TEN – Intervista a Gary Hughes

Pubblicato il 28/01/2002 da

I Ten non sono certo un gruppo che ha bisogno di presentazioni, quindi eviterò di annoiarvi con una introduzione chilometrica su chi sono e da dove vengono, spero solo di essere riuscito ad immedesimarmi nel fan medio del gruppo, ponendo delle domande anche di carattere personale, a cui, per la verità, il signor Hughes non sembra aver dato risposte molto eloquenti. E’ proprio vero che gli inglesi sono persone riservate!
CONGRATURAZIONI PER IL NUOVO ALBUM, PENSO CHE SIA UN NUOVO PASSO IN AVANTI PER IL GRUPPO.
“Ti ringrazio per i complimenti. Con questo disco siamo riusciti ad ottenere una miscela di tutti i migliori elementi che formano il nostro sound. Siamo contenti che questo sia il nostro miglior disco, sia per quanto riguarda il nostro tipico sound che commercialmente.”

PERSONALMENTE CREDO CHE FAR BEYOND THE WORLD SIA IL GIUSTO PUNTO DI INCONTRO DI QUELLO CHE I TEN REALMENTE SONO: L’ HARD ROCK DI “SPELLBOUND” E LA MELODIA DI “THE NAME OF THE ROSE”. SEI D’ACCORDO CON ME?
“Sì! Questo è l’album che rappresenta al meglio i Ten come band, ed è anche lo specchio della musica che suoniamo. Ogni volta che facciamo un nuovo album, cerchiamo di esaminare quello che abbiamo fatto in passato, e riportarlo in quello che sono le nostre attuali sensazioni. Mi piace pensare che con questo disco abbiamo continuato ad evolverci ed esplorare nuove direzioni musicali.”

DOVE AVETE PRESO L’ISPIRAZIONE PER QUESTE NUOVE CANZONI?
“Questa volta si tratta semplicemente di canzoni d’amore, da differenti angolazioni e punti di vista.
Dopo il nostro concept album “Babylon” ho sentito il bisogno di tornare ad un album fatto di vere e proprie canzoni, ognuna completamente stacca dalle altre.”

COME COMPONETE LA VOSTRA MUSICA?
“Di solito inizio io registrando delle idee o dei brani incompleti su un piccolo registratore, solitamente si tratta di una melodia o di qualche accordo. Poi vado al piano oppure prendo una chitarra e suono fin quando la canzone non prende forma.
I testi vengono alla fine e di solito occupano la maggior parte del tempo.”

VOI USATE SOLTANTO STRUMENTI ROCK TRADIZIONALI, CHITARRA BASSO E BATTERIA, NON AVETE MAI PENSATO DI USARE SAMPLERS O ALTRI STRUMENTI OGGI MOLTO DI MODA?
“Sì, abbiamo usato samplers su questo disco, anche se sono un po’ nascosti per la verità. ‘Last of the lovers’ ne è un ottimo esempio.”

NON SENTI A VOLTE LA NECESSITA’ DI SUONARE STILI MUSICALI DIFFERENTI? MAGARI PER TROVARE NUOVE EMOZIONI?
“Non molto, credo di essere capace a diversificare il mio materiale in modo molto efficace, tra i Ten e il mio progetto solista. Se dovessi cambiare il mio stile vorrei comunque suonare qualcosa di melodico. Sai, io amo la melodia nella musica e non mi sentirei a mio agio suonando altre cose.”

C’E’ QUALCOSA CHE LEGA LE VOSTRE CANZONI, OPPURE OGNUNA PARLA DI COSE DIFFERENTI?
“L’amore è il tema universale delle nostre canzoni, ma la vediamo sempre da prospettive diverse.”

LA MIA CANZONE PREFERITA E’ “OUTLAWED AND NOTORIUOS”, DI COSA PARLA?
“Parla del vecchio west americano: la storia è basata su dei pistoleri e un combattimento a fuoco che inizia attorno ad un tavolo da gioco. Ha un solidi riff di chitarra che cambia progressivamente sia nei versi che nei ritornelli, e poi ha moli soli, veloci ma melodici.
I pistoleri vivono in un territorio selvaggio e senza leggi, e sono loro che decidono la storia.”

SECONDO ME I TEN SONO L’ULTIMA ROCK BAND INGLESE, IN ORDINE DI TEMPO; VEDI QUALCHE ALTRO GRUPPO CHE STA SEGUENDO I VOSTRI PASSI?
“Sicuramente non molti, ne conosco uno o due ma è molto difficile sfondare nella musica, in questo periodo, se suoni hard rock melodico. Adesso sembra che tutti quanti vogliano suonare speed metal o black metal, ma il rock melodico ha sempre resistito e spero che molto presto possa ritornare ai fasti degli anni ’80.”

DIMMI IL NOME DI UNA BAND SCONOSCIUTA CHE MERITEREBBE IL SUCCESSO, E QUELLO DI UNA BAND FAMOSA CHE DETESTI.
“Non posso risponderti amico mio! Ci sono moltissima band famose che in realtà non lo meriterebbero, però non sarei molto professionale nel dirti i loro nomi.”

MOLTI DI VOI SONO SPOSATI E CON FIGLI, DOVE TROVATE IL TEMPO E LA FORZA PER COINCILIARE TOUR E FAMIGLIA?
“E’ molto delicato bilanciare le due cose; per prima cosa ci assicuriamo di non trascurare la famiglia, e poi non mischiamo mai il lavoro con il piacere.
Lavoriamo duro ma ci divertiamo anche molto.”

COSA ASCOLTI QUANDO SEI A CASA?
“Ascolto veramente di tutto, da Richard Marx ai Metallica. Ascolto anche molta musica classica, perché credo sia un modo per rilassarsi dopo aver lavorato tutto il giorno scrivendo musica rock.”

PARLAMI DELLE TUE PRIME INFLUENZE MUSICALI.
“Sono cresciuto con Deep Purple, Led Zeppelin, Rainbow, whitesnake, Thin Lizzy e Bad Company.
Vocalmente mi piacciono molto John Waite, Steve Perry, Anne Wilson e Coverdale.”

QUANDO HAI INIZIATO A STUDIARE MUSICA?
“Ho frequentato la Royal Northern Music School quando ero un ragazzo, lì ho studiato chitarra classica e frequentavo un corso di specializzazione chiamato ALCM (Associate Of The London Collage Of Music).”

VEDI DELLE DIFFERENZE TRA IL MONDO MUSICALE ATTUALE E QUELLO DI QUANDO HAI COMINCIATO?
“Ci sono molte differenze, per il rock adesso è molto più difficile perché alla gente piace di più seguire le mode e stili musicali più appariscenti. La musica sembra essere diventata un prodotto usa e getta!”

UNA BAND SCONOSCIUTA PUO SUONARE TUTTE LE SERE NELLA PROPRIA CANTINA, COSA CAMBIA QUANDO SI DIVENTA FAMOSI?
“Il mondo ti si rigira sotto sopra, bisogna essere capaci di tenere i piedi per terra. Se non si sta attenti si possono dimenticare le ragioni per cui si inizia a suonare. I soldi possono diventare più importanti della musica che si ama, e questo sarebbe l’errore più grande.”

COME IMMAGINAVI LA VITA DI UN MUSICISTA FAMOSO?
“Credo come tutti gli altri ragazzi, mi piaceva pensare di suonare davanti a diecimila persone urlanti.
Mi piaceva copiare i miei eroi! (ride)”

TI DIVERTI QUANDO SUONI?
“Immensamente, è una sensazione unica suonare dal vivo davanti ai propri fan che apprezzano la mia musica.
Mi sento molto fortunato nell’essere diventato un musicista professionista senza che nessuno mi regalasse niente.”

PREFERISCI SUONARE DI PIU’ IN STUDIO O IN TOUR?
“Mi diverto in entrambi i casi. E’ stupendo creare nuova musica in studio continuando l’evoluzione della band disco dopo disco. Ma è ugualmente emozionante portare questa musica in un’ arena e suonare davanti a persone che ti apprezzano: i fans!”

IN QUALI PAESI SUONERETE?
“Abbiamo appena completato delle date acustiche in Gran Bretagna e a Parigi, poi a Febbraio suoneremo in Giappone. Faremo tre date in UK a Marzo e poi suoneremo molte date in Europa ad Aprile, Agosto e Settembre. Durante queste date registreremo un live album che sarà il primo con il nuovo chitarrista Chris Francis. Dopo ci sarà un nuovo album in studio e quindi torneremo nuovamente in tour. Grazie per il supporto e spero di vederti insieme allo staff di metalitalia.com durante il nostro tour italiano nel 2002.”

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