THANATOTHERION – A passo spedito verso l’estinzione

Pubblicato il 23/07/2024 da

Thanatotherion è il progetto solista di Shelby Lermo, cantante e chitarrista di Ulthar e Vastum che, per completare la formazione, ha coinvolto il batterista Jason Bursese.
La genesi della band è stata a dir poco travagliata: nata come Naughtskeid, ha debuttato nel 2020 con questo moniker pubblicando un EP, ma ha rapidamente cambiato pelle e, per sottolineare questa trasformazione, Shelby ha optato per un nuovo nome in occasione del primo album “Alienation Manifesto”, scritto in un periodo molto complicato per il musicista americano.

Proprio per questo motivo, il disco ha preso la forma di un violento attacco sonoro, un black/thrash metal che non lascio scampo, gelido, furioso e nichilista, una corsa folle che racconta come il mondo stia andando incontro alla distruzione.
Il protagonista di questa singolare avventura musicale è ospite sulle nostre pagine e ci racconta tutto in questa intervista. Buona lettura.

CIAO SHELBY, BENVENUTO SU METALITALIA.COM E COMPLIMENTI PER L’ALBUM.
SAPPIAMO CHE THANATOTHERION È NATO NEL 2022 IN UN PERIODO DIFFICILE. COME STAI ORA? POTRESTI SPIEGARE COME E’ ANDATA?
– Grazie per avermi contattato e grazie per aver apprezzato l’album.
“Alienation Manifesto” è stato scritto durante un periodo molto complicato, nell’autunno del 2022, quando ero in cura con radiazioni e chemioterapia per un cancro alla gola. Ero molto malato, confinato per lo più a letto e curato con un pesante cocktail di Fentanil, Dilaudid e morfina, quindi tutto quello che potevo fare era suonare la chitarra e guardare film horror. È stato un periodo molto buio, e penso che tutto ciò sia emerso nel prodotto finale.
I miei ricordi di quei mesi sono parecchio incoerenti: ho dimenticato tante cose. Quindi, in un certo senso, ascoltare la musica che scrivevo all’epoca riporta alla mente questi ricordi. Il trattamento, per fortuna, ha avuto successo e il cancro è in remissione. Ho fatto il mio primo tour in cinque anni il mese scorso e ne ho in programma altri prima della fine dell’anno. Sono più o meno tornato alla normalità, ma ho anche un po’ dimenticato cosa significhi ‘normale’.

COME È AVVENUTA QUESTA TRANSIZIONE DA NAUGHTSKEID A THANATOTHERION? COSA HAI PORTATO CON TE DA QUELLA VECCHIA ESPERIENZA?
– Avevo intenzione di pubblicare questo album sotto il nome di Naughtskeid fino a poche settimane prima che fosse finito. In realtà, non mi è mai piaciuto molto quel nome e, ascoltando il materiale dell’EP di Naughtskeid del 2020, “Ultimate Infernal Nightscape”, ho capito che, rispetto alla musica di “Alienation Manifesto”, c’era un’enorme differenza.
Lo stesso stile di base di scrittura e voce, ma tutto era cambiato moltissimo, ed era cresciuto, e anche la mia tecnica di registrazione era migliorata tantissimo, per non parlare dell’aggiunta di un batterista dal vivo invece di una drum machine. Sentivo come se il nuovo album fosse stato realizzato in modo molto più completo, e così diverso, che meritava un nome migliore ed un’identità diversa.

COME E’ NATO “ALIENATION MANIFESTO”? IN CHE MODO HAI SCRITTO I PEZZI? SONO NATI DA UN RIFF, DA UNA SEMPLICE IDEA O HAI SEGUITO UN PROCESSO COMPOSITIVO PRECISO? CHE DIFFERENZA C’E’ TRA SCRIVERE PER ULTHAR E THANATOTHERION?
– Come ho detto prima, l’album è stato scritto mentre ero bloccato a letto, nel corso di circa tre mesi, da agosto a ottobre 2022. Per me, scrivere un album significa iniziare dalla fine: i nomi delle canzoni, i concetti di base e la sequenza, tutto ciò viene prima. Posso, in un certo senso, visualizzare come apparirà l’intero album una volta finito. Quindi è solo questione di aggiungere scrupolosamente i vari livelli di composizione, ripartendo, questa volta, dall’inizio. Scrivo prima i riff, poi le armonie di chitarra, in seguito il basso, i sintetizzatori, infine programmo la batteria (che Jason ha sostituito, nell’album, con le sue composizioni). I campioni, il rumore e la voce vengono per ultimi.
Questo processo di aggiunta di strati, perfezionamento, cambiamento, nuova registrazione è durato quasi un anno per “Alienation Manifesto”.
Per Ulthar scrivo allo stesso modo, ma collaborando con gli altri musicisti, nel senso che io scrivo metà delle canzoni e Steve l’altra metà. Il materiale è più scarno, dato che siamo solo tre elementi e dobbiamo eseguirlo dal vivo. Non c’è spazio per assoli o armonie. Registriamo demo, le scambiamo tra di noi e viaggiamo attraverso il paese per incontrarci e provare. Infine andiamo insieme in studio; in passato si trattava dell’Earhammer a Oakland, California, ma abbiamo registrato i nostri ultimi due album al Developing Nations a Baltimora, Maryland.
L’album di Thanatotherion è stato registrato nella sua interezza a distanza: io e Jason non siamo mai stati nella stessa stanza insieme. Entrambi abbiamo lavorato nei nostri studi casalinghi, abbiamo ingegnerizzato le nostre parti e mixato l’album in collaborazione.

C’E’ UN CONCETTO CHE LEGA I PEZZI O UN MESSAGGIO CHE VUOI TRASMETTERE A CHI ASCOLTA?
– C’è, ma preferisco non svelarlo più di tanto. I testi sono volutamente confusi, a volte semplicemente senza senso e, considerando la quantità di oppioidi, radiazioni e sostanze chimiche nel mio organismo in quel momento, penso che doveva proprio essere così. Soffrivo molto ed ero molto arrabbiato con l’umanità intera – lo sono ancora.
Il titolo dell’album dovrebbe essere un forte indizio sui concetti in esso contenuti. Ma penso, come per ogni arte, che il significato ultimo dovrebbe essere deciso da ciascun singolo ascoltatore, e non dettato dall’artista.

COME HAI COINVOLTO JASON BURSESE PER SUONARE LA BATTERIA? QUALCHE ALTRO MUSICISTA HA PARTECIPATO ALLA REGISTRAZIONE DELL’ALBUM?
– Ho suonato con Jason per diversi anni prima di trasferirmi dalla costa occidentale a quella orientale, nel 2021. Ero un grande fan della sua vecchia band Cyanic, e in seguito abbiamo avuto un progetto death metal per quattro o cinque anni, che non ha mai realizzato niente e non ha mai fatto concerti dal vivo.
Noi due abbiamo fatto un EP insieme (nome diverso, stile diverso) nei primi giorni del Covid, quindi sapevo che entrambi avevamo i mezzi per registrare e lavorare insieme a distanza. È un musicista incredibilmente tecnico e potente, l’ho sempre ammirato, quindi è stata la mia prima scelta quando cercavo un collaboratore per Thanatotherion.
Nessun altro musicista è stato coinvolto: in effetti, l’unica altra persona chiamata in causa nella produzione audio è stata Adam Tucker della Signaturetone in Minnesota, che ha gestito il sequencing analogico e il mastering. Io e Jason abbiamo registrato e mixato, e Jason si è occupato del mastering digitale.

“CODEX CREPUSCULUM” È LA CANZONE PIÙ LUNGA DELL’ALBUM ED È ANCHE LA PIÙ PARTICOLARE. COSA RAPPRESENTA? COSA SONO I SUONI ALLA FINE? SEMBRA UNA FORESTA…
– “Codex Crepusculum” è pensata come una sorta di summa dell’intero album. Thanatotherion si diletta con molti suoni e idee diversi, e quasi tutti quei suoni e idee trovano spazio in questa canzone. Ci sono parti lente, parti superveloci, intermezzi di sintetizzatore: in effetti, se guardi il resto dell’album, e la spaziatura degli intermezzi ambient nelle prime sei canzoni, quella stessa struttura si ripete all’interno della struttura di “Codex Crepusculum”. È un microcosmo dell’album nel suo insieme. Un occhio dentro un occhio dentro un occhio…
I suoni alla fine della canzone sono una registrazione sul campo che ho fatto alle Mua Caves in Vietnam nel marzo 2023. Stavo viaggiando lì con mia moglie e abbiamo attraversato questa grotta la mattina presto; l’imboccatura della grotta si apriva su questa ampia valle verde, viva e brulicante di insetti e piccoli animali. C’era qualcosa lì che volevo catturare, nel suono.

DA DOVE ARRIVA IL NOME DELLA BAND?
– Se intendi il mio alias, non ha alcun significato speciale. Solo parole che evocano un suono particolare.

SUONI BLACK/THRASH METAL CON UNA TECNICA ABBASTANZA INUSUALE PER QUESTO GENERE. COME COMBINI QUESTO ASPETTO CON LA FEROCIA DELLE TUE CANZONI?
– Non è davvero una decisione consapevole da parte mia, è semplicemente ciò che mi viene naturale quando scrivo canzoni. Cerco di scrivere riff che penso siano strani e interessanti, e immagino che sia proprio lì che i miei gusti si intersecano.
Non ho alcun interesse ad essere il musicista più veloce o più tecnico del mondo, ma voglio sfidare me stesso e creare suoni che siano pesanti e malvagi. Alla fine, tutto ciò si riduce alla domanda: “Vorrei ascoltarlo?”. Sto solo cercando di fare musica che apprezzerei se sentissi qualcun altro suonarla.

STAI LAVORANDO CON I, VOIDHANGER RECORDS, UN’ETICHETTA ITALIANA MOLTO ATTIVA NELLA SCOPERTA DI NUOVO METAL UNDERGROUND. COME SEI ENTRATO IN CONTATTO CON LORO? SEI SODDISFATTO DEL LORO LAVORO?
– È stato fantastico lavorare con Luciano di I, Voidhanger. Ammiro da tempo ciò che fa e ha fatto con l’etichetta, non solo con il roster di band, veramente ottimo, ma anche con il packaging, la grafica… Si vede semplicemente che gli importa e vuole diffondere nel mondo merda malata. Ogni LP e CD è come un’opera d’arte a sè stante.
I, Voidhanger, è stata la mia prima scelta per pubblicare l’album, fortunatamente tutto ha funzionato. In effetti, gli ho inviato l’EP di Naughtskeid nel 2020 ed ha rifiutato di pubblicarlo (in retrospettiva, sono felice di non averlo fatto), ma mi ha detto di rimanere in contatto e di fargli sapere in quale direzione stava andando il progetto. Le nostre strade hanno trovato una nuova convergenza, quattro anni più tardi, con “Alienation Manifesto”.

QUALI SONO LE TUE PRINCIPALI INFLUENZE QUANDO COMPONI MUSICA? QUALI GRUPPI? TEMATICAMENTE, LA TUA MUSICA È INFLUENZATA DA QUALCOS’ALTRO? INTENDO FILM O LIBRI…
– Dipende a quale progetto sto lavorando. Musica diversa influenza progetti diversi in modi diversi. Ma, per Thanatotherion, c’è un sacco di black metal classico che agisce nella mia testa: Absu, Emperor, Immortal e cose più oscure come Kvist e Sorhin.
I sintetizzatori sono influenzati principalmente dalle colonne sonore dei film: John Carpenter, Tangerine Dream, Isao Tomita e cose più organiche come Popol Vuh e Goblin.
I film mi influenzano tanto quanto la musica. Per lo più horror, materiale splatter cruento degli anni ’80 o horror folk degli anni ’70. Roba psicologica, cose che ti fanno sentire strano e disgustoso.
Quando si tratta di libri preferisco la fantascienza: la serie “Hyperion” di Dan Simmons e i romanzi del Ciclo della Cultura di Iain M. Banks sono tra le opere che apprezzo di più.

SUONERETE DAL VIVO? AVETE QUALCOSA DI GIÀ PIANIFICATO?
– Suonare dal vivo sarebbe una sfida enorme, considerando che io e Jason viviamo a quasi tremila miglia di distanza, la complessità della musica e il fatto che avremmo bisogno di trovare più musicisti (incluso un tastierista) per completare una formazione. Se ci fosse abbastanza interesse, sarebbe una possibilità, ma al momento abbiamo molta strada da fare per rendere le esibizioni dal vivo una realtà.

HAI QUALCHE IDEA PER IL FUTURO? PENSI CHE CI SARA’ PRESTO NUOVA MUSICA A NOME THANATOTHERION?
– Finirò un album con un’altra band quest’estate, e poi sarò in tournée in Europa con gli Ulthar ad agosto. A settembre sarò in tournée nell’Est degli Stati Uniti con i Nails. Una volta terminati tutti questi sforzi, il piano è di iniziare a scrivere nuovo materiale sia per Ulthar sia per Thanatotherion, in autunno e inverno. Mi aspetto che il materiale sarà finito all’inizio del prossimo anno, e spero di poterlo registrare entro la prossima estate.

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