E’ sempre difficile giudicare un lavoro di una band storica come i Toto, ma l’ultimo “Falling In Between” sembra aver messo d’accordo tutti, con quel mix di sonorità classiche e progressive che lascia intravedere nuove frontiere per la celebre band. La parola va al chitarrista della band Steve Lukather…
DAL PRIMO ALBUM ALL’ULTIMISSIMO “FALLING IN BETWEEN”, AVETE SFORNATO BEN 18 ALBUM. COME SIETE RIUSCITI DOPO TUTTI QUESTI ANNI A RACCOGLIERE L’ISPIRAZIONE PER UN ALBUM COSI’ VALIDO?
“Be’, dopo l’ultimo album di cover, che abbiamo registrato esclusivamente per divertimento, abbiamo sentito gente che diceva che non eravamo più capaci di scrivere canzoni nostre, così siamo stati motivati a smentire queste voci, ed era passato talmente tanto tempo dall’ultimo vero album dei Toto che volevamo dimostrare a noi stessi e a tutti gli altri che avevamo ancora molto da offrire. Abbiamo registrato l’intero album come una band, con una grande energia e passione, e sono fiero del risultato!”.COME SPIEGHERESTI UN TITOLO COME “FALLING IN BETWEEN”? E’ PURA INVENZIONE O RIFLETTE IN UN CERTO SENSO LA VOSTRA CONDIZIONE MUSICALE ATTUALE, DOVE SEMBRATE ‘CADERE’ TRA VARI STILI MUSICALI?
“’Falling In Between’ (cadere nel mezzo) è ciò che fanno i Toto. Suoniamo ogni tipo di musica, e non possiamo metterci in una categoria specifica. Siamo tra vari generi musicali differenti, ma anche tra età differenti: non abbiamo vent’anni, ma nemmeno ottantacinque (ride, ndR)!”.
L’ALBUM SUONA COME UN CALEIDOSCOPIO DI ATMOSFERE E SONORITA’, E VI DIMOSTRATE PERFETTAMENTE A VOSTRO AGIO NELL’ORCHESTRARE IL TUTTO. CI SONO INOLTRE MOLTE CHITARRE HEAVY ED ALCUNI INTERESSANTI PASSAGGI PIU’ SMACCATAMENTE ‘MODERNI’. DOBBIAMO CONSIDERARLO UN NUOVO INIZIO PER I TOTO?
”Mi piace pensare di sì. Il nostro nuovo membro, Greg Phillinganes, ha portato una nuova linfa all’interno della band, e vedere lui e Paich lavorare insieme è stato qualcosa che ci ha dato una grandissima carica, spronandoci a creare quello che considero il nostro miglior album degli ultimi anni! Giudicherete voi stessi. Non vedo l’ora di partire per il tour!”.
LA GRANDE VOCE DI BOBBY KIMBALL E’ SEMPRE STATA L’ELEMENTO PRINCIPALE DEL VOSTRO SOUND, INSIEME OVVIAMENTE AL TUO STILE CHITARRISICO. COME CONSIDERI ORA I PASSATI LAVORI DEI TOTO SENZA KIMBALL?
“Abbiamo lavorato sodo con Bobby per ottenere queste grandi performance. E’ passato già un po’ di tempo da ‘Mindfields’ (l’album del ritorno di Kimball, ndR), e credo che la situazione interna sia tornata l’ideale per creare buona musica. Credo che Bobby su questo lavoro abbia dato il meglio di sé”.
MA QUAL E’ STATO IL MOTIVO DELLA SUA DIPARTITA? E COSA LO HA SPINTO A TORNARE NELLA BAND CON “MINDFIELDS”?
“E’ stata una cosa personale. All’epoca eravamo tutti abbastanza folli: non puoi essere così folle ed essere il cantante di una band! Gli anni passano, le persone cambiano ed i peccati si perdonano. Avere Bobby di nuovo con noi completa il cerchio dei Toto”.
NON SI PUO’ IGNORARE LA BELLEZZA DI “BOTTOM OF YOUR SOUL”, UN PEZZO COME POCHI SE NE SENTONO ULTIMAMENTE. COME NASCE UN PEZZO DEL GENERE?
“Simon è arrivato con un loop di batteria, Dave ed io ci siamo seduti, io alla chitarra e lui al piano, ed abbiamo scritto la musica e la melodia in qualcosa come dieci minuti. Le canzoni migliori escono sempre velocemente per qualche strana ragione! Abbiamo però impiegato molto tempo sui testi e sulla produzione”.AVETE SUONATO DAVANTI AD ALMENO DUE GENERAZIONI DI FAN. COME SI DIFFERENZIANO SECONDO TE?
”E’ molto bello vedere che anche i più giovani vengono ai nostri concerti e comprano i nuovi dischi. Credo che abbiano sentito i nostri lavori nella collezione di dischi dei genitori, oppure sono semplicemente stufi di tutto quel pop-rock che spopola su MTV ed in alcune radio. Siamo noi la band alternative, ora (ride, ndR)!”.
HAI SUONATO COME TURNISTA PER MOLTI ARTISTI. C’E’ UN ARTISTA CON CUI SOGNERESTI DI LAVORARE?
“E’ difficile a dirsi, perché ho già suonato con la maggior parte dei miei eroi. Mi piacerebbe un giorno lavorare su un album di Peter Gabriel”.
COSA CI RISERVA IL “FALLING IN BETWEEN TOUR 2006”?
”Molte, molte sorprese. Un grande spettacolo con molta musica, sia pezzi nuovi che pezzi vecchi. Abbiamo una sorta di produzione pink-floydiana con una setlist da urlo. Torneremo in Europa tre volte quest’anno, così speriamo di visitare il maggior numero possibile di città!”.
TOTO – Falling higher
Pubblicato il 03/03/2006 da Raffaele Salomoni
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