TIMES OF GRACE – Due Come Noi

Pubblicato il 29/01/2011 da

Facile associare i Times Of Grace, nella loro essenza come nella loro proposta musicale, a quei Killswitch Engage che hanno dato vita al metalcore come lo conosciamo. Nell’intento degli autori il progetto è però totalmente distaccato, pur incorporando i tratti distintivi di un autore che ha dato tanto al genere come Adam Dutkiewicz. L’altra metà del progetto è forse la realtà che conosciamo meno, quella su cui indagare: Jesse Leach è ricordato ancora oggi per i suoi album coi Killwitch, ha trascorsi meno noti ma resta un musicista magnetico, carismatico, interessante anche nelle sue parole attraverso la cornetta del telefono. Ecco il resoconto della nostra chiaccherata con lui, svoltasi circa un mese prima della pubblicazione di “Hymn Of A Broken Man”…

L’ALBUM E’ NATO NELLA TESTA DI ADAM DURANTE IL SUO PERIODO DI DEGENZA DALL’OPERAZIONE ALLA SCHIENA, MI CONFERMI? QUANDO SEI STATO COINVOLTO E QUAL’E’ STATO IL TUO CONTRIBUTO?
“E’ proprio così. Quando Adam ha iniziato a sentirsi meglio fisicamente, e intendo essere capace di alzarsi e camminare, ha iniziato a registrare delle demo di quelle canzoni che aveva iniziato a visualizzare nella sua testa. E’ in quel momento che mi ha chiamato, chiedendomi di cantare su quello che sarebbe stato un disco aldifuori dei Killswitch Engage. Ho preso al volo l’occasione per poter di nuovo lavorare con lui. La gestazione del progetto è stata molto lunga e inframezzata, dal momento in cui ho scritto la prima canzone al completamento dell’album vero e proprio sono passati due anni, a causa degli impegni miei e suoi. il mio contributo? Ho scritto molte parti vocali, molti testi, e il resto ha scritto tutto Adam. Il resto? Tutta farina del suo sacco!”.

C’E’ UNA TEMATICA DI FONDO DIETRO I TUOI TESTI?
“Direi di si. Sia io che Adam abbiamo passato periodi bui della nostra vita. Ti parlo di sofferenza e dolore che, prolungati, devono necessariamente scaturire in una sorta di analisi, di comprensione del dolore stesso, per andare a vanti, per sorpassare quella fase e continuare la propria vita nel senso giusto”.

TORNANDO ALLA MUSICA, ADAM HA SUONATO ANCHE LA BATTERIA, CON RISULTATI APPREZZABILI DIREI: SAI SE HA AVUTO DIFFICOLTA’ CON LO STRUMENTO, DOPO TUTTI QUESTI ANNI PASSATI CON LA CHITARRA IN MANO?
“Adam è stato letteralmente incredibile, il suo intervento l’ha reso completamente paralizzato per un determinato periodo. Ha avuto molta difficoltà a fare tutto all’inizio, perchè i suoi muscoli non erano allenati e il suo stato fisico era precario, ha dovuto ricominciare dalle basi. E’ da ‘Alive Or Just Breathing’ che non prendeva in mano le bacchette, parliamo di otto anni fa! Il suo recupero mi ha impressionato”.

L’ALBUM E’ STATO PRESENTATO COME UN MISTO DI METAL, ROCK, POP, SHOEGAZE E PUNK. SE DEVO DIRTI IL VERO NON PENSO SIA COSI’ LONTANO DAL SUONO DEI KILLSWITCH ENGAGE. COME LA PENSI?
“Sto ricevendo dei feedback molto variegati. Quello che ti posso dire è che sicuramente siamo influenzati da quei generi. La maggior parte delle persone ascolta il disco e riconosce i tratti distintivi della nostra produzione presente e passata, cosa che trovo normalissima. In tutta sincerità non mi importa molto come vorranno catalogarci, mi interessa di più come viene percepito l’album a livello qualitativo”.

L’ALBUM AVRA’ UNA COMPONENTE VISUALE SU DVD…
“Si, sono molto contento di questa cosa. Il disco è pronto da un anno. In questo tempo ho fatto in tempo ad ascoltarlo molte volte, ad assorbirlo. Sono molto fiero di dire che è l’unico disco che io abbia mai composto che riesco ad ascoltare dall’inizio alla fine, più e più volte, una volta terminato. Ascoltandolo per un periodo prolungato ho iniziato a visualizzare delle cose, quindi ho proposto al management e alla casa discografica, in accordo con Adam, di realizzare questo accompagnamento visivo assieme ad un’artista grafico. Il contenuto del DVD sarà anche il sottofondo visuale che vedrete nei futuri live della band”.

…QUINDI AVETE ANCHE INTENZIONE DI ANDARE IN TOUR!
“Si, in questi tempi stiamo cercando di completare la lineup, per cominciare al più presto con le prove. Se tutto andrà bene faremo le prime date a febbraio”.

POSSIAMO SPERARE DI VEDERVI IN EUROPA, MAGARI PER LA STAGIONE DI FESTIVAL ESTIVI?
“I piani sono quelli, non vedo l’ora!”.

PRIMA HAI ACCENNATO CHE L’ALBUM E’ GIA’ PRONTO DA UN PEZZO, PERCHE’ DUNQUE E’ STATO RIMANDATO A GENNAIO 2011?

“In primis volevamo essere sicuri che non interferisse in alcun modo coi piani dei Killswitch Engage, che restano la priorità di Adam. In secondo luogo a novembre 2010 non eravamo del tutto pronti, volevamo perfezinare l’artwork e la parte visuale, per cui abbiamo preferito rimandare ancora un pochettino, dopo tutto il tempo che abbiamo atteso per completarlo sarebbe stato un peccato rovinare tutto per la fretta”.

ADAM E’ UN PERSONAGGIO MOLTO SPIRITOSO E DIVERTENTE, ANCHE SE PRENDE LA MUSICA MOLTO SERIAMENTE. COME TI RELAZIONI CON LUI?
“E’ uno dei miei migliori amici, e nel contempo è una delle persone più divertenti che conosco. Posso assicurarti che in studio è una persona che sa quando è tempo di prendersi sul serio. Sul palco conoscete tutti il suo adorabile e divertentissimo personaggio, ma coi Times Of Grace sarà una cosa del tutto diversa, un concerto serio. Sarà molto in contrasto con la sua versione abituale in shorts e mantellina. Non fraintendetemi, lo rispetto moltissimo come intrattenitore, è divertentissimo e ha un talento davvero unico, sia chiaro”.

PENSI CHE, SE TU NON AVESSI MAI LASCIATO IL GRUPPO, I KILLSWITCH ENGAGE SAREBBERO POTUTI SUONARE COME I TIMES OF GRACE?

“Bella domanda, anche prevedibile direi… ma davvero non so mai cosa rispondere. Ho imparato moltissimo dalla mia esperienza coi Killswitch, è anche vero però che è passato molto tempo e il percorso che ho effettuato come artista e come uomo mi ha portato ad essere quello che sono adesso, quindi non è possibile rispondere realisticamente alla tua domanda. Sono molto felice di aver pubblicato di nuovo un disco con Adam però, fatemelo dire”.

AI TEMPI HAI COMBATTUTO CON LA DEPRESSIONE, E NON TI SENTIVI IN GRADO DI STARE IN TOUR PER UN LUNGO PERIODO. COME TI SENTI ADESSO?

“Ho da poco concluso un tour di un anno e mezzo con i Seemless, e ho avuto la gioia di apprezzare sia lo stare sul palco sia lo stare sulla strada, e tutte le altre sfaccettature che possono essere davvero difficili durante un periodo itinerante. Sono una persona diversa. Recentemente ho dovuto lottare in un altro periodo buio della mia vita, ma uscirne mi ha reso più forte, e ora mi sento decisamente forte. Non vedo l’ora di partire per il tour con Adam, per avere quella che potrà essere la mia ‘redenzione’ da quelli che sono stati i tempi coi Killswitch. Ero un’altra persona, un ragazzino, con poca fiducia in se’ stesso. I miei errori sono la forza e l’ispirazione di adesso”.

TI DA FASTIDIO CHE LA GENTE CONTINUI A CHIEDERTI DEL TUO PERIODO NEI KILLSWITCH ENGAGE?

“Apprezzo molto il fatto che la gente ami il mio operato nei Killswitch, ma è ovvio che spero con tutto il cuore che possa amare anche i miei lavori attuali, perchè sono davvero felice di aver partecipato ai Times Of Grace. Sono grato a tutti coloro che apprezzano i primi dischi dei Killswitch ma non vivo nel passato, il mio presente è un’altra cosa”.

 

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