Il classico ragazzotto americano Mark Tremonti. Cresciuto a fiocchi d’avena nell’anonimato dell’Illinois, senza particolari successi nelle high school, con una famiglia borghese e una educazione cattolica. Quando la sua famiglia si trasferì a Orlando, Florida, Mark conobbe Scott, e insieme formarono i Creed. Oggi in Italia moltissimi si fanno una risata sentendo parlare di un ‘Tremonti’ musicista, ma il ragazzo nella sua mega-villa statunitense ha collezionato venticinque dischi di platino (!) e un bel Grammy, definendo il rock statunitense degli ultimi anni con Creed e Alter Bridge. Oggi, per sfizio, Mark si mette la sua vecchia t-shirt dei Metallica e sfoga la sua indole estrema in un progetto solista influenzato dal thrash vecchia scuola. Andiamo a conoscerlo un po’ meglio, in attesa della data del 23 ottobre 2012 al Tunnel di Milano…
“ALL I WAS” MARCA IL TUO DEBUTTO COME CANTANTE: E’ UNA COSA CHE VOLEVI FARE DA TEMPO?
“Sin dai miei inizi come musicista ho cantato oltre a suonare la chitarra. Anche se non sono mai stato la voce principale mi è sempre piaciuto scrivere melodie vocali. E’ bello essere il cantante stavolta”.
COM’E’ INVECE FARE IL DOPPIO LAVORO DI CHITARRISTA E CANTANTE?
“Come autore sono solito far pratica suonando e cantando assieme, da sempre, quindi non è stato del tutto traumatico. Mi sono messo in gioco più che in precedenza, questo sì. Ma è anche divertente”.
NEL TUO ALBUM DA SOLISTA MI ASPETTAVO TI SFOGASSI CON TECNICA O SPERIMENTAZIONE, MA NON HAI FATTO NIENTE DI TUTTO QUESTO. NON CHE SIA INSODDISFATTO DEL RISULTATO FINALE MA… PERCHE’ QUESTA SCELTA?
“Quello in cui mi sono voluto misurare in questo album è lo scrivere canzoni. Non è mai stato un disco ‘di chitarra’. Con ‘All I Was’ ho voluto esplorare e sfogare il mio lato più heavy”.
COME HAI SCELTO GLI ALTRI MEMBRI DEL TUO PROGETTO SOLISTA?
“Conosco Eric Friedman da tredici anni. Siamo sempre stati sulla stessa lunghezza d’onda, è stata la prima persona che ho voluto accanto a me per suonare sul mio progetto personale. In generale per me è sempre un piacere suonarci assieme, mi mette a mio agio quindi è stata una scelta ovvia per la chitarra ritmica e il basso. Alla batteria c’è Garrett Whitlock, l’ho conosciuto perché ho prodotto la sua band in passato e mi ha fatto una buona impressione”.
GIRA VOCE CHE WOLFGANG VAN HALEN SARA’ DEI VOSTRI DURANTE IL TOUR…
“E’ stata la mia prima scelta per il basso. Purtroppo è stato impegnato coi Van Halen, così ho rinnovato l’invito a suonare con noi durante il tour a supporto di ‘All I Was’. Sono molto felice abbia accettato!”.
HAI PAURA DELLO STRESS CHE UN TOUR POTRA’ CAUSARE ALLE TUE CORDE VOCALI?
“Ho già studiato molti esercizi per scaldare la voce e ho altrettanti metodi per mantenerla. Qualche anno fa ho studiato teoria con un maestro di canto, per le tecniche di mantenimento e di riscaldamento questa volta mi sono rivolto a YouTube. Di sicuro sarà una nuova sfida”.
COM’E’ EVOLUTO IL TUO MODO DI SUONARE DAI CREED AGLI ALTER BRIDGE AL TUO ALBUM SOLISTA?
“Ai tempi dei Creed il mio stile era più diretto. Con gli Alter Bridge ho cominciato a complicare le cose, a divertirmi con gli assoli e a mettere qua e là riff un po’ più tecnici. In ‘All I Was’ c’è un approccio speed metal, le influenze arrivano dal thrash classico: Metallica, Slayer, Celtic Frost, Death Angel, Testament, Megadeth… tutti quei gruppi che ho amato in gioventù”.
APPREZZI ANCHE LE METAL BAND ATTUALI?
“Penso ci siano un sacco di buone proposte in giro, su tutte Meshuggah e Gojira, ma anche Opeth e Lamb Of God”.
IN “ALL I WAS” C’E’ MATERIALE CHE E’ STATO CREATO PER CREED E ALTER BRIDGE?
“Di solito non scrivo per un gruppo preciso. Prima compongo, poi vedo a che gruppo destinare la creazione, dove le mie idee possono incastrarsi a pennello. In realtà sì, ho provato un sacco di roba di ‘All I Was’ con le altre due band, ma non hanno mai funzionato con Creed e Alter Bridge. Nel mio solo album è arrivato tutto quello che era troppo metal per le mie band principali”.
QUINDI IMMAGINO CHE QUALCHE CANZONE SIA PARECCHIO DATATA…
“‘Wish You Well’ ho cominciato a scriverla alle medie”.
C’E’ MAI STATA COMPETIZIONE TRA I TUOI TRE PROGETTI?
“No, mai. Mi dedico al massimo a tutti e tre i gruppi e trovo il tempo per tutti”.
SO CHE TUO FRATELLO SI OCCUPA DELLE COPERTINE DI TUTTI I TUOI PROGETTI, DAI TEMPI DEI CREED…
“Sì, ha la mia massima fiducia. Ha creato tutte le copertine dei Creed, tutte quelle degli Alter Bridge e quella di ‘All I Was'”.
QUALI SONO I TUOI PROGETTI PER L’IMMEDIATO FUTURO?
“Girare gli States fino ad ottobre, per poi venire in Europa. Vi aspetto!”.