Con puntualità svizzera, gli scandinavi Flower Kings presentano un nuovo lavoro, inevitabilmente sotto l’egida di un raffinato progressive rock. “Adam & Eve” segna per certi versi un nuovo inizio per il gruppo capitanato da Roine Stolt, vuoi per l’innesto di Daniel Gildenlow quale membro effettivo, vuoi per una vena compositiva meno cervellotica, soprattutto se il confronto investe il criticato “Unfold The Future”. Di questo ed altro abbiamo parlato con Mr. Stolt in persona.
INIZIAMO DALL’ INGRESSO DI DANIEL GILDENLOW (PAIN OF SALVATION) QUALE MEMBRO EFFETTIVO DEI FLOWER KINGS, QUINDI NON PIU’ UN SEMPLICE SPECIAL GUEST, COME ACCADUTO SU “UNFOLD THE FUTURE”.
“Daniel è stato un musicista di grande importanza nell’economia della band, soprattutto nel corso del tour di ‘Unfold The Future’, di conseguenza l’invitarlo a divenire un membro a tutti gli effetti della band è stata una decisione naturale ed inevitabile. Oltre alle parti vocali, in sede live si occupa delle parti di chitarra, tastiera, nonché delle percussioni”.
PENSI CHE IL SUO INGRESSO IN FORMAZIONE AVRA’ DELLE CONSEGUENZE SUL FUTURO DEI PAIN OF SALVATION?
“Non credo proprio, continueranno come al solito, magari con qualche sana inezione di vibrazioni di casa Flower Kings, chi lo può dire? Che ci sia qualcosa del mio gruppo nella sezione oscura di ‘Be’?”.
I BRANI DEL NUOVO ALBUM SEGNANO UN DISTACCO DALLE INFLUENZE JAZZ PRESENTI SU “UNFOLD THE FUTURE”, MENTRE E’ PREPONDERANTE LA COMPONENTE SINFONICA. COME MAI LA DECISIONE DI INTRAPRENDERE QUESTO PERCORSO?
“Era la cosa giusta da fare. Questo era il lotto di brani in nostro possesso ed abbiamo cercato di valorizzarli nel migliore dei modi. Le componenti jazz ricompariranno esclusivamente nei side project che mi vedranno coinvolto nel prossimo futuro”.
QUANTO TEMPO VI HA PORTATO VIA LA REGISTRAZIONE DI “ADAM & EVE”? AVETE LAVORATO GIORNALMENTE, IN MODO CONTINUATIVO ALLA SUA STESURA?
“Non proprio, ma a volte il lavoro è stato veramente impegnativo, intendo sette giorni su sette. Ci siamo presi tutto il tempo possibile per curare i minimi dettagli ed anche per far sì che ogni membro contribuisse effettivamente all’incisione dei brani. Tuttavia nello stesso tempo ho prestato il mio operato per il buovo album dei Tangent e per l’album solista di Jonas Reingold”.
E’ FACILE COMBINARE SENZA PROBLEMI IL LAVORO DEI FLOWER KINGS CON I VARI SIDE PROJECT CHE VI VEDONO COINVOLTI (KAIPA, THE TANGENT, KARMAKANIC, PAIN OF SALVATION)?
“Non ho mai avuto problemi nel gestire tutte le mie collaborazioni, tuttavia per il prossimo anno ho intenzione di dare un taglio con alcuni progetti. Nel 2005 sarò sul mercato con un mio album solista e con un cd che inciderò con Doane Perry (batterista dei Jethro Tull), Ellis Hall e Vince DiCola, un lavoro provvisoriamente intitolato ‘Thread'”.
GENERALMENTE OGNI USCITA TARGATA FLOWER KINGS VIENE ACCOMPAGNATA DA CD EXTRA ED EDIZIONI SPECIALI LIMITED; MA NON NEL CASO DI “ADAM & EVE”. COME MAI?
“Generalmente è nostra abitudine pubblicare edizioni con cd extra, ma stavolta abbiamo scelto di farlo limitatamente al mercato giapponese. Ormai era diventata una consuetudine, e la cosa ci stava annoiando. Se la musica è buona non importa quanti bonus decidi di inserire in un disco. Comunque, da questo punto di vista, il prossimo album avrà un packaging spettacolare”.
QUALI SONO I TUOI ASCOLTI AL MOMENTO?
“Joni Mitchell (‘Travelogue’), Cardigans (‘Long Gone Before Daylight’) , David Bowie (‘Reality’), Planet X (‘Moonbabies’), Vangelis (‘Compilation of 90’s’)”.
ESEGUIRETE IL NUOVO ALBUM PER INTERO NEL PROSSIMO TOUR?
“Sicuramente”.
HO LETTO DA QUALCHE PARTE DEL VOSTRO SINGOLARE METODO DI REGISTRAZIONE, CHE VEDE LA BAND REGISTRARE QUASI SEMPRE SEPARATAMENTE. PUOI CONFERMARE?
“Registriamo le tracce base insieme, ma nella fase di overdubbing sfruttiamo studi differenti. Lavoriamo con un sistema hard disc recording su un processore Macintosh, così una parte della post produzione viene fatta qui ad Uppsala, mentre le tracce base vengono registrate a Malmoe. Sarebbe troppo dispendioso registrare tutti insieme in uno studio, di conseguenza abbiamo preferito costruire dei nostri studi personali che sfruttano le migliori tecnologie esistenti”.
CANCELLERESTI QUALCOSA DALLA DISCOGRAFIA DEL TUO GRUPPO?
“Sicuramente, soprattutto quando ti rendi conto che avresti potuto realizzare un brano sfruttando un tempo differente, così come la struttura dello stesso. Tuttavia sono orgoglioso di quanto realizzato: i nostri brani reggono la prova del tempo alla grande, un qualcosa che non può certo essere applicato al 90% dei gruppi in circolazione”.
PROGETTI FUTURI?
“Registreremo un nuovo album il prossimo anno, compreso un DVD contenente l’esecuzione dei nostri brani di minor durata, quindi un qualcosa di differente rispetto ai contenuti di ‘Meet The Flower Kings’. Inoltre saremo in tour negli USA ed in Sud America”.