potresti considerarlo doloroso perchè vai a rivedere una parte della tua vita e ti rendi conto che col senno di poi avresti percorso altre strade, ma è una parte necessaria per capire cosa hai veramente e gioire di quello: puoi paragonarlo al pulire una casa dove hai abitato da solo per anni senza uscire e senza dare aria, per poi all’improvviso ritinteggiare e pulire il tutto, con grande fatica ma con enorme soddisfazione. Sono sempre stata contenta del mio lavoro ma stavolta lo sono ancora di più assecondando la mia vera indole in una maniera che a qualcuno farà storcere il naso perchè ‘non metal’: ma questa sono io, è la mia casa pulita dove vivo e dove mi trovo a mio agio.

QUALCHE CANZONE IN QUESTO CD VERSO LA QUALE TI SENTI PARTICOLARMENTE AFFEZIONATA?
– Proprio per come è nato “In The Raw” sento che tutte queste composizioni sono come un’immensa melodia che coinvolge tante sfaccettature che a loro volta rappresentano emozioni, colori ed esperienze diverse, tutte necessarie per descrivere Tarja come cantante e soprattutto come persona.

QUINDI FONDAMENTALMENTE PENSI CHE QUESTO NUOVO LAVORO POSSA ESSERE DI ISPIRAZIONE A CHI LO ASCOLTA PER RIUSCIRE AD IMPRIMERE SVOLTE POSITIVE NELLA PROPRIA VITA?
– Sarebbe la cosa più bella che potrebbe accadere, anche perchè sottintende che la musica sarebbe gradita! Ho fatto ascoltare ad un amico “The Golden Chamber” mentre viaggiava in treno guardando la natura che gli passava davanti agli occhi fuori dal finestrino: ha detto di aver sentito qualcosa dentro di sè che lo spingeva a condividere tutto ciò che ascoltava, leggeva o pensava con me e con tutte le persone care che conosceva! Potrà sembrare un atteggiamento un po’ adolescenziale ma sono orgogliosa che una mia canzone ti provochi queste emozioni.

IN QUESTO LAVORO TI TROVIAMO IMPEGNATA IN TRE DUETTI CHE SEMBRANO SOTTOLINEARE ULTERIORMENTE LA TUA VOGLIA DI CONDIVIDERE QUELLO CHE SENTI E CHE VIVI IN QUESTO MOMENTO: INNANZITUTTO TI CHIEDO DI PARLARCI DI “GOODBYE STRANGER”, CHE VEDE LA PRESENZA DELLA NOSTRA CONNAZIONALE CRISTINA SCABBIA…
– A volte scrivo le canzoni senza pensare alla mia effettiva estensione vocale o al mio timbro ed alla fine del processo compositivo dell’album mi sono trovata con tre brani che pensavo sarebbero stati arricchiti dall’avere ospiti cantanti che stimo e che sono amici da tempo: nel caso di “Goodbye Stranger” la scelta è stata facile perchè Cristina ha una bellissima voce che si intreccia a perfezione con la mia dal punto di vista delle frequenze complementari.

“DEAD PROMISES” INVECE FA SENTIRE LA POTENZA DI BJÖRN ‘SPEED’ STRID: COME MAI HAI CHIAMATO LUI?
– Intanto posso dire che è una persona splendida ed è un piacere lavorare con lui. “Dead Promises” è un pezzo heavy e lui ha una voce potentissima che riesce a dare ancor più forza alla canzone!

IL TERZO ED ULTIMO DUETTO LO POSSIAMO ASCOLTARE IN “SILENT MASQUERADE”, IN CUI LA TUA VOCE SI INTRECCIA A QUELLA DI TOMMY KAREVIK…
– Trovo che Tommy sia uno dei cantanti più espressivi e tecnicamente dotati attualmente in circolazione e non solo nell’ambito della musica metal: ho provato l’approccio da fan perchè lo ho chiamato direttamente chiedendogli se era interessato a collaborare con me, dicendogli quanto mi piacesse la sua voce… Era più emozionato di me e questa cosa mi è piaciuta subito, abbiamo studiato insieme le parti che dovevamo cantare all’interno del brano ed è nata un’intesa che penso si possa chiaramente sentire: un’esperienza fortissima che ha coinvolto anche tutto il gruppo, gruppo che non smetterò mai di ringraziare per il supporto, la presenza e la forza che riesce a darmi in ogni momento.

E AL MOMENTO QUALI SONO LE NUOVE SFIDE PER TARJA?
– Da settembre comincerà il tour che passerà per la Russia, l’America Latina poi farà una parentesi natalizia dal punto di vista del repertorio: tornerò in Europa col tour di “In The Raw” attorno a febbraio dell’anno prossimo naturalmente cercando di venire anche in Italia perchè mi mancate ogni volta che vado via da voi!

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