INNANZITUTTO DESCRIVICI “THE CRUSADE” CON PAROLE TUE…
“Amo questo album. Dopo due anni intensi di tour ci siamo rinchiusi in studio per concretizzare il nostro progresso musicale, e ti dirò che il risultato percorre esattamente la strada che avevamo deciso preventivamente, cioè quella di un album prettamente metal”.
SE C’E’ QUALCOSA DI CUI DOBBIAMO DAVVERO RENDERVI ATTO, IN EFFETTI, E’ CHE AVETE SEMPRE DICHIARATO QUELLE CHE SONO LE VOSTRE INFLUENZE E I VOSTRI OBIETTIVI, E “THE CRUSADE” LI RISPETTA PIENAMENTE ESSENDO UN MAGNIFICO ALBUM DI PURO THRASH METAL…
“Yeah, è proprio quello che volevamo ottenere con la nostra proposta. Ascoltiamo da sempre quel genere di musica; penso che anche in passato il nostro suono racchiudeva queste influenze, ma questa volta non abbiamo potuto fare a meno di andare decisi verso quella che sentivamo fortemente essere la nostra direzione”.
…COSI’ ORA POTETE FINALMENTE TIRARVI FUORI DALLA SCENA METALCORE!
“Sicuramente. Posso capire perché la gente tendesse ad inserirci in quel movimento, ma oggi come oggi immagino che nessuno possa a ragione definirci metalcore. In ogni caso siamo quello che siamo, l’etichetta conta poco”.
PENSI CHE I VOSTRI FAN PIU’ ORIENTATI VERSO IL DEATH METAL POSSANO COGLIERE NEGATIVAMENTE LA VOSTRA EVOLUZIONE?
“Non so dirti quanti fan dei Trivium ascoltino death metal, ci sono ragazzi che non hanno digerito la nostra evoluzione precedente come ce ne sono altri che non hanno apprezzato questa virata magari più ampia. Sin da quando ero un ragazzino e sono entrato in contatto con il mondo della musica e del metal sono sempre andato alla ricerca di quelle band capaci di un’evoluzione e di un cambiamento verso la maturità, e penso sia questo l’obiettivo a cui deve tendere ogni gruppo sul pianeta. Se poi proprio dobbiamo considerare lo stato attuale delle cose penso che con il nuovo ‘The Crusade’ guadagneremo molti più fan di quelli che ci abbandoneranno. C’è ancora qualche growl sul CD come backing vocal, ma non credo torneranno predominanti come nel nostro passato”.
PARLANDO DELLE SINGOLE CANZONI RITENGO CHE “ANTHEM” E “THE RISING” SIANO PROPRIO UNA BELLA E INASPETTATA SORPRESA, SEI TU L’APPASSIONATO DI STREET METAL?
“Vedo che hai spiato nei crediti! Io e gli altri ragazzi siamo appassionati principalmente della corrente più thrashy, ma in senso più lato anche a tutto quello che è legato a quegll’epoca. Essendo giovani non l’abbiamo vissuta in prima persona ma i nostri ascolti sono fatti principalmente di quello, abbiamo consumato i CD. Penso che entrambi i pezzi, pur discostandosi leggermente dal resto della produzione dei Trivium, siano veramente ben riusciti e riescano a rappresentarci in maniera brillante. E’ un esperimento che avevamo in mente da tempo e che siamo stati felici di realizzare”.
AI TEMPI PERO’ TRA THRASH E GLAM METAL ERA GUERRA APERTA…
“Hai ragione (scoppia a ridere, ndR)! Oggi non c’è più nulla di tutto questo, quindi abbiamo pensato di inserire anche qualche piccolissima citazione in quel senso, niente mascara però”.
L’ALBUM E’ CHIUSO DA “THE CRUSADE”, UNA LUNGA TRACCIA STRUMENTALE: POSSIAMO DEFINIRLA UN TRIBUTO IDEALE AI METALLICA DI “ORION”?
“Non saprei. Sicuramente suona in maniera molto diversa, e su questo non ci piove. Certo i Metallica sono una delle band che più ci ha influenzato (e si sente! ndR), ma non ci vedo questo gran parallelismo, non l’abbiamo concepita in questo senso”.
CI SONO STATE OPINIONI DIVERGENTI PER QUANTO RIGUARDA LA STESURA DEI PEZZI IN STUDIO?
“Non direi, tutto il materiale è stato composto in tour, ci è servita giusto una settimana e mezza per arrangiare i pezzi e successivamente avevamo già le demo per le registrazioni vere e proprie. Ovvio che qualche divergenza c’è sempre, ma ci scontriamo in maniera costruttiva grazie al cielo”.
AVETE CONFERMATO ANCHE STAVOLTA IL VOSTRO PRODUTTORE DI SEMPRE JASON SUECOF E I SUOI AUDIOHAMMER STUDIOS: PARLACI DI QUESTO GIOVANE E TALENTUOSO PRODUTTORE.
“Be’, Jason è cresciuto con la band e ci accompagna da sempre. Ha iniziato con noi e ora molte band si avvalgono della sua abilità, e non posso che confermarti che migliora costantemente col tempo: diventerà un grande”.
JASON SUONA ANCHE CON MATT NEI CAPHARNAUM: ESSENDO UN MUSICISTA HA MESSO LO ZAMPINO NELLA STESURA DEI PEZZI?
“No, no, si è limitato a fare il suo lavoro di produttore in maniera egregia. Ci ha dato dei consigli in fase di registrazione ma come ti ho già detto tutte le canzoni di questo CD sono nate on the road, non c’è stato alcun input dall’esterno, abbiamo scritto e arrangiato tutto il materiale esclusivamente noi quattro”.
AI GIORNI NOSTRI LA MINACCIA DEL TERRORISMO E’ ANCORA VIVA: NON PENSI CHE UN TITOLO COME “LA CROCIATA” POSSA ESSERE FRAINTESO DAI MEDIA?
“Penso che i nostri fan capiscano che è solo una metafora del girare il mondo in tour, e che nemmeno le persone di mentalità veramente ristretta possano essere offese dai contenuti dell’album”.
SIETE PARAGONATI SPESSISSIMO AI METALLICA, SOPRATTUTTO DOPO LA VOSTRA SVOLTA DELL’ULTIMO ALBUM. COME CONSIDERI QUEST’ABITUDINE DELLA STAMPA?
“Che dire, sempre meglio di esser chiamati metalcore! E’ normale paragonare i nuovi gruppi ai grandi del passato, succederà sempre…”.
MOLTI VI DEFINISCONO I SALVATORI DEL METAL, ASSIEME A GIOVANI TALENTUOSI COME AVENGED SEVENFOLD E BULLET FOR MY VALENTINE. TI PIACCIONO QUESTI GRUPPI?
“Li abbiamo incontrati in tour questa estate, è stato bello conoscerli e ci siamo divertiti parecchio assieme. Penso sia un’ottima cosa il fatto che giovani band stiano cercando di far tornare grande il metal, un gruppo da solo non può creare una scena, ne servono molte per far tornare il genere nel mainstream. Insieme possiamo fare davvero qualcosa, siamo giovani e facciamo quello in cui crediamo”.
GIOVANI BAND SUONANO METAL CLASSICO, UN SACCO DI REUNION SI REALIZZANO OVUNQUE: PENSI CHE IL PROSSIMO TREND POSSA ESSERE IL RITORNO DEL METAL CLASSICO?
“Lo spero davvero, ogni momento è buono! Negli ultimi 15-20 anni la musica metal si è evoluta spaventosamente, ma c’è in giro ancora tanta voglia di metal fatto in una certa maniera, e forse è il momento buono perché il genere torni grande”.
ANCHE “THE CRUSADE” COME MOLTI ALTRI ALBUM E’ FINITO IN RETE PRIMA DELLA PUBBLICAZIONE: SECONDO TE LO SCAMBIO DI FILE MANDERA’ I TRIVIUM E IL MERCATO IN ROVINA?
“La mia opinione è che i Trivium hanno sicuramente moltissimi fedeli fan che acquisteranno comunque il CD all’uscita dei negozi, avere un album fisicamente nelle mani è una sensazione diversa dall’averlo sull’hard disk. Personalmente amo comprare i CD e avere la mia collezione, mi piace sfogliare il booklet, ammirare la grafica e leggere i testi delle canzoni. E’ strano pensare come molti considerano la musica usa-e-getta, internet fino a qualche anno fa nemmeno esisteva e ora sta rivoluzionando tutto. Certo, anch’io ascolto delle anteprime sui siti o scarico samples per conoscere nuovi artisti, ma avere un album in mp3 non mi rappresenta nulla in tutta sicerità, vado nel mio negozio di fiducia e me lo compro, oggi come in passato”.
STATE PER PARTIRE PER UN TOUR EUROPEO CON I LEGGENDARI IRON MAIDEN. SERIAMENTE: NON PENSI CHE IL LORO ULTIMO ALBUM SIA UNA MEZZA CIOFECA (opinione strettamente personale, ndR)?
“Ma che dici?!? Sono un fan degli Iron e ho apprezzato anche il loro ultimo disco. Degli ultimi tre è di gran lunga il più tecnico. Il cantato è eccezionale come al solito, penso che dopo la reunion con Dickinson abbiano dimostrato di avere la maggiore longevità della storia dal punto di vista creativo. Forse è solo leggermente prolisso in certi punti, ma sono presenti delle melodie superiori, Bruce sa ancora il fatto suo”.
PUOI IMMAGINARTI ALL’ETA DEGLI IRON MAIDEN ANCORA SU UN PALCO?
“E’ il nostro obiettivo, sarebbe un sogno”.
E’ TUTTO PAOLO, CONCLUDI TU L’INTERVISTA.
“A tutti quelli che non ci conoscono: dateci una possibilità! Ci vediamo a dicembre con gli Iron!”.