Gli Upon A Burning Body ci hanno fatto esaltare sin dal primo album, già sapete inoltre che “Red. White. Green” ci è piaciuto un sacco e la loro esibizione con Trivium ed As I Lay Dying nel novembre 2012, oltre alle date coi Five Finger Death Punch, hanno confermato le impressioni positive. Nell’era della connessione globale però basta poco per gettare alle ortiche una reputazione costruita in anni, suonando date su date e vuotando bottiglie e bottiglie di Jagermeister, tirandosi contro la propria fedele fan base come chi nell’industria ha creduto fermamente nella band. Parliamo dello sciagurato ‘scherzo’ del 1 luglio 2014, quando il frontman Danny Leal, dopo una serie di messaggi sinistri via twitter, viene denunciato come scomparso attraverso un comunicato Facebook. In moltissimi prendono tutto sul serio, tanto che il fondatore di Sumerian Records, subissato di telefonate, si incazza non poco rivelando che la bravata, a scopo pubblicitario vista l’imminente pubblicazione del nuovo album, è stata organizzata senza che lui ne sapesse niente, facendo intendere in maniera esplicita di non essere contento dell’accaduto. La reazione della rete ha sicuramente inciso sulla credibilità del gruppo e sul lancio del disco, risultando potenzialmente fatale nei termini della carriera artistica degli UABB. Quando abbiamo raggiunto Danny ci è sembrato evidente come il ragazzo sia stato redarguito ed istruito a non parlare dell’accaduto. Che lo scherzo sia stato di cattivo gusto è fuori discussione, anche se resta in tema con il concept del terzo capitolo discografico della band. Fortuna vuole che i texani non abbiano perso il loro talento, e che ‘The World Is My Enemy Now’ contiene ottime tracce che rafforzeranno la setlist del gruppo. Col senno di poi l’esibizione al Knotfest ha ottenuto i risultati sperati e l’ottimo singolo col leggendario ‘Cop Killer’ Ice T hanno riportato gli Upon A Burning Body sulla cresta dell’onda…
COMINCIAMO PARLANDO DEL NUOVO ALBUM: E’ VOSTRA INTENZIONE INGRANDIRVI? AVEVATE IN MENTE UN TARGET PIU’ AMPIO DELLA VOSTRA FAN BASE ABITUALE?
“Siamo in costante evoluzione. Non è stata una scelta premeditata, ma è nostro volere diventare sempre più grandi, invitando sempre più persone ad assistere ai nostri concerti”.
DA ‘THE WORLD IS YOURS’ SIAMO PASSATI A ‘THE WORLD IS MY ENEMY NOW’ E ‘MIDDLE FINGER TO THE WORLD’. MI PARE EVIDENTE UN CAMBIO DI ATTITUDINE…
“Non posso nascondere che qualcosa è cambiato. Diciamo che sono tutte cose che volevo dire da un pezzo e non ho avuto occasione di esternare in passato, quindi ho unito l’utile al dilettevole. Sono cambiate molte cose, siamo rimasti coinvolti in parecchie situazioni equivoche. I testi rappresentano la mia prospettiva riguardo a determinati eventi”.
TI RIFERISCI A QUALCOSA DI CUI NON PUOI PARLARE APERTAMENTE, FORSE A QUALCHE PROBLEMINO CON ETICHETTA O MANAGEMENT?
“Ho avuto problemi di varia natura, sarebbe difficile spiegare in poche parole. Vi basti sapere che quelle parole riassumono in maniera concreta la mia attitudine riguardo i fatti accaduti”.
VUOI GIOCARE A FARE IL CATTIVO? CI SONO STATE UN SACCO DI CHIACCHERE CHE HANNO COINVOLTO GLI UABB DA PARTE DI EMMURE, LIFERUINER, UNEARTH… ANCHE LA VOSTRA STESSA ETICHETTA, SUMERIAN, SI E’ PRONUNCIATA IN MANIERA ESPLICITA CONDANNANDO LO SCHERZO DEL RAPIMENTO.
“Non voglio giocare a fare il cattivo. Ho letto di quelle reazioni. Pazienza. Non so che dirti, non me ne frega un cazzo”.
QUAL E’ IL SIGNIFATO DELLA CORDA NELL’ARTWORK DI COPERTINA?
“E’ un’immagine forte che simboleggia la cattura, l’ho scelta perché simbolizza il mio stato di prigionia all’interno della mia stessa testa, i brutti posti dove sono finito durante la lotta per riuscire a conseguire i miei obiettivi in ambito musicale. Sono io che sono ammanettato, io contro me stesso a lottare coi miei sentimenti. Allo stesso tempo è anche un ‘tutti contro di me’. E’ una situazione personale, non un rapimento. E’ la rappresentazione visuale della mia prigionia perché, come dice il titolo, il mondo è mio nemico”.
PENSI CHE LA TUA SITUAZIONE SIA DIVERSA DA QUELLA DEL RESTO DELLA BAND IN QUESTO PERIODO?
“Non penso. Ci siamo trovati tutti di comune accordo nello scegliere quel titolo, ci siamo tutti dentro”.
ASCOLTANDO ‘THE WORLD IS MY ENEMY NOW’ SENTO DELLE SIMILITUDINI COL SOUND DEGLI SLIPKNOT, SEI D’ACCORDO? AVETE DELLE INFLUENZE NU METAL?
“E’ vero, c’è qualche rimando al suono degli Slipknot non voglio negarlo, sono un’enorme influenza. Siamo anche tutti fan del nu metal, siamo cresciuti ascoltando moltissimi gruppi di quel filone. Penso sia normale rintracciare delle influenze ‘nu’ nella musica che scriviamo”.
SIETE FELICI DI ESIBIRVI AL KNOTFEST?
“Certo, è uno degli eventi che attendiamo di più. Il bill è stratosferico, è nostra intenzione dare il massimo e divertirci con i ragazzi delle altre band. Che sia un festival o un concerto in un club non fa differenza per noi, diamo sempre tutto per il pubblico”.
SPESSO SUONATE COME SUPPORTER O NEI FESTIVAL. E’ DIFFICILE PER VOI ESIBIRVI DAVANTI A UN PUBBLICO CHE NON CONOSCE LA VOSTRA MUSICA?
“No, è divertente, lo viviamo come una sfida. Siamo affamati, vogliamo uscire e suonare la nostra musica, fare le cose al meglio e dare tutto ciò che abbiamo. Se al pubblico piace bene, se non gli piace pazienza, cosa posso farci?”.
CHE MI DICI DEGLI OSPITI SUL DISCO? E’ STATO PIACEVOLE LAVORARE CON MATT DEI TRIVIUM E TYLER DEI THE WORLD ALIVE?
“Sono amici, sono contento di averli nel disco e le loro parti si sono rivelate ottime. Hanno accettato al volo di partecipare, così ho inviato loro il pezzo. Tyler è venuto in studio da LA e ha registrato la sua strofa in una notte, Matt non ha potuto intervenire fisicamente quindi ha registrato durante il tour coi Trivium”.
COME VI TROVATE COL VOSTRO NUOVO BATTERISTA TITO FELIX? HA AGGIUNTO QUALCOSA AL SUONO DEGLI UABB?
“A dire il vero Tito è entrato nel gruppo quando l’album era già completato e registrato. E’ bello averlo in tour con noi, anche se stiamo prendendo le cose con calma, un passo alla volta”.
NON MI ASPETTAVO DI VEDERVI ALLE PRESE CON UNA COVER DI FLORENCE & THE MACHINE…
“Nemmeno io! E’ un territorio inesplorato, non è stato facile cercare di far suonare ‘Lover to Lover’ come una canzone metal, soprattutto considerato che il tempo a nostra disposizione è stato davvero molto limitato. Pare sia piaciuta in ogni caso. Probabilmente non la suoneremo mai ma siamo contenti sia venuta bene”.
TI DÀ FASTIDIO CHE IL TUO GRUPPO SIA BUTTATO NEL CALDERONE DEATHCORE?
“Mi ripeto, non mi importa cosa dice la gente di noi. Siamo una metal band e veniamo dal Texas. Potete ascoltare la nostra musica e può piacervi, o anche no. In entrambi i casi a me sta bene. Se vi piacciono gli Upon A Burning Body figata, altrimenti… pazienza”.
E’ DIFFICILE ESSERE UNA FULL TIME TOURING BAND NEL 2014?
“E’ difficile sì. Non è comodo girare in un van, a volte si suona in locali di merda, si guadagna poco un cazzo. Può essere molto dura in certi periodi. Se è quello che volete fare vi conviene farvelo piacere, in caso contrario è meglio che vi troviate un lavoro ordinario, secondo me”.
SAREBBE POSSIBILE PER VOI FERMARVI UN ANNO INTERO SENZA FINIRE IN MEZZO A UNA STRADA?
“Non sarebbe possibile, dovrei andare a lavorare”.
SAI GIA’ DIRMI QUANDO VI RIVEDREMO IN ITALIA?
“Al momento non ti so dire, ma ci siamo sempre divertiti molto nel vostro paese, non vediamo l’ora di tornare. Spero accada presto!”.