THE SORROW – Oltre Il Trend

Pubblicato il 23/03/2009 da
 
Una metal-core band di belle speranze per alcuni, i cugini poveri dei Killswitch Engage per altri. Fondamentalmente, queste sono le due opinioni più comuni nei riguardi dei The Sorrow, band austriaca che con un paio di album è riuscita a crearsi un seguito piuttosto vasto in Europa, ma anche ad attirarsi le antipatie di coloro che pretendono una certa personalità da formazioni giovani come quella in questione. In ogni caso, pare che alla band, in questa intervista rappresentata dal bassista Tobi Schädler, tutte queste diatribe e gli annessi paragoni non interessino più di tanto… anzi! Molto meglio concentrarsi su date live e sulla scrittura di nuovo materiale, per la definitiva conquista del trono del metal-core europeo…
 

 
I THE SORROW NON SONO ANCORA UN NOME MOLTO CONOSCIUTO IN ITALIA. DIREI QUINDI DI INIZIARE CON UNA BREVE PRESENTAZIONE DELLA BAND…
“Certo! I The Sorrow sono una metal band proveniente dall’Austria occidentale. La lineup è composta da Matze alla voce e alla chitarra, Andi alla seconda chitarra, Dominik alla batteria e da me al basso. Siamo in attività da circa tre anni e abbiamo realizzato due album, il secondo dei quali sta per arrivare ora nei negozi. Ci consideriamo una modern metal band, una definizione che al momento riteniamo essere la più calzante per il nostro tipo di musica”.
 
“ORIGIN OF THE STORM” È IL TITOLO DEL VOSTRO NUOVO ALBUM E QUEST’ULTIMO VIENE PUBBLICATO A CIRCA UN ANNO E MEZZO DI DISTANZA DA “BLESSINGS FROM A BLACKENED SKY”. SEMBRA CHE NON AMIATE PERDERE MOLTO TEMPO IN FASE DI SCRITTURA, È COSÌ?
“Sì, il processo per questo nuovo album non è durato molto, abbiamo composto tutto in circa tre mesi. Ci sentivamo ispirati e abbiamo cercato di scrivere subito il più alto numero di canzoni possibile. È stato un po’ stressante perchè mentre scrivevamo stavamo anche suonando dal vivo e occupandoci dei nostri lavori, ma alla fine il risultato ci soddisfa. Al momento abbiamo già pronti diversi riff per un possibile terzo album e non abbiamo alcuna intenzione di prenderci una pausa”.
 
DOVE PENSI CHE SIATE PROGREDITI RISPETTO AL PRIMO ALBUM?
“Penso che in generale il songwriting sia diventato più vario. Prendiamo ispirazione da tre decadi di metal oggi e credo che ciò si senta. Inoltre abbiamo cercato di migliorare la resa sonora del disco e anche qui crediamo di aver raggiunto l’obiettivo”.
 
TITOLI COME “MY IMMORTAL GUARDIAN”, “RAISING THE DEVIL”, “HEAVEN IS NO PLACE FOR US” O “DAY OF THE LORD” FAREBBERO PENSARE A UNA SORTA DI CONCEPT RELIGIOSO DIETRO AI TESTI DELL’ALBUM. SIETE FORSE UNA BAND CRISTIANA/RELIGIOSA?
“No, non siamo affatto una band cristiana, anche se mi rendo conto che quei titoli potrebbero trarre in inganno. Semplicemente, utilizziamo spesso metafore religiose o bibliche per trattare argomenti di altro tipo, come l’abuso sui minori, l’inquinamento o il terrorismo”.
 
E QUAL È IL CONCEPT ALLA BASE DEI THE SORROW? CHE COSA VOLETE OTTENERE COME BAND?
“I The Sorrow sono quattro individui con le stesse ambizioni e passioni. Cerchiamo di comporre la miglior musica possibile e chiunque nella band deve dare il 100%, altrimenti è meglio che se ne vada, visto che facciamo tutto questo principalmente per passione. Vivere di musica sarebbe un sogno, soprattutto in tempi come questi, ma ci accontenteremmo di avere la possibilità di suonare in posti lontani come Giappone, Malaysia o anche in Russia. Siamo un gruppo ambizioso, ma viviamo alla giornata… siamo già molto contenti dei risultati che abbiamo ottenuto sino a oggi”.
 
SIETE UN GRUPPO PIUTTOSTO ATIPICO NELLA SCENA AUSTRIACA, DA SEMPRE NOTA PER NOMI PIÙ ESTREMI COME ABIGOR, PUNGENT STENCH O BELPHEGOR… COME TROVI L’UNDERGROUND LOCALE?
“La scena non è affatto grande ed è divisa in piccole comunità, ma ci sono numerosi concerti ogni mese e diverse giovani band stanno crescendo nella maniera giusta. Vi consiglio di dare un ascolto agli In Slumber da Linz o ai Before The Fall da Vienna”.
 
PERCHÈ UN LETTORE DI QUESTA INTERVISTA DOVREBBE RECARSI IN UN NEGOZIO E ACQUISTARE “ORIGIN OF THE STORM”?
“Se qualcuno ascolta il metal moderno, ma apprezza anche chorus epici e influenze più classiche, dovrebbe davvero dare un ascolto al nostro album. E se pensa che si tratta di un genere noioso, dovrebbe dargli una chance ugualmente: penso che abbiamo fatto davvero un gran lavoro su questo disco!”.
 
AVETE DEGLI IDOLI NELLA SCENA METAL? A QUALI BAND VI SENTITE PIÙ AFFINI?
“Non considero nessuno un idolo, soprattutto in ambito musicale. Per me sono più importanti altre qualità in una persona, non dò troppo peso al fatto che questa sia o meno un valido musicista. Ad esempio, ammiro molto i ragazzi dei Killswitch Engage soprattutto perchè sono delle persone alla mano, che trattano i fan e i gruppi di supporto con genuinità e rispetto. Comunque, per quanto riguarda i gruppi che ci hanno ispirato, direi senza dubbio Priest e Maiden, poi At The Gates, Soilwork, In Flames e Amon Amarth e, infine, Machine Head, Slipknot e Killswitch Engage. Ma ci sono parecchie altre band che meriterebbero di essere menzionate…”.
 
MOLTO SPESSO VENITE PARAGONATI AI KILLSWITCH ENGAGE E AI TRIVIUM. COSA PENSATE DI SIMILI ACCOSTAMENTI? VI ONORANO O VI INFASTIDISCONO?
“Sì, soprattutto in passato ci hanno paragonato a queste band. Ma non trovo che sia fastidioso… del resto, stiamo parlando di due dei nomi più famosi nell’attuale scena metal. Non abbiamo alcun problema nell’essere paragonati ad altri, l’importante è che lo si faccia con rispetto”.
 
QUALI SONO I VOSTRI PIANI A BREVE TERMINE? AVREMO MODO DI VEDERVI IN TOUR?
“Sì, suoneremo di spalla ai Sepultura in buona parte d’Europa, ma abbiamo intenzione di imbarcarci in molti altri tour nei mesi a venire. In estate abbiamo già fissato apparizioni a diversi festival e non vediamo l’ora di esibirci”.
 
DOVE VEDI I THE SORROW IN CINQUE ANNI DA ORA?
“Se tutto va come previsto, li vedo su un palco nella tua città!”.
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