THYRFING – Fedeli al proprio retaggio

Pubblicato il 29/09/2021 da

Inizialmente erano appartenuti alla cospicua ondata di viking metal band che si affacciavano al mondo con un songwriting estremo, con tematiche ed atmosfere in grado di evocare la cultura vichinga. Nel corso degli anni gli svedesi Thyrfing sono riusciti a crearsi un trademark per distinguibile da tutti gli altri e con il passare degli album hanno arricchito la proposta musica con elementi diversi senza mai andare fuori rotta. Senza dubbio una delle forze del gruppoè stata quella di poter contare su una line-up piuttosto stabile in più di venticinque anni di attività e sulla guida di due fontman di tutto rispetto: Thomas Väänänen prima e Jens Rydén poi. Per fortuna quella che ormai è diventata una delle band più importanti del panorama viking metal internazionale, è ritornata in pista con un nuovo album dopo ben otto anni di silenzio. L’ottimo “Vanagandr” è una release piena di spunti e Metalitalia.com ha colto la ghiotta occasione per contattare lo storico chitarrista Patrik Lindgren. Patrik lascia trasparire una fiera convinzione nei propri mezzi e delle idee molto chiare su chi siano i Thyrfing, mostrando al tempo stesso un’umiltà schietta che gli ha permesso di fare molta strada. Buona lettura!

 

BENVENUTI THYRFING SULLE PAGINE DI METALITALIA.COM IN OCCASIONE DEL VOSTRO RITORNO SULLE SCENE! SONO TRASCORSI MOLTI ANNI DAL VOSTRO ULTIMO ALBUM, COSA E’ SUCCESSO IN QUESTO PERIODO AI MEMBRI DELLA BAND?
– Grazie! Bene, cosa è successo? Parlando da un punto di vista personale immagino che tutti siano stati impegnati come sempre: famiglie, lavoro diurno e altri progetti. I Thyrfing non sono la nostra occupazione a tempo pieno. Anche se in un certo senso è qualcosa che è sempre con noi nella nostra mente, pur non essendo qualcosa su cui lavoriamo costantemente ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette, intendo. È qualcosa che unisce di tanto in tanto, quando il tempo, l’umore e la creatività sono giusti. Sappiamo cosa ci vuole al giorno d’oggi per creare un album degno di essere pubblicato sotto il nome di Thyrfing e non è qualcosa che prendiamo alla leggera. Abbiamo lavorato su queste canzoni e sull’album per la maggior parte di questi anni, ma ovviamente ad un ritmo lento. Avremmo voluto che fosse stato ultimato prima, ma ora è fantastico che a breve vedrà finalmente l’uscita (l’intervista è stata fatta alla vigilia dell’uscita ufficiale dell’album lo scorso agosto, ndR).

LA VOSTRA NUOVA COPERTINA DELL’ALBUM SI RIFERISCE IN QUALCHE MODO – COME DEL RESTO MOLTE ALTRE COPERTINE DI QUESTO PERIODO – AL RAGNAROK O ALLA FINE DEL MONDO. QUANTO CREDETE CHE I GRUPPI SIANO STATI INFLUENZATI DALLA SITUAZIONE PANDEMICA DI QUESTI ULTIMI DUE ANNI?
– Per questo album l’artwork è stato quasi completamente realizzato prima dell’inizio dell’epidemia, quindi non direi che la situazione della pandemia l’abbia in qualche modo influenzato. Il concetto del titolo e della copertina è collegato alla canzone “Undergångens Länkar”, che in un certo senso parla di redenzione e liberazione dalla passività e dallo stallo e, per certi versi, anche della fine del mondo, ovvero Ragnarök, proprio come hai fatto notare tu stesso. Questo concept e queste canzoni sono stati tutti ideati prima della pandemia, quindi non ci sono collegamenti con la pandemia anche se posso capire che tutto sembra abbastanza collegato con il senno di poi, con i Thyrfing che finalmente ritornano con un nuovo album in questi tempi attuali.

L’ATMOSFERA EPICA DEI VOSTRI PRIMI ALBUM ERA TRIONFANTE, MA DA “FARSOTSTIDER” E’ DIVENTATA PIU’ OSCURA E SANGUINOLENTA, SIETE D’ACCORDO? CREDERE CHE “VANAGANDR” SIA IL VOSTRO ALBUM PIU’ ANGOSCIOSO? L’ATMOSFERA DELLA RELEASE CI PREPARA ALLA FINE DI OGNI COSA?
– Posso essere d’accordo con te su questo punto, anche se credo che probabilmente è stato l’album precedente, “Vansinnesvisor”, il nostro grande punto di svolta in questo senso. Penso infatti che “Vanagandr” sia una versione più potente e per certi versi anche migliore rispetto ad alcuni dei nostri album dal 2005 in poi.

QUALI SONO LE SENSAZIONI CHE PROVATE ASCOLTANTO QUESTO NUOVO ALBUM E QUALI CREDETE SARANNO LE EMOZIONI CHE PROVERANNO I VOSTRI FAN?
– L’album secondo me ha un certo spirito ed una forza intrinseca che può essere molto edificante… Anche se è saldamente basata su una visione dell’oscurità e della caduta. Album come il citato “Farsotstider” e “Hels Vite” sono probabilmente più incentrati sugli stati d’animo e su atmosfere ancora più oscure. Come dire, credo che questo nuovo album abbia più uno spirito metal.

COME MAI AVETE CONTATTATO ANCHE STAVOLTA NIKLAS SUNDIN (EX DARK TRANQUILLITY, ndr) PER LA COVER DEL NUOVO ALBUM? CHI HA DECISO IL MOTIVO DEL GRANDE LUPO COSMICO SULLA COPERTINA DEL CD?
– Inizialmente stavamo lavorando con un altro artista, che ha abbandonato il progetto e poi per qualche ragione è venuto fuori il nome di Niklas e davvero non ti so dire per quale motivo non abbiamo lavorato con lui dopo l’album “Vansinnesvisor” del 2002. Voglio dire, eravamo davvero contenti del lavoro che aveva fatto l’ultima volta. Fortunatamente Niklas ha avuto il tempo disponibile e la giusta motivazione per intraprendere il progetto e direi che ha fatto un lavoro incredibile. Egli inoltre ha anche realizzato l’artwork per i tre singoli che abbiamo pubblicato all’inizio di questa primavera. Gli abbiamo fornito delle indicazioni piuttosto dettagliate in anticipo sulle idee che avevamo, ma abbiamo anche lavorato assieme durante l’intero processo e la cosa ha funzionato davvero bene.

AVETE MANTENUTO LA STESSA LINE-UP DEL LAVORO PRECEDENTE; PUO’ ESSERE QUESTO UN ELEMENTO IMPORTANTE PER RIUSCIRE A CREARE UN ALBUM PIENO DI ENERGIE COME “VANAGANDR”?
– Penso di sì. Anche se solitamente nuovo ‘sangue’ ed energia, che solitamente arrivano insieme a nuovi membri, potrebbero anche essere una buona cosa. Credo che in definitiva la situazione ideale sia avere una formazione che abbia già registrato insieme qualcosa. In questo modo tutti conoscono un po’ meglio i propri ruoli e tutti sanno cosa aspettarsi l’uno dall’altro. In sostanza si registra in un ambiente di lavoro più familiare che ti consente di concentrarti maggiormente sull’arte e sui risultati finali.

MOLTE CANZONI DI QUESTO ALBUM SONO MOLTO PESANTI E DAL RITMO LENTO. CREDETE POSSA ESSERE QUESTA LA DIFFERENZA PRINCIPALE TRA IL NUOVO ALBUM ED IL VIOLENTO “FARSOTSTIDER” CHE AVEVA PRESSAPPOCO LA MEDESIMA ATMOSFERA APOCALITTICA?
-Davvero? Credo che suonare più velocemente sia una cosa comune per la maggior parte delle band, ma con il passare del tempo si ha sempre un po’ meno di questo entusiasmo giovanile e di energia rispetto ai primi anni formativi e pertanto poi presti maggior attenzione ad altre cose come ad esempio gli stati d’animo, la composizione ed altro. Mentre nei primi album le band tendono a suonare un po’ più ‘fuori controllo’ ed in modo feroce, non si dovrebbe invece guardare più all’atmosfera generale che alla velocità? Ad ogni modo, cerchiamo sempre di ottenere una sensazione martellante nella nostra musica con un ritmo buono e costante. Si dai, lo confesso, stavolta tuttavia abbiamo deliberatamente cercato di aumentare un po’ la velocità rispetto agli ultimi album

QUANTO LE TEMATICHE RELIGIOSE PRESENTI NEI TESTI DEI VOSTRI ALBUM INFLUENZANO IL VOSTRO PUNTO DI VISTA NELLA VITA DI OGNI GIORNO?
– Innanzitutto, non considero e non definirei i nostri testi propriamente ‘religiosi’; direi piuttosto che partiamo da questi miti e dalla storia, con le loro immagini e tradizioni e proviamo a creare alcune storie nostre. Ad ogni modo è davvero difficile dire se ci sono elementi di queste credenze che influenzano la mia vita, ma probabilmente alcuni di essi lo fanno. In generale, personalmente cerco di evitare di abbracciare filosofie di vita, religioni, ideologie, dogmi che offrono ‘l’intero pacchetto’, cerco piuttosto di formare le mie idee e la mia vita su punti di vista diversi per ciascun argomento. Quindi prendo alcune cose qua e là, piccole parti ed idee che possono essere ricondotte alla storia ed alla mitologia norrena.

COSA PENSATE DELLE ALTRE VIKING METAL BAND SVEDESI DI OGGI? OPPURE PREFERITE QUELLE DELLA VECCHIA GENERAZIONE COME MANEGARM ED ALTRI?
– Non tengo sinceramente nota di tutte le band nuove e attive in Svezia, però sì… in effetti quelle che conosco sono per lo più le più vecchie, della nostra stessa generazione. Invece alcune ‘nuove’ realtà dalla Svezia, anche se in realtà esistono da anni, che credo meriterebbero un po’ più di attenzione sono gli Skogen e Wormwood. Non che musicalmente stiano facendo esattamente la stessa cosa che facciamo noi, ma sembra proprio che siamo parte della stessa ‘scena’ e ci somigliamo nello spirito.

SPIEGATE AI NOSTRI LETTORI PERCHE’ IL VOSTRO SOUND E’ COSI’ RICONOSCIBILE SE PARAGONATO ALLE ALTRE BAND…
– Questa è una domanda piuttosto difficile a cui rispondere, probabilmente sarebbe meglio se fosse descritta da altri? Ad ogni modo ciò che siamo riusciti a fare nel corso degli anni e specialmente nella seconda parte della nostra discografia, è mantenere sempre quel filo rosso di melodia ed atmosfera nella musica, mantenendo anche altri aspetti come aggressività, groove ed un sentimento primordiale. Potrebbe sembrare un cliché, ma non è sempre un compito facile mantenere l’equilibrio in cui cerchi di fondere tutte queste cose insieme. Probabilmente ci sono migliaia di band che sono più veloci, più brutali, più melodiche o più sinfoniche di noi, ma la chiave è nel saper combinare assieme queste cose nelle canzoni per poi presentarle come un’esperienza che parla agli ascoltatori su diversi livelli. Potrebbero sembrare grandi parole da una band piuttosto piccola come la nostra, ma per me in definitiva questo è tutto ciò che conta.

COSA PENSATE DI GRUPPI COME GLI ENSLAVED CHE HANNO INIZIATO DAL VIKING METAL ESTREMO PER POI TRASFORMARE LA LORO MUSICA IN QUALCOSA DI INDEFINIBILE?
– Non so se ho un’opinione specifica in merito che sia diversa dalla risposta precedente. Tutto dipende da quanto sia in realtà ancora diverso. In un certo senso questa forma di arte e musica che facciamo è fatta prima di tutto per l’artista stesso o almeno è quello che dicono tutti, giusto? Quindi, in un certo senso, tutti dovrebbero seguire prima di tutto la propria visione ed i propri sentimenti. Ma posso anche vedere tutto ciò sotto un altro punto di vista ovvero che come noi ed altri alla fine ci sia una sorta di responsabilità nei confronti dei fan fedeli e anche degli ascoltatori. Credo che sia un po’ un peccato cambiare troppo una band e se senti la necessità che devi assolutamente cambiare allora meglio farlo con un nuovo nome, come se fosse un capitolo diverso. Nell’esempio da te citato degli Enslaved, di sicuro io stesso preferisco i loro primi album, ma rispetto anche quello che fanno al giorno d’oggi. Penso che ci siano molte tracce dei loro primi giorni che si possono ancora trovare nelle cose che fanno oggi, forse hanno fatto degli album che sono totalmente ‘fuori’, non saprei e non li ho seguiti meticolosamente in tutto questo tempo, ma sembra che si siano in qualche modo ricollegati ai loro primi album, almeno in parte, negli ultimi album.

VOI CANTATE IN LINGUA SVEDESE AD ECCEZIONE PER ALCUNE CANZONI IN INGLESE, COME MAI?
– All’inizio non avevamo un piano preciso in merito a questo argomento, usavamo semplicemente la lingua che ci veniva prima in mente e che si adattava maggiormente all’idea attuale che abbiamo di musica. Più tardi abbiamo concluso che ci sarebbe stata una migliore atmosfera e continuità se fossimo restati fedeli sempre alla lingua svedese, pertanto l’idea di sceglierla è stata abbastanza naturale. Penso che prima di tutto ci esprimiamo semplicemente meglio in svedese poiché è la nostra lingua madre e che possiamo scrivere testi unici e di livello superiore rispetto all’inglese. Per il concept e l’atmosfera dei Thyrfing e per gli argomenti che trattiamo, lo svedese sembra molto più adatto.

AVETE MAI PENSATO DI CAMBIARE IL VOSTRO STILE E SUONARE QUALCOSA DI COMPLETAMENTE DIFFERENTE?
-No, non sotto il nome dei Thyrfing. Ovviamente il tutto dipende da quanto sia diverso, ma ad ogni modo non cambieremmo mai completamente la rotta. Penso che il nostro stile sia uno dei fondamenti più importanti della band, che dovremmo sempre onorare le nostre radici musicali e assicurarci di non sviare troppo da esse, mentre allo stesso tempo dovremmo cercare di evolvere e migliorare costantemente in tutti gli aspetti. Se qualcuno ha bisogno di suonare un tipo di musica completamente diverso, dovrà unirsi ad un’altra band oppure avviare un progetto per proprio conto. Sono stato per un breve periodo nei Twilight Of The Gods che hanno fatto un album e lo stile era un po’ diverso, si trattava di heavy metal più tradizionale. Credo sia meglio farlo in questo modo piuttosto che cercare di cambiare troppo lo stile della tua band.

VI HO VISTO DAL VIVO DIVERSI ANNI FA AL SUMMER BREEZE IN GERMANIA E IN QUELL’OCCASIONE LO SHOW FU GRANDIOSO PERCHE’ AVEVATE MESSO TANTISSIMA ENERGIA NELLA PERFORMANCE. PENSATE CHE TORNERETE IN FUTURO A SUONARE DAL VIVO MAGARI GIA’ L’ANNO PROSSIMO ED IN ITALIA? IL NUOVO ALBUM SEMBRA PERFETTO PER ESSERE SUONATO DAL VIVO, NON LO CREDETE ANCHE VOI?
-Lo speriamo sicuramente! Ma ovviamente come sai la situazione in questo momento è complicata ed è davvero difficile dire a questo punto cosa accadrà nel corso del prossimo anno. Spero comunque che ci siano molti brani candidati del nuovo a diventare grandi canzoni live, ora come ora è però difficile dire quali siano di questi. Ad ogni modo si tratta di un bel problema di lusso (ride, ndr)!

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.