Direttamente dalla Sicilia i Thy Majestie stanno riscuotendo consensi unanimi ed un grandissimo successo. Se il loro esordio, “The Lasting Power”, ha colpito per la grande qualità compositiva, d’altro canto la band è stata ingiustamente paragonata ai re del power metal tricolore, i Rhapsody. Oggi la band, forte del nuovissimo “Hastings 1066”, reclamano la loro indentità grazie ad una enorme maturazione che ha permesso loro di creare un avvincente concept album incentrato su affascinanti tematiche storiche, la Battaglia di Hastings per la precisione. A parlare con noi di passato presente e futuro dei Thy Majestie tocca al chitarrista Maurizio Malta, e con lui facciamo un tuffo nella storia!SIETE SODDISFATTI DEI RISULTATI DEL VOSTRO ESORDIO?
“Sì, molto soddisfatti. Con ‘The Lasting Power’ siamo riusciti a farci conoscere in tutta Italia ed anche in diversi paesi esteri, abbiamo ottenuto buoni responsi dalla critica ed ottime vendite(in rapporto sempre alle possibilità che ci offre la nostra etichetta).Insomma possiamo dire che il primo album è stato un piccolo successo anche se riascoltando ‘The Lasting Power’ e soprattutto mettendolo al confronto con ‘Hastings 1066’si possono notare tutti i limiti del nostro debut: produzione insufficiente, qualche ingenuità compositiva ed esecutiva…tutto sommato cose normali se si pensa che eravamo alla nostra prima esperienza! In ogni caso quei pezzi sono veramente validi e chissà magari un giorno potremmo anche decidere di reinciderli…”
E’ CAMBIATO QUALCOSA NEL VOSTRO APPROCCIO VERSO IL SONGWRITING PER QUANTO RIGUARDA IL NUOVO ALBUM?
“Siamo stati molto più sistematici,abbiamo lavorato in maniera più ordinata rispetto a ‘The Lasting Power’, ma alla fine è sempre stato un lavoro fatto tutti insieme in sala prove,in maniera da poter ottenere una coesione maggiore nelle song. Ovviamente col passare del tempo siamo anche maturati ed il songwriting ne ha guadagnato parecchio,basta sentire il lavoro di orchestrazioni fatto stavolta!”
MI PARLERESTI DEL MAKING DI “HASTINGS 1066”?
“L’album ha avuto una gestazione molto lunga. Alcuni pezzi(anche se in versione differente)erano già stati scritti al tempo delle recording session di ‘The Lasting Power’ ma poi sono stati continuamente affinati durante i due anni intercorsi fra il primo ed il secondo album. Per quanto riguarda la registrazione stavolta abbiamo optato per i ’The Outers Sounds Studio’ di Giuseppe Orlando (Novembre) e devo dire che sebbene all’inizio fossimo un po’ scettici(come sai per le produzione power metal è quasi un obbligo andare fuori dall’Italia) alla fine siamo rimasti soddisfatti del modo di lavorare e del risultato ottenuto.”
SE NON ERRO IL DISCO È UN CONCEPT VERO?
“Sì, non ti sbagli.’Hastings 1066’ è, come il suo predecessore, un concept, stavolta però abbiamo abbandonato le tematiche fantasy (un po’ troppo inflazionate in questi ultimi tempi) per narrare invece un fatto storico, la Battaglia di Hastings, con la quale Guglielmo il conquistatore pose fine alla dinastia Anglosassone sconfiggendo l’uspurpatore Aroldo II.”
QUAL È IL BRANO PER VOI PIÙ RAPPRESENTATIVO DEL NUOVO DISCO?
“È molto difficile scegliere….beh io potrei dirti ‘Echoes of War’ o ‘The Screm of Taileffer’ i 2 pezzi che secondo me meglio incarnano il nuovo corso dei Thy Majestie:molto veloci,grandi melodie ed orchestrazioni,inserti prog. Ma non credo che tutti i miei compagni siano d’accordo su questa scelta…Claudio ti indicherebbe ‘Demons on The Crown’ Giuseppe ‘The pride Of a Housecarl’ e anche chi ha già recensito il disco si è trovato in difficoltà a trovare’il pezzo più rappresentativo. Ovviamente tutto ciò è un bene è l’ulteriore conferma della bontà ti tutti i pezzi di ‘Hastings 1066’.”
A MIO AVVISO “HASTINGS 1066” METTE UNA PIETRA SOPRA A CHI OSTENTATAMENTE VI PARAGONAVA AI RHAPSODY, CHE NE PENSATE?
“Penso proprio di si!!! Con ‘ The Lasting Power’molti ci avevano accostato ai Rhapsody,ed effettivamente qualche elemento richiamava quello stile anche se ritengo qui pezzi molto più immediati e diretti rispetto a qualunque cosa scritta da Turilli e company. Con ‘Hastings 1066’ la rottura è invece nettissima,credo che ormai siamo riusciti ad ottenere la nostra piena identità ed originalità e qualunque paragone con loro mi sembrerebbe alquanto sciocco.”
FARETE UNA SORTA DI TOUR O DATE SINGOLE?
“Sapremo qualcosa di più preciso nei prossimi 2 mesi. Comunque il tour dovrebbe essere certo,l’anno scorso abbiamo avevamo avuto la possibilità di supportare i Kamelot nelle loro date europee,ma purtroppo,causa le imminenti registrazioni di’Hastings 1066’, abbiamo dovuto rifiutare. Quest’anno invece il tour(ovviamente di supporto ad una band più affermata) sarà una certezza, la Scarlet si sta già movendo in proposito e se ne avremo l’occasione suoneremo anche singole date in qualunque locale italiano pronto ad accoglierci.”
QUALI SONO LE VOSTRE MAGGIORI INFLUENZE MUSICALI?
“Ognuno di noi ascolta molta musica anche diversa dal metal. Giuseppe per esempio divora colonne sonore e cd di musica celtica, Dario e Claudio ascoltano molto class metal,io sono un estimatore dei grandi chitarristi anni 80 ma anche del power prog più recente. Comunque ci sono dei gruppi che mettono tutti noi d’accordo,primo fra tutti i Symphony X, ma anche ‘roba’ tipo Blind Guardian, Kamelot, Royal Hunt.”
C’È COSÌ TANTA INVIDIA NELLA SCENA METAL ITALIANA?
“Purtroppo vivendo qui in Sicilia ci troviamo un po’ fuori dal giro dei grandi gruppi Italiani quindi non possiamo darti un parere a riguardo. Però posso dirti che qui a Palermo la situazione non è delle migliori,nel senso che molto spesso ci è capitato di essere stati criticati gratuitamente o ancor peggio di subire insulti e diffamazioni…tutto questo ovviamente generato dall’invidia della gente e soprattutto degli altri gruppi locali. Tutto ciò è un vero peccato perchè mancando la solidarietà fra i gruppi è naturale che sia ancora più difficile riuscire a creare un movimento metal compatto qui nel Sud Italia….i Gruppi ci sono,la gente appassionata anche ma questo comportamento ha spesso limitato la possibilità di svolgere qualcosa di veramente importante(grossi festival metal per esempio)come invece accade altrove.”
COME VI TROVATE CON LA SCARLET?
Siamo abbastanza soddisfatti del loro operato. E’ soltanto qualche anno che è presente nel settore ma già si è affermata prepotentemente e forse è attualmente l’etichetta Italiana più competitiva. La loro buona pubblicità e gli ottimi canali di distribuzione ai quali si appoggiano ci hanno permesso di superare le 10000 copie con ‘ The Lasting Power’, un traguardo che ha stupito anche loro stessi! Però devo dirti che nonostante tutti i suoi sforzi la Scarlet rimane sempre una realtà ancora in crescita e con ampi margini di miglioramento .
SBAGLIO O AVETE RISCOSSO UN BUON SUCCESSO ANCHE FUORI ITALIA?
“Sì, ’The Lasting Power’oltre ad essere andato bene in Italia ha tirato tantissimo anche in paesi come Germania e Brasile. Attraverso i canali di importazione è arrivato anche nei posti più disparati(Messico,Cile,Australia),ovviamente in quantità molto limitate incontrando sempre però pareri più che positivi.”
AVETE PRONTO GIÀ ALTRO MATERIALE?
“Ovviamente!!!!Sotto questo punto di vista noi non ci fermiamo mai,già stiamo lavorando intensamente a quello che sarà il nostro terzo album…”
OLTRE A SUONARE, AVETE ALTRI HOBBIES?
“Al di fuori della musica siamo persone normalissime,ci piace uscire la sera fare casino,stare insieme,berci una birra,andare ai concerti…”
PREFERITE LA FANTASY DEI RACCONTI, O IL VERO MEDIOEVO STORICO?
Non credo si possa dire di preferire l’uno o l’altro genere…sono tutti e 2 molto affascinanti anche se profondamente diversi. Come sai ‘The Lasting Power’ aveva una tematica prettamente fantasy mentre ‘Hastings 1066’ è incentrato su un fatto storico,ma questo solo perché ci andava di distaccarci un po’ dallo standard attuale e non perché preferiamo il secondo al primo. Riguardo al nuovo album posso anticiparti che utilizzeremo nuovamente temi storici, ma magari in futuro potremmo anche ritornare a tematiche fantasy.”
DA COSA PRENDETE ISPIRAZIONE PER SCRIVERE I BRANI?
“Ognuno di noi riesce a mettere in ogni brano del suo ispirandosi magari a musicisti che a volte vengono presi come riferimento perchè particolarmente stimati. L’origine, la struttura del brano, nella maggior parte dei casi, si deve all’estro creativo di Giuseppe il nostro Tastierista il quale è molto appassionato di colonne sonore e musica sinfonica in genere. Ascolta relativamente poco metal e questo gli permette di creare qualcosa di molto originale perchè poco influenzato da altri ascolti. La sua è una concezione di base più che altro orchestrale, e tutto quello che pensa lo tramuta in musica, quindi l’ispirazione nasce decisamente da un pensiero o meglio ancora da uno stato d’animo.”
SIAMO ALLA FINE, QUALCOSA DA AGGIUNGERE?
“Solo un grande saluto a tutti i nostri fan sperando di vederli prestissimo sotto al nostro palco!!!!”