VENOM – L’unione fa la forza

Pubblicato il 01/04/2015 da

Noncuranti degli anni che passano, i Venom continuano a macinare chilometri con il loro heavy-speed diabolico ben rappresentato nel nuovo “From The Very Depths”, uscito poco più di un mese fa, fresco ed ispirato come non accadeva da tempo. Dopo esserci sfuggiti in occasione della data italiana in estate, siamo riusciti a parlare con il drummer Dante in una lunga chiaccherata a proposito dell’album, del passato e del presente di una delle più influenti e discusse metal band dei nostri giorni, senza fronzoli e senza peli sulla lingua, in pieno stile Venom insomma!

Venom - Band - 2015

CIAO DANTE, BENVENUTO SU METALITALIA.COM! INIZIEREI PARLANDO SUBITO DEL FAUST EXTREME FEST, IL FESTIVAL IN CUI I VENOM HANNO SUONATO L’ULTIMA ESTATE QUI IN ITALIA. COME SONO ANDATE LE COSE? QUALI RICORDI HAI DI QUESTA E DELLE PASSATE ESPERIENZE NEL NOSTRO PAESE?
“ Si, abbiamo suonato in Italia l’estate scorsa vicino Firenze, venivamo da un paio di day-off dopo il Brutal Assault in Repubblica Ceca in cui ci siamo rilassati prima del Faust Extreme Fest. Personalmente adoro l’Italia, ed è sempre un piacere questa volta come le altre venire a suonare in questo Paese. Questa volta poi era stato preparato un meet and greet con la band la sera prima del concerto, ed anche durante il live il contatto con il pubblico è stato molto diretto. Anche se su un palco non enorme e senza la miglior strumentazione possibile, ci siamo insomma goduti il concerto fino in fondo!”.

“FALLEN ANGELS”, IL VOSTRO ULTIMO STUDIO ALBUM, RISALE ORMAI AL 2011. COSA AVETE FATTO NEGLI ANNI CHE SONO PASSATI DALLA SUA PUBBLICAZIONE AD OGGI?
“Fondamentalmente abbiamo passato gran parte del tempo a scrivere appunto il nuovo album, buttando giù nuove idee, nuovi riff, nuovi testi e così via. E’ stato bello perché, esclusi i grandi festival a cui abbiamo preso parte, ci siamo uniti nella scrittura del nuovo materiale molto intensamente, ritrovandoci tutte le settimane e cercando di mantenere una connessione continua durante il songwriting”.

PARLIAMO ADESSO INVECE DEL NUOVO ALBUM, PUBBLICATO DA UN MESE. QUALI SONO I PRIMI RISCONTRI CHE HA AVUTO “FROM THE VERY DEPTHS” DALLA STAMPA E DAI FAN? RITIENI CHE L’ALBUM RISPECCHI APPIENO LA BAND DI OGGI O CI SONO GIÀ COSE CHE CAMBIERESTI CIRCA LE CANZONI CHE COMPONGONO L’ALBUM?
“Credo che il nuovo album suoni determinato ed ispirato in tutta la sua durata, proprio perché, a differenza di “Fallen Angels”, è stato concepito con molta più calma ed in molto più tempo, permettendoci di lavorare senza pressioni su arrangiamenti ed altre soluzioni per i brani. Mentre ti trovi a suonare in sala prove, tutto sembra che funzioni alla perfezione, ma capita a volta di risentire del vecchio materiale e trovare dei particolari che modificheresti o cambieresti del tutto: questo, fortunatamente non è accaduto con i pezzi di “From The Very Depths”, perché credo siano stati scritti e registrati con tutti gli accorgimenti del caso e con molta attenzione anche ai più minimi dettagli. Parlo per me, ma anche a nome degli altri, nel dirti che probabilmente tra un paio di anni potremmo essere di un’altra opinione, ma a oggi non c’è niente che cambieremmo del nuovo album. A Gennaio abbiamo tenuto un concerto speciale, una sorta di “concept” dove abbiamo suonato per intero tutta la scaletta dell’album per i fans e la stampa, e devo dire che le reazioni sono state grandiose! Anche dal resto del mondo arrivano giudizi positivi sul nuovo materiale, non potremmo essere più felici e carichi di così per adesso!”.

LA LINE-UP CHE HA REGISTRATO IL NUOVO ALBUM È LA STESSA DEL PRECEDENTE “FALLEN ANGELS”: PARE QUINDI CHE SIA STATA TROVATA UNA CERTA STABILITÀ IN CASA VENOM. TI TROVI BENE A LAVORARE CON RAGE E CRONOS? COME SI SVOLGE TRA DI VOI IL PROCESSO CREATIVO CHE PORTA ALLA SCRITTURA DI NUOVA MUSICA?
“Certo, e si tratta di una stabilità ormai solidificata nel tempo: sono sei anni ormai che sono nella band, Rage suona con Cronos da nove anni, sappiamo come fare del buon rock insieme possiamo dire, e sono stati degli anni molto intensi e ricchi di soddisfazione. E’ difficile riuscire a trovare molto tempo da dedicare alla stesura di nuovo materiale, abbiamo sempre tour o festival fissati da mesi prima, ma stavolta ci siamo presi il tempo che volevamo, ed abbiamo passato ore a jammare tutti insieme: non si trattava di scrivere meccanicamente le parti delle canzoni, ma di creare insieme delle ottime idee da cui poter attingere in seguito. Abbiamo infatti riascoltato per giorni quello che era venuto fuori dalle registrazioni libere delle jam sessions, dando forma a “From The Very Depths” nel suo complesso”.

CREDO CHE “FROM THE VERY DEPTHS”, ANCHE SE MODERNO NEI SUONI E IN ALCUNI RIFF IN PARTICOLARE, CONTENGA ANCORA TUTTO LO SPIRITO CHE ANIMA DA SEMPRE TE ED I VENOM: SEI D’ACCORDO CON QUESTO? VOLEVI CREARE UNA ROTTURA DECISA CON IL PASSATO CON IL NUOVO DISCO O PENSI CHE LO SPIRITO CON CUI TI APPROCCI AL METAL SIA LO STESSO DEGLI ESORDI?
“Non voglio assolutamente rinnegare il passato della band, Cronos è il membro fondatore ed il suo tocco indistinguibile rimane sempre presente nella nostra musica, ma i Venom di oggi sono questi, e spendiamo energie costantemente per il versante live e nel cercare sempre di proporre qualcosa di diverso. Abbiamo tutti libertà nella composizione, e non siamo un gruppo nostalgico che propone nuova musica solo per poter suonare fuori quella vecchia: suonare musica aggressiva e tagliente è qualcosa che ci piace veramente e “From The Very Depths” lo dimostra con i fatti.”

IN “EVIL LAW” UTILIZZATE UNA LINGUA APPARENTEMENTE INCOMPRENSIBILE NELLE STROFE: DI QUALE LINGUAGGIO SI TRATTA? LO STUDIO DI VECCHIE CULTURE ED ANTICHE CIVILTÀ È QUALCOSA CHE VI AFFASCINA PARTICOLARMENTE?
“Credo che in quel passaggio Cronos abbia utilizzato il linguaggio degli antichi sumeri o qualche altra civiltà mesopotamica, ma saprebbe dirti sicuramente meglio di me di cosa si tratta! A parte questo, mi fa piacere tu abbia menzionato “Evil Law” perché, ad esempio, il modo in cui suono quella canzone, alternata tra momenti pesanti ed altri più quieti, ha un incedere molto tribale, lontano dal classico stile metal con tanto charleston e rullante. Sono accorgimenti questi che abbiamo maturato durante le prove, lasciando che le giuste vibrazioni lasciassero sprigionare tutta la rabbia di quella canzone e delle altre”.

“THE DEATH OF ROCK’N’ROLL” E “LONG HAIRED PUNK” INVECE DICHIARANO ANCORA IL VOSTRO AMORE PER CERTI ASPETTI DEL PASSATO, RISULTANDO ALLA FINE LE PIÙ “TIRATE” DELL FULL-LENGTH: QUALE È PER TE IL MIGLIORE ESEMPIO DEI VENOM DI OGGI?
“E’ stato molto divertente scrivere e registrare quei pezzi, rock’n’roll rumoroso e su di giri, un elemento che non può mai mancare in un vero album metal. Variare attitudine all’interno dell’album non ha secondo me alterato gli equilibri tra le parti, visto che ci siamo trovati perfettamente a nostro agio anche in momenti come “Grinding Teeth”, forse la più “moderna” e pesante tra tutte: abbiamo fra l’altro realizzato un lyric video per questa canzone, e sembra che in generale diverse persone abbiano apprezzato il nostro lato meno convenzionale ma anche più rappresentativo di quello che siamo oggi”.

COME GIUDICHI LO STATUS ATTUALE DELL’HEAVY METAL? TI PIACE RIMANERE AGGIORNATO SULLE NUOVE LEVE O PREFERISCI ASCOLTARE BUONA MUSICA SCRITTA E REGISTRATA AGLI ALBORI DI QUESTO FENOMENO MUSICALE?
“Sono totalmente onesto nel dirti che non sono aggiornato sulla situazione attuale quanto può esserlo invece Rage, all’interno della band. Conosco ed apprezzo diversi gruppi della scena scandinava per esempio, ma ascolto comunque sempre con piacere la vecchia musica di Black Sabbath, Rainbow o Judas Priest e di mille altre cose che mi entusiasmano di volta in volta. E’ sempre bello comunque vedere come il genere continui a rimanere vivo e proliferante di nuovi ragazzi appassionati di musica metal, che siano nuove o vecchie band, il risultato è fortunatamente lo stesso”.

ANCHE A LIVELLO IMMAGINIFICO E SIMBOLICO, SIETE STATI CERTAMENTE DEI PRECURSORI NELL’UTILIZZO DI UNA ICONOGRAFIA BLASFEMA E PROVOCATORIA DANDO VITA AD UNA NUOVA ESTETICA NON SOLO MUSICALE, MA ANCHE ARTISTICA E CULTURALE: CREDI CHE IL MESSAGGIO ORIGINARIO DA VOI CREATO E TRASMESSO ALLE NUOVE GENERAZIONI SIA RIMASTO LO STESSO? LO SPIRITO CHE ANIMAVA ED ANIMA LA MUSICA DI CRONOS E DEI VENOM È LO STESSO RISCONTRABILE NELLE BANDS ODIERNE SECONDO TE?
“I tempi sono cambiati naturalmente, e con essi i valori delle persone e, musicalmente parlando, gli intenti che animano i musicisti. Ne faccio una questione di intensità, e credo fermamente che non sia necessario suonare veloce o forte per poter essere considerati i più “cattivi” rispetto agli altri: basterebbe prendere numerosi esempi di canzoni scritte quasi mezzo secolo fa che suonano ancora oggi davvero maligne ed oscure, sfruttando la potenza del riff e la diffusione di un suono massivo, per capire questo concetto, non sempre ricordato. Suoniamo di frequente a festivals con decine di bands molto più “estreme” di noi, e riconosco in alcune di esse un messaggio forse ancora più forte di quello dei Venom degli esordi, ma probabilmente non ugualmente scioccante ed innovativo come a quei tempi”.

IL PERIODO E L’AMBIENTE SOCIALE IN CUI VI SIETE FORMATI ERA CARATTERIZZATO DA MOLTA INCERTEZZA CIRCA IL FUTURO:  UN GENERALE DISAGIO GIOVANILE VERSO IL MONDO DELLE ISTITUZIONI HA PORTATO ALLA NASCITA DI TANTISSIMI GRUPPI PORTATORI DI MESSAGGI ANTICONFORMISTI ED ASSOLUTAMENTE INNOVATIVI IN CAMPO MUSICALE: UN CONTESTO SOCIALE SFAVOREVOLE COME QUELLO ODIERNO CREDI POSSA DONARE NUOVA LINFA VITALE AL METAL O PENSI CHE QUELLE DETERMINATE SITUAZIONI ABBIANO DATO VITA AD UN FENOMENO IRRIPETIBILE AL GIORNO D’OGGI?
“Capisco la domanda, che mi fa ripensare a quel periodo in cui anche io ero un giovane ragazzo la cui sola parola d’ordine all’epoca, così come tutti, era quella di “ribellione”, contro tutto e contro tutti: contro i genitori, le scuole, la polizia e qualsiasi altra cosa tu volessi mettere nel mezzo! I Venom sono nati in quel periodo, ma come sai le tematiche che hanno sempre interessato la band sono state altre, oltre quelle sociali, l’ingrediente segreto che ha reso grande la nostra storia (ride, ndR)! Oggi di sicuro le cose non vanno alla grande, e anche questo può riflettersi sicuramente nel modo in cui la musica viene pensata e creata, uno dei pochi risvolti positivi di questa situazione!”.

OGGI I METODI DI DIFFUSIONE MUSICALE SONO MOLTO CAMBIATI RISPETTO AL PASSATO, BASTI PENSARE AL DIGITAL DOWNLOAD, LO STREAMING ECC. RISPETTO AL TAPE TRADING O IL PASSAPAROLA A VOCE, PER FARE UN ESEMPIO. COME TI PONI TU, DA MUSICISTA DELLA VECCHIA SCUOLA, VERSO QUESTE NUOVE TECNOLOGIE? CREDI CHE AIUTINO O DANNEGGINO L’OPERATO DI MUSICISTI PROFESSIONISTI COME I VENOM?
“Ancora sottolineo che i tempi stanno cambiando velocemente, e noi tutti dobbiamo riuscire ad adeguarci a quello che verrà, ma allo stesso tempo non voglio essere troppo pessimista ricordando le tantissime persone che ancora sono affezionate ed appassionate al formato fisico dell’album, proprio per una questione di possesso ed appartenenza: abbiamo sempre curato varie edizioni delle nostre uscite, e ci sono persone che amano possedere tutte le possibili versioni nella propria collezione comprando anche due o tre copie contemporaneamente. Tutto il mondo della musica deve stare in guardia da coloro che derubano gli artisti scaricando illegalmente il materiale, ma ammetto che vedere ragazzi di appena diciotto anni ai nostri concerti, arrivati probabilmente per qualche passaparola on-line o digital downloading, mi fa considerare la cosa come un “healthy steal”, un furto benefico che ha comunque avvicinato un giovane alla musica e ad un nostro concerto”.

SIAMO IN CHIUSURA DANTE! RINGRAZIANDOTI PER IL TEMPO CHE CI HAI CONCESSO, TI CHIEDO DI LASCIARCI DESCRIVENDOCI IL MOMENTO PIÙ DIVERTENTE, QUELLO PIÙ ASSURDO VISSUTO GRAZIE AI VENOM IN ANNI DI CARRIERA INSIEME…
“Ce ne sarebbero tantissimi, ma voglio dire l’esperienza che abbiamo avuto alla crociera metal (si riferisce alla “7000 Tons of Metal, ndR)tempo fa: non solo la venue è davvero pazzesca, in mezzo a piscine e casinò, ma ci siamo accorti di non avere ricevuto la nostra strumentazione sulla nave, lasciata a terra da qualche parte! Abbiamo risolto facendoci prestare gli strumenti da amici di altri gruppi, una situazione alla fine davvero comica. Anche tutto il processo legato a “From Very Depths” è stato davvero intenso per me, un momento della mia vita molto importante che scorderò difficilmente!”.

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