THE VINTAGE CARAVAN – Surrealistic pillow

Pubblicato il 25/02/2014 da

Spuntati improvvisamente come funghi dalla remota Islanda, i The Vintage Caravan esordiscono nel mercato internazionale con “Voyage”, uno stupefacente pentolone magico che esala multiformi fumi psichedelici, emanati in abbondanza da un coriaceo tessuto hard. Chiamarlo retro rock potrebbe essere un tragico errore, per tutti coloro siano convinti che il trio isolano sia l’ennesima new sensation che gioca a fare la rockstar d’annata senza un briciolo di talento. Nonostante la giovanissima età, i Nostri hanno già le idee ben chiare sul percorso artistico intrapreso, nonché la necessaria perizia strumentale per comporre grandi canzoni in grado di trasmettere stupefacenti emozioni. Cogliamo l’occasione per scambiare quattro chiacchiere con Óskar Logi, leader indiscusso di questo power trio che sembra avere tutte le carte in regola per fare la differenza. Ne verrà fuori una chiacchierata sincera, intensa ed un pizzico surreale. Impossibile non rimanere esterrefatti dopo esserci imbattuti in funghi giganteschi e cavie parlanti… 

The Vintage Caravan - Band - 2013

CIAO ÓSKAR, PRESENTA I THE VINTAGE CARAVAN AI NOSTRI LETTORI…
“Ehi! Siamo tre ragazzi di diciannove/vent’anni e veniamo dall’Islanda. Amiamo suonare, non importa se dal vivo o in studio… per noi farlo è semplicemente una figata!”.

DA DOVE VIENE IL NOME DELLA BAND?
“Dall’inferno! Ok, forse no. All’inizio ci chiamavamo semplicemente The Vintage, ma non ne eravamo pienamente soddisfatti. Così abbiamo messo un pugno di nomi in un cappello (seriamente, eh!) ed ho estratto la parola Caravan. Nessun pentimento, mi piace (sorride, ndR)”.

PUOI RACCONTARCI DI COME SI E’ SVILUPPATO IL PROCESSO DI SCRITTURA E REGISTRAZIONE DI “VOYAGE”?
“Abbiamo impiegato un paio d’anni, precisamente dal 2010 al 2012. Alcune canzoni erano già pronte fin dall’inizio, come ‘Let Me Be’ e ‘Cocaine Sally’, altre invece sono state completate in studio, ad esempio ‘Do You Remember’. I riff e le strofe sono state scritte per lo più dal sottoscritto, ma abbiamo tutti quanti contribuito all’arrangiamento dei brani”.

SIETE SODDISFATTI DEL RISULTATO FINALE? QUALI MODIFICHE APPORTERESTI, COL SENNO DI POI?
“Sono molto soddisfatto, penso sia un buon disco. Tieni conto che Alex (il bassista, ndR) era entrato a far parte della band soltanto tre mesi prima dell’inizio delle registrazioni. Oggi siamo molto più coesi e mi sarebbe piaciuto che alcune tracce fossero un filo più organiche. Ovviamente non me ne faccio una malattia, su ciò che poteva essere, anche se tendiamo ad essere molto autocritici”.

AVETE GIRATO UN VIDEO PROMOZIONALE PER “EXPAND YOUR MIND”. COSA MI PUOI RACCONTARE A RIGUARDO?
“Bowen Staines è la mente che ha creato il video, ha scritto l’intero concept dall’inizio alla fine. Le riprese sono durate circa sette mesi e nel filmato abbiamo incluso una gemma nascosta. Se hai tempo, prova a riguardarlo a velocità dimezzata (ride, ndR). Siamo davvero orgogliosi del risultato finale. Bowen è un genio. A proposito, nella prima scena, quando siamo usciti dall’auto e abbiamo scoperto i funghi giganti, eravamo in preda ai postumi di una gran sbronza (solo alcool?, ndR)”.

CHE SIGNIFICATO HA IL TITOLO DELL’ALBUM?
“Probabilmente è la condizione che accompagna l’ascoltatore attraverso tutto il disco, come un viaggio mentale. Oppure una minchiata artistica del genere. Ma io voglio che ognuno di voi si crei un significato strettamente personale”.

COME VORRESTI DESCRIVERE IL VOSTRO LAVORO A COLORO CHE NON LO HANNO ANCORA ASCOLTATO? COSA DOVREBBERO ASPETTARSI?
“E’ un concentrato di energia, un album vivo. Con una miscela di potenza, valorizzata da una registrazione moderna ed un’attitudine old school”.

QUALI ALTRI LIMITI AVETE ESPLORATO PER CATTURARE IL VOSTRO PARTICOLARE SOUND?
“Le cose sono filate piuttosto velocemente, la sessione di registrazione ha richiesto esattamente un mese. Abbiamo usato due ‘tape simulator’ e amplificatori vintage. Abbiamo suonato insieme nella stessa stanza, secondo me è l’unico modo di lavorare per ottenere un suono naturale”.

POTRESTI DESCRIVERCI IL SIGNIFICATO DELLA COPERTINA?
“Gli orsi polari rappresentano la società moderna e la corruzione insita in…  (ride, ndR) ok, forse no. Ognuno può fornire la propria libera interpretazione. Posso solo dirti che mi piace parecchio e mi diverte ascoltare le diverse opinioni dei nostri fan”.

QUANTO SONO IMPORTANTI I SOCIAL NETWORK PER AUMENTARE LA PROPRIA VISIBILITA’ AL GIORNO D’OGGI?
“Sono dannatamente importanti e non posso immaginare cosa potremmo fare senza questi mezzi. Semplificano tantissimo le cose. Ho un messaggio per le persone che hanno una band: siate attivi su social come Facebook e soprattutto gestiteli in prima persona”.

QUALI ALBUM DEGLI ANNI ’70 HANNO PRINCIPALMENTE INFLUENZATO LA VOSTRA MUSICA?
“’The Power And The Glory’ dei Gentle Giant mi ha ispirato parecchio, forse non lo puoi udire nella nostra musica, ma mi ha aiutato a capire dove volevo andare a parare, musicalmente parlando. Anche ‘Band Of Gypsys’ della The Jimi Hendrix Experience, amo la combinazione di funk, psichedelia e hard rock. Alcuni dei fraseggi chitarristi più eccitanti della storia sono contenuti in quel lavoro. Amo anche ‘Lifun’ dei Trúbrot. I Trúbrot erano un supergruppo islandese, attivo tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta e ‘Lifun’, pubblicato nel 1971, è un concept fottutamente grandioso. Non penso di aver mai sentito nulla di così impressionante in altri dischi, mai”.

COME DESCRIVERESTI LA SCENA ROCK ISLANDESE?
“Ovunque da noi ci sono delle ottime band. Ti consiglio di ascoltare i Brain Police, Sólstafir, Skálmöld e Dimma. E’ vergognoso pensare che molte leggende del rock non abbiano avuto la possibilità di esibirsi nella nostra terra. I pochissimi posti per suonare sono ubicati a ridosso della capitale”.

QUALI SONO I VOSTRI PIANI PER I PROSSIMI MESI?
“Gireremo parecchio in tour ed inizieremo da marzo in Europa in compagnia di Grand Magus, Audrey Horne e Zodiac. Ad aprile saremo al Roadburn festival in Olanda, ad agosto invece saremo ospiti al Wacken Open Air ed altre date sono in attesa di essere ufficializzate. Ci stiamo anche trasferendo dall’Islanda e nel frattempo stiamo scrivendo parecchio nuovo materiale”.

C’E’ UNA POSSIBILITA’ CONCRETA DI VEDERVI DAL VIVO IN ITALIA?
“Organizza pure una data e noi suoneremo più che volentieri (ride, ndR). Ci piacerebbe parecchio suonare in Italia, su Facebook abbiamo parecchi fan italiani che ci stanno aspettando! Non vedo l’ora di cogliere quest’opportunità. Grazie per l’intervista, spero di avere la possibilità, un giorno, di conoscervi di persona. Cheers!”.

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