Johnny Hedlund è davvero un personaggio carismatico: nonostante sia uno dei prime movers della scena death svedese e con gli Unleashed si sia tolto parecchie soddisfazioni, il gigantesco cantante/bassista è rimasto una persona disponibilissima ed estremamente simpatica. “Hammer Battalion” è ormai nei negozi da qualche mese e, nonostante non sia una delle performance più esaltanti della band, garantisce comunque una certa dose di divertimento, grazie ad una formula ormai rodata da anni e fatta di un death metal guerresco ed epicheggiante. Di questo e di altro parliamo con Johhny, che si dimostra decisamente soddisfatto del lavoro svolto e diventa addirittura entusiasta quando si parla del primo vero e proprio video defli svedesi. Lasciamo a lui la parola
CIAO JOHNNY, CI VUOI PRESENTARE BREVEMENTE IL NUOVO “HAMMER BATTALION”?
“Certamente! Si tratta del nostro nono studio album e non dovrete aspettarvi null’altro che non sia puro e semplice death metal made in Unleashed. Siamo estremamente soddisfatti di quanto fatto. Con ‘Hammer Battalion’ vogliamo dare un simbolo a tutti i metallari che ci ascoltano riuniti appunto sotto il martello da guerra della nostra musica”.
COSA RENDE IL NUOVO ALBUM MIGLIORE DEI PRECEDENTI?
“Credo vi siano diversi aspetti, a partire dalla produzione che questa volta è estremamente curata. Anche dal punto di vista prettamente musicale il nuovo lavoro è superiore al già buon ‘Midvinterblot’ e mostra una band sempre più coesa e convinta dei propri mezzi. Non è facile cercare di non snaturare il nostro sound e contemporaneamente tendere al miglioramento”.
COME SI SONO SVOLTE LE REGISTRAZIONI?
“Devo dire molto bene. Siamo entrati in studio con tutto il materiale già pronto, quindi le operazioni non sono andate troppo per le lunghe. Avevamo già effettuato una pre-produzione qualche mese prima di entrare in studio, in modo da renderci conto di quali tra i brani composti suonassero meglio. Abbiamo quindi deciso di entrare in studio a gennaio e febbraio. Ovviamente avere uno studio personale ed un personaggio come Fredrik Folkare che fa parte della band agevola a dismisura tutta la procedura. Ce la siamo presa comoda, non avevamo scadenze da rispettare ed abbiamo lavorato in tranquillità. Abbiamo registrato prima la batteria, poi le chitarre, di seguito il basso, altre chitarre ed infine la voce. Ci siamo divertiti ed abbiamo svolto un ottimo lavoro a mio parere”.
SBAGLIO O IN “HAMMER BATTALION” I RITMI SONO SALITI RISPETTO AL PASSATO? CI SONO DIVERSI BLAST BEAT NELLE COMPOSIZIONI…
“Non sbagli, anche se non è stata una cosa pianificata a tavolino. In effetti vi sono diversi blast beat all’interno dell’album e la spiegazione più logica è che ci siamo fatti influenzare dalla scena black che da queste parti è ancora piuttosto forte. Nulla di male, anzi, probabilmente questo ha contribuito a dare una marcia in più al lavoro. D’altro canto abbiamo enfatizzato molto anche la componente epica, inserendo diversi cori dove in passato non c’erano. E anche le chitarre di Fredrik speso indugiano su passaggi melodici che però non fanno a cazzotti con la struttura dei brani”.
IN EFFETTI FREDRIK HA SVOLTO UN LAVORO EGREGIO SULL’ALBUM…
“Grazie del complimento, riferirò. Sarà molto contento (ride ndR)”.
DI COSA TRATTANO I TESTI? SEMPRE TEMI VICHINGHI?
“Storie vichinghe e anticristiane. Gli Unleashed a loro modo sono una band classica e non ci va di stravolgere le cose che abbiamo creato durante gli anni. Le epopee vichinghe e le considerazioni politiche sono sempre state al centro della nostra musica e ritengo che funzionino bene, quindi perché cambiarle? E’ ovvio poi che non ripetiamo le stesse cose all’infinito, ma i temi di fondo rimangono comunque invariati”.
AVETE APPENA TERMINATO DI GIRARE UN VIDEO PER “BLACK HORIZON”: COM’E’ ANDATA?
“Benissimo, siamo davvero entusiasti della cosa. Siamo da poco tornati da Belgrado, dove abbiamo girato il video e siamo ancora eccitati per questa cosa. Peraltro non abbiamo ancora visto il risultato finale e non vedo l’ora di visionarlo. Vedi, sono sempre stato una persona abbastanza calma e che non lascia trasparire particolari nervosismi, ma devo dire che l’attesa mi sta snervando, sono troppo curioso di vedere il video finito (ride, ndR). Questo è il primo video vero e proprio girato dalla band in tanti anni: voglio dire, abbiamo altri clip in catalogo, ma tutti ci riprendevano mentre suonavamo, mentre qui c’è una vera e propria storia che segue quella della canzone. Si può dire che ho recitato, c’erano costumi, un vero set e tutte queste cose da fottuta Hollywood che mi hanno davvero eccitato (ride, ndR)”.
NON E’ CHE ADESSO TI DARAI AL CINEMA E INTRAPRENDERAI LA CARRIERA DELL’ATTORE?
“(ride, ndR) Ma figurati, mi piace troppo stare su un palco con un basso in mano. Non preoccupatevi, gli Unleashed resteranno la mia unica priorità ancora per molto tempo”.
HAI ACCENNATO CHE AVETE GIRATO IL VIDEO A BELGRADO: COME MAI PROPRIO IN QUELLA CITTA’?
“Semplicemente perché la società che editerà il video ha sede laggiù. Sono stati i responsabili della SPV ad indicarci quegli studio: loro ci avevano già avuto a che fare e si erano trovati splendidamente. Da parte nostra ci sentiamo di confermare appieno tutto quanto di buono avevamo sentito. I ragazzi sono stati molto professionali e pazienti ed approfitto per ringraziarli per il lavoro svolto con la band”.
AVETE GIA’ ORGANIZZATO UN TOUR A SUPPORTO DELL’ALBUM?
“Sì, saremo in giro per qualche data in inverno e verremo anche in Italia a dicembre. Saremo da voi a Piacenza, che non ho la minima idea di dove sia (ride, ndR). Verremo in compagnia di Krisiun e One Man Army And The Undead Quartet per quello che sarà un killer tour”.
NON HAI MAI PENSATO DI RECLUTARE UN BASSISTA PER I TOUR, IN MODO DA ESSERE PIU’ LIBERO COME FRONTMAN?
“No amico, io dietro al mio basso sto da Dio, non se ne parla nemmeno (ride, ndR)”.
L’ULTIMA VOLTA CHE SIETE VENUTI IN ITALIA ERAVATE IN COMPAGNIA DI GRAVE, ENTOMBED E DISMEMBER: COSA TI RICORDI DI QUEL TOUR?
“Tour? Quale tour? Quella era una grandissima rimpatriata di amici che si conoscono da più di vent’anni (ride, ndR). Guarda, è stata davvero un’esperienza meravigliosa, con molti di quei ragazzi ci conosciamo davvero da una vita e tutte le sere era una grandissima festa. La birra scorreva a fiumi, noi eravamo affiatatissimi e ci sostenevamo l’un l’altro nei rari momenti di difficoltà che ci sono sempre quando vai in tour. Sinceramente è stata una delle esperienze migliori che abbia mai vissuto, almeno da quando faccio il musicista”.
HAI SENTITO GLI ULTIMI LAVORI DI DISMEMBER E GRAVE? COSA NE PENSI?
“Li ho sentiti e ne penso un gran bene. E’ davvero incredibile constatare come della gente che sia sulla cresta dell’onda da così tanti anni abbia sempre un’ energia ed una voglia di suonare death che travalica qualsiasi ostacolo. Sono due grandi band che hanno composto dei grandissimi album per l’ennesima volta”.
TRA POCO FESTEGGERETE IL VENTENNALE DI CARRIERA: AVETE PREPARATO QUALCHE COSA DI PARTICOLARE PER L’OCCASIONE?
“Guarda, sicuramente faremo qualcosa, ma non sappiamo bene cosa. Avevamo pensato al DVD, ma molto probabilmente quello uscirà indipendentemente dall’anniversario. Credo che la scelta più azzeccata per festeggiare sia un nuovo album di inediti, al quale peraltro stiamo già lavorando. E’ il modo migliore di festeggiare senza ricadere in pedanti dietrologie e per mostrare che dopo vent’anni gli Unleashed sono ancora più vivi e attivi che mai”.
COSA E’ CAMBIATO PER VOI IN VENT’ANNI DI CARRIERA?
“La musica non è cambiata, noi si. E’ ovvio, non abbiamo più vent’anni, abbiamo interessi diversi, famiglie e tutto il resto. L’entusiasmo nel fare musica si manifesta in maniera differente: una volta eravamo eccitati e preoccupati per tutto, ora siamo più smaliziati e consci delle nostre potenzialità e dei nostri limiti”.
E COME E’ CAMBIATO IL MUSIC BUSINESS?
“Tutto si è velocizzato e snellito, le procedure di registrazione sono rapide ora, hai sempre l’opportunità di essere al centro dell’attenzione grazie alla rete o meglio, a causa della rete. Non puoi fare una scoreggia in pace che già dopo due minuti la notizia è apparsa su internet. La cosa ha i suoi pro ed i suoi contro, ma è indubbio che, come musicista, trovo il business decisamente più nevrotico di vent’anni or sono”.
ABBIAMO FINITO, GRAZIE PER L’INTERVISTA…
“Grazie a te e a Metalitalia.com. Mi raccomando, tutti sotto il palco a Piacenza, dovunque sia (ride, ndR)!”.