UNBIRTH – Scalzare l’oligarchia celeste

Pubblicato il 15/05/2013 da

A nostro avviso una delle migliori e più piacevoli sorprese che la scena estrema italiana ci ha riservato nel 2013, gli Unbirth si presentano come band e presentano il loro album, con schiettezza e dovizia di particolari. Abbiamo potuto scambiare delle chiacchiere con Emanuele Tavernare, Marcello Tavernari e Michele Sassano, rispettivamente chitarra, basso e voce del gruppo che hanno anche esposto i loro personali pensieri sulla scena nazionale e fenomeni, poco edificanti, come il “pay to play”. Non vi resta che leggere e scoprire, via via, questa band di grande potenziale.

UNBIRTH - Band - 2013

SIETE UN GRUPPO ESORDIENTE, SICCHE’ VI CHIEDIAMO DI PRESENTARVI: CI RACCONTERESTE LA VOSTRA STORIA? COME SIETE ARRIVATI ALLA FORMAZIONE DEL GRUPPO?
E. Ottani: “Il gruppo è nato da me alla chitarra, M. Virdis alla batteria e dal nostro primo cantante A. Dettori. Siamo nati per fare del brutal death metal con gusto un po’ anni 90; un’intenzione che ci pareva mancasse nell’underground che conoscevamo. I primi anni sono andati piuttosto bene, siamo partiti con uno split nel 2007 e varie date live tra lo stesso anno e il 2008. Poi vari problemi hanno fermato il gruppo: la line up è stata cambiata più volte dal 2008 al 2012 per problemi musicali, personali e per la morte del nostro secondo cantante Andrea ‘Babu’ Malfatto. La voglia di suonare si è ripresentata tempo dopo e, una volta ritrovata un po’ di stabilità col nuovo bassista M. Tavernari (entrato a fine 2010) e il nuovo cantante M. Sassano (con noi ormai da un anno), abbiamo potuto finalmente produrre un lavoro completo. E’ stata una bella soddisfazione scoprire che alla “ripartenza” del gruppo varie persone avevano continuato a seguirci, in attesa questa release!”

ASCOLTANDO IL VOSTRO DISCO CI SIAMO FATTI L’IDEA CHE ABBIATE ACCUMULATO UN CERTO BAGAGLIO D’ESPERIENZA: POTETE CONFERMARE QUEST’IMPRESSIONE? AVETE AVUTO ESPERIENZE SIGNIFICATIVE IN BAND PRECEDENTI?
M. Tavernari: “Abbiamo tutti suonato in svariati progetti, precedenti o paralleli agli Unbirth: Otto (E. Ottani, ndR) è anche il chitarrista degli Hatred e dei Valgrind (recensiti anche loro su queste pagine! ndR), io ho militato per poco più di un anno nei bolognesi Murder Therapy e attualmente suono anche nei Logic of Denial e Human Improvement Process. Mirko ha avuto diverse esperienze a livello internazionale con i Trick or Treat e attualmente suona insieme al nostro chitarrista Alberto nel progetto thrash metal Mad Maze.”

“DERACINATED CELESTIAL OLIGARCHY” E’ UN ALBUM DAVVERO BELLO E INFATTI L’ABBIAMO RECENSITO: VOI COME LO PRESENTERESTE AI NOSTRI LETTORI?
EO: “Innanzitutto grazie per la bella recensione e per i complimenti (figuratevi! ndR)! L’ album è eterogeneo ma ha una sua identità legata al death metal di matrice anni 90, pur utilizzando elementi moderni. Il concept è vario, interpretabile per chi sa cogliere la parte cupa dei nostri tempi, e ha una visione apocalittica del futuro. La produzione, volutamente, non è ‘iperpompata’ come spesso accade oggi; ferocia essenziale nei riff e groove generale, con un basso finalmente articolato e udibile per il genere (e detto da un chitarrista…). I fan di certi stili di death metal (americano e olandese particolarmente) saranno sicuramente contenti: Suffocation, Malevolent Creation, Gorgasm, Severed Savior, Pyaemia, Severe Torture sono alcune delle band che hanno maggiormente influenzato questo disco!”

SAREMMO CURIOSI DI SAPERE COME IL VOSTRO ALBUM SI RELAZIONA ALLA PERCEZIONE CHE AVETE DELLA REALTA’: CI SPIEGHERESTE COSA, E COME, VI HA ISPIRATO?
EO: “Le percezioni della realtà, nel disco, sono diverse: i testi sono stati scritti da quattro persone distinte, quindi si varia molto tra i testi apocalittici e disperati del precedente cantante e testi futuristici in cui l’ umanità viene ‘infettata’ dalla tecnologia, non solo a livello fisico ma anche mentale. Riassumendo, il titolo dell’ album mantiene un filo conduttore tra tutti questi temi, evocando un crollo dell’ordine conosciuto seguito dallo stabilirsi di una nuova dimensione. La copertina mostra bracci biomeccanici montare, smontare, distruggere e creare materia all’ interno di un universo-utero in cui affiorano uova, da cui non sappiamo cosa stia nascendo. Sarà una sorta di futuro in grado di affossare il presente, brutalmente e senza possibilità di controllo da parte nostra: in definitiva è questo lo ‘sradicamento di una oligarchia celeste’.”

COME AVVIENE E COME SI SVILUPPA IL VOSTRO PROCESSO COMPOSITIVO?
MT: “Il nostro processo compositivo è abbastanza ‘vecchia scuola’, nel senso che i riff vengono pensati da Otto in sala prove e, successivamente, Mirko prova ad adattarvi dei pattern di batteria: i riff così suonati vengono registrati. Ogni volta, poi, che ci troviamo a provare li riascoltiamo e proviamo ad inserire modifiche o piccoli accorgimenti per migliorarli, cercando – pian piano – di arrivare ad una struttura definitiva che andrà a costituire la base di un nuovo pezzo.”

CI DITE, INVECE, QUALI GRUPPI VI HANNO SPINTO AD IMBRACCIARE GLI STRUMENTI? QUALI SONO, INVECE, I PIU’ SIGNIFICATIVI PER VOI AL GIORNO D’OGGI?
EO: “I gruppi da cui traiamo ispirazione sono veramente tanti; per quello che mi riguarda citerei, in primis, i Suffocation o i Malevolent Creation. Oggi, comunque, ci sono svariate realtà – spaventose – dal punto di vista musicale che ogni volta insegnano una lezione nuova su come si fa il death metal. Per quanto ci riguarda, sicuramente troviamo significativi gruppi come Gorgasm o Inveracity, ma sono veramente tanti quelli che potrei citare.”
M. Sassano: “Per me, come per gli altri, credo siano findamentali tutte le grandi band del vecchio roster della Unique Leader: Severed Savior, Disavowed, Inherit Disease, Gorgasm, Dominion, Vile etc. Diciamo che per gente come noi certe cose non cambiano mai, quindi questi nomi e il nostro background resteranno invariati.”

IL DEATH METAL REGALA GRANDI SODDISFAZIONI, MA DI CERTO NON ECONOMICHE: COME SBARCATE IL LUNARIO?
MT: “Senza dubbio è vero: sappiamo per certo che anche molti gruppi del genere, di livello internazionale, fanno fatica a vivere di death metal. E’ un genere che si suona e si ascolta per passione, lo sappiamo bene, e siamo pronti a fare dei sacrifici per portare la nostra musica in giro il più possibile, anche se siamo operai/commessi, un disoccupato e uno studente. Si cerca di autofinanziarsi con i concerti e vendendo il merchandise.”

GIA’ CHE CI SIAMO: STATE GIA’ PENSANDO AL VOSTRO PROSSIMO ALBUM? NOI, ONESTAMENTE, SI!
MT: “Ci stiamo pensando eccome! Qualche nuovo riff è già stato scritto ed altri erano già pronti appena finito di registrare il nostro debut album. Di sicuro nel gruppo c’è tanta voglia di scrivere e registrare materiale nuovo.”.

SAREMMO PARTICOLARMENTE CURIOSI DI VEDERE COME FUNZIONERANNO DAL VIVO LE VOSTRE CANZONI: STATE PROGRAMMANDO QUALCHE TOUR?
EO: “Per ora non si parla ancora di tour, ma stiamo mettendo in piedi singole date un po’ ovunque in Italia e speriamo di organizzare spedizioni all’ estero in qualche buon festival!”

DIVERSI GRUPPI ITALIANI, CON CUI ABBIAMO PARLATO, HANNO LAMENTATO QUALCHE DIFFICOLTA’ NEL REPERIRE DATE PER SUONARE, AD ALCUNI ADDIRITTURA VIENE CHIESTO DEL DENARO PER FARLO. A VOI E’ MAI SUCCESSO? COME VI RAPPORTATE O, EVENTUALMENTE, VI RAPPORTERESTE CON QUESTA REALTA’?
EO: “Reperire date non è mai facile, come potete immaginare, a causa di questioni economiche. I gestori dei locali attualmente hanno le ‘braccine’ un po’ corte, quindi ci si basa la maggior parte delle volte su un’ ‘auto-organizzazione’ reciproca: band e persone inserite in questo genere che si aiutano tra loro (sembra strano, ma succede) accomunate dalla tanta voglia di suonare, anche se non si rientra proprio in tutte le spese. Poi, ovviamente, c’è anche la soluzione ‘pay to play’, ma noi non siamo mai stati attratti da questa scorciatoia: sembra di aver a che fare con agenzie di viaggio e a volte mi son chiesto se, a certi concerti, gli organizzatori avessero tratto più ricavi dai gruppi spalla o dal pubblico, ma forse è meglio non sapere…”
MS: “Purtroppo è uno schifo: anche a noi succede sovente di posticipare o annullare delle date. Secondo me ciò che sta a monte a questo problema è innanzitutto la pigrizia della gente.”

UN PENSIERO SULLA SCENA ESTREMA ITALIANA: COME LA TROVATE? COME VI TROVATE?
MS: “Molti accusano il fatto che in Italia non esista una vera e propria scena perché le bands di spicco di quest’ ultima possiedono tutte sound molto differenti… per me questo, invece, è segno di freschezza e ricchezza compositiva e non nascondo che ciò sia motivo d’ orgoglio! (inutile dire che concordiamo, ndR)”.
MT: “A detta di molte persone, soprattutto dall’estero, la scena death/brutal italiana è cresciuta a dismisura, negli ultimi anni, sino ad arrivare ad essere riconosciuta a livello internazionale come una delle migliori e più interessanti al momento. Siamo sicuramente onorati e, allo stesso tempo, orgogliosi di farne parte.”

SIAMO IN CHIUSURA: PRENDETEVI PURE QUESTO SPAZIO E OCCUPATELO COME PREFERITE.
EO: “Grazie a voi e a chi ha letto fin qui! Amanti del death metal, fatevi vedere e sentire!”
MT: “Grazie mille per averci concesso questo spazio. Siamo molto felici di come il nostro album sia stato accolto in queste prime settimane: continuate a supportare il death metal e venite a bervi una birra con noi ad uno dei nostri prossimi concerti!”
MS: “Mi raccomando: continuate a supportare il death metal… Hail the true death metal!!!”

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