Una voce semplicemente divina, un viso d’angelo, gran talento e grinta da vendere: questa è Tarja Turunen, conosciuta nel panorama musicale metal per essere stata la voce dei Nightwish dagli esordi sino alla consacrazione mondiale. Dopo il suo chiacchierato allontanamento dalla band, la singer finlandese, con l’album “My Winter Storm”, ha dato il via ad una carriera solista che la porta ad esplorare nuovi e suggestivi orizzonti musicali; nell’imponente cornice offertaci dagli uffici milanesi della Universal, abbiamo avuto modo di incontrarla e intervistarla, scoprendo con piacere una ragazza acqua e sapone, disponibilissima e molto simpatica. Ci ha illustrato i cambiamenti artistici in seguito al suo split musicale e i suoi progetti futuri.
CIAO TARJA E GRAZIE A NOME DI METALITALIA.COM PER IL TEMPO CHE CI CONCEDI!
“Ciao Erik e grazie a voi per lo spazio che mi concedete sul vostro sito! Sto promuovendo il mio album e mi piace poter rilasciare interviste e parlare del mio nuovo lavoro…”
“Ciao Erik e grazie a voi per lo spazio che mi concedete sul vostro sito! Sto promuovendo il mio album e mi piace poter rilasciare interviste e parlare del mio nuovo lavoro…”
“MY WINTER STORM” NON E’ IL TUO DEBUTTO SOLISTA IN ASSOLUTO, HAI GIA’ FATTO ALTRI LAVORI DI DIVERSI GENERI IN PASSATO, PERO’ POSSIAMO DIRE CHE QUESTO ALBUM HA UN SIGNIFICATO PARTICOLARE PERCHE’ E’ IL PRIMO DA QUANDO NON FAI PIU’ PARTE DEI NIGHTWISH: CE NE PUOI PARLARE?
“Certamente! Per me è stata un’esperienza nuova, ho cantato per nove anni con i Nightwish ma non avevo mai avuto modo di seguire personalmente tutto il processo creativo e produttivo di un album. Si, in passato a volte intervenivo e dicevo la mia su alcune decisioni da prendere in seno alla band, ma mai nulla di fondamentale! Invece questa volta ho seguito tutto: la scelta delle song, il processo compositivo e di songwriting, la produzione e la post produzione… volevo che questo album fosse mio, in tutto e per tutto! E poi non volevo fare un lavoro che potesse venire catalogato in un genere musicale, volevo che il risultato desse un’idea di me come artista completa. E’ stata una bella sfida, avvincente, e il risultato mi ha soddisfatto”.
“Certamente! Per me è stata un’esperienza nuova, ho cantato per nove anni con i Nightwish ma non avevo mai avuto modo di seguire personalmente tutto il processo creativo e produttivo di un album. Si, in passato a volte intervenivo e dicevo la mia su alcune decisioni da prendere in seno alla band, ma mai nulla di fondamentale! Invece questa volta ho seguito tutto: la scelta delle song, il processo compositivo e di songwriting, la produzione e la post produzione… volevo che questo album fosse mio, in tutto e per tutto! E poi non volevo fare un lavoro che potesse venire catalogato in un genere musicale, volevo che il risultato desse un’idea di me come artista completa. E’ stata una bella sfida, avvincente, e il risultato mi ha soddisfatto”.
COME HAI DETTO, NON VOLEVI UN ALBUM CHE FOSSE CATALOGATO IN UN GENERE MUSICALE E INFATTI NON POSSIAMO DEFINIRLO UN ALBUM DI HEAVY METAL, HAI FORSE INTENZIONE DI ORIENTARTI SU ALTRI GENERI MUSICALI VISTO ANCHE I TUOI LAVORI SOLISTI PRECEDENTI?
(Spalanca gli occhi in segno di approvazione, n.d.R.) “Questo non è sicuramente un album metal, ma con questo non intendo voltare le spalle ad un genere che mi ha dato notorietà e tante soddisfazioni; per me la musica è bella quando riesce a trasmetterti delle emozioni, per questo ascolto qualsiasi genere musicale, purchè mi sappia trasmettere queste ultime. Come ti dicevo volevo fare un lavoro non catalogabile e che fosse completamente mio, e così è stato! Ho inserito tutti i miei interessi e le mie influenze musicali, ho fatto una scelta sul materiale che arrivava alla Universal e poi con i miei collaboratori ho iniziato a lavorarci duramente. La scelta non è stata facile perchè numerosi autori mi hanno mandato dei loro lavori, ma una volta individuato il materiale su cui concentrare l’attenzione, ci abbiamo lavorato intensamente; per me è stata un’esperienza nuova ma, ripeto, sono molto soddisfatta!”.
(Spalanca gli occhi in segno di approvazione, n.d.R.) “Questo non è sicuramente un album metal, ma con questo non intendo voltare le spalle ad un genere che mi ha dato notorietà e tante soddisfazioni; per me la musica è bella quando riesce a trasmetterti delle emozioni, per questo ascolto qualsiasi genere musicale, purchè mi sappia trasmettere queste ultime. Come ti dicevo volevo fare un lavoro non catalogabile e che fosse completamente mio, e così è stato! Ho inserito tutti i miei interessi e le mie influenze musicali, ho fatto una scelta sul materiale che arrivava alla Universal e poi con i miei collaboratori ho iniziato a lavorarci duramente. La scelta non è stata facile perchè numerosi autori mi hanno mandato dei loro lavori, ma una volta individuato il materiale su cui concentrare l’attenzione, ci abbiamo lavorato intensamente; per me è stata un’esperienza nuova ma, ripeto, sono molto soddisfatta!”.
A ME SONO PIACIUTE MOLTO, OLTRE AL PRIMO SINGOLO “I WALK ALONE”, ANCHE “THE REIGN” IN CUI DIMOSTRI AL MASSIMO LE TUE STRAORDINARIE DOTI CANORE, “BOY AND THE GHOST” E “CALLING GRACE”; C’E’ UNA CANZONE A CUI SEI PARTICOLARMENTE LEGATA?
“Grazie per i complimenti! Mah… non saprei, nel senso che quando lavori personalmente ad un album tutte le canzoni ti sembrano belle! Sicuramente ‘I Walk Alone’ ha un significato particolare perché è la prima canzone scritta esclusivamente per me e la prima su cui ho lavorato; poi il testo ha un significato particolare e da esso ho tratto il titolo dell’album: sai, spesso si pensa alla tempesta dandole un significato negativo, invece a me dà un’idea di energia e potenza!”.
“Grazie per i complimenti! Mah… non saprei, nel senso che quando lavori personalmente ad un album tutte le canzoni ti sembrano belle! Sicuramente ‘I Walk Alone’ ha un significato particolare perché è la prima canzone scritta esclusivamente per me e la prima su cui ho lavorato; poi il testo ha un significato particolare e da esso ho tratto il titolo dell’album: sai, spesso si pensa alla tempesta dandole un significato negativo, invece a me dà un’idea di energia e potenza!”.
PER QUESTO ALBUM SEI ASSISTITA DA UNA BAND E DA UNO STAFF DI PRIM’ORDINE: CI PUOI PARLARE DI LORO?
“Certamente e con molto piacere! Ciascuno di loro ha una ragione particolare per essere qui: li ho scelti principalmente in virtù del loro background, della musica che suonano, delle loro caratteristiche tecniche, delle loro personalità, ma naturalmente anche per le sonorità proposte. La selezione dei musicisti è stata molto lunga, anche perché avevo a disposizione una vasta scelta e non è stato facile decidere. Naturalmente non ho deciso solo io, ma anche la casa discografica: ad esempio Alex Scholpp (il chitarrista, n.d.r.) non lo conoscevo, ma Daniel mi ha fatto ascoltare alcune delle sue cose e mi sono piaciute, per cui sono molto soddisfatta di averlo potuto utilizzare, e ancora di più per il fatto che suonerà con noi dal vivo. Mi è piaciuto molto come tutti i musicisti siano entrati al 100% nel progetto, come hanno amato le canzoni, la mia voce… è stato straordinario! Io amo molto il lavoro di squadra, lo ritengo fondamentale e alla base di ogni successo”.
“Certamente e con molto piacere! Ciascuno di loro ha una ragione particolare per essere qui: li ho scelti principalmente in virtù del loro background, della musica che suonano, delle loro caratteristiche tecniche, delle loro personalità, ma naturalmente anche per le sonorità proposte. La selezione dei musicisti è stata molto lunga, anche perché avevo a disposizione una vasta scelta e non è stato facile decidere. Naturalmente non ho deciso solo io, ma anche la casa discografica: ad esempio Alex Scholpp (il chitarrista, n.d.r.) non lo conoscevo, ma Daniel mi ha fatto ascoltare alcune delle sue cose e mi sono piaciute, per cui sono molto soddisfatta di averlo potuto utilizzare, e ancora di più per il fatto che suonerà con noi dal vivo. Mi è piaciuto molto come tutti i musicisti siano entrati al 100% nel progetto, come hanno amato le canzoni, la mia voce… è stato straordinario! Io amo molto il lavoro di squadra, lo ritengo fondamentale e alla base di ogni successo”.
PURTROPPO NON HO AVUTO IL BOOKLET CON I TESTI, MA MI E’ PARSO DI NOTARE QUALCOSA DI BIOGRAFICO NELLE CANZONI DI QUEST’ALBUM, CONFERMI?
(Ride, n.d.R.) “Sinceramente è una domanda che mi fanno tutti! No, assolutamente, non c’è nulla di biografico; anche ‘I Walk Alone’, a cui molti potrebbero pensare come ad uno slogan per la mia carriera solista, non contiene nessun richiamo biografico”.
(Ride, n.d.R.) “Sinceramente è una domanda che mi fanno tutti! No, assolutamente, non c’è nulla di biografico; anche ‘I Walk Alone’, a cui molti potrebbero pensare come ad uno slogan per la mia carriera solista, non contiene nessun richiamo biografico”.
COME MAI HAI SCELTO COME COVER IL BRANO “POISON” DI ALICE COOPER?
“Lo sapevo che mi avresti fatto questa domanda! (ride, n.d.r.) E’ una storia un po’ particolare: la produzione insisteva per inserire una cover sull’album, ma sinceramente non avevo la più pallida idea di quale fare! Pensai ai gruppi hard rock degli anni ’80 perché mi ricordavano la mia infanzia, ma la lista era lunga e difficile da scegliere. Così una sera stavo guidando la mia auto e intanto ascoltavo una stazione radio finlandese… Beh, quella sera trasmisero per ben cinque volte ‘Poison’ di Alice Cooper! Così mi sono detta: devo assolutamente inserirla nell’album!!! E abbiamo iniziato a lavorarci…”.
“Lo sapevo che mi avresti fatto questa domanda! (ride, n.d.r.) E’ una storia un po’ particolare: la produzione insisteva per inserire una cover sull’album, ma sinceramente non avevo la più pallida idea di quale fare! Pensai ai gruppi hard rock degli anni ’80 perché mi ricordavano la mia infanzia, ma la lista era lunga e difficile da scegliere. Così una sera stavo guidando la mia auto e intanto ascoltavo una stazione radio finlandese… Beh, quella sera trasmisero per ben cinque volte ‘Poison’ di Alice Cooper! Così mi sono detta: devo assolutamente inserirla nell’album!!! E abbiamo iniziato a lavorarci…”.
NON POSSO ESIMERMI DAL FARTI UNA DOMANDA SULLA VICENDA RIGUARDANTE IL TUO ADDIO AI NIGHTWISH: VISTO CHE SE N’E’ PARLATO MOLTO, E CON DICHIARAZIONI DISCORDANTI, PUOI FARE UN PO’ DI CHIAREZZA SULLA QUESTIONE?
“Nessun problema! Cercherò di sintetizzare al meglio: qualche anno prima del mio allontanamento avevamo vissuto una crisi interna, e penso che capiti spesso ad una band quando dal nulla raggiunge il successo; io cercai di tenere unita la band mettendo da parte i problemi e guardando avanti. Dopo lo splendido concerto di Helsinki, probabilmente il miglior concerto della mia carriera, ricevetti dai ragazzi la ‘famosa’ lettera in cui mi imputavano di colpe non mie e mi invitavano a lasciare la band… Beh, posso dirti che rimasi di ghiaccio: oltre alle accuse non vere, rimasi scioccata dal modo! Non potevano parlarmi di persona? Anche durante il tour non vi era stata nessuna avvisaglia che lasciasse presagire la cosa… Visto che stavamo insieme da nove anni penso che avremmo potuto discuterne senza rendere la cosa di dominio pubblico”.
“Nessun problema! Cercherò di sintetizzare al meglio: qualche anno prima del mio allontanamento avevamo vissuto una crisi interna, e penso che capiti spesso ad una band quando dal nulla raggiunge il successo; io cercai di tenere unita la band mettendo da parte i problemi e guardando avanti. Dopo lo splendido concerto di Helsinki, probabilmente il miglior concerto della mia carriera, ricevetti dai ragazzi la ‘famosa’ lettera in cui mi imputavano di colpe non mie e mi invitavano a lasciare la band… Beh, posso dirti che rimasi di ghiaccio: oltre alle accuse non vere, rimasi scioccata dal modo! Non potevano parlarmi di persona? Anche durante il tour non vi era stata nessuna avvisaglia che lasciasse presagire la cosa… Visto che stavamo insieme da nove anni penso che avremmo potuto discuterne senza rendere la cosa di dominio pubblico”.
NON PENSI CHE L’AVERTI TRATTATA IN QUEL MODO ABBIA AVUTO UN EFFETTO BOOMERANG E ORA LA TUA NOTORIETA’ SIA AUMENTATA?
“Mah, non saprei… Sinceramente la vicenda per me è chiusa e dopo il mio addio alla band mi sono concentrata sul mio lavoro solista, per cui non ho avuto modo di pensare alla cosa. Sono solo dispiaciuta dei modi, ma ora penso solo al mio futuro da solista!”.
“Mah, non saprei… Sinceramente la vicenda per me è chiusa e dopo il mio addio alla band mi sono concentrata sul mio lavoro solista, per cui non ho avuto modo di pensare alla cosa. Sono solo dispiaciuta dei modi, ma ora penso solo al mio futuro da solista!”.
VISTE LE TUE STRAORDINARIE DOTI VOCALI, NON HAI MAI PENSATO DI DEDICARTI A TEMPO PIENO ALLA MUSICA LIRICA?
(Mi guarda sorpresa, n.d.R.) “Beh, ti ringrazio della fiducia! (ride, n.d.r.) Io, come penso tu sappia, ho studiato musica classica e l’impostazione della mia voce è lirica; certo mi piacerebbe calcare i palcoscenici dei teatri più famosi del mondo ed interpretare le opere, ma c’è molto da lavorare e nel panorama operistico ci sono cantanti molto brave e preparate. Nel mio Paese ho preso parte a lavori del genere ma in questo campo sono ancora agli inizi… Diciamo che non mi pongo limiti, anche se la strada in questo senso è lunga e difficile!”.
(Mi guarda sorpresa, n.d.R.) “Beh, ti ringrazio della fiducia! (ride, n.d.r.) Io, come penso tu sappia, ho studiato musica classica e l’impostazione della mia voce è lirica; certo mi piacerebbe calcare i palcoscenici dei teatri più famosi del mondo ed interpretare le opere, ma c’è molto da lavorare e nel panorama operistico ci sono cantanti molto brave e preparate. Nel mio Paese ho preso parte a lavori del genere ma in questo campo sono ancora agli inizi… Diciamo che non mi pongo limiti, anche se la strada in questo senso è lunga e difficile!”.
GRAZIE TARJA PER IL TEMPO CHE MI HAI CONCESSO E BUONA FORTUNA PER IL FUTURO!
“Grazie ancora a voi di Metalitalia.com e a te per l’intervista! Un abbraccio a tutti i miei fans italiani e mi raccomando… Comprate ‘My Winter Storm’!”.
“Grazie ancora a voi di Metalitalia.com e a te per l’intervista! Un abbraccio a tutti i miei fans italiani e mi raccomando… Comprate ‘My Winter Storm’!”.