I Temperance stavano attraversando un ottimo momento, quando è giunta inaspettata la separazione di due membri importanti come Alessia Scolletti e Alfonso Mocerino: le conseguenze non potevano non influire sul nuovo album in preparazione, “Hermitage – Daruma’s Eyes Pt.2”.
Così, in occasione dell’uscita del disco, abbiamo sentito Marco Pastorino sperando di ottenere qualche delucidazione a riguardo, ma questi ha preferito tuttavia gettare una pietra sopra (anzi, un macigno, oseremmo dire) sull’argomento. La band ha saputo però ripartire alla grande e senza indugi, così abbiamo parlato con piacere insieme al musicista di questo loro nuovo splendido full-length.
PARTIREI DALLE VICENDE LEGATE AI VOSTRI RECENTI CAMBI DI FORMAZIONE: STANDO AD ALCUNI VOSTRI COMUNICATI UFFICIALI, MI SEMBRA DI CAPIRE CHE ALESSIA SCOLLETTI E ALFONSO MOCERINO VI ABBIANO DI FATTO PIANTATO IN ASSO A MENO DI DUE MESI DALL’INIZIO DI UN TOUR IMPORTANTE.
DA PARTE LORO HO LETTO TANTE BELLE PAROLE VERSO LA BAND MA LE MOTIVAZIONI DELLO SPLIT MI SONO SMEBRATE SINCERAMENTE UN PO’ CONTRADDITTORIE. ORA SEMPLIFICO AL MASSIMO, MA IL DISCORSO RIVOLTO AI FAN MI E’ SEMBRATO DEL TIPO: “NON VOGLIO (O NON ME LA SENTO DI) ANDARE IN TOUR, COMUNQUE CI VEDIAMO PRESTO IN TOUR CON ALTRE BAND“. RISPETTO ASSOLUTAMENTE LA LORO DECISIONE, CI MANCHEREBBE ALTRO MA, A QUESTO PUNTO, MI VIENE DA DUBITARE SE DAVVERO NON CI SIA STATA ALCUNA MOTIVAZIONE DI CARATTERE PERSONALE O ARTISTICO.
OPPURE, DI FATTO, PER LORO I TEMPERANCE NON ERANO PIU’ DA RITENERSI UNA PRIORITA’? MI PIACEREBBE SE POTESSI TORNARE SULLA QUESTIONE E CHIARIRE MEGLIO COSA E’ SUCCESSO.
– Sinceramente è stato tutto un po’ all’improvviso senza un vero senso o motivazione, quindi né io né Luca né Michele siamo le persone giuste a poter rispondere alla tua domanda. L’unica cosa che posso dirti è che è stata una batosta ricevere una chiamata del genere a inizio dicembre col tour in partenza a fine gennaio, ma siamo riusciti a portarla a casa ed è stato il tour più bello mai fatto dalla band.
PASSIAMO ALLE NOVITA’: IL NUOVO BATTERISTA SARA’ MARCO SACCHETTO, CHE SE NON ERRO PERO’ NON SUONA ANCORA NEL NUOVO ALBUM PERCHE’ LE PARTI DI BATTERIA ERANO GIA’ STATE REGISTRATE: COME E’ RICADUTA LA SCELTA SU DI LUI? QUAL E’ IL SUO BACKGROUND E COSA VI ASPETTATE CHE APPORTI A LIVELLO MUSICALE AL VOSTRO SOUND?
– Marco Sacchetto suona già con Luca in una band chiamata Coevo e ci è sembrata da subito la soluzione migliore, un talentuoso batterista ma soprattutto una splendida persona e questa rimane sempre la cosa principale. Marco ha portato tantissimo entusiasmo, professionalità e voglia di fare. In più, è veramente un batterista talentuoso e sono sicuro che darà il suo contributo nei prossimi lavori.
PER QUANTO RIGUARDA LA CANTATE, IL NUOVO NOME E’ QUELLO DI KRISTIN STARKEY: ANZITUTTO, MI COMPLIMENTO SINCERAMENTE PER AVER SCOVATO QUESTO AUTENTICO FENOMENO, PERCHE’ MI HA DAVVERO COLPITO MOLTO LA SUA BRAVURA.
LA SUA VOCE PRESENTA PERO’ CARATTERISTICHE MOLTO DIVERSE DA QUELLA DI ALESSIA, COME MAI AVETE FATTO UNA SCELTA DI QUESTO TIPO?
– Conosciamo Kristin da qualche anno ormai e proprio il giorno in cui la precedente cantante ci ha abbandonato, abbiamo visto un video cover dei Beast in Black, “Cry Out For A Hero”, ed abbiamo subito capito che Kristin era la persona giusta. Negli anni ho lavorato con tantissimi cantanti ma credo che lei sia la più talentuosa che abbia mai incontrato.
COME HA INCISO LA SELTA DI KRISTIN SUL MATERIALE CHE AVEVATE GIA’ SCRITTO PER IL NUOVO ALBUM? AVETE DOVUTO RIPENSARE E RIARRANGIARE PRATICAMENTE TUTTE LE PARTI VOCALI O IL PROCEDIMENTO E’ STATO ABBASTANZA SEMPLICE E NATURALE?
– Naturalmente il disco era già completamente scritto, avevamo anche le giornate di studio per registrare le voci confermate da mesi. Ma vista la voce di Kristin, ho riscritto determinate parti per fare in modo che la sua voce potesse brillare al 100%, dalle parti heavy a quelle più operistiche o teatrali.
COME GESTIRETE INVECE IL MATERIALE DEGLI ALBUM PRECEDENTI DAL VIVO? MI SEMBRA UN PO’ ARDUO RIPROPORRE ALCUNE CANZONI COSI’ COM’ERANO CON LA NUOVA FORMAZIONE, COME LA VEDI? INOLTRE, NON POTREBBE CIO’ ESSERE RESO PIU’ COMPLICATO DAL FATTO CHE KRISTIN VIVE ALL’ESTERO? COME PENSATE DI OVVIARE A QUESTI ASPETTI?
– Kristin vive in Europa (più precisamente in Svezia, ndR), quindi sarà comunque molto gestibile soprattutto perché oggi abbiamo un planning definito attorno ai sei mesi di anticipo. Con Kristin abbiamo già suonato più di cinquanta concerti solamente col materiale degli album precedenti, con risultati super, a mio parere. Alcune parti dei dischi già pubblicati sembrano scritti apposta per lei.
IL NUOVO ALBUM S’INTITOLA “HERMITAGE – DARUMA’S EYES PT. 2”: COME MAI QUESTO TITOLO?
– Per anni abbiamo pensato di registrare un concept di questo tipo, l’idea era nata nel 2018 con l’uscita di “Of Jupiter And Moons”, dove la suite finale del disco era “Daruma’s Eyes Pt.1”. Avremmo voluto raccontare una storia in una singola canzone, ma lavorandoci abbiamo pensato che sarebbe stata troppo complicata da capire ed avremmo dovuto inserire troppe informazioni. Da qui l’idea di chiamarla “Pt.1” con la speranza di poter realizzare una seconda parte, in un intero album, in futuro.
DATO CHE SI TRATTA DI UN CONCEPT, PUOI ACCENNARE BREVEMENTE ALLA TRAMA DELLA STORIA?
– Come ti dicevo, per anni abbiamo pensato di sviluppare una storia ed un concept, ma come accadeva spesso negli anni ’80-’90. Album come “Operation Mindcrime” (Queensrÿche, ndR), “Streets” (Savatage, ndR) e “Metal Opera” (Tobias Sammett’s Avantasia, ndR), ci hanno ispirato tantissimo negli anni.
La storia parte da questo ragazzo da New York, Viktor, insoddisfatto della sua vita, che per questo motivo viaggia e raggiunge Tokyo alla ricerca di se stesso. Qui, nei templi di Asakusa, trova la classica bambolina Daruma e, solamente toccandola, viene trasportato in un altro mondo ed in un’ altra dimensione, “Hermitage”. Qui incontrerà alcune persone che cambieranno il suo destino e forse lui sarà in grado di cambiare il destino di Hermitage.
NEL DISCO CI SONO ANCHE ALCUNI GUEST: CI RACCONTI DI CHI SI TRATTA E QUAL E’ STATO IL LORO CONTRIBUTO?
– Visto che nella storia ci sono sei diversi personaggi, abbiamo voluto dare voce ad ognuno di loro, chiamando tutti cantanti della nostra generazione, alcune tra le voci più interessanti sulla scena come Fabienne Erni degli Eluveitie ed Illumishade, Laura Fella dei Faun ed Alessandro Conti di Trick Or Treat e Twilight Force. Tutti e tre sono riusciti a dare una loro personalità ai loro personaggi (Marco cita solo i cantanti e incredibilmente neppure accenna ad Arjen Anthony Lucassen, ma come vedremo dopo non si tratta delle uniche collaborazioni al disco, ndr).
A PROPOSITO DELLA COLLABORAZIONE DI FABIENNE ERNI E DI LAURA FELLA, IN UN BRANO COME “WELCOME TO HERMITAGE” SONO PRESENTI ELEMENTI FOLK: APPREZZATE MUSCIALMENTE QUESTE SONORITA’? PENSATE CHE NEL VOSTRO STILE QUESTE POTREBBERO TROVARE ULTERIORE SPAZIO?
– Fin dal nostro secondo album, “Limitless”, abbiamo sempre avuto almeno un brano con questo tipo di sonorità, da “Amber & Fire”, fino a “Unspoken Words”, “Nanook”, ecc. . Sinceramente non sono il fan numero uno di certe sonorità folk teutoniche, ma mescolando il tutto con le nostre tipiche melodie, siamo riusciti a creare una combinazione interessante.
LA MIA IMPRESSIONE E’ CHE NEL DISCO CI SIA UN CONTRIBUTO MAGGIORE DI ORCHESTRAZIONI RISPETTO AL PASSATO: AVETE VOLUTO DARE MAGGIORE ENFASI ALL’ASPETTO SINFONICO DEL VOSTRO SOUND?
– Questo è il primo album in cui abbiamo lavorato con un artista esterno per quel che riguarda le orchestrazioni, Daniele Mazza, il super talentuoso Mastermind degli Ancient Bards. Vista l’epicità della storia, volevamo spingere un determinato tipo di sound e dare quel senso di maestosità che Daniele è riuscito ad aggiungere.
AVETE CURATO SEMPRE LA PROMOZIONE DEI VOSTRI ALBUM CON BEI VIDEOCLIP: OLTRE A QUELLI GIA’ PUBBLICATI AVETE IN PROGRAMMA DI REALIZZARNE ALTRI PER IL NUOVO DISCO? OLTRE A QUESTO, A COSA AVETE PENSATO POI PER PROMUOVERE L’ALBUM?
– Ci saranno altri video in uscita al solito e poi partiremo in tour a Febbraio insieme ai Serenity. Stiamo lavorando a tantissime cose per il 2024 e speriamo anche di tornare a fare alcuni show italiani quanto prima. Crediamo ancora che il migliore modo di promuoverci sia il lato live, dove possiamo dare tutto di noi stessi, rispetto ad un semplice video su YouTube.
COLLABORATE A MOLTI ALTRI PROGETTI, CHE NOVITA’ CI SONO IN PROGRAMMA?
– Luca e Marco (Sacchetto, ndR) usciranno a brevissimo col nuovo lavoro dei Coevo, Michele è sempre impegnato coi suoi pirati Visions Of Atlantis, Kristin con Twilight Force ed io con i Serenity; inoltre, tutti noi lavoriamo a molti progetti esterni, chi come produttore, chi come guest singer, o semplicemente insegnante di musica.