UGLY KID JOE – Everything about…

Pubblicato il 03/09/2012 da

 La richiesta di intervistare gli Ugly Kid Joe ci arriva all’improvviso, il giorno prima della loro esibizione al Gods Of Metal 2012. Accettiamo ovviamente, apprezzando quanto la formazione ha fatto ai tempi d’oro. Poco dopo il set ci appare chiaro il perchè di questa richiesta ‘last minute’: ad insistere per incontrare la stampa è Whitfield Crane in persona, che si stacca dai compagni di viaggio ritardando il suo pranzo per accoglierci a braccia aperte. Whit è un quarantenne coi fiocchi: bello, abbronzato e con quella combinazione occhi/mascella per cui molte donne farebbero follie. Purtroppo nel periodo post-UKJ non ha mai raccolto quanto gli spettasse, girovagando in progetti dalle grandi potenzialità (Life Of Agony, Medication, Another Animal) ma dagli esigui riscontri. Oggi Whit ha ancora fame, e al contrario di molti suoi colleghi è entusiasta di fare musica, di salire sul palco, di girare il mondo e di parlare con gli appassionati di musica attraverso la stampa…


COME SI E’ CONCRETIZZATA LA VOSTRA REUNION DOPO TUTTI QUESTI ANNI?

“Dave Fortman, il nostro chitarrista, è oggi un produttore di fama. Shannon Larkin è in un una band grande grande grande, i Godsmack. E’ successo che Dave sia finito a produrre i Godsmack e credo che i due abbiano iniziato a parlare di ritrovarsi. Hanno chiamato Klaus per far musica assieme, poi hanno chiamato me e ho detto ‘Certo che sì’. Facile!”.

VUOI PARLARCI DELLA FORMAZIONE CON CUI SIETE IN TOUR?
“Dave ha da poco avuto una bellissima bimba, quindi là dietro (il gruppo sta consumando il pranzo nel tavolo dietro di noi, ndR) c’è Sonny Mayo degli Snot, un chitarrista ritmico coi controcazzi; a fianco a lui c’è Yael, una batterista uscita direttamente dalle porte dell’Inferno. Ovviamente Shannon è in tour coi Godsmack, per questo ci sta aiutando lei, se l’hai vista in azione sai quanto vale”.

PERCHE’ RIUNIRSI NEL 2012?
“Come ti ho detto, Dave ha chiamato Shannon. Entrambi sono ai massimi livelli oggi. Le ragioni sono molteplici. Nel 1996 ci siamo sciolti perchè nessuno voleva più stare nel gruppo, me compreso. Eravamo stufi di noi altri, di suonare le canzoni, stufi di tutto. Quindi ci siamo fermati, come è giusto che sia. Oggi siamo cresciuti, siamo diventati persone diverse, ci siamo evoluti come musicisti, non abbiamo un management di mezzo, non abbiamo un’etichetta di mezzo. Nel 1996 non volevamo stare sullo stesso tourbus. Oggi, nel 2012, ci sono voluti 15 anni ma tutti vogliono stare nella stessa stanza, vogliono essere creativi e siamo eccitati di tutto ciò. Quando c’è passione ci sono anche potere e volontà”.

COSA AVETE IN MENTE PER L’IMMEDIATO FUTURO?
“Festival e date in tutta Europa: nella lista ci sono Svizzera, Israele, Bulgaria, Romania… Non stiamo correndo dietro a nessuno, non scappiamo da nessuno: stiamo facendo ciò che ci va di fare. Non sono mai stato in Israele, nemmeno in Bulgaria. Perchè ci andiamo? Per suonare rock n’ roll! La vita è bella”.

E’ DIVERSO ANDARE IN TOUR OGGI, INVECCHIATI DI 15 ANNI?
“E’ molto diverso. Sono più in forma adesso di quando avevo 25 anni! Allora ero strafatto, pieno di droga, alcool, tabacco e tutta la merda che mi capitava a tiro. Da due anni invece zero droga, zero sigarette, zero alcool. Vivo con la luce. Oggi abbiamo suonato presto, ero bello sveglio. A 25 anni ero in tour con Ozzy e i Motorhead, 20 anni dopo ho fatto la stessa cosa. E’ pazzesco, ma devo dirti che è sì più difficile, ma sono più forte e sano oggi”.

PERCHE’ NON AVETE REGISTRATO UN ALBUM INTERO E VI SIETE LIMITATI AD UN EP DI SEI PEZZI?
“Abbiamo buttato tutte le idee che avevamo in un calderone e i brani sono affiorati come fossero isole nel mare. Le sei canzoni completate sono ottime, non buone. Ne abbiamo scartate molte. Sappiamo però che tutti i fan degli Ugly Kid Joe che sarebbero venuti ai concerti avrebbero voluto sentire ‘Milkman’s Son’, ‘Cats In The Cradle’, ‘Everything About You’ e le altre. Con o senza questo EP, avremmo potuto suonare un buon set. Non avevamo bisogno di molte canzoni, solo di qualcuna. Oggi con internet e i computer abbiamo la possibilità di pubblicare la nostra musica digitalmente e avere una distribuzione mondiale. Possiamo pubblicare due canzoni, possiamo pubblicarne sei o una soltanto. Non ci sono regole”.

MI SEMBRA DI CAPIRE CHE APPREZZI COME SONO CAMBIATE LE REGOLE DEL GIOCO IN QUESTI ANNI…
“E’ tutto diverso. Noi siamo nati e cresciuti come gruppo in un momento molto interessante dell’industria musicale, siamo uno degli ultimi gruppi che ha partecipato all’era dove era possibile vendere milioni di dischi. Il lato affaristico della musica a mio parere è sempre stato oscuro, brutto. La sua ipocrisia mi ha fatto impazzire. Ora sono abbastanza distaccato e cinico per capire come andavano le cose. In questi giorni è come essere nel selvaggio West: tutto può accadere. Posso dire con gioia che nessuno sa cosa accadrà e mi piace. Mi piace il mistero e mi piace la sfida dietro questi tempi. Non abbiamo bisogno di moltissime figure scomode, nemmeno del produttore”.

GLI UGLY KID JOE SONO SEMPRE STATI INFLUENZATI, IN MANIERA ABBASTANZA EVIDENTE, DAI BLACK SABBATH. IL TUO PENSIERO SULLA LORO REUNION?
“Ho visto i Black Sabbath al Download, sono stati eccezionali. Fan-ta-sti-ci! Per quanto riguarda Bill Ward mi ritengo un purista, ma non so come è andata la storia realmente. Amo Bill Ward, è un pezzo molto importante dei Black Sabbath, un batterista jazz pazzesco. Il batterista che hanno scelto per rimpiazzarlo è stato comunque incredibile. Tony Iommi ha avuto i suoi bei problemi, ha dovuto affrontare una sfida enorme, per questo è stato bellissimo vederlo suonare in tal modo. Ozzy è stato grande. Geezer è stato grande. Amo i Black Sabbath quanto i Judas Priest, gli AC/DC, i Van Halen, i Thin Lizzy”.

ORA CHE FATE UFFICIALMENTE PARTE DELLA ‘MODA REUNION’, QUAL E’ LA TUA OPINIONE SU QUESTO TREND?
“Per quanto riguarda gli Ugly Kid Joe sono molto felice. Ci siamo separati quasi odiandoci e una parte di me ha sempre guardato con malinconia ai giorni felici del gruppo. I ragazzi mi mancavano. Fare musica dopo 15 anni con persone che amo e farlo con moltissima passione e amore, è un dono. Non so se Rage Against The Machine o Soundgarden provano la stessa cosa, ma è probabile. Se è davvero un trend è una cosa bella, perchè tutti i fan della musica rock vogliono ascoltare le proprie canzoni preferite dal vivo!”.

POSSIAMO SPERARE IN UN TOUR DA HEADLINER IN FUTURO?
“Solo il tempo potrà rispondere a questa domanda. Abbiamo suonato da headliner in un club di Vienna ed è stato molto bello, il pubblico è impazzito completamente. In ottobre saremo nel Regno Unito con Alice Cooper”.

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