Band metal prog australiana, i Teramaze si sono messi in luce con tre album in tre anni, l’ultimo dei quali, in ordine cronologico, è stato “Her Halo”, disco che conferma il buon momento che sta attraversando il gruppo fondato dal chitarrista Dean Wells, davvero ispirato e brillante nelle sue composizioni e nelle sue performance. Abbiamo sentito proprio il leader della band, che ci ha parlato di questo loro nuovo lavoro e di quelle che saranno le prossime mosse dei Teramaze.
È TRASCORSO APPENA UN ANNO DALLA PUBBLICAZIONE DEL VOSTRO PRECENDENTE ALBUM, “ESOTERIC SYMBOLISM”: CHE RISCONTRI AVETE OTTENUTO?
“Il riscontro per ‘Her Halo’ è stato sorprendente, è un album molto differente da ‘Esoteric Symbolism’ ma penso che i fan lo possano ancora ascoltare come un solido album dei Teramaze: questo è quello che miravamo di ottenere”.
SIETE TORNATI, COME ACCENNAVI, CON UN NUOVO ALBUM, “HER HALO”, MA CI SONO STATI ANCHE DEI CAMBI IN LINE-UP. PUOI PRESENTARCELI?
“Nathan Peachey (cantante, ndr) e Luis Eguren (bassista, ndr) sono diventati una parte importante della band negli ultimi dodici mesi, sembra come se questa sia la band per come era stata concepita, hanno portato una certa atmosfera nella band, è stato grande lavorare con loro”.
POSSIAMO CONSIDERARE “HER HALO” UN CONCEPT-ALBUM? COSA CI PUOI RACCONTARE RIGUARDO LA TRAMA?
“Sì, ‘Her Halo” è un concept-album che narra le alterne vicende di un’artista di trapezio in uno show itinerante. È una storia che può ricordare quella di altri artisti che hanno prima raggiunto la fama e che poi sono caduti in disgrazia. Vi è anche un triangolo amoroso che vede coinvolti un clown e il conduttore, che la adoravano”.
COSA CI PUOI RACCONTARE RIGUARDO LE SESSIONI DI REGISTRAZIONE?
“Ho prodotto ‘Her Halo’ dal mio studio personale in oltre due mesi, è stato davvero un bel periodo e penso che ciò si rifletta nella musica; anche se personalmente è stato duro, complessivamente è stata una grande esperienza e un bell’ambiente di lavoro”.
COME AVETE COMPOSTO QUESTO NUOVO ALBUM? AVETE CAMBIATO APPROCCIO RISPETTO AL PASSATO?
“Cerchiamo sempre di mantenere il songwriting un processo interessante. Soprattutto per questo album, abbiamo scritto le canzoni on-line e tra i vari membri del gruppo ci siamo scambiati le rispettive parti, fino ad ottenere un prodotto finito. Permettiamo sempre di completare in libertà il songwriting, cercando di non porci dei limiti con delle linee guida o delle regole su come scrivere una canzone. Se funziona e ci piace, la teniamo. Semplice”.
L’ALBUM INIZIA CON LA CANZONE PIÙ LUNGA, DI CIRCA TREDICI MINUTI, “AN ORDINARY DREAM (ENLA MOMENTO)”: UNA DECISIONE CHE POTREBBE ESSERE CONSIDERATA CORAGGIOSA SE NON ADDIRITTURA RISCHIOSA, COME MAI AVETE FATTO QUESTA SCELTA?
“A noi non è sembrata affatto rischiosa (risate, ndr)! In molti ce lo stanno chiedendo. Per come abbiamo scritto l’album, la prima canzone ti deve dare un assaggio di quello che verrà dopo e preparare il terreno per il resto dell’album, ci sembrava giusto e così l’abbiamo fatto. Come dicevo prima, se funziona, lo facciamo”.
COME PROMUOVERETE L’ALBUM?
“Bene, lavorare con la Mascot Label Group è un grosso passo avanti per noi nel promuovere e far conoscere la nostra musica, abbiamo già due videoclip, ‘Out Of Subconscious’ e ‘Her Halo’ su Youtube, se qualcuno volesse dare loro un’occhiata”.
PENSO CHE ANCHE UNA CANZONE COME “BROKEN” POSSIEDA UN FANTASTICO REFRAIN E POTREBBE ESSERE UN GRAN SINGOLO: PENSI CHE POTRESTE ESTRARRE DALL’ALBUM UN ALTRO SINGOLO O REALIZZARE UN ALTRO VIDEO?
“C’è qualche altra canzone per la quale ci piacerebbe realizzare un videoclip in futuro, dipende se decideremo di farlo. ‘Broken’ è risultata essere la favorita tra i fan e i recensori, così potremmo essere propensi a girarne un video in futuro (risate, ndr)”.
QUALI SONO A TUO AVVISO I PUNTI DI FORZA DELLA BAND?
“Ciascuno lavora sodo e bene per l’altro, c’è un gran senso di fratellanza tra noi quattro. Abbiamo tutti un buon livello, siamo disciplinati con i nostri strumenti e ci sentiamo davvero a nostro agio”.
COSA PENSI DELL’ATTUALE SCENA METAL AUSTRALIANA?
“È molto piccola e niente male considerando la grandezza dell’Australia, ma per noi è all’estero che la gente ha dato calore alla nostra musica”.
HAI UN SOGNO NEL CASSETTO COME MUSICISTA?
“Sto vivendo il mio sogno come musicista: è un gran percorso, lo rispetto e mi sento benedetto dato che posso continuare a fare davvero grandi cose con la musica”.
QUALI SONO I TUOI PROGETTI PER IL FUTURO?
“Fare un tour internazionale e continuare a pubblicare musica progressive di alta qualità”.