TSJUDER – Legionari Dall’Inferno

Pubblicato il 04/02/2012 da

Ne sentivamo la mancanza. Dal 2006 c’è un vuoto che per essere colmato doveva necessariamente aspettare il ritorno di Draugluin, Nag e AntiChristian, meglio conosciuti come membri degli Tsjuder! La storica band black metal norvegese si era dissolta dopo aver raggiunto l’apice con il memorabile “Desert Northern Hell”. A sette anni di distanza da quell’uscita infernale, gli Tsjuder ripartono da dove avevano lasciato: dal sostegno della Season Of Mist e da un black metal senza compromessi. Per celebrare al meglio questo graditissimo e convincente ritorno abbiamo avvicinato il chitarrista Draugluin, che si è ben prestato a riprendere il filo del discorso interrotto qualche anno fa…

BENVENUTI SU METALITALIA.COM, TSJUDER! ABBIAMO SENTITO LA VOSTRA MANCANZA IN QUESTI ANNI! COME STATE VIVENDO QUESTO ATTESO RITORNO?
“Le sensazioni sono buone. Avevamo proprio bisogno di una pausa, di staccarci per un po’ dal nome Tsjuder e da tutto il mondo che lo circonda. Così facendo, abbiamo avuto l’occasione di fare alcune riflessioni sulla band e questo ci ha portato una nuova ispirazione e motivazione per scrivere nuovo materiale. Queste nuove energie, infatti, sono servite per dar vita a ‘Legion Helvete'”.

PARTIAMO DAL VOSTRO SCIOGLIMENTO: LA LINE UP DI ALLORA E’ LA STESSA DI OGGI, COSA E’ SUCCESSO DUNQUE NEL 2006 TRA DI VOI?
“Noi Tsjuder siamo in giro dal 1993. Dopo tutti questi anni in cui abbiamo sempre suonato assieme, una piccola pausa di un paio di anni in cui il progetto è rimasto congelato non dovrebbe scandalizzare nessuno. Non c’erano state ragioni particolari che hanno portato alla fine momentanea della band, semplicemente ci sentivamo vuoti ed avevamo un grande bisogno di questa pausa”.

AVETE CONCLUSO LA PRIMA PARTE DELLA VOSTRA CARRIERA CON UN CAPOLAVORO, “DESERT NORTHERN HELL”: AVETE VOLUTO RICOMINCIARE PROPRIO DA QUESTA RELEASE PER DAR VITA AL NUOVO “LEGION HELVETE”?
“Quando iniziamo a comporre nuovi brani non abbiamo in mente un preciso progetto per l’album che prenderà forma, suoniamo semplicemente ciò che proviamo in quel determinato momento. D’altro canto, teniamo sempre ben presente che il nostro timbro deve possedere una buona dose di gelo e brutalità. Questi elementi determinano una continuità nella discografia del marchio Tsjuder. Per questo motivo credo che ‘Legion Helvete’ somigli a ‘Desert Northern Hell’, anche se dalle registrazioni del nostro ultimo album siamo migliorati parecchio come musicisti. Ti dirò di più, durante le registrazioni di ‘Legion Helvete’ provavamo maggior rabbia e sentimenti simili rispetto a quando eravamo in studio per comporre gli album passati”.

AVETE INCLUSO DEL MATERIALE VECCHIO IN “LEGION HELVETE” OPPURE LA MUSICA DEL NUOVO ALBUM E’ STATA TUTTA SCRITTA IN QUESTI ULTIMI DUE ANNI?
“La quasi totalità del materiale presente su ‘Legion Helvete’ è nuovo, ci sono soltanto alcuni riff che abbiamo rispolverato perché si integravano a meraviglia con i nuovi brani. Se non erro questi riff hanno più o meno una decina d’anni!”.

IL NUOVO ALBUM E’ PRODOTTO DALLA SEASON OF MIST, AVETE SCELTO DI RITORNARE CON LORO PERCHE’ VI TROVAVATE BENE OPPURE DOVEVATE RISPETTARE UN VECCHIO CONTRATTO DISCOGRAFICO?
“Per prima cosa permettimi subito di chiarire che la produzione dell’album è strettamente collegata alla fase di mixaggio, di vitale importanza per determinare il sound dell’album: per questo motivo ‘Legion Helvete’ è stato realizzato e promosso dalla Season Of Mist, ma è stato prodotto in studio dagli Tsjuder e da Harald Værnor. Tornando invece alla tua domanda, avevamo un contratto per due album per la Season Of Mist e quindi con ‘Legion Helevete’ questo contratto si è concluso. Al momento abbiamo un ottimo rapporto con i ragazzi dell’etichetta. Staremo a vedere”.

AVETE TROVATO QUALCHE ELEMENTO ‘NUOVO’ NELLA SCENA BLACK METAL OPPURE DURANTE LA VOSTRA ASSENZA NON E’ CAMBIATO NIENTE?
“La scena black metal è più o meno sempre la stessa, per certi versi la percentuale di gruppi che portano avanti il vero spirito del black metal è persino aumentata. Sono comunque pochi rispetto a quelli che sono musicalmente degenerati in un black metal senza mordente o in musica per film di Hollywood, e che purtroppo continuano a rappresentare la maggioranza”.

CREDO CHE NELLA CANZONE “SLAKT” CI SIANO TROPPE INFLUENZE THRASH, ANCHE SE IN PASSATO AVETE SEMPRE AVUTO INFLUENZE SIMILI, SU QUESTO BRANO MI SEMBRANO ECCESSIVE. PENSATE CHE ANCHE IN FUTURO SCRIVERETE DEI BRANI THRASH METAL?
“Credo sia troppo presto per fare un paragone tra ‘Legion Helvete’ e quello che sarà il nostro prossimo album. Come ‘ Mouth Of Madness’, anche ‘Slakt’ è un pezzo outsider rispetto al nostro classico stile; qualcuno dice persino che quel brano suona come i Motorhead in versione black metal! Ad alcuni questo brano piace, ad altri, come te per esempio, no”.

QUAL E’ IL ‘NUOVO’ MESSAGGIO, MUSICALE O NO, CONTENUTO IN “LEGION HELVETE”?
“Se proprio va ricercato un significato particolare in ‘Legion Helevete’, è che gli Tsjuder sono tornati con maggior energia di prima! Ogni canzone ha un suo significato, una sua atmosfera ed un suo feeling particolare. Ascolta l’album,  i suoi messaggi non li nasconde…”.

POSSIAMO COMUNQUE AFFERMARE CHE IL VOSTRO SOUND DI FATTO NON E’ CAMBIATO, CI SONO ANCORA ODIO, INTENSITA’ E UN’ATMOSFERA SATANICA NEI VOSTRI BRANI. CREDETE CHE QUESTA COERENZA MANTENUTA NEL SOUND SIA LA PROVA CHE AVETE MANTENUTO ANCHE LA STESSA  ATTITUDINE?
“Come già detto, il nostro modo di scrivere la musica ci aiuta a dare una certa continuità di stile alle nostre release. L’attitudine degli Tsjuder non è cambiata nemmeno dopo la pausa che ci siamo presi ed il nostro nuovo album è qui a dimostrarlo”.

COME MAI AVETE SCELTO IL TITOLO “LEGION HELVETE”, GLI ATTRIBUITE QUALCHE SIGNIFICATO PARTICOLARE?
“Niente di particolare, sentivamo che questo titolo era il più adatto al sound del nuovo album, il suo significato è ‘legione infernale’ o ‘legione denominata Inferno’. C’è un forte legame tra questo significato ed il caos, la distruzione”.

IMMAGINO ABBIATE TANTA VOGLIA DI CALCARE NUOVAMENTE IL PALCO E SUONARE DAL VIVO E FORSE AVETE GIA’ PIANIFICATO QUALCHE CONCERTO…
“Gli Tsjuder non saranno mai un gruppo che suonerà a molti concerti, ma è vero che abbiamo fissato alcune date per il 2012. Al momento sono state confermate delle date in Svizzera, Portogallo, Germania, Norvegia e Maryland (USA)”.

QUALE PARTE DEL VOSTRO ANIMO OSCURO SI MANIFESTA ATTRAVERSO LA MUSICA DEGLI TSJUDER? QUALI SONO I VOSTRI PENSIERI PIU’ NASCOSTI CHE SI CELANO IN QUESTO PROGETTO BLACK METAL? SI POSSONO RIVELARE?
“Teniamo sempre viva una zona oscura del nostro animo e la sprigioniamo quando ci mettiamo a comporre musica per gli Tsjuder, ciò ci aiuta a scrivere canzoni senza compromessi. Ogni brano e testo riflette i nostri sentimenti e le nostre visioni”.

LA FIAMMA NERA DI QUESTA MUSICA SATANICA BRUCIA ANCORA NEI VOSTRI CUORI COME 15 ANNI FA? COME FA IL BLACK METAL A SOPRAVVIVERE DOPO COSI’ TANTI ANNI? FORSE PERCHE’ CI SONO ANCORA I GRUPPI STORICI COME IL VOSTRO OPPURE PERCHE’ OGNI GIORNO NASCONO OVUNQUE GIOVANI BAND?
“Sì, brucia ancora e l’ha fatto intensamente per più di quindici anni! Nessun gruppo può essere in grado di portare avanti un genere da solo, credo ci sia davvero tanto bisogno di gruppi nuovi e validi”.

QUALI SONO GLI ELEMENTI CHE TROVEREMO SEMPRE IN UN ALBUM DEL VOSTRO GRUPPO? 
“La velocità nelle parti di batteria, le chitarre letali ed il cantato gridato faranno sempre parte del nostro trademark. Ed il sound rimarrà sempre sporco e selvaggio. Spero che gli Tsjuder riusciranno sempre a distinguersi per la loro aggressività, per la loro musica gelida e senza rimorsi!”.

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