Non dite ai Tribulation che sono “old school”… il chitarrista Adam Zaars potrebbe seriamente arrabbiarsi! Siamo infatti al cospetto di una di quelle band per cui il tempo si è fermato alla fine degli anni ’80/primi ’90: non esistono vecchia e nuova scuola e c’è solo un modo per suonare death metal, ovvero quello dei primi Morbid Angel, Merciless, Death e Possessed. Retro fino alla morte, ma, almeno nel caso di questi quattro svedesi, la cosa non è affatto un male, visto che il loro debut album “The Horror” è un lavoro che si lascia ascoltare veramente con piacere! Andiamo a conoscerli!
CHI SONO I TRIBULATION? A TE LE PRESENTAZIONI…
“I Tribulation si sono formati nel 2004. Nei primi due anni di attività abbiamo pubblicato un demo e un EP, per poi concentrarci sulla stesura del nostro primo full-length ‘The Horror’. Suoniamo death metal per soddisfare un nostro puro bisogno artistico… non ci sono abbastanza espressioni oscure là fuori”.
“THE HORROR” VIENE PUBBLICATO DALLA PULVERISED RECORDS, CHE HA BASE A SINGAPORE. COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON QUESTA ETICHETTA?
“Non abbiamo dovuto fare nulla… ci hanno contattato loro nel 2005 o nel 2006 e ci hanno detto che gli sarebbe piaciuto pubblicare qualcosa di nostro. Posso solo dire che abbiamo fatto bene ad accettare la proposta, per ora stanno facendo un ottimo lavoro con noi”.
“THE HORROR”, NEL SUO GENERE, È UN LAVORO MOLTO VALIDO. COME È STATO ACCOLTO SINO A OGGI? CHE COSA VI ASPETTAVATE?
“Per ora ho sentito solo belle parole riguardo all’album e, a costo di sembrare arrogante, era quello che ci aspettavamo. Abbiamo messo la nostra anima in questo disco e abbiamo fatto il possibile afffinchè venisse come volevamo. Ci abbiamo messo del tempo, ma ne è valsa la pena!”.
VENITE DESCRITTI DALLA VOSTRA ETICHETTA COME UNA DEATH-THRASH METAL BAND. TI RICONOSCI IN QUESTA DEFINIZIONE? CHI VI HA INFLUENZATO AGLI INIZI? PERSONALMENTE SENTO PARECCHIO L’INFLUENZA DEI MERCILESS…
“Per me suoniamo soltanto vero death metal… un sacco di gente non lo capisce o rifiuta di accettarlo. Certo, se ascolti con attenzione e scavi a fondo, potrai sentire anche accenni ad altri generi, ma le basi della nostra musica sono death metal… almeno per come io intendo questo genere. I Merciless sono sicuramente un’influenza, ma non tanto quanto i Morbid Angel. In generale, traiamo ispirazione dalla notte e dall’oscurità… quella stessa oscurità che puoi trovare, ad esempio, nell’arte di Goya o in un film come ‘Nosferatu'”.
PENSI CHE CI SIA ANCORA SPAZIO NELLA SCENA MUSICALE ODIERNA PER BAND OLD SCHOOL COME I TRIBULATION?
“Sì, certamente. Anche perchè non ci vediamo affatto come una old school band. Ripeto, per me suoniamo semplicemente death metal come dovrebbe essere. Tanti gruppi oggi sembrano dimenticare da dove provengono e persino band come Necrovore o Grotesque a molti risultano ‘antiche’… cosa che spesso diventa sinonimo di ‘simpatico’ o ‘infantile’. E se vai oltre e pensi alle heavy metal band la situazione è anche peggiore… che ha la gente?”.
QUINDI PER QUALE MOTIVO GLI ASCOLTATORI DOVREBBERO PUNTARE SU DI VOI?
“Penso che l’album possa attrarre un ampio spettro di audience… più ampio rispetto a quello di tanti altri gruppi di vero death metal. Le canzoni sono tutte catchy e basate su strutture di derivazione hard rock e in ognuna di esse ci sono degli spunti che potrebbero suscitare l’interesse di chi ascolta heavy metal, black metal, thrash metal, doom metal e persino punk. Tutto ha un grande spessore, anche a livello grafico… non è un album come tanti”.
QUAL È IL MIGLIOR COMPLIMENTO CHE VI È STATO FATTO SINO A OGGI?
“Qualcuno ha detto che siamo meglio dei Repugnant… ci ha fatto piuttosto piacere”.
CHE COSA PENSI DELLA SCENA SVEDESE, DA SEMPRE CULLA DI OTTIME E CELEBRATE BAND? CHE COSA HA LA SVEZIA DI SPECIALE PER RIUSCIRE A PARTORIRE COSÌ TANTE REALTÀ, SECONDO TE?
“Non ne ho idea, anche perchè non apprezzo la maggior parte delle band per cui la Svezia è famosa. Però è vero che abbiamo avuto delle formazioni incredibili, come Bathory, Morbid e Grotesque”.
QUALI SONO I VOSTRI PIANI PER IL FUTURO?
“Abbiamo suonato un bel po’ dal vivo, ma speriamo di poterci esibire ancora. Abbiamo fondato la band proprio per poter esibirci live, d’altra parte…”.
CHE COSA STATE ASCOLTANDO ULTIMAMENTE? QUALI SONO GLI ALBUM CHE HAI NELLO STEREO AL MOMENTO?
“Mi sta piacendo molto ‘Nostradamus’ dei Judas Priest, poi gli ultimi lavori di Necrovation, Portrait, Graveyard e Dead Congregation”.
LE ULTIME PAROLE?
“We take your weak resistance, throw it in your face. We need no introduction for mass-annihilation”.