VARATHRON – Inossidabili al passare del tempo

Pubblicato il 01/09/2015 da

Nel vocabolario di Stefan Necroabyssious, unico superstite della formazione storica del 1988 dei Varathron, c’è spazio soltanto per una parola: immobilismo. E grazie a questo immobilismo stilistico i greci Varathron sono riusciti a tener vivo il loro stile ‘true’ attraverso più di due decenni. Ad ascoltare il nuovo “Untrodden Corridors Of Hades” si può ben dire che tale scelta si è rivelata vincente perchè nella formazione ellenica si può davvero ascoltare ardere la fiamma nera del black metal nella sua essenza primordiale. I Varathron sono un gruppo importante della scena storica greca e non solo e soprattutto sono una band underground che non può passare inosservata. E’ stato un piacere scambiare quattro chiacchere con Stefan, disponibile e molto fiero del proprio gruppo.

 

Varathron - band - 2014

CONGRATULAZIONI PER IL VOSTRO NUOVO, OTTIMO ALBUM! SIETE IN GIRO SIN DAL 1988, MA “UNTRODDEN CORRIDORS OF HADES” È SOLAMENTE IL VOSTRO QUINTO FULL LENGTH ALBUM. QUALI SONO LE VOSTRE SENSAZIONI? SE NON ERRO AVETE RICEVUTO OTTIMI RISCONTRI IN TUTTO IL MONDO.
“Hail, grazie per l’interesse nei confronti della mia band! Siamo in giro sin dal 1988 ed abbiamo realizzato salmi profani, veri inni al Signore delle Tenebre! Ho delle ottime sensazioni riguardo alla nostra nuova opera! Sì, abbiamo ricevuto tantissime grandi recensioni in tutto il mondo. L’Agonia Records ha fatto un ottimo lavoro a livello promozionale. Credo che il nostro sia un buon album che ci piace ascoltare continuamente. Per me la cosa più importante era quella di preservare lo spirito che teniamo in vita di album in album. Quando finisco un album, mi piace ascoltarlo sia come fan che come creatore. Abbiamo un grande rispetto per i nostri fan sparsi in tutto il mondo, è la loro passione a darci la forza per andare avanti!”.

IL NUOVO ALBUM È SELVAGGIO, OCCULTO, MA ANCHE EPICO E CON UNA BASE RITMICA DEVASTANTE. SI SENTE IL TOCCO DELLA VECCHIA SCUOLA BLACK METAL ELLENICA, MA NON MANCA IL SUONO MODERNO CHE DEVE AVERE OGGI UNA RELEASE EXTREME METAL, SIETE D’ACCORDO?
“Yes, l’intera atmosfera del nuovo album è la più opprimente e oscura che i Varathron abbiano mai creato. Il vecchio spirito della band migra attraverso tutti i brani lasciando come risultato un prodotto di cattiveria pura! Invece il suono ‘moderno’ è semplicemente il risultato dell’ottimo lavoro che è stato fatto in fase di mastering presso gli Strype Studios in Norvegia. Ammetto che Tom ha fatto davvero un lavoro eccelso!”.

L’ALBUM INIZIA IN MODO STRANO: SEMBRA DI ASCOLTARE UNA CANZONE VIKING METAL, FATTO DAVVERO INSOLITO PER UNA BAND COME LA VOSTRA! AD OGNI MODO IL BRANO E’ INTERESSANTE E PIENO DI ATMOSFERA…
“Adoro quella canzone, è un vero inno, un’invocazione al re Salomone come quello presente nel grande libero del maestro Eliphas Levi ‘Dogme et Rituel de la Haute Magie’. Credo sia stato il modo migliore per aprire un album come questo!”.

IN QUALI DETTAGLI AVETE VOLUTO PRESERVARE IL VOSTRO VECCHIO STILE ANCHE SU “UNTRODDEN CORRIDORS OF HADES”?
“Il nostro stile rimane sempre il medesimo: pure occult black metal ed è sempre stato questo dai nostri primi passi sino ad oggi. Quindi si può dire che non sia cambiato niente nel nostro sound”.

IL SUONO PULITO E FREDDO E’ UNO DEI PUNTI DI FORZA DELL’ALBUM PERCHE’ CONFERISCE AL BASSO E ALLA BATTERIA UN’INCREDIBILE POTENZA. LA PRODUZIONE E’ ESSENZIALE COME DEV’ESSERE UNA PRODUZIONE UNDERGROUND BLACK METAL, MA CI SONO ANCHE ALCUNI ELEMENTI MODERNI MOLTO INCISIVI. COM’E’ NATO IL SOUND DI QUESTA NUOVA RELEASE?
“Il sound è il prodotto finale del lavoro del nostro ingegnere del suono degli ‘Infinite Loop Music Studio’ e dell’attività svolta da Tom negli Strype Studios in Norvegia! La violenza della batteria e del basso è quella che avrei voluto sui nostri primi album. Stavolta tutto è stato fatto in maniera perfetta. La violenza del suono strazia la vostra anima senza pietà e compassione. Il tempo è arrivato, i cancelli si sono aperti… nessuna pietà per i cani sacrileghi!”.

LE PARTI MID-TEMPO SONO DAVVERO IMPRESSIONANTI, COME AD ESEMPIO SUL BRANO “LEPROCIOUS LORD”: PROBABILMENTE È QUESTO L’ELEMENTO VINCENTE DELLA RELEASE, SIETE D’ACCORDO?
“Ribadisco che i Varathron hanno preservato il proprio stile forgiato sin all’esordio, i nostri brani sono salmi mid tempo con parti aggressive dalle grandi e misteriose atmosfere. Il brano da te citato è una canzone in cui vive il nostro vecchio animo cattivo, nato da una mente bizzarra e diffuso come se fosse una piaga!”.

“THE BRIGHT TRAPEZIUM” HA UN’ATMOSFERA APOCALITTICA. QUANTO È IMPORTANTE QUESTO ELEMENTO PER UNA BAND COME LA VOSTRA? QUANDO SCRIVETE UN BRANO NUOVO VI PREOCCUPATE MAGGIORMENTE CHE ABBIA ATMOSFERA OPPURE CHE SIA VIOLENTO?
“Credo onestamente che la cosa più difficile, ed allo stesso tempo più importante, sia quella di riuscire a creare l’atmosfera di un brano. Dare un tocco aggressivo ad una canzone è, per così dire, più semplice e più comune. Altro discorso è creare un’atmosfera che sia presente e dia identità a tutto l’album, non è facile far diventare realtà i propri sogni ed i propri pensieri. Questa è la ragione per la quale è nata la scena musicale greca, così unica nelle sue caratteriste principali”.

DURANTE I PRIMI ANNI ’90 LE SCENE BLACK METAL PROVENIENTI DALLA GRECIA E DALLA FINLANDIA ERANO MOLTO ORIGINALI ED INFLUENZARONO MOLTO L’EVOLUZIONE DEL GENERE. CREDETE CHE LA GRECIA ABBIA ANCORA OGGI UN RUOLO IMPORTANTE NELLA MUSICA BLACK METAL GRAZIE SOPRATTUTTO A GRUPPI COME IL VOSTRO ED I ROTTING CHRIST?
“La scena greca black metal è una delle migliori del mondo e non soltanto perchè ci sono i Rotting Christ e noi. Gruppi come Necromantia, Nergal, Twilight, Kawir, The Psalm, Swamp e molti altri portano in alto i colori del nostro paese. Li saluto calorosamente!”.

IN PIÙ DI VENT’ANNI DI CARRIERA AVETE ASSISTITO ALL’EVOLUZIONE DEL BLACK METAL: COSA VI E’ PIACIUTO E COSA NO?
“Yes, ho vissuto personalmente l’evoluzione del black metal dai suoi primi giorni sino ad oggi e sono felice di esserne stato un testimone. Well, in realtà molte cose sono cambiate alcune in meglio, altre in peggio. Ho vissuto tutti i cambiamenti pertanto posso dirti che all’inizio la cosa più bella era la grande amicizia tra la maggioranza dei gruppi sparsi in tutto il mondo. C’era un supporto reciproco favoloso, si facevano girare i flyers, c’era il tape trading, c’erano giornali specializzati seri ed alcune valide, piccole etichette che amavano veramente questo genere. Oggi, per contro, assistiamo ad un marketing sfrenato, un mondo dove ci sono finte convinzioni, la mania per l’immagine e ovunque tanta ipocrisia. In troppi si sono convertiti al Dio Denaro. Naturalmente la grande speranza è che ci siano sempre grandi band che continuino nella ‘crociata’ contro queste mode pericolose!”.

POSSIAMO CONSIDERARE “UNTRODDEN CORRIDORS OF HADES” UN GRANDE ALBUM, FORSE IL MIGLIORE DI SEMPRE ASSIEME AL VOSTRO DEBUTTO. SIETE D’ACCORDO?
“Credo si tratti di un grande album. Amo tutte le mie release e le supporto tutte naturalmente; dall’altra parte ci sono i fan che paragonano le nostre nuove uscite con il nostro grandissimo esordio. Onestamente sono orgoglioso del nuovo lavoro come se si trattasse di un album registrato venti anni fa perchè abbiamo messo anima e corpo per crearlo. Ci abbiamo messo parecchio tempo per scrivere i nuovo pezzi, poi il mio grande fratello Mark Riddick si è occupato delle immagini e alla fine abbiamo organizzato tutto come si faceva un tempo. Il risultato finale è buono e per questo motivo assomiglia al nostro debutto discografico. Questa almeno è la mia opinione personale”.

A COSA VI SIETE ISPIRATI STAVOLTA PER SCRIVERE I BRANI ED I TESTI DI “UNTRODDEN CORRIDORS OF HADES”?
“La mia grande ispirazione è stata l’oscurità e ho voluto imprigionarla in quest’album. In questo periodo ho letto alcuni libri ed i pensieri hanno cominciato a moltiplicarsi all’infinito. Anche i testi ovviamente sono molto oscuri e sono riuscito a realizzare le idee che avevo inserendole in questa release. Si tratta semplicemente di un album fosco e funereo”.

DOPO TUTTI QUESTI ANNI, QUALE SIGNIFICATO DANNO I VARATHRON ALLA MUSICA BLACK METAL? QUESTO SIGNIFICATO È CAMBIATO NEL CORSO DEGLI ANNI?
“Quando fondammo i Varathorn per noi era un sogno affascinante suonare in una band ed oggi questo gruppo è ancora parte della nostra vita. Le nostre credenze, i nostri pensieri non sono mai cambiati durante questi anni. La musica pervade il mio corpo in ogni momento della vita. Giorno dopo giorno la passione per il black metal si fa più grande e la nostra voglia di creare musica è grandissima. Lo dico veramente, non ci fermeremo mai!”.

ALCUNE PAROLE PER DESCRIVERE L’ANIMA E LO STILE DEI VARATHRON OGGI.
“Il nostro stile dai primi giorni gloriosi del 1988 ad oggi è sempre rimasto lo stesso: pure occult black metal! Le nostre anime, come vedi, sono immortali e rifuggono la luce!”.

TUTTI I BRANI DEL NUOVO ALBUM SEMBRANO CREATI PER ESSER SUONATI DAL VIVO, HANNO UN’ENERGIA ENORME E SONO PRONTI AD ESPLODERE SUL PALCO!
“Hai ragione, tutti i brani sprigionano un’energia ed una potenza devastante, l’unico aspetto negativo è il loro minutaggio, quando superi i cinque minuti è duro per chi ti ascolta mantenere la concentrazione. Pazienza, faremo comunque conoscere la nostra musica a tutto il mondo!”.

GRAZIE PER L’INTERVISTA, SPERO DI VEDERVI PRESTO DAL VIVO IN ITALIA!
“Grazie a te per l’attenzione, un saluto ai nostri amici italiani, ci vediamo presto! Follow the paths of hades!”.

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